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Autore: BlAcK_lOtUs    06/08/2003    2 recensioni
Svegliarsi da un sogno, e cercare di capire il presente...
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Asuka Soryou Langley, Rei Ayanami, Shinji Ikari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Space-Dye Vest Part I:
The Angel and The Sleeper


Troppo caldo per dormire, quel giorno, quella sera, quella notte.
Insopportabile persino per chi come lui, aveva sopportato di peggio.
Nel chiuso di una stanza, nel calore di una stanza, vagava seminudo con lo sguardo perso nel vuoto, in attesa della distruzione del suo fisico.
Il solo modo per dormire in quell'inferno.
Odiava la notte, troppo simile al suo essere.
Odiava il sonno in cui era indifeso.
Odiava il silenzio, che cercava continuamente.
Quattordici anni passati a cercare un calore diverso da quello che gli impediva l'odiato cullarsi nel suo inconscio, nel suo io, senza più barriere di qualsiasi natura che potessero impedirlo.
Accanto a se Asuka, adulta, semiaddormentata.

"Torna a letto..." mormorava.

"No..." le rispose voltato dall'altra parte.

Girò il capo e al posto di Asuka, nel letto, in identica posa, Rei. Adulta. Semiaddormentata.

"Torna a letto..."

"...no..."

Un rumore attirò l'attenzione del ragazzo, e quando finalmente posò di nuovo lo sguardo sul letto vi trovò Misato, adulta, semiaddormentata.

"Torna a letto..."

"...no."

Aprì i giovani occhi, come un nuotatore inesperto che riemerge dall'acqua di una piscina dopo un tuffo.
Il peso opprimente di una compagna inaspettata sorprese il ragazzo nel gelido vuoto della stanza, allora, come sempre, spoglia.
Il sonno dolce dell'innocenza. Il tranquillo sonno fra lenzuola sporche di rosso.
Lo stupore coperto dal profumo inebriante di un incenso alla vaniglia, che riempiva e permeava la stanza, nonostante la folata di vento penetrata da una porta prima aperta e subito dopo chiusa, una folata che aveva portato via non l'odore, ma una persona, portata via con la leggerezza di uno splendido fiore rosa di ciliegio, ornamento che giaceva delicato e immobile fra i capelli azzurrini di lei dormiente.
Via di corsa per l'oceano di luce delle strade, in cerca della vita brulicante e autentica della notte, in cui forse poteva assomigliare a quella di una qualsiasi persona. Troppo presto per tornare alla vita vera, vedeva il futuro, vedeva il suo ritorno in casa, fedele come un cane a Lei.
Lei lo stava aspettando, per punirlo.
Conosceva il suo tradimento ?
Non lo sapeva, non sapeva nemmeno il perché si trovasse dolcemente fra le braccia di Ayanami.
-Kaworu, lo stesso tuo odore... odore di benessere...-
Doveva tornare da Lei comunque.
Lei che diceva di amarlo, ma che l'umiliava.
Lei che diceva di odiarlo, ma che tornava alla fine sempre da lui.
Per ferirlo, per concedersi.
Così giovane, così adulta.
Eppure anche lui, per quanto potesse e facesse tornava da lei, indifferente allo scherno, alle offese, sensibile solo al bruciante tocco della passione e delle sue carezze sul suo corpo. Mentre le sue lacrime solcavano viso di lei, inquinando la sua bellezza con i problemi di uno stupido ragazzo.
Mentre lei lo guardava con il suo sguardo maligno, prima di distruggerlo a parole, strappando a morsi la sua fiducia ormai in brandelli, per poi concedersi a lui subito dopo, ripensando alla sua solitudine.
Il perché giaceva dentro di Lei, impossibile da decifrarsi, impossibile a leggersi.
Nebbia sulla porta di casa, nebbia per strada, nebbia nella sua testa.
Fumo di sigaretta dentro casa, quindi nebbia anche dentro casa. Lei ancora in piedi, in attesa. Lo guardò con sguardo deciso.

"So dove eri. Hai ferito il mio orgoglio e non posso sopportarlo. Striscia fino ai miei piedi."

Potrebbe ribellarsi, pensa. Ma sta già strisciando implorante perdono verso di lei.
Quando la raggiunse, lei si inginocchiò e gli prese dolcementre la testa fra le braccia.

"Grazie, ti voglio bene. Andiamo." gli sussurrò nell'orecchio.

Si alzò, e lo fece alzare, poi tenendolo per mano lo portò in camera sua.
L'immagine di Rei, dormiente fra le sue braccia soltanto pochi minuti prima gli attraversò la mente, poi il suo corpo fu scosso dal desiderio, desiderio soddisfatto da Asuka.

"Uhhhh..."

Rei sentì il freddo della solitudine, freddo a cui era abituata. Ma che non voleva, ora voleva Shinji accanto, voleva di nuovo il suo corpo vicino, da poter stringere, da poter amare senza fare sesso, proprio come la sera prima. Aspettò la mattina, per poterlo rivedere di nuovo, aspettò la sera, perché il momento si ripetesse.
L'incenso era finito, si era completamente consumato, come l'attesa nell'anima della ragazza dai capelli azzurrini, finché le calde lacrime dell'amicizia caddero sulle sue spalle, in cerca di una comprensione presto trovata, fra il dolce profumo di un nuovo rametto messo a bruciare. Niente nebbia, lì.


Fine

[Note dell'autore]

Questa fanfiction è nata così, per caso, nelle tante sere di questa calda estate nella quale non riuscivo a dormire. Ho deciso di spedirla per un concorso di fanfiction su Eva, perché mi sembrava e mi sembra che esprimesse bene il senso di avventura onirica che ho cercato di esprimere, ed è arrivata terza. Spero piaccia anche ai Rei devoted, perché questa è quanto più LAS io abbia mai scritto finora...

  
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