~~Dei soldati caddero a terra privi di vita.
Due cavalieri coperti dalle tenebre delle surplici erano stati la causa della loro morte.
Si guardarono, e Aphrodite posò una mano sul solido portone di legno
“Aspetta Phro..”
L’ interpellato si voltò guardandolo in attesa di una domanda;                                al posto di parlare Death Mask gli prese un braccio e lo attirò a se baciandolo con foga.-
Siamo appena tornati in vita e stiamo già tornando tra le braccia della morte… una piccola ricompensa mi sembra lecita…-
Una giustifica per quel bacio avventato in territorio nemico.
Un sorriso e un altro bacio furono la sua risposta dopo tutto non aveva tutti i torti e un altro bacio da quella bocca sfacciata non gli dispiaceva affatto.

Il portone si aprì e Rhadamanthys della Viverna fece il suo ingresso con uno sguardo da predatore…

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Aphrodite e Death Mask stavano pericolosamente penzolando sulla bocca dell’Ade; gli artigli della Viverna li stritolavano il collo
preannunciando già la tragica fine che li attendeva, ma i due non ci facevano neanche più tanto caso… si guardavano negli occhi
e in quello sguardo c’erano tutte le parole che non si erano detti per evitare di cadere nello sdolcinato..
Ripensavano per quale strano modo erano arrivati ad innamorarsi l’uno dell’altro, loro che consideravano l’amore come una debolezza..
All’inizio era solo un’attrazione fisica che soffocavano andando a letto, solo per puro piacere;                                                                                                    ma senza che loro se ne accorgessero stava diventando qualcosa di più serio… e non era solo il fatto che i loro incontri “speciali”  si facevano sempre più di frequente o perché a volte capitava che  le loro mani si facessero più delicate,
piuttosto perché si desideravano sempre con più veemenza e perché ormai dopo ogni incontro, Death si sdraiava  a pancia in su con un braccio sotto la testa e l’altro stretto al fianco di Aphrodite che con la testa appoggiata al suo torace, gli accarezzava il petto;                                                                                                                     e stavano così ad ascoltare i loro respiri affannati che si intrecciavano tra loro.
Aphrodite non capiva come si era innamorato di lui , lui con quel ghigno perennemente stampato sulla faccia o con i suoi modi rozzi e volgari;
Death Mask non capiva come faceva ad amarlo, lui che si circondava di rose mortali e che elogiava sempre la bellezza e la perfezione.
Eppure era successo, sicuramente c’era lo zampino di Eros, il dio alato che non ha di meglio da fare che lanciare frecce e far perdere alle persone il senno della ragione…
E ora, che stavano per scivolare tra le braccia della morte, si guardarono, un sorriso complice si dipinse sui loro volti contratti dal dolore;                                                                                                                    e mentre cadevano nella bocca dell’Ade l’unica cosa che contava era che erano uno di fianco all’altro.
Aphrodite aveva sempre odiato l’oblio perché in esso non vi è bellezza, ma sentendo la mano di Death Mask che si stringeva alla sua pensò che l’abisso infernale non era poi così male finche loro sarebbero stati uno di fianco all’altro.
Insieme fino alla fine.. 

Cosa ve ne pare?
Lo so non è un gran che però l’idea mi è venuta così e allora ho pensato che come prima fiction potesse anche andare…
Fatemi sapere cosa ce ne pare.