Lasciate che vi racconti una storia...

Una storia che parla di due ragazzi, amici da una vita.

Un'amicizia così forte che nemmeno la più forte delle tempeste avrebbe potuto spezzare.

Due ragazzi così diversi, ma allo stesso tempo tanto uguali.

Suho era un ragazzo ricco, a cui la vita non aveva mai fatto mancare nulla...con pochi sogni nel

cassetto e un futuro già impacchettato e preparato per lui.

Lay era un ragazzo povero, la sua famiglia non riusciva mai ad arrivare a fine mese. I doppi, tripli

lavori della sua mamma sembravano sempre vani.

Lay aveva tanti sogni, e uno di quelli era riuscire a diventare un chitarrista.

Uno di quelli famosi.

Suho era sempre rimasto affascinato dalla maestria con cui si muovevano le esilia dita del ragazzo

sulle corde di quella vecchia chitarra.

Suho non stava bene da molto tempo, ormai.

Fin da quando era molto giovane sentiva che il mondo in cui viveva non era il suo...

Non era quella la vita in cui voleva vivere. Probabilmente l'unica cosa che gli aveva dato la forza

per andare avanti era il sorriso di quel ragazzo.

Nonostante non avesse mai avuto niente dalla vita, Lay riusciva sempre a essere gentile con tutti.

E quanto era bello quando sorrideva...

Suho aveva sempre nascosto i suoi sentimenti per Lay, un po perché i suoi genitori non li avrebbero

accettati, un po perché quel ragazzo avrebbe dovuto avere qualcuno di migliore...

Dopo 17 anni di amicizia, Lay venne costretto a partire... I suoi genitori avevano deciso di tornare

in Cina.

Erano molto poveri e non riuscivano mai ad arrivare a fine mese. Pieni di debiti.

Suo padre tornava tardissimo dal lavoro e non lo vedeva ormai da anni.

Sua madre era sempre molto stanca dai lavori che faceva e che non bastavano mai.

Si promisero di scriversi lettere per rimanere in contatto.

Le lettere di Suho profumavano di lavanda, quelli di Lay di vaniglia.

Lay non sapeva della malattia di Suho e che lui era l'unico motivo per cui non aveva detto addio a

quella vita a cui sentiva di non appartenere.

Ma ora che Lay non c'era più...che senso aveva continuare?

Non poteva continuare ad imbrogliarsi di un per sempre che non ci sarebbe mai stato.

Nell'ultima lettera che Suho inviò a Lay, c'erano delle parole che gli rimasero sempre in testa:

"Grazie di avermi fatto vivere questi 18 anni come se ci fosse un motivo per continuare. Ti amo. "

Lay scrisse la sua ultima lettera a Suho. Ma questa volta gliela voleva consegnare di persona, quella lettera al profumo di vaniglia...

Fine