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Autore: Unforgiven_Ice_Girl    19/08/2014    0 recensioni
A volte sento il bisogno di sfogarmi con qualcuno e lo farei volentieri con qualche amico, ma temo sempre che non tutti siano in grado di capire certe sottigliezze. Ho così deciso di scrivere un diario qui, con un ipotetico amico che sia in grado di comprendermi senza pensare che i miei pensieri siano sciocchi.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Caro Amico,
è da un po’ che non scrivo più. Sono stata impegnata a scrivere la tesi (non sto ancora a buon punto, ma qualcosa l’ho comunque scritta) e quindi non riuscivo più a scrivere per il piacere. Devo essere ispirata, e se ho altro in mente mi passa anche la voglia, purtroppo. Eppure sono successe tante cose, talmente tante che il desiderio di piazzarmi davanti ad un computer era davvero basso. Queste esperienze riguardano soprattutto ragazzi, che siano amici, potenziali spasimanti o entrambe le cose.
Ho conosciuto un nuovo amico, tramite alcune persone che conosco. Io sono sempre contenta quando faccio amicizia con qualcuno. Sembravamo affiatati, per alcune cose avevamo gli stessi gusti, parlavamo molto bene insieme. Ci siamo visti diverse volte come amici, e devo ammettere che era davvero piacevole passare il tempo con lui, perché era un bravo ragazzo. Poi, però, credo che abbia preso una cotta per me, ma io non ricambiavo. Conosco i miei sentimenti e so che non avrebbe funzionato, se non in amicizia. Da quel momento ha cominciato a farsi sentire solo per raccontarmi delle varie ragazze che conosceva (la maggior parte su internet). Non so quanta verità ci sia nelle sue storie, ma sono quasi sicura che me le abbia raccontate solo per farmi ingelosire o per farmi capire che non sono tutte così restie al suo fascino come me. A me sembra solo un comportamento estremamente immaturo. Prima che me ne dimentichi, ha anche avuto il fegato di giudicarmi perché frequentavo quel ragazzo di cui ti avevo già parlato. Tra l’altro, piccola parentesi, quel ragazzo non si è mica fatto più sentire. Diceva che ero la ragazza migliore che avesse conosciuto e che avrebbe voluto tenersi in contatto con me, ma chi l’ha sentito più? Anzi, credo anche di averlo visto una volta in discoteca abbracciato a un’altra ragazza. Poverina, chissà se sapeva già cosa la aspettava. Ritornando al mio “amico”, i suoi discorsi mi fanno proprio passare la voglia di parlare con lui. Lui mi fa sentire presa in giro, credo che si stia divertendo tantissimo a raccontarmi le sue presunte storielle con le donne, ma io mi innervosisco e basta. E’ un peccato che lui non riesca a rendersi conto di quanto risulta patetico ai miei occhi con le sue stupidaggini. Credo che sia la persona che più mi dà fastidio in questo periodo.
Poi mi è successa una cosa simile ma diversa. Lo so che detto così è un controsenso, ma ora capirai. Stavolta ti parlo di un altro mio amico, ci conosciamo da molto più tempo (quasi una decina di anni ormai), lui è più grande di me (sempre di quasi una decina di anni), quindi mi ha sempre vista come la “piccola” o la “bambina” di turno, prima mi chiamava proprio bimba. Un giorno usciamo in amicizia (starai pensando che sono davvero tanto ingenua ad uscire sempre in amicizia con dei ragazzi, e ora capisco che hai ragione) e poco prima di salutarci comincia a farmi un discorsetto. Mi dice che da un paio di anni mi vede in modo diverso, che vorrebbe e potrebbe offrirmi tutto ciò che merito, mentre altri non potrebbero (l’ha detto lui), vuole che provo anch’io a vederlo con occhi diversi. Il punto è che non posso, non ci riesco. In tutti questi anni per me è stato sempre un amico. Chissà come sarebbe stato imbarazzante anche solo abbracciarlo con altre intenzioni! Cercando di essere onesta, sono stata accusata (sia da questo amico che da quello di prima) di rispondere con frasi fatte, del tipo “Ti vedo solo come un amico.” . Ovviamente con il nervosismo del momento ho sempre risposto “scusami se provo sentimenti fatti”. Ma la gente non pensa che le persone non rispondono con le frasi fatte solo perché sono frasi fatte, ma magari rispondono con le frasi fatte solo perché rispecchiano ciò che provano? Ok, sono stata davvero contorta e forse dovrai rileggere la frase tre o quattro volte per capirla, ma poi forse capirai come la penso.
Oltre a loro, ho conosciuto un’altra persona, con la quale non sono mai stata amica. Anche perché l’ho conosciuto quando mi ero già messa in testa il seguente ordine: “Mai più amici del sesso opposto.” Questo ragazzo l’ho conosciuto in discoteca, durante uno dei miei frequentissimi momenti di noia. Si è avvicinato e la prima cosa che mi ha chiesto è stata: “Posso offrirti qualcosa da bere?” Per me era una novità, nessun altro ragazzo mi ha mai voluto offrire niente da bere, specialmente al primissimo incontro, ma la mia risposta è stata ovviamente “No, grazie.” Perché non volevo approfittare di tanta gentilezza. Abbiamo parlato un po’ di noi, all’inizio non mi piaceva proprio. Anzi, non vedevo l’ora che se ne fosse andato. E poi era più grande e si vedeva. Certo, 36 anni non sono tanti, ma in confronto a 23 la differenza c’è (sì, perché due mesi fa ho compiuto 23 anni) e a volte si sente pure. “Come ci teniamo in contatto?”, mi chiede appena prima di salutarci. Gli avrei tanto voluto dire “Lasciamo fare al destino”, almeno avrebbe capito che non ero interessata a lui. Alla fine ci siamo scambiati i numeri e nei giorni seguenti lui si è fatto sentire quasi sempre, o tramite SMS o addirittura chiamandomi. Ok, questo non era davvero mai successo prima! Per colpa del mio falso “amico” che mi trasmetteva infantilità, ho deciso di uscire con lui, almeno era più maturo. Ci sono uscita una volta e non ha fatto per niente il maniaco, non ha neanche provato a baciarmi. Questa cosa l’ho apprezzata tantissimo, ho pensato che non era come gli altri ragazzi stupidi. Secondo appuntamento: dopo una serata passata insieme e dopo i suoi innumerevoli tentativi di darmi un bacio, alla fine cedo e succede. Aveva passato un po’ di tempo ad accarezzarmi il braccio o a baciarmi il collo, e io cominciavo a sentire dei brividi così forti che avevo anche iniziato a tremare, quindi alla fine ci siamo baciati. E’ stato bello. Non ci metteva la lingua, è stato un bacio dolce, quasi innocente. Almeno fino a quando non mi ha detto: “Basta, credo sia meglio andare ora… altrimenti mi viene voglia.” Detto così non sembra molto dolce, ma il pensiero lo è. Significava che non voleva “approfittare” della situazione. Eppure in quel momento avrei tanto voluto rispondergli “E allora che problema c’è?”, ma con un po’ di buon senso sono stata zitta e poi ci siamo salutati. E’ stato un appuntamento bellissimo, mi aveva fatto smettere di pensare che avevamo 13 anni di differenza e una cinquantina di chilometri che ci separavano. Sono tornata a casa e non sono riuscita a pensare ad altro che al nostro bacio.
La sera successiva sono andata a ballare nella discoteca dove ci siamo conosciuti e dove sarebbe andato anche lui. Mi viene a salutare mentre parlavo con la mia amica, ma dopo un po’ arriva il ragazzo della mia amica che me lo “ruba” per parlare di discoteche e serate varie nella zona. La mia “fiamma” la sapeva proprio lunga e dopo un’infinita conversazione con il ragazzo della mia amica se ne esce fuori con un “Vado a salutare delle amiche”, si sposta di pochi centimetri e parla per ore ed ore con queste sue amiche, che a detta del ragazzo della mia amica erano amiche per qualcos’altro, tipo di letto. Sono rimasta così delusa, specialmente dopo la bella serata passata insieme. Mi aveva detto che aveva avuto parecchie esperienze con le ragazze vista l’età, ma non me l’aspettavo proprio che in discoteca si sarebbe trasformato nel latin lover di turno. E poi, secondo un mio parere soggettivo, le sue amiche non erano niente di che. Ero quasi meglio io, che quando mi guardo allo specchio detesto il mio corpo.
Nonostante ciò, lui continua a chiamarmi quasi tutti i giorni. Il problema è che questa cosa non la vedo romantica, ma un po’ soffocante ed esagerata. Forse la vedo in questo modo perché mi ha deluso quel suo comportamento così diverso da quello della sera precedente. Perché la gente è capace di confondermi così tanto?
Per evitare di spegnere il computer con i nervi a mille, prima di salutarti vorrei raccontarti una cosa più bella, riguardante una persona che non mi avrebbe deluso come gli altri. Lo sai già di chi sto parlando. Lui è ogni mio sorriso.
Ieri notte l’ho sognato, era da tanto che non succedeva più. Era una situazione un po’ confusa, ma i sogni di solito sono così. Lui aveva l’aspetto di quando se n’è andato, ma nel sogno lui andava ancora alle medie, quindi io alle elementari. Era come una vita parallela, dove io mi ero trasferita vicino a casa sua e volessi andare a conoscere i vicini. Suono alla sua porta e dal vetro lo intravedo. I suoi occhi marroni e vivi, bellissimi. Apre la porta e me lo ritrovo davanti. Ora potevo vedere anche il suo viso, così dolce. E il suo sorriso, magnifico. E lui, in maglietta e jeans, alto e bello. Un po’ impacciata, sono riuscita a dirgli “Come sei carino…” e lui mi sorride, dicendomi “Anche tu sei carina!”. E io, come una bambina delle elementari (anche se è una cosa che faccio ancora oggi), arrossisco e piego la testa di lato, abbassando lo sguardo per l’imbarazzo e muovendomi di qua e di là. Vorrei tanto fosse qui ad insultare quegli stupidi ragazzi a posto mio e a consolarmi quando sono giù.  Sai, ora sono tanto amica con una sua amica con cui usciva in comitiva ai tempi delle medie (quindi quando aveva l’età che doveva avere nel sogno). Ci siamo conosciute dopo che lui se n’è andato, per noi è come se questa amicizia fosse un regalo da parte del cielo, da parte dell’amico più dolce, che mai avrebbe voluto vederci sole. Questa amicizia per noi è sacra, e si rafforza sempre di più. Lei sa consigliarmi, consolarmi e ascoltarmi. Domani andrò a trovarla e rideremo insieme. Con lei (e quindi anche con lui, che ci resta accanto) i problemi non sembrano più così pesanti e diventano un modo per ridere di questa vita così fragile e preziosa.
 
Con affetto
IceGirl

 
  
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