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Autore: Kerplunk    19/08/2014    2 recensioni
Whatsername, She's a rebel, She, Gloria...mille nomi per una sola, speciale ragazza: Amanda.
Ma chi era? Cosa aveva di così speciale da essere rimasta nella mente di Billie per così tanto tempo?
Beh, io l'ho immaginata così:
1988: un gruppo di punk sedicenni che aspirano a diventare qualcuno.
Rodeo: il centro della terra, nel bel mezzo del nulla.
Tra droga, alcol, violenza e musica. Già, musica. La colla della loro amicizia, l'unica via per sfuggire dalle ingiustizie della vita.
Amanda. Una ribelle, una santa.
"Forgetting you, but not the time"
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Can you hear the silence? 
Can you see the dark? 
Can you fix the broken? 
Can you feel my heart? 


13.00
 
Mi appoggiai al muro, esausta dopo gli allenamenti delle cheerleaders, godendomi  gli sguardi di tutti puntati addosso.
Ovvio, ero Elizabeth Williams, figlia del giudice, bella da far schifo, ricca e reginetta del ballo da più di tre anni. Attiravo sempre l'attenzione.
Ma a quanto pare a Billie Joe non fregava nulla di chi ero, perché mi passò davanti senza degnarmi di uno sguardo. Mi fece solo un cenno distratto con la mano.
Bastò a farmi riempire lo stomaco di rimorsi e tristezza. Quanto mi mancava quel ragazzo.
Insomma, ci avevo passato troppo tempo insieme per dimenticarlo così facilmente: io, la ragazza che tutti volevano e lui, il perdente mezzo punk.
Assurdo, vero? Eppure avevo perso il conto di quante  volte quel "perdente" mi aveva consolata o fatta ridere, di quanti pomeriggi ci avevo passato insieme a dire stupidaggini e a sentirlo dedicarmi canzoni.
Sembrava un secolo prima.
Tutto era finito quando un bel giorno io ero diventata quella che ero. Lo avevo allontanato, ridendogli in faccia e sputando sopra ogni suo tentativo di tornare amici.
Motivo? Ovvio, io non meritavo uno sfigato simile. Ora ero la più popolare, e sarebbe stato imbarazzante continuare a frequentare quel gruppo di buoni a nulla. Andava bene solo come giocattolo per pomiciare ogni tanto; per divertirmi un po', insomma.
Io meritavo il più figo della scuola, campione di football, adorato dalle ragazze e invidiato dai ragazzi.
Tom, proprio quello che stava venendo verso di me in quel momento. Il mio ragazzo da ben due giorni.
Sorrisi maliziosa, scacciando quel misto di tristezza e sensi di colpa dalla testa.
Ciao ciao Billie, benvenuto Tom-perfezione.
-'Giorno dolcezza-
-'Gior..-
Non mi fece finire la frase che già mi aveva inchiodato al muro e mi stava baciando.
Mi prese per i fianchi e mi attirò a sé, mentre io intrecciai le mie mani in mezzo a quei capelli perfetti.
Quando si allontanò io mi morsi il labbro, tesa.
Dovevo dirglielo o no?
Presi coraggio, fissando quegli occhi così azzurri da farmi girare la testa.
-Tom..ti amo, lo sai?-
-Sì, bello. Ma ora ascolta, devi farmi un grosso favore, dolcezza-
Avvampai, offesa dalla sua risposta, e quasi non mi accorsi delle sue mani che stringevano le mie, lasciandoci dentro qualcosa.
-Nascondi questa roba-
-Ma cos...-
-Niente domande. Svegliati e nascondila-
Abbassai lo sguardo, aprendo il palmo della mano.
C'era una busta, piena di roba bianca.
Polvere bianca.
Sbiancai.
-Ma sei pazzo? Riprenditi immediatamente questo schifo, non voglio sfiorarla mai più...pazzo!-
-Zitta e prendi questa cazzo di roba, cretina. Sono nella merda, la polizia mi sta dietro, quindi se non vuoi finire al fresco alzi il culo e la nascondi, intesi?-
Deglutii, incapace di dir nulla.
Mi accorsi con terrore che eravamo rimasti soli nel corridoio, tutti gli altri erano andati a casa.
Alla fine riuscii a connettere il mio cervello e tentai di scappare, ma non me lo permise, riprendendomi per il polso e sbattendomi al muro.
Mi afferrò con forza il viso, costringendomi a fissarlo.
-Betty,dolcezza, non stai collaborando. La polizia potrebbe arrivare da un momento all'altro-
Nemmeno mi ero accorta che stavo singhiozzando, spaventata com'ero.
-Tu sei un pazzo...pazzo. Ti denuncio e poi finirai dentro, posso giurart...-
Non riuscii a finire la frase, tanto forte fu lo schiaffo che mi stampò in faccia.
Qualcosa di caldo cominciò a uscirmi dalla bocca, mentre i singhiozzi si trasformavano in colpi di tosse.
Ero terrorizzata.
-Tappati quella cazzo di bocca e nascondilo, non mi importa dove. Addio e buon divertimento-
Quel mostro mi lasciò lì, mezza svenuta sul pavimento, con il sangue che stava continuando a gocciare per terra.
Piansi. Piansi perché mi faceva male tutto, piansi perché il ragazzo che amavo era un cocainomane pazzo, piansi per Billie, piansi per quella cosa che avevo in mano.
Perché a me?
Non so quanto tempo dopo riuscii a rialzarmi, e vomitai.
Un terrore puro mi stava bloccando lo stomaco. Cosa mi sarebbe successo se la polizia mi avesse trovato con della cocaina?
-Cristo, devo nascondere questa roba-
Tremai, e cominciai a pensare a qualche posto, nel panico più totale.
E poi lo vidi, lì, davanti a me.
Anonimo come tutti gli altri.
L'armadietto di Billie, di cui io conoscevo la combinazione.
 
 
 
 3.00
 
Continuavo a cambiare canale da un'ora o due, ritrovandomi davanti sempre la solita merda. Il pezzo di carta dove avevo scritto quella roba era lì, che mi fissava, mezzo distrutto tanto lo avevo stropicciato.
 
I heard it all before
so don't knock down my door
I'm a loser and a user so I don't need no accuser
To try and slag me down because I know you're right
 
 
-Billie, Gesù Santissimo, sono le tre del mattino. Davvero non hai un cazzo di meglio da fare alle tre del mattino?-
Mi alzai, trascinandomi fino alla camera di Mike e ficcandomi quella roba in tasca. Magari un giorno ci avrei fatto una canzone o qualcosa del genere, chissà.
-Billie...che cazzo vuoi fare adesso?-
Mi buttai sul letto, in mezzo a una montagna di sigarette, lattine e roba decisamente disgustosa.
Un attimo dopo ero sopra di lui, ignorando i suoi auguri di morte dolorosa.
-Oh merda, o ti levi o ti lev...cazzo, Billie mi fai male!-
-Ti voglio bene, biondo-
Sospirai, portandomi  a sedere vicino a quell'ammasso di lenzuola che era diventato Mike.
-Che cazzo, mi manca. Patetico-
-Il cervello ti manca  a te. Chiudi quella cazzo di televisione e vieni a dormire, Cristo Santo-
Sbruffai, non accennando a muovermi. Alla fine lui scoprì la faccia, fulminandomi.
-Fanculo, ormai chi dorme più. Che cazzo hai?-
-Sono un imbecille-
-Dimmi che non mi hai svegliato per dirmi qualcosa che sapevo già-
Stavolta fui io a fulminarlo.
-Amanda, ecco cosa c'è. Mi sta facendo perdere la testa e non ci capisco più un cazzo quando lei è intorno. Faccio stronzate su stronzate, Dio...ormai non ci parliamo da tre merdosi giorni-
-Sì, mi ha raccontato tutto. Certo che chiamarla troia non è stata una genialata, eh...-
Lo guardai, frustrato.
-Il bello è che l'ultima cosa che penso di lei è che sia una troia. Lei è...fottutamente imprevedibile, ribelle e dannatamente bella. E non mi va che ogni volta che la vedo mi faccia perdere la testa, e quindi la tratto male-
-Momento, momento, momento...ultimamente la stai evitando e le rispondi male perché ti piace?-
-Mh, immagino di sì. E tanto anche-
-Mi inchino al tuo romanticismo, imbecille-
Prese il cuscino e me lo tirò in faccia, ridendo.
-Ma tu come te la sei tolta dalla testa?-
-Non lo so, è arrivata la bionda e ciao Amanda. Ma poi a volte penso ancora a lei, è come se fosse impossibile da dimenticare completamente-
Mi presi la testa tra le mani, prima di ricordarmi che quel cretino era il mio migliore amico e non mi aveva detto nulla.
-Il nome, svelto-
-Cosa?-
-La bionda. Chi é e come l'hai conosciuta?-
-Vuoi anche il codice fiscale per caso?-
-Mike-
-Oh, va bene. Si chiama...Cristo, ma esiste davvero qualcuno così scemo da chiamare alle tre di notte?-
Era vero, il telefono stava facendo un casino della Madonna.
-Rispondo io, così lo mando a fanculo come si deve-
Non aspettai nemmeno di sentire chi fosse.
-Hey genio, ti sembra il caso di chiamare a questa cazzo di or...-
-Billie, sono io-
Erica.
Stava singhiozzando.
-Oh-
-In ospedale, subito-
-Che cazzo è successo?-
Nel frattempo Mike mi aveva raggiunto, allarmato dal mio tono di voce.
Sbiancai e riagganciai, con un senso di nausea su per lo stomaco.
-Billie..-
-Maggie è svenuta mentre era con Erica. Non si è ancora svegliata-
-Porca troia. Prendi la roba e vieni fuori-
Merda. 
 

Buondì
Aaaaaaaah, non avete idea di quanto sia stato difficile partorire questa cosa.
Che poi non sono molto soddisfatta di quello che è uscito fuori, cercherò di rifarmi col prossimo :C
Vi ricordate di Tom? Il ragazzo che Am aveva conosciuto in classe? Ecco, non è anonimo come sembra.
Credo sia inutile dirvi che quello che ha fatto Betty (sì, la figlia del giudice) avrà delle conseguenze.
Ehm...credo di aver finito.
Quindi niente, ditemi voi piuttosto cosa ne pensate.
Ciaaaèèè idiots
R&Laaaavhhh 
  
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