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Autore: Spensieratezza    19/08/2014    7 recensioni
Riferito alla puntata 2 x 14 "Le due facce di Sam" quando Sam viene posseduto da Meg.
cosa sarebbe successo se Meg non si fosse limitata a minacciare Dean, ma si fosse lasciata scappare parole e sentimenti che erano rimasti segreti fino ad allora?
Genere: Erotico, Poesia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Seconda stagione
- Questa storia fa parte della serie 'Os wincest - episodi, prime stagioni'
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“Quando si vuole descrivere la cosa peggiore possibile….si dice come l’inferno.

Un pugno.

“Uh!”

“E c’è una ragione…perché l’inferno è come….."

Altro pugno.

“Uh.”

“Beh, è come l’Inferno. Anche per noi demoni.”


Altro pugno. Dean aveva il naso sporco di sangue.


“È una prigione fatta di ossa, di carne e di paura.”

Altro pugno.

“E tu…mi hai rimandato laggiù.”

“Meg….”

“No…non sono Meg. Ora sono Sam!”

Altro pugno.

“E sento tutte le frustrazioni di Sam…tutta la sua rabbia…verso di te…

“A proposito…” aggiunse Sam/Meg pressando di più la presa sulla spalla di Dean.

“Ho visto vostro padre laggiù….faceva ciao ciao…chissà che cosa direbbe se sapesse…che la maggior parte delle frustrazioni che vi riguardano l’uno con l’altro, è di tipo….sessuale..”disse Sam/Meg stritolandogli la spalla.

“Uhhh.” Rispose Dean, gli occhi che si allargavano stupiti.

“L’unica cosa che mi spingeva ad andare avanti, quando voi due mi avete rispedito all’Inferno, è che un giorno sarei tornata, e vi avrei potuto torturare…, ma guardandoti da così vicino ora…questi begli occhioni, questo bel visino…queste belle labbra…non pensi anche tu che sia un'incredibile spreco???” chiese Sam/Meg avvicinandosi di più e baciandolo appassionatamente sulle labbra.

Dean cercò subito di divincolarsi e di mandarlo via, ma Sam/Meg era troppo forte e prima di lasciarlo, gli succhiò un’altra volta le labbra, e Dean rabbrividì quando sentì un accenno di lingua di Sam. Il suo corpo tremò.

“Ti prego. C’è ancora mio fratello lì dentro.” La supplicò Dean.

Sam/Meg rise.

“È ancora più bello con questo corpo! E per quanto riguarda Sam, ti immagini forse un Sam dentro il suo corpo che urla straziato dalla repulsione? Dean Dean Dean…qualunque cosa io possa farti, è niente  in confronto a quello che tu fai a te stesso. Te lo leggo negli occhi, Dean…lo sento dentro il corpo di Sam…l’amore che provate l’uno verso l’altro, tutt’altro che fraterno…la tensione sessuale che c’è tra di voi si taglia con un coltello così tanto che mi chiedo come abbiate fatto a riuscire a reprimerla per così tanto tempo senza arrivare ad uccidervi l’un l’altro. Tu ti senti inutile, non sei riuscito a salvare tuo padre, e dentro di te sai che non riuscirai a salvare tuo fratello, perché lui è già dannato a causa dell’amore che prova per te!” disse Sam/Meg crudele.
 

E poi Sam/Meg gridò.

Il tempestivo intervento di Bobby, che gli bruciò il braccio con un ferro infuocato, lo fece gridare di dolore, e Meg finalmente lasciò il corpo di Sam.
 
 



Dean sapeva che Bobby non aveva sentito tutto il discorso di Meg…anche se non poteva esser sicuro di quanto avesse realmente sentito prima di intervenire. In ogni caso era troppo sconvolto per preoccuparsi anche di questo.
 

Pensava a cosa aveva detto Meg. Se poteva sentire tutto quello che pensava Sam, se aveva detto la verità, non c’era da stupirsi che gli avesse dato tutti quei pugni. Farsi carico di un simile bagaglio di sentimenti e frustrazioni di quella portata, avrebbero portato a far impazzire chiunque, persino un demone, e Meg in quel momento li aveva tutti addosso.

Secondo Dean, Meg in quel momento era anche Sam, e si stava facendo guidare dalla sua rabbia.

Non era a conoscenza dei sentimenti che Sam provasse per lui, ma se Meg aveva detto la verità, probabilmente Sam aveva desiderato tantissime volte tempestarlo di pugni a causa di quello che provava per lui.

Meg ovviamente essendo un demone, nonostante accusasse la rabbia di Sam, godeva anche di un certo piacere nella perversione…doveva essere per quello che l’aveva baciato.

Non sapeva se Sam avrebbe conservato qualche ricordo di quello che era successo, ma nel dubbio, e nel dubbio anche che non fosse veramente ricambiato da Sam, non riusciva a guardarlo in faccia.
 

Non si parlarono per tutto il tragitto in macchina, e una volta tornati in un motel, decise di andare in bagno per darsi una controllata, e cercare di riprendersi.

Solo che quando entrò in bagno, si trovò proprio Sam lì davanti che lo guardava.

Perso com’era, non si era neanche reso conto che era entrato in bagno prima di lui.

Doveva essere davvero sconvolto.

“Scusa, non mi ero accorto che fossi già tu in bagno…adesso esco…” disse precipitosamente senza guardarlo.

“Aspetta.” Disse Sam con voce ferma e inquietante.
 

Dean percepì subito che qualcosa non andava nel tono di Sam e ne ebbe paura senza sapere perché.

“C-che cosa c’è?” chiese incerto.

“Perché non mi guardi? Ti faccio così schifo dopo esser stato posseduto da Meg?” chiese Sam
 

Dean cercò a fatica di alzare lo sguardo per costringersi a guardarlo.

Quella camicia turchese, la maglietta verde che si intravedeva sotto la camicia sbottonata appena.

Quei capelli spettinati appena ma liscissimi che gli ricadevano giù assieme alla frangetta, che gli incorniciavano gli occhi verdissimi.

Deglutì.

“Sam, è stata una brutta giornata e una pessima esperienza per te, perché non ci facciamo un sonno? E domattina…” disse Dean, non riuscendo a distogliere lo sguardo dalle spalle di Sam fasciate in quella camicia. Anche così, riusciva a intravedere la bellezza del suo corpo. Desiderava solo stringerle forte e premerle contro il suo corpo.

Il retrocedere di Dean, sembrò frustrare ancora di più Sam, che gli mise una mano sulla testa, per costringerlo a guardarlo, e sembrava così simile a Meg, che Dean dovette concentrarsi per fermare la paura e per impedire al suo corpo di compiere un esorcismo.

“Ti ho detto di guardarmi!” gli disse perentorio.

“S- Sam, che stai facendo? Lasciami andare.” Lo supplicò Dean, perdendosi in quel mare di verde che erano i suoi occhi.

“No!” disse solo Sam, avvicinandosi ancora di più e schiacciandolo contro il muro del bagno.

I loro visi erano vicini ora, ma non del tutto, e quando Sam cercò di avvicinarsi di più col viso, Dean si agitò.
“Sam, no!”

Ma Sam, inarrestabile, non lo ascoltò, si avvicinò lentamente, ma una volta che le sue labbra toccarono quelle di Dean, lo baciò con prepotenza quasi.

Sam sentì Dean che cercò di mandarlo via con le mani, ma proseguì nell’attacco delle sue labbra, fino a farlo cedere, costringendo Dean a schiuderle per farci entrare la lingua.

Gli prese le mani e gli strinse le dita a mezz’aria, mentre lo baciava ora languido, sospirando, ma senza dargli tregua.
 

Dean non lottava più. Subiva inerme il bacio, a occhi chiusi,completamente sopraffatto dal bacio e dalle loro labbra incollate, fino a quando cominciò a ricambiare e a seguire il movimento delle labbra e della lingua di Sam, come un maestro che stava insegnando a ballare una danza ad un suo allievo.

Le mani di Dean cominciarono ad accarezzare i capelli di Sam, dolcemente.

Una carezza soffice.

Poi si spostarono sul suo sedere, ma non c’era niente di sessuale in ciò. Era solo che voleva sentire il suo corpo.

E poi riprendevano a spostarsi, un po' sui capelli, un po' sul sedere.

Sam galvanizzato ed eccitato da quelle carezze, spinse di più Dean contro il muro, e Dean pressò le sue mani sui fianchi di Sam. Glieli strinse forte.
 

Sospiri. Tantissimi. Sam non voleva smettere di baciare Dean, e quella sorta di petting che stavano avendo, tutto concentrato in un unico bacio, li stava lasciando senza fiato.

Sam sospirava rumorosamente per riprendere fiato, tra un bacio e l’altro, e Dean che cercava di stargli dietro, mugolava con il respiro accelerato, perché cavolo, Sam era inarrestabile, gli stava quasi mozzando il respiro.

Entrambi i fratelli schioccavano le labbra ad ogni attacco famelico dell’altro, e in questo modo il bacio divenne piuttosto rumoroso, e eccitante.
 

Non potevano resistere molto tempo in quella condizione. Infatti Sam poco dopo spinse Dean sempre senza smettere di baciarlo, fuori dal bagno, e poi sul letto, cadendo praticamente su di lui.

Il bacio non finì, anzi. Dean continuò a baciare Sam ma più lentamente, languidamente, e Sam quando capì che Dean non aveva più intenzione di scappare, si rilassò, e lentamente si staccò.

Si guardarono. I visi ancora vicinissimi l’un l’altro.

Dean lo guardò dolcemente e gli mise una mano sulla guancia.

Sam sostenne il suo sguardo. Gli occhi incatenati ai suoi, senza dire niente.
 

Dean non poteva resistere molto. Quando Sam lo guardava così, con i suoi occhi da cucciolo, non poteva resistere a lungo senza concedergli qualcosa o senza cedere ai suoi occhi da cucciolo, e se poi Sammy si trovava così vicino al suo volto come non lo era stato mai, la cosa si faceva ancora più complicata.

Distolse lo sguardo perché non riusciva più a reggere la bellezza dei suoi occhi, ma non si allontanò. Inebriato dall’odore della sua pelle, affondò il viso sul suo collo.

Sam gettò la testa all’indietro, e quando Dean cominciò a stampargli dei baci languidi sul suo collo, tenendogli la testa in una presa possessiva, gemette dal piacere, sconvolto dalle sensazioni che stava provando, estasiato da quei baci, la sua erezione che stava cominciando a farsi sentire.

Appena cominciata e già dolorosa.
 

Non riuscivano più a stare in posizione verticale. Non ci volle molto prima che finirono entrambi sdraiati sul letto.

Non fecero sesso subito, così come non c’era la frenesia di spogliarsi immediatamente.

Continuarono a baciarsi sul letto e ad accarezzarsi l’uno il corpo dell’altro.

Fu solo quando Dean cominciò a sollevargli la maglietta, per baciargli il torace, quando Sam tornò a gemere, in estasi, che si fece scappare un “Ti amo.” sospirato.

“Ti….ti amo…a….anch’io…” gli disse Dean.

Dean glielo disse più a fatica. La voce roca, le labbra premute sul suo ombelico, mentre glielo diceva.

Sam prese la testa di Dean di nuovo tra le mani e riprese a baciarlo.

Dean si lasciò di nuovo guidare, ma non troppo, cingendogli poi la schiena con un braccio e finendo poi avvinghiati l’un l’altro….le gambe di Sam avvinghiate al suo corpo, come aveva sempre desiderato che stessero.
 

Fecero l’amore, ma senza fretta, assaporando ogni momento, ogni tocco, godendo di ogni carezza, ogni bacio, ogni sospiro, ogni gemito.

E la promessa che sarebbe durato per sempre, come già sapevano ed era sicuri che sarebbe stato.
Come in effetti poi sarebbe stato.
 
 
 
 
 








Note dell'autrice: 
pensavate eh, che andavo avanti e che raccontavo di quando facevano l'amore eh? e invece mi son fermata :p

ho preferito soffermarmi sulla poesia e i baci, e le carezze e i sospiri <3

questo capitolo mi è venuto in mente guardando questa immagine, che per vederla dovete metterla nella barra degli indirizzi in alto al vostro computer! xd 

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baciiii :*** spero vi sia piaciuto!!! :))) Ps spero di non aver esagerato con l'eros, e preciso che quando Sam alla fine avvinghia le gambe al corpo di Dean, è ancora vestito, così come Dean :) sembra una cavolata, ma secondo me cambia precisarlo o no...certe volte è più erotico un contatto in cui si è ancora vestiti, che non pelle contro pelle :))) ciaooooo :D
   
 
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