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Autore: DavidMac93    19/08/2014    2 recensioni
Qualche sera fa ho fatto un sogno davvero strano e una volta riscritto e sistemato per bene ho deciso di pubblicarlo qui. Spero che le creazioni della mia mente contorta non vi facciano rabbrividire!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Epona, Link
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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I due Link

 

Il film era finito, il pubblico aveva appena iniziato ad alzarsi dalle poltroncine e ad uscire dalla sala (un cinema ad Hyrule? Ma che...?!?). Link aveva appena varcato la porta dell'uscita. Non c'erano molte persone e in mezzo a loro non fece fatica a trovare Iria. Era proprio davanti a lui, a pochi passi di distanza. Si avvicinò lentamente mentre la osservava, perdendosi nella sua bellezza. C'era una grande intesa tra i due, si poteva capire solo osservandoli. Erano sempre in sintonia ma non si dissero nulla, non era necessario.

A Link stava battendo fortissimo il cuore, sentiva spesso una forte attrazione verso quella ragazza ma non gli era mai successo di sentirla così tanto come in quel momento. I due continuavano a non scambiarsi nemmeno una parola, si guardarono a lungo, occhi verde smeraldo ed occhi azzurro oceano. Il ragazzo era talmente vicino che poteva sentire il suo profumo, dolce e delicato, avvolgerlo in un abbraccio caloroso. Prese il coraggio a due mani e la strinse a sé, avvolgendole le braccia intorno alla vita. Voleva baciarla ma lo trovò difficilissimo, aveva quasi paura di farlo, una beffa per lui che era il portatore della Triforza del Coraggio. Alla fine chiuse gli occhi, non pensò più a nulla e riuscì ad appoggiare le labbra sulle sue. Iria, però, si allontanò di qualche millimetro:

«Link, aspetta, ci sono i bambini.»

In effetti intorno a loro era pieno di bambini e soprattutto di bambine che li guardavano con gli occhi che brillavano, sognanti, commentando tra di loro "oooooh, com'è romantico!".

«E allora?» sussurrò il ragazzo, «non stiamo mica facendo niente di male» e la baciò di nuovo.

Questa volta Iria si lasciò andare e fu un bacio lunghissimo. Le loro labbra si muovevano insieme mentre si scambiavano tutto l'affetto e l'amore che ciascuno provava per l'altro.

Una volta fuori, come se non fosse successo nulla, come se i due dovessero ancora dirsi quello che provavano, Iria lo prese da parte e gli disse:

«Senti Link, è da tanto tempo che voglio dirti una cosa» fece una pausa, guardandolo negli occhi e facendogli capire che era un discorso serio, «È da un po' che l'ho notato. So che hai una cotta per me.»

Il ragazzo fece finta di non essere stato toccato da quell'affermazione, ma in realtà ebbe un tuffo al cuore che faticò a mascherare.

«Non preoccuparti» continuò Iria, che aveva capito tutto: «non è un problema, perché anche io provo la stessa cosa per te».

Detto questo i due si baciarono di nuovo. Anche questa volta qualcuno era vicino a loro e li stava osservando. Era un bambino biondo, con gli occhi azzurri e vestito di verde. La sua prima reazione fu un sorriso a trentadue denti, smagliante, felicissimo per quello che stava succedendo.

Link ragazzo lo vide ma non se ne preoccupò, salutò Iria e si allontanò mentre lei, accortasi di Link bambino ancora sorridente, si avvicinò a lui. Forse gli domandò qualcosa o forse no, ma il bambino parlò:

«Senti Iria, ti devo dire una cosa. Sono innamorato perso di te e da come mi guardi si vede che anche tu provi la stessa cosa, più per me che per lui.»

La ragazza non fece una piega mentre lui, intanto che parlava, provava due sentimenti completamente opposti nello stesso momento. Da una parte era felicissimo perché sapeva di aver visto sé stesso da grande e quindi che Iria sarebbe diventata la sua ragazza, dall'altra era arrabbiato perché provava una forte gelosia verso l'altro sé stesso, voleva esserci lui al suo posto.

«Non so se l'hai capito, ma penso proprio di sì. Io e lui siamo la stessa persona, solo in due momenti diversi. Lui è il futuro, io sono il passato. Vieni con me, anche se sono più piccolo, non importa.»

Iria non disse nulla, poi come per gioco iniziò a correre a perdifiato verso la piana di Hyrule, più veloce del vento. Link bambino iniziò a rincorrerla, sempre più veloce e sempre più determinato a raggiungerla. Non ce la faceva, così estrasse la sua ocarina azzurra e chiamò Epona, suonando la sua canzone.

La sua fidata amica a quattro zampe, dal pelo ramato e la criniera e la coda bianche immacolate, arrivò trotterellando. Il bambino le saltò in sella al volo, agilissimo, e continuò l'inseguimento nella piana buia illuminata solo dalla luce della luna. Epona galoppava sempre più veloce, ma Iria era irraggiungibile. Ad un certo punto la cavalla prese ancora più velocità, aprì le ali e staccò gli zoccoli da terra, librandosi nel cielo nero punteggiato di stelle bianche. Prendeva quota sempre più rapidamente, volava verso le nuvole ed ormai Iria non era più grande di un piccolo puntino perso in un mare di fili d'erba.

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Il sogno purtroppo finisce qui. Non so che senso abbiano dei posti contemporanei come il cinema nel borgo medievale, come è altrettanto poco razionale la presenza dei due Link simultaneamente, per non parlare poi di Epona alata che vola. Spero che nonostante tutta la sua irrazionalità il racconto di questo mio sogno possa essere per voi lettori una piccola evasione nelle fantastiche terre di Hyrule. Se avete qualche idea per un'interpretazione fatemela sapere!!

P.S. Durante il sogno io ero Link, poi dopo il secondo bacio mi sono trovato a vedere la scena dal di fuori rendendomi conto di essere diventato Link bambino.

   
 
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