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Autore: Nihal07    19/08/2014    3 recensioni
Dopo continui attacchi a villaggi vicini, il Team Kakashi è costretto ad indagare e soccorrere gli eventuali superstiti. Qui Kakashi incontra una ragazza. Una strana ragazza, tremendamente somigliante a Rin. Che sia lei?
Forse si. Lei conosce la sua storia, le sue emozioni, ma sembra essere tornata per vendicarsi di lui.
In questo momento difficile, il jonin sarà però affiancato dai suoi allievi, in particolare da Sakura...
Genere: Azione, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kakashi Hatake, Sakura Haruno
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Capitolo XIII
 

"Dimmi dove si trova!" Sakura sbattè un pugno sul tavolo.
"E se io rifiutassi?"
Lo sguardo della rosa fulminò l'uomo. "Ti do altri 5 minuti per pensarci, poi, quando tornerò, ti caverò in qualsiasi modo la verità dalla bocca."
Poi si allontanò, e prima di uscire dalla stanza, fece segno ad un componente ANBU di controllare il complice di Miko.
Chiuse la porta alle sue spalle e si sedette sulla scrivania fuori dalla stanza degli interrogatori.
Sospirò e spostò di nuovo lo sguardo sull'uomo che aveva aiutato Miko tutto quel tempo.
Solo uno spesso vetro, che le permetteva di vederlo e sentirlo, senza che accadesse il contrario, li divideva.
L'avrebbe volentieri preso a pugni, ma le circostanze non gli lasciavano scelta.
"Sakura..."
La ragazza sussultò nell'udire quella voce. "Kakashi? Cosa ci fai qui?"
Il jonin vide l'uomo attraverso il vetro. "Ti ha detto qualcosa?"
Sakura sbuffò. "No."
Kakashi strinse i pugni e la rabbia si fece strada per un attimo dentro di lui.
La rosa scese dalla scrivania, si avvicinò a lui e gli appoggiò una mano sul braccio. "Sei sicuro di voler restare qui?"
"Si. Non uscirà da qui fino a quando non mi avrà detto tutta la verità."
Sakura negò con la testa. "Tsunade non vuole che tu ti avvicini a quell'uomo, e nemmeno io lo voglio."
Per un attimo, Kakashi fu attraversato dall'idea di accettare le condizioni delle due donne, ma questo non avvenne quando sentì le parole del prigioniero verso il componente della squadra ANBU che lo controllava.
"Dì a quella ragazza dai capelli rosa che potete farmi quello che volete, ma le cose non cambieranno. Non vi dirò dove si trova Miko. Tornerà qui, mi libererà e finiremo il lavoro che abbiamo iniziato con l'uccisione di quella inutile Nohara. Kakashi pagherà e con lui tutti quelli a lui vicino."
Kakashi strinse i pugni e iniziò ad avanzare verso la porta che divideva lui e quell'impostore. "Peccato che Tsunade non sia qui ora."
"Kakashi aspetta!" Sakura corse verso di lui e gli afferrò il polso, ma questo senza pensarci due volte lo tirò a sè con forza, facendo perdere l'equilibri alla ragazza, facendola sbattere contro la scrivania, cadendo a terra.
"Ahi..."
Kakashi si bloccò di colpo, realizzando il gesto appena compiuto senza volerlo.
"Sakura..." Subito si avvicinò a lei porgendole una mano, ma la rosa la rifiutò sprezzante con un gesto, e si alzò lentamente.
"Non toccarmi...!" Alzò lo sguardo. "Che diavolo ti è passto per la mente?! Volevi entrare e poi?! Cosa avresti fatto? L'avresti picchiato fino a quando non sarebbe stramazzato a terra senza vita? Non parlerà in questo modo Kakashi, altrimenti me ne sarei già occupata personalmente!"
La ragazza respirò profondamente. "E dimentica la vendetta Kakashi... L'uomo che conoscevo non l'avrebbe nemmeno presa in considerazione. Non cadere anche tu in questa trappola. E ora esci di qui."
Il jonin non potè fare diversamente e uscì, senza dire nulla.
Sakura invece chiamò un secondo componente dell'organizzazione ANBU: "Ho un piano, e necessito del tuo supporto."


Sakura entrò nella stanza dove il complice di Miko sembrò aspettarla.
"è l'ultima volta che te lo chiedo... Dove si trova Miko?"
"Ed io non mi stancherò mai di ripetertelo: non te lo dirò."
La rosa sbuffò. "Odio quelli come te. Lei non tornerà a salvarti. A lei interessa soltanto vendicarsi di Kakashi. Se tu muori, pensi veramente che le interesserà in qualche modo?"
"Perchè dovrei morire? Io ti servirò fino a quando tu non saprai il suo nascondiglio."
Sakura strinse i pugni, prima di sentire la porta dietro di lei aprirsi. "Haruno Sakura!"
Un componente ANBU entrò senza tanti convenevoli.
"Si?"
"Abbiamo scoperto dove si trova Miko!"
Un sorriso si stampò sul viso della ragazza, che spostò lo sguardo sul complice della donna, scioccato dalla notizia. "Perfetto! Recati dall'Hokage e informa Tsunade-Sama della notizia. Vi raggiungo appena finisco con lui."
Il ninja ANBU annuì e si dissolse.
"Allora, che mi dici? Ora non mi servi più." Sakura tirò un pugnò all'uomo, che cadde a terra.
"Asp-Aspetta!! Come avete fatto?!"
"Konoha dispone di molti ninja. Pensi che dopo centinaia di perlustrazioni, non l'avremmo trovata? Stolto."
L'uomo indietreggiò ancora. "Non è possibile! Il Villaggio della Roccia non è un alleato di Konoha e i vostri non possono essere già arrivati fin lì! Inoltre la grande cava lì presente è in disuso da anni, voi non..."
Sakura sorrise e l'uomo si morse il labbro inferiore.
"Ce ne hai messo per dirmi dove si trova, eh?" La rosa rise, si avvicinò alla porta e l'aprì. "Ho scoperto il luogo in cui Miko si trova. Riportalo nella sua cella. Io avviso Tsunade."
A quel punto Sakura uscì e un ninja entrò. "Assicurati che abbia quel che si merita."


Kakashi aspettò un paio di secondi prima di bussare.
"Chi è?"
"Kakashi."
"Vieni avanti."
Il jonin entrò e salutò con un cenno del capo.
"Hokage, io devo parlarle per..."
"Che ci fai qui, Kakashi? Pensavo fossi in missione..."
L'uomo si fermò per un istante a riflettere. "Non mi sono arrivati avvisi di alcun tipo..."
"Oh..." Tsunade sorrise tra sè e sè. "Sakura mi stupisce sempre di più."
Kakashi scosse la testa, confuso. "Continuo a non capire."
La donna gli sorrise. "Ti senti bene Kakashi? Pensi di poter partire tra poche ore per una missione?"
"Certo, ma cosa c'entra Sakura con questo?"
Tsunade si rilassò sulla sedia. "Lei a quanto pare pensa che il tuo essere coinvolto personalmente in questo momento, possa essere un problema."
"So quello che Sakura pensa. Ma non mi tirerò indietro per questo. La questione è personale, è vero, ma anche se lei non mi darà il suo consenso, parteciperò comunque. Proprio per questo, volevo dirle che..."
"Kakashi."
Il jonin si zittì. "Mi dica."
"Villaggio della Roccia. La cava abbandonata. Sakura è diretta lì."
Kakashi rimase un attimo senza parole. "Questo significa?"
"Ero sicura che Sakura te ne avrebbe parlato, tanto che le avevo dato subito il permesso per partire insieme a te in missione, ma a quanto pare, ha preferito andare da sola." Fece una pausa. "Sakura è andata a prendere Miko."


Sakura girò più volte la cartina, poi sbuffò.
Odiava leggere le cartine! Forse perchè le sue capacità non erano delle migliori.
Le avevano insegnato a girare la cartine ogni volta che svoltava, ma alcune volte perdeva proprio il segno.
Avrebbe potuto basarsi sul suo intuito o sull'universale regola del: "Se non sai dove andare, vai a sinistra", ma probabilmente sarebbe stato ancora peggio.
La osservò ancora meglio, portandosela a pochi centimetri dal naso, coprendosi la visuale. Iniziò ad aumentare il passo ma ad un tratto sbattè contro qualcosa - o qualcuno - e fu rimbalzata leggermente indietro, perse l'equilibrio e cadde, perdendo dalle mani la cartina.
"Ahia..." Si massaggiò il fianco, per poi alzare lo sguardo. "Che ci fai qui?!"
"Quello che avrei dovuto fare se tu mi avessi avvisato della missione!"
La rosa si alzò. "Bè, non l'ho fatto. Ora puoi tornare indietro."
Sakura lo sorpassò, ma Kakashi le afferrò il polso. "Forse non ci siamo capiti, Sakura."
"No, ho capito benissimo! Vuoi che me ne vada, mentre tu cercherai di sistemare tutto questo da solo."
Kakashi negò con la testa. "Non ho detto questo. Volevo essere avvisato, Sakura. Questa questione riguarda soprattutto me, lo vuoi capire?"
La rosa si liberò dalla presa dell'uomo. "Lo so. Infatti sei tu quello che Miko vuole uccidere, non io. Sei tu quello che la odia con tutto il cuore e questo potrebbe soltanto portarti ad agire senza ragionare. Ora chiediti di nuovo perchè non ho chiesto il tuo aiuto."
Kakashi le prese dalle mani la cartina che aveva appena raccolto. "Ti ho mai impedito di poter partecipare ad una missione di ricerca in cui Sasuke era coinvolto? Se non sbaglio il ragazzo non ti era indifferente a quei tempi."
Sakura rimase spiazzata, senza parole, e dovette arrendersi. Poi il jonin la sorpassò, senza aspettare una risposta. "Andiamo."


Kakashi si fermò di colpo. "La strada è ancora lunga. Per oggi ci fermeremo qui."
Sakura, che non aveva parlato per tutto il tempo, lasciò cadere malamente lo zaino dalle spalle. "Perfetto. Io vado a fare un giro."
"Non allontanarti troppo."
La rosa lo fulminò. "Come vuoi papà!" Poi sbuffò. "Hai paura vada a cercare Miko da sola, per caso? Senza lo zaino non posso andare lontana."
Poi diede le spalle all'uomo e si allontanò. Fece un giro, ispezionando quello che la circondava.
Stavano attraversando una foresta e quello che continuava a vedere non era minimamente diverso da quelo visto un'ora prima.
Si sedette ai piedi di un grande albero e sospirò triste.
Quel clima pieno di tensione non le piaceva affatto. Le mancavano i tempi felici, i bei ricordi, tutto quanto.
Kakashi la faceva innervosire sempre di più e lei non ne sapeva nemmeno il motivo. O forse si?
Alzò lo sguardo verso il cielo.
Nonostante gli alberi fossero un bel pò, le chiome non coprivano del tutto la visuale.
Stava iniziando a calare la sera e a diventare sempre più buio.
Sakura si morse il labbro inferiore. Non aveva proprio voglia di tornare da Kakashi.
Ad un tratto sentì una mano appoggiarsi sulla sua spalla e si alzò di scatto, impaurita.
"Chi...?!" Si interruppe subito. "Ti sembra modo di sorprendere così le persone?!"
"Si sta facendo buio, pensavo..."
La ragazza sbuffò. "Puoi smetterla per un attimo di pensare alla sottoscritta?! Sto bene, so badare a me stessa e per favore..." Respirò profondamente, ma non finì la frase poco dopo.
Kakashi aspettò un paio di secondi, poi interruppe il silenzio. "Mi fai perdere la pazienza a volte."
Sakura si scaldò di nuovo. "Vogliamo parlare di te?!"
L'uomo negò con la testa irritato. "Perchè diavolo devi essere così scontrosa?"
"Io non..." L'Haruno si bloccò per un attimo. Lei non era scontrosa, lei aveva solo bisogno di tornare alla normalità e di far ordine nella sua testa e nella sua vita. Un ordine a cui in quei giorni non aveva potuto pensare, troppo occupata a preoccuparsi per Kakashi o a cercare di capire dove Miko potesse nascondersi. "Io sono esausta! Sono stanca di tutto questo. Di litigare con te ogni volta che ci ritroviamo a dover discutere di Miko e di tutto quello che ha provocato. Sei venuto da me, chiedendomi di aiutarti, ma continui a comportarti come se io fossi completamente irrilevante. Non volevo che tu partecipassi a questa missione perchè sono preoccupata per te, per quello che potrebbe accaderti! Per quello che potrebbe accadere. Perchè tu stai già male per Rin e per tutto quello che le è successo... Io voglio solo che tu..." Possa ritornare ad essere felice, avrebbe voluto dire?
Pochi secondi dopo, Kakashi la abbracciò, stringendola forte a sè. "Ti prometto che quando questa storia finirà, tutto ritornerà come prima." Poi si staccò e le sorrise.
Sakura annuì, rassicurata dalle sue parole. Ed era in quei momenti che l'amore che provava per lui le ridava la forza di ricominciare e superare tutte le difficoltà che le si sarebbero parate davanti.


 
  
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