Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: willow11    19/08/2014    5 recensioni
Cosciente del suo "dono", Santana torna ad Hogwarts per imparare a controllare i suoi poteri.
La storia è il seguito di OBLIVIATE ed è ambientata durante il sesto libro della saga di Harry Potter, saranno presenti i personaggi principali della saga.
Santana/Hermione
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Finn Hudson, Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Obliviate'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
obliviate 2.11
Il sole era tramontato da circa quaranta minuti, e il fresco crepuscolo primaverile stava facendo spazio alla notte.
Hermione aveva aspettato che il sole sparisse all’orizzonte per decidersi ad andare a parlare con Santana.

Era arrabbiata con lei.
Sapeva di aver sbagliato con la questione della bacchetta, ma la reazione di Santana era stata decisamente esagerata.

Per questo era arrabbiata.

Tuttavia, per tutto questo tempo aveva rispettato la sua opinabile scelta.
Anche se, in qualche modo, doveva fargliela pagare.

Ron le avevano consigliato di farla ingelosire e, considerando la reazione che aveva avuto vedendola parlare con Finn, al quale stava semplicemente dando delle lezioni di inglese, forse, aveva fatto bene.

-Santana quello che è successo prima…- disse a se stessa una volta arrivata davanti camera di Santana -ma chi ti credi di essere? Che mi puoi prendere e lasciare quando ti pare?... I tuoi baci San… sono…- continuò fra sé e sé addolcendo decisamente il tono di voce –No! Non può passarla liscia… Su Hermione concentrati- disse infine risoluta.

La Grifondoro fece un respiro profondo e bussò alla porta della camera di Santana.
Niente.
Bussò ancora.
E ancora niente.
Possibile che né lei né Quinn fossero in camera?

Convinta che quella fosse la scelta giusta, Hermione estrasse la bacchetta e la puntò sulla serratura – Alohomora-

Non appena girò la maniglia questa si spalancò.

La leggera brezza estiva soffiava dalla finestra spalancata, ma a parte qualche foglio sparso e un paio di libri aperti sul letto di Quinn, sembrava tutto al proprio posto.

Un rumore di sbattere d’ali attirò la sua attenzione.
La ragazza fece un paio di passi verso la finestra, da cui proveniva in rumore e provò a sporgersi.
-Ahhh!!!- Urlò appena un enorme falco bianco non le venne addosso.
L’uccello dalle grandi e lucenti piume, planò dritto dentro la stanza.

-Vai via… via!- urlò la Grifondoro, più che altro spaventata che l’uccello si facesse male.
Ma l’animale sembrava non ascoltarla e continuò a svolazzare dentro la stanza facendo volare tutti i fogli della scrivania di Santana.

Alla fine il falco si fermò poggiandosi sulla spalliera della sedia della scrivania.

Hermione guardò l’animale respirare e si avvicinò per osservarlo meglio.
Non ne aveva mai visto uno da così vicino.
Era bianco e bellissimo.

Poi accadde l’incredibile.

Le ali si trasformarono in braccia, le zampe crebbero diventando dei piedi, e la testa si allungò sempre di più rivelando una chioma bionda.

-Quinn?- Chiese Hermione stupita.

La bionda strabuzzò gli occhi sputando piume bianche dalla bocca, poi si guardò il corpo umano e sorrise sorpresa.

Subito dopo però si girò verso la mora che la fissava esterrefatta.
-Hermione?-
La Grifondoro annuì come un robot.

-Per Salazar, girati! Sono nuda!-



--------------------



-Crede che l’Horcrux sia qui dentro, signore?- Chiese Harry una volta arrivati all’interno della caverna.

-O si…- rispose l’uomo –tu senti niente Santana?-

La ragazza si avvicinò al cono di cristallo posto al centro della roccia circondata da uno spaventoso lago nero.
Guardò dentro il cono dove uno strano liquido nero faceva intravedere un oggetto sul fondo, e chiuse gli occhi sperando di sentire qualcosa.
Ma niente.

-No ne sono sicura -

Silente avvicinò la mano al liquido nero, e poi alzò lo sguardo verso i ragazzi.

-Deve essere bevuta- disse il preside.

-Vuole essere bevuta- aggiunse Santana come se leggesse nel pensiero di quello strano liquido.

L'uomo annuì –ricordate a quale condizione vi ho portato fino a qui? Questa pozione potrebbe paralizzarmi, farmi dimenticare il motivo per cui sono qui, farmi provare tanto dolore da implorare un sollievo, voi non dovete ascoltarmi, dovete solo assicurarmi che io continui a berla, siamo intesi?-

Entrambi i ragazzi annuirono.



--------------------



-Era da un po’ che stavo studiando la formula, ci ho provato a Natale ma mi sono trasformata a metà… Ho sputato piume per una settimana- Spiegò Quinn una volta vestita.
-Quindi era la prima volta?-
-Diciamo di si- rispose la più grande con fierezza.

A quel punto Hermione abbassò lo sguardo –immagino che anche Santana sia un animagus…-

-Le mancherebbe solo questo!- Rispose la bionda trattenendo una risata.

Hermione la guardò senza capire.

-Non lo sa ancora- disse poi notando lo sguardo perplesso della ragazza -ho studiato questa formula da sola…-
-Pensavo che voi due facevate questo genere di cose sempre insieme…- chiese con ingenuità.

Quinn fece un respiro profondo -non sempre…-

Hermione annuì anche se quella risposta non l’aveva soddisfatta a pieno.

-A proposito dov’è?-
Quinn temporeggiò -perché?-
-Devo parlarle…- rispose semplicemente.
-Interessante… Non vi parlate da mesi e tu vuoi parlare proprio stasera…- disse con sarcasmo.
-Beh se mi avesse baciata prima probabilmente…- cercò di argomentare Hermione.
-Vi siete baciate?- La interruppe la bionda con entusiasmo.
-Tecnicamente lei mi ha baciata… E no, non può fare quello che le pare…-
-Ovviamente…- rispose cercando di trattenere una risata -e quando sarebbe successo?-
-Prima, nel corridoio, non so bene dove stesse andando era vestita in modo diverso…-
-Che totale idiota!- si lasciò scappare la più grande -ascolta Hermione, mi piacerebbe tanto aiutarti ma non so quando tornerà Santana…-
-Dimmi almeno dove posso trovarla…?- Chiese la Grifondoro sempre più incalzante.

Quinn si morse un labbro, possibile che la sua amica non ne combinava una giusta?
Così guardò Hermione indecisa sul da farsi.

Un tuono attirò la loro attenzione.

Le due ragazze si guardarono dubbiose, il cielo era stato tutto il giorno limpido era impossibile che stesse per incominciare a piovere.
Come se entrambe fossero consapevoli di cosa ci fosse fuori dalla finestra, si avvicinarono ad essa con la bacchetta in mano.

E poi lo videro.
Così grande come solo nei più profondi incubi aveva osato essere.

Il marchio nero.

-Lo sapevo! Lo sapevo che avrebbe aspettato che Silente fosse in missione…- disse Hermione.

-Bisogna trovare Malfoy!- Disse secca Quinn.

-Certo- rispose automaticamente Hermione prima ancora di rendersi conto -aspetta tu come sai di…-

Quinn guardò seria la ragazza.

-Quinn, dov’è Santana?- Chiese con un tono di voce risoluto e preoccupato allo stesso tempo.



--------------------



-Harry sbrigati questo posto non mi piace per niente!- Urlò Santana guardandosi intorno, mentre con le braccia sorreggeva il busto di Silente onde evitare che si accasciasse a terra.

-No no no… Ti prego basta…- Disse l’uomo non appena Harry arrivò correndo con l’ennesima conchiglia ricolma di posizione.
-E’ l’ultima?- Chiese Santana.

Harry annuì.
Allora Santana si rivolse all’uomo che aveva tra le braccia -professore la prego l’ultimo sforzo, e le prometto che dopo andrà tutto bene, lo prometto-
Harry avvicinò la conchiglia alla bocca di Silente mentre Santana era occupata a tenergli ferma la testa.

Il preside finì di bere l’ultima goccia e guardò i ragazzi mentre regolarizzava il respiro.

-Harry… Acqua…- disse l’uomo con difficoltà –Acqua…-

Harry si avvicinò il cono e afferrò il medaglione.
-C’è riuscito professore-

Santana si avvicinò a lui e afferrò l’Horcrux, era sicura che una volta preso in mano avrebbe risentito il sibilo della sera prima nell’ufficio di Silente.
Ma niente.

-Acqua- implorò l’uomo attirando la loro attenzione.

Harry riprese l’Horcrux e se lo infilò in tasca.

-Aguamenti- disse il ragazzo puntando la bacchetta verso il cono.
Santana intanto aveva ricominciato a guardarsi attorno, c’era qualcosa in quella caverna che non la convinceva da quando erano entrati.

-Santana non funziona- disse il ragazzo mentre inzuppava la conchiglia nel cono senza riuscir a prendere l’acqua.
La latina puntò la propria bacchetta sul cono provando lei a fare l’incantesimo, ma senza nessun risultato.

Istintivamente i due si girarono verso il lago che avvolgeva la roccia su cui erano ubicati.

-Da qua…- Disse la ragazza prendendo la conchiglia dalle mani di Harry.
-Sta attenta…- le urlò lui mentre l’ispanica si accingeva ad avvicinarsi al lago per prendere da bere a Silente.

Con molta lentezza, la mora si abbassò verso il lago nero.

C’era qualcosa che non andava.

Non aveva sentito nulla provenire dall’Horcrux eppure quel luogo era ricco di pensieri e sensazioni.

Se ne era accorta appena erano entrati nella grotta, ma essendo tutte sensazioni negative pensava che provenissero dall’Horcrux.

Terrorizzata, allungò il braccio destro con in mano la conchiglia verso il lago.
Appena questa toccò il liquido nero, dall’abisso, fuoriuscì una scivolosa mano bianca e le afferrò il braccio.

-Harry, non siamo soli!- Urlò mentre dal lago uscivano dalle strane creature molto simili a degli uomini morti.

Santana guardò la mano e pensò allo Stupeficium e la mano saltò in aria.

Velocemente si alzò e afferrò le sue due bacchette.

-Perché ne hai due?- Chiese Harry che intanto l’aveva raggiunta al centro della piccola isola e si era messo a coprirle le spalle.
-Storia lunga- rispose Santana mentre con le bacchette faceva incantesimi cercando di allontanare, schiantare e far saltare in aria gli inferi che piano piano, uscendo dall’acqua, li stavano accerchiando.

-Expeliarmus… Sectumsempra…-

Dietro di lei, Harry, stava invocando ogni tipo di incantesimo per tenere lontani altri inferi.

-Gli incantesimi non funzionano!!- Urlò Harry.
-Forse perché sono già morti! Non devi ferirli devi farli saltare in aria Potter!- le disse lei che a mano a mano provocava esplosioni luminose con i propri incantesimi.

-Sono troppi- Urlò senza fiato Harry mentre delle braccia bianche e gelide cominciavano a stringerlo –Santana!!!!-
L’ispanica si girò e vide che il ragazzo era appena stato trascinato in acqua.

-No Harry, il lago di zombie no!!!- disse seccata.

L’ispanica rendendosi conto che non poteva nuotare con due bacchette, agganciò velocemente la bacchetta di Brittany nella cinta, poi chiuse gli occhi e si tuffò.

L’acqua era gelida e melmosa.
Santana spalancò gli occhi e vide il ragazzo tenuto da una decina di inferi che lo portavano sempre più giù per farlo annegare con loro.
Quelle creature erano davvero uno spettacolo raccapricciante.
Così puntò la propria bacchetta verso il ragazzo, ma prima ancora di riuscire a lanciare l’incantesimo, quattro braccia l’afferrarono da dietro immobilizzandola.

Santana tentò di liberarsi senza successo mentre il piccolo pezzo di legno affondava nell’oblio.

Harry sempre più giù sembrava aver perso i sensi.

Non sapeva davvero come fare.
Avrebbe potuto cercarsi di liberare con la mente ma le mancava l’ossigeno, e senza ossigeno non riusciva a pensare agli incantesimi.

Non poteva essere, non stava succedendo realmente.

Così chiuse gli occhi pensando all’unica cosa che l’avrebbe tenuta in vita.



--------------------



Quinn ed Hermione erano appena arrivate davanti alla sala comune dei Grifondoro per chiamare rinforzi.

-Che succede?- Chiese Quinn vedendo che la ragazza temporeggiava a dire la parola d’ordine.

Hermione si girò verso Quinn con uno sguardo spaventato e sorpreso -Santana…-

-Santana cosa?- Chiese la bionda non capendo.
-Sono in pericolo- disse Hermione non capendo come facesse a sentire quella sensazione.

Quinn rimase senza parole, non aveva idea di dove fosse Santana in quel momento, ma sicuramente era lontana, molto lontana da loro, tuttavia stava riuscendo a comunicare con Hermione.
Era incredibile.

-Stai tranquilla se la caveranno… - rispose la bionda cercando di calmarla.
Ma lei per prima cominciava ad essere molto preoccupata per l’amica.

-Ci sono i mangiamorte!!!-
Un urlò provenire dal piano di sopra le fece sobbalzare.

-Sbrighiamoci!!!-



--------------------



Harry aveva perso i sensi, e gli occhi di Santana si facevano sempre più pesanti, ma quando tutto sembrava perduto, nel buio esplose il fuoco.
Un anello di fuoco circondò la roccia e gli inferi che tenevano i due ragazzi, si staccarono.

Santana cercò di mettere a fuoco cosa stesse accadendo fuori dall’acqua, e finalmente lo vide.
Silente si era alzato.



Doloranti e zoppicanti i tre, si smaterializzarono sulla torre di astronomia.
Silente ancora debole per la pozione e per lo sforzo fatto era in mezzo sorretto da una parte da Harry e dall’altra Santana completamente fracidi ma, decisamente più in forma del preside.

-Dobbiamo portarlo dalla Berry- disse velocemente Santana.

-No! Severus, ho bisogno di Severus…- replicò l’uomo.

I due ragazzi si guardano poco convinti della richiesta del preside.

-Fate come vi dico…- Chiese supplicante lui.

Santana guardò ancora Harry -ok vado io-

-Sveglialo, digli cos’è accaduto, non parlare con altri…- aggiunse il professore guardando Santana che annuì.
-Io rimango con lei professore- aggiunse Harry.
-va bene, ma mettiti il mantello dell’invisibilità- rispose lui sentendo dei rumori provenire da sotto.

Santana intanto aveva raggiunto le scale.

“Santana” la richiamò il preside usando la mente.
“Professore” rispose lei fermandosi.
“ho bisogno che tu pietrifichi Harry e che ti nascondi e non faccia niente, è fondamentale che tu veda quello che sta per succedere... Santana, mi raccomando, non lasciarlo solo quando sarà il momento”.

Senza farselo ripetere due volte l’ispanica risalì le scale e si nascose dietro un pilastro, poi, complice del buio, puntò la bacchetta verso la testa di Harry che stava per scomparire sotto il cappuccio e fece l’incantesimo.

Non lasciarlo solo quando sarà il momento
Non aveva idea di cosa significasse quella frase.

Santana non fece in tempo a capire se l’incantesimo era andato a buon fine, che percepì la vicinanza di Draco Malfoy.
Così si schiacciò ancora di più dietro il pilastro per non farsi vedere.

Dopo una manciata di secondi, Draco Malfoy era li, di fronte a Silente e l’aveva appena disarmato.
Santana faticava a sentire le parole, ma poteva percepire tutta la rabbia e la frustrazione di Draco.

La stessa rabbia mista a cattiveria pura, la fece voltare verso il fondo delle scale.
Evidentemente Malfoy non era da solo.

Dal buio, quattro mangiamorte tra cui Bellatrix Lestrange e Grayback si avvicinarono.
Santana poteva sentire nitidamente tutti i loro pensieri esultanti per la buona riuscita del piano.

Tuttavia non riusciva a capire perché Silente continuava a non reagire.

Non passò molto tempo che al gruppo di mangiamorte si unì Piton.

A quel punto Santana cercò di avvicinarsi di più per sentire meglio.

-Fallo… Coraggio Draco ora…- Urlò Bellatrix

Ma Draco, nonostante avesse la bacchetta pronta a colpire Silente, temporeggiava.

-No…- disse Piton arrivando alle spalle di Draco.

Santana guardò il professore complice del suo sguardo di ghiaccio che diceva tutto e non diceva niente.
Sentiva tanta frustrazione ma decisamente diversa da quella che percepiva dai mangiamorte.

“Albus non posso” disse lui comunicando con la mente con Silente.
“Hai promesso” rispose il professore.
“non posso” replico Piton.

Santana sbarrò gli occhi completamente incredula.

Mai avrebbe pensato di assistere ad uno scambio di pensieri tra Silente e Piton.

-Severus ti prego…- Chiese a quel punto il preside facendosi sentire da tutti.

Severus smise di pensare e puntò la bacchetta verso l'uomo.
-Avada Kedavra-

Un lampo verde colpì a pieno il professor Silente facendolo cadere dalla torre.

Non poteva essere.
No Silente.



----------------
----------------




Non credo di essere particolarmente brava con le scene d'azione (e neanche con quelle di sesso... lettore avvisato...)
detto ciò, ho deciso di pubblicare oggi perchè sono troppo buona e non volevo lasciarvi troppo sulle spine (ma non vi ci abituate...)
Beh? Che ne pensate?
Doppio punto di vista... e nella seconda parte che succederà?
Devo dire che mi sono divertita molto a scrivere di Quinn e dell'animagus... non so se qualcuno ha capito il sottotesto... vi dico solo che tutto quello che sta succedendo serve ad aprire delle cose che verranno chiuse nella prossima storia.
Mentre della caverna che ne dite? Ho evitato di allungare troppo la scena, perchè in parte la conoscete(vabbe ormai l'avete capito come scrivo) la cosa bella di scrivere su scene esistenti è che chi legge ha già un'idea delle ambientazioni(cosa che non amo particolarmente scrivere) ma spero comunque di avervi in qualche modo impressionato...

Detto ciò vi saluto,
e vi ringrazio per tutto il vostro supporto e i vostri feedback!
Tenetevi forte per il prossimo capitolo... che è decisamente il mio preferito ;)
A prestissimo
C

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: willow11