Serie TV > Teen Wolf
Ricorda la storia  |      
Autore: Mayyflower    20/08/2014    3 recensioni
Non avevano il tempo per innamorarsi.
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lydia Martin, Stiles Stilinski
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
NOTE AUTRICE:  Hola! Dopo aver visto la 4x09 di Teen Wolf, la mia testolina ha elaborato questa --- cosa. Non so come definirla, boh. E' scritta molto di getto. Per chi non ha ancora guardato la puntata o non è arrivato alla quarta stagione questa OS è un enorme SPOILER, dato che nella mia testolia è tipo un missing moment di questa grandiosa puntata. Non so nemmeno perché la sto pubblicando, non ne sono molto soddisfatta --- mi interessano i vostri pareri, ecco. Ditemi cosa ne pensate e buona lettura! <3

Time.

 « Oh, andiamo, Lydia! Concentrati! »

Stiles era stanco, ma continuava a consumare la suola delle sue converse sul pavimento della sua camera, andando avanti e indietro mentre Lydia fissava un punto indefinito sullo schermo del pc provando a ricordare qualcosa che non conosceva, una chiave, qualsiasi cosa fosse collegata a sua nonna.

In un attacco di rabbia, la ragazza battè una mano sul piano della scrivania, Stiles sobbalzò e le poggiò automaticamente una mano sulla spalla, per darle sostegno, conforto.

 « Ci sto provando, Stiles! Ma non ci riesco, mi sento inutile. E stupida. »

Le mani di Lydia andarono a coprire il suo volto paffuto, sentiva premere le lacrime ai bordi degli occhi e quasi non si accorse che Stiles, afferrando lo schienale della sedia, l'aveva girata verso di lui. Si piegò sulle ginocchia, per arrivare all'altezza del viso di Lydia e le prese le mani spostandole delicatamente dal viso pallido per la stanchezza e lo stress. La ragazza non oppose resistenza e lo lasciò fare, sapeva che Stiles era l'unico che riusciva a tranquillizzarla anche con un piccolo gesto come quello.

Il ragazzo la guardava dolcemente, con gli angoli delle labbra appena alzati in un piccolo sorriso.

 « Stupida? Tu? »

Stiles scosse la testa ed intrecciò le sue dita con quelle della ragazza, che in quel momento le sembrava una bambina. Il suo cuore iniziò a battere più velocemente, come se fosse il ricordo di quel ragazzino impacciato e imbarazzante che diventava ogni volta che Lydia Martin gli passava accanto. La sua mente iniziò a vagare veloce mentre Lydia annuiva impercettibilmente, sapeva che lui l'avrebbe comunque colto.

Stiles riusciva a notare ogni singolo dettaglio di Lydia, un colore diverso di smalto, un'espressione, un sentimento. Qualsiasi cosa. Perché lui era un osservatore, uno di quelli che non si lasciano sfuggire niente, uno di quelli che crede che anche il più piccolo dei dettagli sia importante.

 « Lydia, ti voglio raccontare una storia -- »

Iniziò il ragazzo che venne bruscamente interrotto da lei, che aveva alzato il sopracciglio destro.

 « Non è il momento per le storie! Dobbiamo trovare una chiave! »

Aveva sbottato iniziando a pensare che fosse uscito fuori di testa, Stiles in tutta risposta roteò gli occhi verso il soffitto, stringendo anche l'altra mano della ragazza che sentì un'ondata di calore dritta dritta verso il cuore. Stiles la faceva sentire sicura, protetta. A casa.

 « Lasciami parlare, okay? Conoscevo un bambino una volta, in terza elementare  - più o meno - che mi parlava sempre di una bambina con i capelli biondo fragola e due occhioni verdi. Vedi, questo bambino, la osservava ogni giorno perché pensava che fosse davvero carina con quelle trecce e le guance perennemente arrosate. Un giorno, la maestra aveva indotto questa strana competizione di lettura e ricordo che quel bambino odiava leggere ad alta voce perché a volte balbettava e tutta la classe lo prendeva in giro ma lei, oh lei era fantastica, leggeva perfettamente e spiegava ogni singolo paragrafo con una tale attenzione! Stavano leggendo un passo del piccolo principe, quel giorno di dicembre e lei era l'unica ad aver capito che quel che era disegnato sul libro in realtà non era un cappello, come tutti avevamo pensato, ma un serpente che mangiava un elefante e io mi ricordo, che quel bambino, mi disse che in quel preciso istante aveva pensato che quella bambina fosse maledettamente intelligente, forse anche più della maestra e che avrebbe voluto odiarla, perché era più brava di lui. Ma alla fine, sai cosa mi disse? »

Lydia scosse la testa, aveva già capito di chi stava parlando, chi fossero quei due bambini. Da piccola, aveva sempre pensato che Stiles fosse buffo e tenero, come un peluche. Un sorriso sorpreso e bagnato dalle lacrime che avevano preso a scivolarle sulle guance si dipinse sul suo viso e Stiles sciolse l'intreccio di dita di una mano e le asciugò una piccola gioccia salata con il dorso della mano, approfittandone poi, per accarezzarle il viso.

 «  Beh, mi disse che non riusciva ad odiarla. Mi disse che - cavolo! - era cotto di lei! E poi iniziò a creare un piano decennale per conquistarla. »

Lydia rise tra le lacrime e riuscì a contagiare anche Stiles, che non riusciva ancora a credere di averle raccontato tutto. Lydia portò la mano libera su quella del ragazzo ancora poggiata sulla sua guancia e gliela strinse.

 « Ci è riuscito? L'ha conquistata? »

Aveva domandato, con la voce incrinata per via del groppo che aveva alla gola e Stiles aveva alzato le spalle.

 « Beh, ci sta ancora lavorando. »

Aveva detto, mentre un sorriso sghembo gli era apparso sul volto, quel sorriso così da Stiles che nessuno avrebbe potuto mai imitare. Un sorriso così suo, che Lydia avrebbe voluto guardare per sempre, avrebbe voluto che tutti quei sorrisi fossero regali solo per lei.

 « Io credo che ci sia riuscito. »

Stiles aveva gli occhi lucidi, avrebbe tanto voluto baciarla in quel momento. Si avvicinò a lei, attirando a sè il viso arrossato e solcato dalle lacrime di lei e - bip bip bip!

Il rumore insistente della stampante risuonò in tutta la stanza, i due ragazzi sobbalzarono e Stiles - come se si fosse appena risvegliato da un sogno - si tirò indietro, lasciandole il viso e quasi cadde con il sedere sul pavimento. Si alzò velocemente e Lydia si asciugò le lacrime.

Non era il momento per le dichiarazioni.

Non era il momento per innamorarsi ancora e ancora e ancora.

Dovevano aiutare i loro amici.

 « Hai qualche idea? Per la chiave, dico. »

Lydia aveva ancora la voce incrinata e le guance umide ma aveva ricominciato a tamburellare le dita sulla scrivania.

 « Prova con Maddy, è sicuramente Maddy! »

Aveva detto Stiles, ancora un po' scosso, con la voglia di buttare via il computer e stringere Lydia tra le sue braccia.

Ma non poteva, non c'era tempo.

Non avevano il tempo per innamorarsi.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Wolf / Vai alla pagina dell'autore: Mayyflower