20/08/2014
4 recensioniTwo- Cookies 
Non era ancora sorto il sole quando gli occhioni blu di Alfred si erano spalancati nel buio della stanza.
Nel lettino accanto a lui, Matthew dormiva tranquillo, abbracciando Kumajirou.
Nella stanza accanto sentiva il respiro tranquillo di Francis e quello un po' più pesante di Arthur.
La manina arrivò ad agguantare gli occhiali posati sul comodino e i piedini toccarono il pavimento freddo facendolo rabbrividire leggermente.
Senza svegliare suo fratello aprì la porta e andò dritto dritto verso quella di Papa e Daddy.
La aprì leggermente, senza far rumore, e scorse le due figure abbracciate nel sonno.
Si avvicinò alla parte di letto che sapeva appartenere ad Arthur e scosse leggermente la mano che cadeva a penzoloni giù dal materasso.
- Athur! - bisbigliò zittendosi subito vedendo Francis rigirarsi - Daddy?!-
Alzò la voce dando un energico scossone alla mano.
Si sentì orgoglioso di sè stesso quando vide gli occhi verdi di Arthur, liquidi per il sonno, aprirsi e sorridergli.
- Che c'è Alfred? Non riesci a dormire? Vieni qui.
Disse alzando le coperte per far entrare il bambino dentro.
- No, ho fame, facciamo i cookies?
Arthur sospirò e, scostando con calma il braccio di Francis che gli cingeva la vita, si alzò prendendo per mano il piccolo biondino.
Arrivati in cucina, si misero a tirare fuori gli ingredienti posandoli sul grande tavolo.
Arrivati in cucina, si misero a tirare fuori gli ingredienti posandoli sul grande tavolo.
Quando, ormai ore dopo, Matthew e Francis scesero in cucina attirati dalle risate che si sentivano fino ai piani superiori, si trovarono nel bel mezzo di un campo di battaglia: c'era cioccolato ed impasto per dolci dappertutto, sui mobili, sui muri, persino sulla porta.
Ed in mezzo a questa baraonda c'erano Alfred ed Arthur, con la faccia marrone di cioccolata e due sorrisi giganteschi in faccia.
- Matt, mon amour, sai che dovremo rimettere noi apposto questo casino?
Ma Matt non rispose, venne trascinato in giardino da un euforico Alfred che teneva una mazza da baseball in una mano e la mano di Arthur nell'altra.
- Rettifico, io dovrò pulire questo casino.
Sospirò Francia mentre osservava la sua famiglia giocare tranquilla in giardino e pregando qualsiasi Entità esistente che Alfred non rompesse un altro vetro.
Un rumore sinistro di vetri infranti e le risate di Alfred lo costrinsero a prendere uno dei biscotti caldi dalla ciotola e ingurgitarlo al volo.
Stranamente, il cibo che Arthur cucinava con Alfred, era squisito.
Un rumore sinistro di vetri infranti e le risate di Alfred lo costrinsero a prendere uno dei biscotti caldi dalla ciotola e ingurgitarlo al volo.
Stranamente, il cibo che Arthur cucinava con Alfred, era squisito.
Grazie infinite a chi ha recensito il capitolo precedente!!!
Bacioni a tutti dalla FACE family!
EM&C!