Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: Aliak    20/08/2014    1 recensioni
250 anni sono passati dalla distruzione della sfera degli Shikion e l'eleminazione di Naraku, pian piano era tornata la pace in quelle terre, e tutto sembrava aver preso una buona piega, si eran creati accordi tra umani e alcuni demoni portando così una convivenza serena, anche se rimanevano alcuni focolai accesi fra le tante fila di entrambi. Qualcosa sta per cambiare, chi riporterà ora la pace, quando ormai i nostri vecchi eroi non ci sono più, e chi è rimasto sembra essersi estraniato dal mondo...
NB:Il personaggio principale di questa Fanfiction, sarà il figlio di Sesshomaru e Rin, saranno presenti anche altri personaggi presenti nel manga, anche se visto il periodo in cui si presenta la storia tutti i personaggi umani, saranno morti. Principalmente quindi saranno presenti quasi unicamente personaggi nuovi, o comunque secondari della storia, spero che piaccia.
Genere: Avventura, Azione, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Inuyasha, Jaken, Nuovo personaggio, Sesshoumaru, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Rin/Sesshoumaru
Note: Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Passato - Presente - Futuro'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cominciava a abituarsi a quel luogo, alle guardie del castello hai servitori, alla presenza costante di suo fratello, alla vita di quel piccolo villaggio, sembrava quasi piacergli non era molto differente alla fine rispetto a un villaggio di umani, era stato per anni troppo da solo e ritornare a essere circondato da qualsiasi essere che poteva essere umano o demone, sembrava essere quasi un miracolo, si rese conto di quanto gli avesse fatto male, vivere in quel modo, rimurginava di tanto in tanto, di come sarebbe piaciuto a lei, forse sarebbe paciuto quel luogo anche a miroku e sango, persino a shippo.. shippo ormai doveva essere diventato un grande demone, quando ormai fù grande se ne andò da quel villaggio, andando a vivere insieme alle altre volpi, l'aveva salutato per un'ultima volta malamente come sempre, e solo ora si rendeva conto di aver fatto un grande sbaglio. Seduto al porticato guardava il giardino interno del palazzo, l'aveva scoperto da poco, e ne era rimasto stupito quel luogo era impossibile, ogni pianta esistente al mondo cresceva, ogni erba curativa  non mancava nulla, poteva veder crescere frutti che non erano di quella stagione e maturarsi al punto di essere mangiati. -questo luogo gli sarebbe piaciuto- un pensiero detto a fior di bocca, troppo alto per essere solo un pensiero, poteva essere udito da chiunque -a chi?- si voltò verso la figura di Mikio, che si avvicinava lentamente -nessuno- aveva preso posto accanto a me, in silenzio senza chiedere altro, sembrava pensierosa -come mai sei venuta qui?- continuava a rimaner in silenzio -di solito vengo qua quando voglio essere da sola, e non voglio essere disturbata- ammise alla fine -non viene mai quasi nessuno qui, a parte i guaritori, e raramente qualche servitore- infatti era da parecchio ormai lì e nessuno l'aveva tranne lei si era avvicinato -perchè? è un bellissimo luogo- la vide sorridere -si è vero- aveva detto quelle parole, ma non sembrava serena -hai litigato con Iriumaru?- uscì quella domanda spontanea dalle labbra, la vide scuotere la testa -no ma è arrabbiato con me, e non ha del tutto torto- ; -che è successo?- la vidi scuotere il capo sembrava non volerne parlare -va bene non ti chiedo niente- vide le lacrime scivolare dal viso, che vennero quasi subito asciugate, ancor prima che arrivassero al mento -scusami me ne vado, ti sto dando fastidio- non fece in tempo a dire che non era vero che si era di nuovo allontanata, lasciandolo da solo quella ragazza gli ricordava tremendamente lei, nel modo di fare di rapportarsi di sorridere cominciarono lentamente a raffiorare i ricordi.

***Dopo la Scofitta di Naraku***
Erano passati tre  anni, tutto era cambiato l'unica cosa che era rimasta uguale era proprio lui, sango e miroku si erano sposati e avevano avuto figli, Koaku era partito per un allenamento, shippo pian piano stava crescendo e migliorava sempre di più le sue tecniche, mentre Rin era stata lasciata al villaggio da Sesshomaru, il perchè? all'inizio era rimasto perplesso fino a che Kaede non gli aveva spiegato la situazione, sembrava averla lasciata qui, per crescere e conoscere quel mondo che in realtà gli apparteneva,  per poter poi decidere quindi in un futuro se continuare a seguirlo, o rimanere nel mondo degli umani. Il pozzo dopo che kagome e io l'avevamo varcato dopo la distruzione della sfera, ormai si era chiuso per sempre o almeno sembrava così, ogni giorno da tre anni a questa parte tentava di andare nell'altra epoca e incontrarla ma tutto era inutile, ogni volta si scontrava contro il terriccio  nel fondo dello stesso, sembrava quasi averci rinunciato, eppure quel giorno mentre faceva da balia alle due gemelle di sango, sentì il suo odore, era certo che fosse lei, ma com'era possibile, le affidò a shippo per poi muoversi di corsa verso il pozzo, allungando una mano all'interno dello stesso infine incontrò quella di lei stringendola la issò fuori dal pozzo, era tornata era tornata da lui, e quella volta per sempre, e non l'avrebbe mai più lasciata.
I giorni passavano Kagome stava pian piano imparando il mestiere di Kaede dopotutto ormai, lei cominciava a avere una certa età, e non sarebbe vissuta a lungo, e era un modo anche per lei di occupare il tempo, in quell'epoca e anche divertirsi, Miroku e io invece ci occupavamo di esorcismi e demoni, per poter vivere, la pace sembrava ormai essere tornata in quelle terre, con la scomparsa di naraku gli attacchi dei demoni, si facevano quasi meno frequenti da una parte gli faceva piacere, ma dall'altra la monotonia del vilaggio, mi stava stancando per tutta la vita avevo viaggiato senza mai essere legato realmente a un luogo, solo nei miei primi anni di vita, fu differente ma.. Ora c'era lei, e io volevo la sua felicità, e la sua felicità era stare lì aiutare quel villaggio quegli umani, stare a fianco dei suoi amici, e di tanto in tanto tornare nella sua epoca e salutare i propri genitori.Decisi di far costruire per noi una casetta non molto lontana dal villaggio, ne troppo vicina al kaos dello stesso intima, perfetta per una piccola coppia come noi e se in caso la famiglia si fosse allargata, più passavano i mesi, più pensavo di mettere su famiglia, ormai non mi bastava solo lei, da piccolo avrei voluto un fratello (non quell'antipatico di Sesshomaru) con cui giocare, che mi capisse, ma temevo allo stesso tempo non sarebbe mai stato accettato come era stato con me, non volevo che soffrisse come me, ma c'eravamo tutti e due e gli saremmo stati sempre vicini, mi scossi dai quei pensieri poco dopo, mentre miroku si avvicinava con le gemelle che cominciarono subito a disturbarmi, e se mi fosse nato un bambino come quelle due, buttai subito quella idea che mi era passata nell'aticamera del cervello, per non pensarci mai più. Era già passato un anno dal ritorno di kagome nella nostra epoca, ormai la vecchia Kaede non riusciva più quasi a muoversi dalla sua casetta, e Rin e Kagome si occupavano di lei costantemente cercando di tenerla in vita, Rin non voleva assolutamente perderla, era l'unica cosa cara che avesse oltre il ricordo di Sesshomaru, non riusciva a dimenticarlo non riusciva a aspettare il momento in cui sarebbe tornato da lei, ogni giorno piangeva cosa sarebbe successo se fosse morta anche l'unica cosa che la legava a quel luogo, per quanto adorasse ormai me e kagome, eravamo solo un passatempo prima del ritorno, un modo per passare le giornate, ormai l'aveva capito da anni ma non l'aveva detto a nessuno nemmeno a Rin, ne tanto meno a kagome, voleva che fosse lei a parlagliene, ma sembrava rifiutarsi di farlo forse aveva paura della  loro reazione. Era quasi inverno, quando si spense per sempre la vecchia Kaede, ci fu un grande funerale venirono anche da villaggi vicini per dare l'ultimo saluto a quella miko, tutto il villaggio era lì ma Rin non c'era non l'aveva vista, dov'era finita andai inizialmente a cercarla nella sua capanna ma senza trovarla, mi ero accorta dell'assenza del suo odore, ma mi illudedo di trovarla lì, cercai una traccia che mi potesse condurre a lei infine trovandola, era nella foresta vicino al vecchio albero dove ero stato sigillato, in ginocchio davanti a quello, in silenzio no non stava piangendo,era la e guardava davanti a se senza vedere nulla, il suo sguardo era completamente perso, sembrava ormai un burattino rotto, mi avvicinai affiancandola sedendomi accanto a lei, ma sembrava nemmeno che se ne fosse accorta. -Rin- la chiamai senza avere risposta, non che mi aspettassi chissà che, negli ultimi tempi quando kaede stava male era ritornata a essere silenziosa, era scomparsa del tutto la sua solita parlantina che l'aveva caratterizzata dopo che suo fratello l'aveva salvata -tutti mi lasciano, i miei genitori, infine sesshomaru, e ora anche lei..- uscirono quelle parole tra un singhiozzo e un'altro -è tutta colpa mia sono un mostro, ecco perchè quelli del villaggio non mi volevano, e hanno voluto uccidermi, sono una calamità naturale- prese il coraggio, e l'abbracciai delicatamente a me. -non è vero, purtroppo gli umani sono fragili, e prima o poi muiono- ero forse stato troppo secco insensibile, ma che altro potevo fare alla fine era la pura verità, solo allora mi resi conto che prima o poi avrei dovuto dire addio a Kagome anche io, sarebbero passati per me anni e secoli prima, che giungesse la mia morte, e il mio invecchiamento l'avrei persa come avevo perso allora mia madre, mi morsi il labbro inferiore con forza cercando di allontanare quei pensieri, e di pensare a godermi quei momenti insieme a lei. Tornando al villaggio la funzione, era già finita e ormai quello che ne restava della vecchia Kaede era quella piccola tomba in sua memoria, che sarebbe rimasta lì nei secoli, Rin appoggiò su di essa una corona di fiori, che aveva fatto con alcuni che aveva trovato, intanto che tornavano fino al villaggio, la lasciai da sola a meditare su quello che era successo. Ero tornato alla mia capanna, e Kagome stava cucinando la cena, sorrisi dolcemente mi avvicinai a lei, abbracciandola dolcemente. -dov'eravate finiti?- gli chiese -ero con Rin a consolarla- non ribattè quelle parole, alla fine sapeva che non era stato facile per la bambina. -come sta ora?- alzai le spalle non sapevo dargli in realtà risposta -se la invitassimo a venire da noi a vivere? non può star da sola, è ancora troppo piccola- anni semplicemente la trovavo una buona idea.
La vedevo pian piano crescere, diventare una donna non più una ragazzina, da quando era venuta a vivere con noi era cambiata tanto, era tornata a essere felice, a sorridere di più aveva trovato in me un ricordo di mio fratello, era corteggiata da molti ragazzi del villaggio, e delle volte anche da quelli di villaggi vicini, che facevano visita. Ormai era giunto il momento presto sarebbe tornato, anche se con l'avvicinarsi degli anni le sue visite erano state sempre meno frequenti cominciava a temere che si fosse stufato e dimenticato sopratutto di lei, era possibile? no speravo non fosse così. Ero con Kagome e Rin quel giorno stava aiutandola a raccogliere le erbe medicinali che servivano, a curare un neonato che era nato troppo presto, non stava bene e Kagome temeva che non avrebbe superato il suo primo mese di vita, era troppo piccolo. Sentì l'odore di mio fratello, ancor prima che ci raggiunse in quel luogo, Rin non si era accorta che il suo amato gli si stava avvicinando sempre di più, alle sue spalle non sapevo se avvertirla o no, ma poi si era voltata nella sua direzione, e la vidi lasciare il cesto a terra, e correre verso di lui abbracciandolo forte, come se senza di lui non poter più respirare senza la sua presenza, vidi quel ghiacciolo di mio fratello ricambiare l'abraccio e baciarla intensamente, come non gli avevo mai visto fare, rimasi sorpreso da quel gesto di mio fratello, e mi accorsi che quella ragazza l'aveva veramente cambiato, da quando l'aveva conosciuto era cambiato tantissimo, e con lei era migliorato tantissimo. -ho scelto di venire con te, non voglio lasciarti mi sei mancato in questi anni e non puoi capir quanto, non abbandonarmi più ti prego- di nuovo la baciò e questa volta molto più intensamente della scorsa -non ti abbandonerò mai più, te lo giuro qualsiasi cosa succeda- non ci salutò semplicemente ci donò un ultimo cenno di capo, per poi partire, e lasciarci la da soli. La casa ormai sembrava vuota senza la presenza di Rin, sapeva anche se gli faceva male, che non sarebbe mai più tornata al villaggio aveva fatto la sua scelta, e ormai non aveva più nulla da spartire in quel luogo,  Kagome era triste e non gli davo torto, oltre a quella batosta sua nonno ultimamente stava molto male, era indecisa se andare da lui e godersi gli ultimi momenti prima che li lasciasse per sempre, o rimanere al villaggio, la convinsi a tornare alla sua epoca per potersi godere quegli ultimi momenti con suo nonno, in modo da non pentirsene di non esserci stata.

Angolo dell'autore:  ed ecco che cominciano i capitoli su la storia di Inuyasha e Kagome dopo che naraku fu sconfitto preparatevi a pianti, e lacrimoni perchè non sarà tanto allegra, e non avrà di certo un finale a lieto fine.
Vi lascio con una immagine di Rin adulta con Sesshomaru
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: Aliak