Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |      
Autore: giammyx    20/08/2014    1 recensioni
“ Miliardi di anni orsono il nostro mondo viveva in pace e serenità, sotto il comando di due fratelli: Nelion, signore del fuoco, e Noilen, re dell’acqua. I due erano uniti da una doppia lancia. In punta era concentrato il potere del fuoco, nell’opposta il dominio dell’acqua.
Purtroppo, un giorno Siten, un dio ignobile e malvagio, dal viso sfigurato coperto da una cappuccio nero, costruì una spada di diamante, dal colore viola per la tanta magia nera contenuta in essa. Con quest’ultima divise la lancia, privando del loro potere i due dei. Ormai senza difesa, rinchiuse i governatori in delle celle di massima sicurezza nel suo forte, e il mondo cadde nel caos.
Tutt’oggi Siten è il dittatore del nostro mondo, ma una leggenda previde questo disastro e che un giorno alcuni ragazzi avrebbero riportato il mondo alla pace di un tempo.”
Ora tocca a Will ristabilire la pace nel mondo
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

   Capitolo 1



Io sono Will, un sedicenne con una vita normale (o forse no).
Tutto iniziò mentre dipingevo un altro dei miei quadri, con il rumore degli squadroni di guardie armate di arpioni elettrici che torturavano la brava gente chiamati “trasgressori” delle insulse regole impartite del dittatore Siten.
Un sasso irruppe nella mia stanza. Nell’aprire la finestra notai il mio riflesso. La mia pallida carnagione, gli occhi blu che si confondevano con cielo notturno e i capelli neri come la pece con il solito ciuffetto che mi copriva leggermente un occhio erano interrotti dal foro provocato dalla pietra. Affacciandomi, tra la nebbia, il freddo e il buio, riuscii a vedere Tiger, un mio amico dai biondi ricci ribelli. Mi fece cenno di scendere.
Lo raggiunsi portando sottobraccio la Pergamena delle Origini, che, come si intuisce dal titolo, narra delle origini del nostro mondo. Era da tempo che progettavamo di leggerla. Ero entusiasta di trasgredire le regole.
Insieme andammo a chiamare i nostri compagni di merende: Helen e Leo.
Intravidi la chioma rossa di Helen sbucare fuori dalla porta. Il viso incorniciato dai capelli ondulati e gonfi sfoggiava il suo solito sorriso.
Leo era uno di quei ragazzi complicati. Sbucò ansimando per la corsa ( Helen era un’atleta irraggiungibile),i capelli marroni e lisci che si facevano strada fra le orecchie.
Corremmo a più non posso, schivando alcuni luci che avrebbero fatto scattare l’allarme, per raggiungere di nascosto - perché la regola ne vietava l’accesso- il santuario di Noilen, dio supremo dell’acqua. Era l’unico posto adatto a una lettura simile. La srotolammo e iniziammo a leggere:
“ Miliardi di anni orsono il nostro mondo viveva in pace e serenità, sotto il comando di due fratelli: Nelion, signore del fuoco, e Noilen, re dell’acqua. I due erano uniti da una doppia lancia. In punta era concentrato il potere del fuoco, nell’opposta il dominio dell’acqua.
Purtroppo, un giorno Siten, un dio ignobile e malvagio, dal viso sfigurato coperto da una cappuccio nero, costruì una spada di diamante, dal colore viola per la tanta magia nera contenuta in essa. Con quest’ultima divise la lancia, privando del loro potere i due dei. Ormai senza difesa, rinchiuse i governatori in delle celle di massima sicurezza nel suo forte, e il mondo cadde nel caos.
Tutt’oggi Siten è il dittatore del nostro mondo, ma una leggenda previde questo disastro e che un giorno alcuni ragazzi avrebbero riportato il mondo alla pace di un tempo.”
Tiger si voltò verso i compagni ed esclamò :
<< Ma quanto caspita arriveranno i nostri salvatori?>>
<< E se provassimo noi? E se provassimo noi a essere salvatori?>> indugiai.
Tutti si guardarono.
<< Ma se siamo solo dei sedicenni normali senza nessuna difesa!>> ribatté Leo.
<< Io ci proverei. Il libro non dice nient’altro? Nemmeno delle armi speciali dei ragazzi?>> Chiese Helen.
<< Non devono avere poteri sovrannaturali.>> aggiunsi.
A quel punto entrò una guardia, che puntò il suo arpione verso di noi. Preso dalla paura, Leo afferrò una statuetta di marmo dall’altare su cui era poggiata la pergamena e fece un balzo, sbattendola sulla testa della guardia come se fosse un bastone e quella cadde a terra tramortita.
<< Bhè questa non è una cosa del tutto normale>>  Commentò Helen impressionata.
Scattò l’allarme.
<< Cosa facciamo?!>> urlò Tiger.
<< Io ci tengo alla mia vita!>> disse Leo.
<< Se ci acchiappano non ci manderanno di certo in prigione! Ci uccideranno!>> precisò Helen.
<> dissi con aria eccitata. Era proprio quello che volevo.
Fuggimmo come lepri dal santuario. I rinforzi di Siten erano dietro di noi.
Arrivammo alla recinzione, che divideva la città dalla foresta: la libertà. Eravamo nel panico. Non avremmo mai potuto scavalcarla, ma dai cespugli sbucò una tigre bianca. Le si illuminarono gli occhi di un azzurro intenso. Attorno a noi una patina argentea ci rivestì. L’animale ci stava salvando: stavamo fluttuando sopra la barriera. Avevo sentito parlare di poteri simili, ma non credevo che anche gli animali potessero possederli.
Sul dorso della tigre vi era una cintura con due spade.
Mentre galleggiavamo nell’aria la nostra salvatrice esclamò:
<< Vi tenevo d’occhio da un bel po’ di tempo, aspettando questo giorno>>. Intanto eravamo già a terra. << Vi porterò in salvo>>.
Scappammo nella foresta e seminammo le guardie. Sapevo che questo giorno sarebbe arrivato. Non proprio con una tigre bianca parlante che ci salvava, ma lo sapevo. 

 

Angolo dell'autore

Salve! Ho iniziato a scrivere questa storia a 11 anni (la mia età attuale). Farò uscire un capitolo alla settimana (Così, per tenervi un po' sulle spine). Se volete farmi delle domande non esitate a chiedere. Ci tengo molto e spero che vi piaccia. Al prossimo capitolo!

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: giammyx