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Autore: ClarinetPeach    20/08/2014    4 recensioni
Questa song-fiction, tratta da Who You Are, canzone di Jessie J, parla dei sentimenti di Bowser verso Peach e di una cosa che gli cambierà la vita...
Buona lettura
Genere: Malinconico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bowser, Mario, Peach
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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I stare at my reflection in the mirror…
Why am I doing this to myself?


Guardandomi nello specchio, vedo un koopa stanco e distrutto. Ho passato tutta la mia esistenza a rapire una ragazza che non mi ha mai voluto, preferendo uno stupido idraulico che non le avrebbe mai dato niente.
 Perché sono così testardo? Perché quando guardo verso le altre ragazze non provo gli stessi sentimenti che ho per Peach?
 
Losing my mind on a tiny error
I nearly left the real me on the shelf
No no no no
 
Tutti gli stratagemmi che ho creato per tenermi lei sono stati tutti inutili: Mario, alla fine riusciva sempre a vincere, buttandomi nella lava, soffrendo sia per tutte quelle bruciature del mio corpo, sia per le ferite che avevo dentro al mio cuore affranto e solitario.
Per Peach ho fatto di tutto, ho cercato di essere più buono con lei e con i suoi amici. Quando le chiesi quale fosse stato il suo desiderio più grande, lei mi rispose che avrebbe voluto essere libera e di sposare Mario, quell’idiota che rovina sempre i miei piani.
 Mi chiedo cosa ci trovasse Peach in lui, quel rozzo idraulico basso e sgraziato, che non so come abbia fatto, le ha rapito il cuore.
Per la mia Principessa, ho cercato di cambiare carattere, lasciando da parte la mia natura aggressiva, per diventare un Koopa, dolce e premuroso, un piccolo sacrificio che avrebbe potuto far innamorare Peach di me.
 Ma così non fu. I miei sforzi non servivano a nulla con Mario: con lui tornavo la stupida bestia che sono sempre stato, e il finale lo sapete: lui mi sconfiggeva sempre grazie a qualcosa che io non notavo nemmeno, un bottone che avrebbe distrutto il ponte sul quale lui ed io stavamo combattendo.
E dopo aver liberato la ragazza che amavo, Mario mi guardava male e diceva a Peach che sarebbe stato meglio se fossero tornati a casa il più presto possibile, evitando altre inutili battaglie.
 
Don’t lose it all in the blur of the stars!
Seeing is deceiving, dreaming is believing,
It’s okay not to be okay…
Sometimes it’s hard, to follow your heart.
Tears don’t mean you’re losing, everybody’s bruising,
Just be true to who you are!
 
Ma io non perdo la speranza, Peach, continuerò a rapirti, sognando che un giorno riuscirò a sconfiggere Mario e tu riconoscerai i miei veri sentimenti, sinceri e pieni d’amore solo per te!
Anche se so che questa cosa è impossibile, seguo il mio cuore, che batte forte quando ti vedo, mia Principessa.
Le mie lacrime, un giorno, si trasformeranno in sorrisi, condivisi con te nei nostri giorno felici passati essendo fedele a te e a me stesso.
 
Brushing my hair, do I look perfect?
I forgot what to do to fit the mould, yeh!
The more I try the less is working
Yeih yeah yeha
‘Cause everything aside me screams, “no, no, no, no… ”
 
Pieno di speranze, mi preparo a un nuovo rapimento, pettinandomi i miei capelli rossi come il fuoco e mettendomi il guscio più bello che ho. Kamek, il mio fedele consigliere, mi elogia per la mia eleganza, e pronto per l’ennesimo viaggio, mi dirigo con la mia fedele Clown Car verso il suo castello.
Ma quando mi vede, affacciata alla sua finestra, Peach diventa arrabbiata, e mi urla che non mi vuole più vedere, che il suo cuore appartiene solo a Mario. Questa volta, al contrario delle altre, è più scocciata, e solo adesso mi rendo conto che la rapisco così tante volte, che mi odia, che non mi vuole mai sposare
E per la prima volta nella mia vita, decido di tornare a casa da solo, lasciando la Principessa nel suo castello, sorpresa e contenta allo stesso tempo di non essere stata rapita un’altra volta.
 
Don’t lose it all in the blur of the stars!
Seeing is deceiving, dreaming is believing,
It’s okay not to be okay…
Sometimes it’s hard, to follow your heart.
Tears don’t mean you’re losing, everybody’s bruising,
Just be true to who you are!
 
Ormai Peach non mi vuole più, ma stranamente non sono triste, anzi, mi sembra di essere guarito da una malattia che mi stava degradando sempre di più, mi sento libero.
Dopo aver parcheggiato per l’ultima volta la Clown Car, esco dal castello e mi guardo intorno. Vedo tante ragazze, e ne noto una, probabilmente ancora più carina di Peach, che mi guarda con occhi languidi e anch’io ricambio il suo sguardo.
Ho capito già dalla prima occhiata che ormai Peach appartiene al passato e che è lei la mia dolce metà, che non devo rapire per incontrarla, a cui non devo escogitare degli stratagemmi per evitare che qualcun altro me la prenda, a cui donare tutto il mio amore.
Ho deciso che con lei riderò, quando è felice e piangerò, quando non lo è e che finalmente con lei, posso comportarmi spontaneamente perché so già che mi accetterà, con tutti i miei pregi e con tutti i miei difetti.
Posso tornare me stesso.
 
 
Ed ecco che la psicopatica RosalindaxLudwig ritorna!
Tutti: non sentivamo la tua mancanza
Io: Ok, ok. Scusate se in questi giorni non ho postato nulla, ma non avevo più idee nella testa, scusatemi tantissimo!
La canzone usata per questa song-fic s’intitola Who You Are ed è scritta e cantata da Jessie J, la mia cantante preferita.
Ho scritto questa storia pensando ai sentimenti di un Bowser, triste e sconsolato, che dopo essersi reso conto che l’amore per Peach non era corrisposto, ha ritrovato quasi subito il coraggio di riprendersi la sua vita e di trovare qualche ragazza che lo avrebbe fatto battere il cuore presto.
Ma state tranquilli, sono ancora fan della BowserxPeach! (come sono carinissimi quei due)
Tutti: ma che gusti orridi hai!
Io:Lasciamo perdere
Spero che vi sia piaciuta, un saluto
RosalindaxLudwig
  
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