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Autore: albasilente    20/08/2014    1 recensioni
Storia nata per una promessa/minaccia a mia sorella Aregilla, alla quale è dedicata. Il titolo, ma solo quello, è una parodia di "scusa ma ti chiamo amore" di Moccia. La ff, una Rose /Scorpius raccontata da una personaggio un po' speciale, è nata come demenziale, ma nel tempo è diventata... ancora più demenziale...
Spero vi faccia ridere o sorridere o anche solo incurvare leggermente gli orli muscolomembranosi superiori (leggi: labbra). ciao!
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Mi svegliai nel mio letto a baldacchino, era una delle solite mattine brumose di Novembre, con la sua pioggia sottile e nuvole basse e incombenti. Fissai a lungo oltre le tende blu scuro, verso la finestra, stavo tentando di svegliarmi dopo poche ore di sonno.

Nonostante fossimo all’inizio dell’anno scolastico, eravamo già carichi di compiti: gli insegnanti stavano adottando la tecnica del terrore per prepararci al M. A. G. O. di fine anno. Proprio quel lunedì mattina eravamo reduci di un finesettimana di fuoco (è proprio il caso di dirlo), concluso da una nottata niente male, passata a preparare la relazione sul comportamento notturno del Nero delle Ebridi. La mia compagna di lavoro, Rose Weasley, si era addormentata con la testa sulla pergamena, la piuma ancora in mano, inchiostro dappertutto e un rivolo di bava sul mento. Avevo dovuto portarla a letto con un incantesimo di Levitazione, non si era svegliata neanche quando - ehm, per sbaglio - l’avevo fatta sbattere contro lo stipite della porta.

Scesi dal letto e incominciai a prepararmi per andare nella Sala Grande; un grugnito, che poco si sposava con l’immagine idilliaca dell’“angelo dai capelli rossi”, mi fece capire che Rose si era svegliata.

- Mary!- mi chiamò con la voce ancora impastata dal sonno, mi avvicinai al suo letto - Scusa per ieri sera. Ti ho fatto fare tutto il lavoro da sola.-

- Be’, l’ultimo turno di osservazione l’hai fatto tu, eri giustificata ad addormentarti.-

- Grazie, Mary Sue, sei un tesoro. - mi sorrise Rose.

- Ora vestiti, se no facciamo tardi. - dissi guardando l’orologio

- Sì, mamma!-

Feci una smorfia e mi affrettai per le scale del dormitorio.

In Sala Grande mi soffermai un attimo davanti al tavolo di Corvonero e cercai con lo sguardo i miei amici: il ridanciano William e il timido Gary. Un movimento alla mia sinistra richiamò la mia attenzione: era Scorpius che si avvicinava a me, probabilmente per chiedere notizie del suo angelo.

 - Hai visto Rose?-

Appunto.

- Scenderà tra poco … No, guarda, è arrivata adesso!- esclamai indicando l’entrata. Scorpius mi fece un cenno e andò ad abbracciare la sua bella.

 

Trovai William al tavolo di Grifondoro, che chiacchierava con Lily Potter, la quale rideva e scuoteva la massa di capelli rossi. Non afferrai la battuta di William, ma vidi la reazione di Lily: era rossa in viso e gli occhi le lacrimavano così tanto che le si appannavano gli occhiali.

- Ciao, William, dov’è Gary?-

- Non lo so … - disse; stava ancora ridendo della propria battuta.

“ Ma dove diavolo la trovano tutta questa gioia di vivere il lunedì mattina?!” pensai “ Be’, Mary Sue, meglio se ti metti a mangiare qualcosa, prima di svenire in mezzo alla serra.” Girai i tacchi e mi sedetti al tavolo di Corvonero.

Avevo appena azzannato il mio toast che Rose, come una furia, si sedette di fianco a me.

- Mary! Scorpius mi ha dato appuntamento stasera sulla Torre di Astronomia!-

Prima che potessi replicare, mi inondò di parole:

- Che cosa mi metto? E mi devo lavare i capelli! Mi trucco o è meglio naturale? Ma che intenzioni avrà?- Si interruppe improvvisamente spaventata.

 - Ehi! Stai un attimo calma, per favore. - Dissi, leggermente irritata. Ero contenta che si confidasse con me riguardo alla sua relazione con Scorpius, ma questo isterismo da appuntamento proprio non lo sopportavo. Di prima mattina, per giunta.

- Sì, scusa. Ma sono veramente agitata. Oggi è il nostro anniversario, sai, ed io temo che voglia … Be’, sai per cosa è famosa la Torre di Astronomia-.

- Effettivamente è un luogo strategico: lontano dalle stanze degli insegnanti, lontano da orecchie indiscrete … ammetto che sia anche piuttosto romantico, se ti piace il genere. - dissi cercando di simulare il mio sarcasmo; non avrei mai capito la passione degli amanti per quel luogo.

Rose non mi rispose, era evidente che non mi stesse ascoltando: si era fatta improvvisamente silenziosa e, con lo sguardo preoccupato, si mordeva il labbro inferiore. Stavo per fare una battuta sulla temperatura della torre, ma una vocina in fondo alla mia testa mi disse che non era il caso. Sapevo a cosa stava pensando: ne avevamo parlato altre volte, in modo alquanto infantile, fantasticando, più che altro.

Avrei voluto dire qualcosa, ma cosa? Proprio non ero la persona giusta per dare consigli sul sesso a chicchessia; non avevo mai avuto esperienze di quel tipo e la cosa più simile a un ragazzo era stata una barzelletta. Era successo lo scorso anno, negli spogliatoi, avevamo appena strappato la vittoria a Tassorosso per pochi punti, la maggior parte dei quali segnati da me; il capitano della squadra, Michael Edges, mi aveva baciato nell’impeto dell’entusiasmo.

Due minuti più tardi l’avevo visto avvinghiato a Isabella, una dolce, mediterranea, formosa, con lunghissimi capelli di seta, arrivata a Hogwarts per uno scambio studentesco con l’Italia. Quella sera avevo pianto, in bagno, mi ero guardata allo specchio e avevo visto solo una ragazzona con corti capelli stopposi. Non riuscivo a vedere niente di bello in me, mi odiavo e odiavo Isabella.

Grazie al cielo l’anno nuovo si era portato via entrambi.

Da allora non avevo più avuto relazioni con nessuno, e nemmeno le volevo. L’estate l’avevo passata serenamente in compagnia dei miei amici e mi ero sentita piena.

Certo, la sensazione violenta alla bocca dello stomaco (ma poteva benissimo anche essere gastroduodenite), il giramento di testa (forse un Bolide), la scarica di adrenalina e l’emozione incredibilmente simile al balzare in sella a una scopa non le avevo più provate ma Michael mi aveva ferito troppo, non ci tenevo a ripetere l’esperienza.

 

La campanella di inizio lezioni ci interruppe, ma Rose non sembrò accorgersene, rimase seduta con lo sguardo pensieroso, invece di balzare in piedi e affrettarsi per non arrivare tardi; questo mi fece capire la gravità della situazione: una Corvonero non arriva mai tardi a lezione e la normale Rose Weasley si sarebbe tagliata un braccio piuttosto di arrivare in ritardo.
 

*

 

Rimasi per più di mezzora rannicchiata dietro l’armatura, cercando di non ascoltare i sussurri e i suoni appiccicatici. Ero seriamente tentata di canticchiare, quando finalmente ricominciarono a parlare:

- Rose, amore mio, ti ho fatto venire qui perché volevo dimostrarti l’amore profondo che io per te. Per questo volevo darti una cosa … -

Non vidi che cosa Scorpius stesse porgendo a Rose, ma sentii lei cinguettare:

- Oh, Scorpius, ti amo-

- Sarà il simbolo del nostro amore, attacchiamolo qui- disse lui, udii un tintinnio ferroso e poi uno scatto.

- Così quando i nostri figli verranno ad Hogwarts, lo vedranno e sapranno che questo è il luogo dove noi abbiamo suggellato il nostro legame. - riprese lui solennemente.

Una gelida folata di vento mi fece rabbrividire e maledire la mia insana amicizia per Rose che mi aveva portato a rimanere rannicchiata al freddo. Per fortuna anche la mia amica sentì il vento e la sentii dire - Rientriamo che ho freddo? -

- Certo, mia adorata, ti accompagno fino alla tua Torre. -

 

Mi superarono senza guardarmi, ma Rose da dietro la schiena mi fece il pollice in su.

Io aspettai che scendessero le scale e tirai un sospiro di sollievo alzandomi.

E così niente sesso. In fondo Scorpius era un bravo ragazzo. Li avevo seguiti su richiesta di Rose, per poter intervenire con una scusa nell’eventualità che Scorpius volesse spingersi oltre, e invece… stavo quasi per lodare l’intelligenza e la sensibilità di Scorpius quando vidi l’oggetto che aveva sancito il loro amore.

Lì, sulla Torre di Astronomia, attaccato a un gancio del muro, stava in bella vista un lucente lucchetto con incise le iniziali R&S. Rimasi impietrita per trenta secondi.

Ma che razza di simbolo è? Pensai. Avevo visto anelli d’oro, nastri, stoffe con ricamati i nomi degli innamorati, inciderli sulla corteccia, tatuarseli su una chiappa … ma un lucchetto sulla Torre di Astronomia?!

Perplessa, mi incamminai verso la Torre di Corvonero, guardai l’orologio e vidi che erano le otto passate, dovevo sbrigarmi se volevo evitare una punizione.

   
 
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