PERFETTA

(Jamie e Horace sono in un bar a Londra in una fredda giornata d’ Inverno.)
Cameriera: -Cosa desiderate?-
Horace: -Per me un thè caldo al limone.-
C: -Per lei signorina?-
Jamie: -Una cioccolata calda,  grazie.-
C: -Okay, arrivo subito.-
H: -Jamie ho comprato un nuovo gioco per la Ps, ho letto delle recensioni su internet è sembra sia qualcosa di strafigo!-
J: -Mmmh, okay.-
H: -Okay, ho capito che i videogiochi non ti interessano… proponi tu un argomento allora…-
(Silenzio.)
H: -Jamie? Ci sei? Allora?-
C: -Ecco qui il thè… e la cioccolata calda… Buona merenda!-
J: -Grazie.-
H: -Jamie? Okay, facciamo prima così: cosa c’ è che non va?-
J: -Sono solo preoccupata…-
H: -Solo preoccupata?-
J: -Bhè no…Sono incazzata! Non ho più  un’ amica, non ho una ragazza con cui potermi confrontare… Non ho più una persona che mi dice “Hey Jamie, non ti preoccupare, questo succede anche a me!”. So che ci sono problemi più gravi al mondo come la fame o la povertà ma non puoi capire come fa male ritrovarsi da un giorno all’ altro da sola. Le ho perse tutte, una ad una, capisci? Le persone che mi avevano giurato un “per sempre” non ci sono più. Non ho più nessuno. Non ho più un “per sempre”. -
H: -Hai me, no?!-
J: -Con te non posso parlare di reggiseni o mestruazioni! Insomma, cosa ne puoi sapere tu delle mestruazioni!
H: -Abbassa la voce Jamie.-
J: -Scusa…-
(Silenzio.)
J: -Sono troppo diversa. Non posso stare con loro, sono diversa.-
H: -Non è vero.-
J: -Insomma Horace, guardami. Sto a casa ogni giorno per leggere, bevo cioccolata calda dalla mattina alla sera, i miei capelli sono sempre raccolti in una cipolla disordinata, ho le occhiaie perché faccio tardi la notte per finire di leggere un capitolo e perché mi sveglio presto la mattina dopo per iniziarne un altro. Vedi qualcuno che fa le 6 di mattina per finire un libro?-
H: -Leggere molto, bere sempre cioccolata calda, raccogliere sempre i capelli in una cipolla disordinata, andare a dormire tardi la sera e svegliarsi presto la mattina non sono cose che ti rendono diversa. Lascia perdere gli altri. Tu devi essere quello che vuoi essere. Non quello che gli altri ti dicono di essere. Capisci?-
J: -Lo so, ma agli occhi di tutti sono diversa…-
H: -Che t’ importa! E poi di sicuro non ai miei. Tu non sai quanto sono orgoglioso del mio piccolo topo di biblioteca. Sono orgoglioso di te quando vengo a casa tua e sorpasso le file di librerie sommerse dai libri e so che tu li hai letti tutti, quando cito qualche frase e tu sai a quale libro appartiene, quando mi consigli così tanti libri che non avrò mai il tempo di leggerli tutti, quando mi vieni incontro gridando “Horace ho finito tutti i libri che c’ erano sulla mia Wish List!” o quando sei depressa perché il tuo personaggio preferito è morto. Jamie, tu per me non sei né strana e né diversa. Tu per me sei semplicemente perfetta.-
J: -Horace sai benissimo che non lo sono.-
H: -Ascolta: non esiste un solo modo per essere perfetti. Ne esistono molti: c’ è chi è un perfetto giocatore, chi è una perfetta estetista, chi è un perfetto giardiniere e chi è una perfetta cameriera. Tu non puoi negare di essere una perfetta lettrice!?-
J: -Bhè…no…-
H: -Sei perfetta nel tuo modo di essere perfetta. E se loro non ti hanno voluta vuol dire che non capivano la tua perfezione.-
(Jamie sorride mentre Horace beve il suo ultimo sorso di thè.)
J: -Tu non puoi certo negare di essere un perfetto migliore amico…-
H: - Non so… posso?-