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Autore: Elle_writer    20/08/2014    1 recensioni
"Il moro squadrò la strana creatura da capo a piedi: era quasi sicuramente un essere umano, con i capelli scompigliati e due occhi azzurri sottili ed estremamente arrossati, ancora velati dalle lacrime. E, ciliegina sulla torta, era mezzo nudo e mezzo ubriaco.
Quando tutte queste informazioni arrivarono al cervello di Zayn strabuzzò gli occhi.
«Lou, che cazzo hai fatto?»
La creatura, ovvero Louis, arricciò le labbra in una smorfia che non somigliava a un sorriso, ma probabilmente avrebbe dovuto esserlo.
«Ho tradito Harry, di nuovo»
Zayn alzò un sopracciglio.
«Entra, idiota» sospirò."
Larry + accenni Ziam
Genere: Angst, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Harry, smetti di piangere e raccontami tutto!» sbottò Niall, preoccupato.
«Louis…» singhiozzò Harry, cercando invano di formulare una frase di senso compiuto «d-di nuo-vo, l-lui …»
«Calmati, dai… Cos’ha fatto Louis?»
«Mi ha..tradito» sussurrò con voce rotta «c-con…»
«Oh, lasciami indovinare» lo interruppe il biondo, con voce sarcastica «Nicholas, eh?»
Forse era stato un po’ troppo acido, perché Harry iniziò a piangere più forte stringendo convulsamente il cuscino del divano su cui era seduto.
Niall si intenerì, gli posò una mano sulla spalla e «spiegati un po’ meglio» sussurrò con più dolcezza.

Quando Zayn sentì bussare alla sua porta alle due di notte, tirò giù diversi bestemmioni. Cercando di raccogliere tutta la tranquillità possibile, si alzò dal letto con la velocità di un bradipo in punto di morte e andò ad aprire, trovandosi davanti una figura indefinita.
Il moro squadrò la strana creatura da capo a piedi: era quasi sicuramente un essere umano, con i capelli scompigliati e due occhi azzurri sottili ed estremamente arrossati, ancora velati dalle lacrime. E, ciliegina sulla torta, era mezzo nudo e mezzo ubriaco.
Quando tutte queste informazioni arrivarono al cervello di Zayn strabuzzò gli occhi.
«Lou, che cazzo hai fatto?»
La creatura, ovvero Louis, arricciò le labbra in una smorfia che non somigliava a un sorriso, ma probabilmente avrebbe dovuto esserlo.
«Ho tradito Harry, di nuovo»
Zayn alzò un sopracciglio.
«Entra, idiota» sospirò.
Louis barcollò fino al sofà, e l’amico lo seguì scrutandolo attentamente.
Quando si furono entrambi seduti si guardarono in silenzio per qualche minuto.
«Dimmi solo il perché, Louis» disse piano Zayn, senza smettere di scrutare il più grande che giocherellava con la federa di un cuscino.
Per tutta risposta, Louis prese a ridere istericamente, per poi passare ad un pianto disperato accasciandosi sul pavimento.

La prima volta che era successo, Harry aveva beccato Louis e Nicholas sul divano. Quel giorno era andato a fare la spesa, e al rientro aveva notato uno strano silenzio in casa. Pensando che Louis stesse dormendo, aveva cercato di far il minor rumore possibile. La scena che gli si parò davanti la ricordava perfettamente: Louis era sdraiato, con addosso solo i boxer, e Nicholas su di lui si strusciava senza ritegno. Harry aveva emesso soltanto un piccolo urlo strozzato e poi era scappato via.
«Ero ubriaco, piccolo, perdonami. Non succederà più», aveva detto il giorno dopo Louis stringendolo forte, piangendo come un bambino «ti prego, non lasciarmi»
E Harry, che lo amava con tutto se stesso, si era fidato.
Durante i primi mesi Louis si era comportato da fidanzato modello: tante coccole, regali, cene fuori.
Ma il riccio non aveva mai abbassato la guardia, e dopo alcuni litigi che avevano avuto nell’ultimo mese, notando nel maggiore un comportamento piuttosto strano, si era trasformato in un piccolo Sherlock Holmes. Un giorno infatti, mentre il più grande era sotto la doccia, aveva sbirciato i messaggi sul suo cellulare. Erano quasi tutti di sua sorella, tranne uno, di un numero memorizzato come ‘N ‘.
Il messaggio era piuttosto ermetico: “venerdì 15, casa mia, 7 pm”.
Harry si insospettì, ma non disse nulla. Qualche giorno dopo, esattamente martedì 12, Louis lo aveva informato che quel venerdì, alle sette di sera, avrebbe avuto un colloquio di lavoro molto importante.
«Stavo incominciando a capire» raccontò a Niall dopo due camomille, con lo sguardo perso nel vuoto «ma mi sono ripromesso di non trarre conclusioni affrettate… Ho deciso di seguirlo, allora. Sono riuscito a non farmi notare, e, come previsto, è andato a casa di Nicholas. Ho aspettato un po’ e ho cominciato a sbirciare dalla finestra sul retro…ma non vedevo nulla…allora sono salito dalla scaletta d’emergenza e…» tirò su col naso «li ho visti…»
Aveva visto e sentito ogni cosa, favorito dalla finestra socchiusa:
Louis che rideva, sdraiandosi sul letto, con Nicholas sopra. Nicholas gli aveva leccato il collo, e lui aveva socchiuso gli occhi e sospirato forte. Poi avevano preso a baciarsi con passione, e toccarsi da sopra i vestiti. Il respiro di Louis si faceva sempre più affannoso. Poi Nicholas si era fermato di colpo, e «Harry lo sa?» aveva chiesto.
«Oh no, certo che no»
E avevano continuato a sussurrarsi frasi sporche, masturbandosi a vicenda e finendo per scopare senza ritegno.
Harry aveva sentito un forte senso di nausea e un dolore indescrivibile proprio al centro del petto, e aveva inziato a piangere disperatamente mentre scendeva dalla scala correndo fino alla sua auto, e guidando come un pazzo fino a casa loro.
«Sono rimasto sul divano a piangere e urlare per ore, poi mi sono addormentato. Quando è tornato Louis, credo fosse mezzanotte … Oddio, Niall, sono a pezzi…» pronunciò le ultime parole con voce rotta, scoppiando ancora una volta in un pianto disperato.

«Quando sono tornato a casa, verso mezzanotte…» raccontava a Zayn «l’ho trovato sul divano, addormentato, accoccolato come un cucciolo e con l’espressione sofferente. I sensi di colpa mi stavano divorando, ma avevo deciso di non dirgli nulla. Eravamo…o siamo, non so se stiamo insieme ancora…in un periodo difficile, litigavamo di continuo… e, anche se è brutto da dire, quella scappatella mi ha fatto capire delle cose… come se avesse rafforzato il mio amore, non so… ma…quando mi sono avvicinato per svegliarlo e andare a dormire di sopra, ho notato che era già sveglio…»
Louis non sarebbe mai riuscito a descrivere lo sguardo che gli aveva rivolto Harry.
«Mi ha detto la stessa cosa che mi hai detto tu, Zayn… “Dimmi solo il perché, Louis”. Non ho saputo rispondergli. Avrei voluto dirgli che lo amo, che sono un coglione, un bastardo… ma non l’ho fatto. E lui è scappato, e non risponde al telefono, e non so dove sia, se sta bene…ho paura Zayn…» diceva piangendo.
«Che succede qui?» chiese Liam apparendo all’improvviso dalla stanza da letto.
«Hey…Nulla… Ma che fai ancora sveglio tu?» sussurrò dolcemente Zayn.
Liam sbadigliò, poi si sedette appoggiando la testa sulla spalla del suo ragazzo, sbadigliando. Zayn prese ad accarezzargli dolcemente i capelli.
«Non ti sentivo più vicino a me…» spiegò Liam sorridendo lievemente, a bassa voce.
Il suo sguardo ricadde poi su Louis e «che è successo?» mormorò assonnato.
«Louis ha fatto un guaio con Harry e adesso non riesce a trovarlo… Sai dove può essere?»
«Mmmh» Liam socchiuse gli occhi, forse per il piacere provocato dalle dolci carezze del moro o forse perché stava pensando a una risposta sensata «Niall…» disse soltanto, con la voce roca ancora impastata dal sonno.

Harry era riuscito a finire il racconto ma aveva pianto ancora e ancora, così Niall lo aveva abbracciato lasciandolo sfogare, senza dire una parola. Quando poi il riccio si era addormentato sul divano, il biondo aveva deciso di non disturbarlo e andare a dormire. Ma, proprio mentre stava per infilarsi il pigiama, il campanello suonò ripetutamente.
Niall sospirò e andò ad aprire, sapendo bene di chi poteva trattarsi.
«Sta dormendo» disse piano, prima che Louis potesse dire qualsiasi cosa.
«Ti prego … posso vederlo?» mormorò il più grande, con voce rotta.
Il ragazzo lo fece entrare.
«Hai fatto un bel casino, Lou. Io..io sono amico di entrambi, ma devo dirtelo: non ci sono scuse per quello che hai fatto» disse senza giri di parole Niall.
«Lo so…posso…posso dormire qui? Mi metto sul tappeto, non do fastidio…voglio parlarci quando si sveglia…» disse velocemente Louis, come se fosse la cosa più urgente al mondo.
«Va bene…buonanotte allora» sospirò il biondo.
«Buonanotte Niall. Grazie»

Quando Harry si svegliò inizialmente non capì dov’era, ma poi i ricordi del giorno prima gli piovvero addosso come macigni. Strinse gli occhi, convinto di non dover piangere, e decise di alzarsi, ringraziare Niall e tornare immediatamente a casa, prendere le sue cose e tornare a Holmes Chapel dai suoi genitori. Sì, avrebbe fatto proprio così.
Ma ciò che vide quando poggiò i piedi a terra lo stupì: Louis, mezzo nudo, sdraiato sul tappeto, apparentemente addormentato e con due occhiaie enormi. Scosse la testa e si alzò, dirigendosi verso il bagno per fare una doccia.
«Harry…»
Si bloccò immediatamente, ma non si voltò.
«Harry, amore…» continuò Louis alzandosi, muovendosi piano verso di lui.
Il riccio non si mosse di un millimetro.
Louis accelerò il passo e, arrivato alle sue spalle, lo abbracciò forte, iniziando a piangere.
«Lasciami…» mormorò con un filo di voce Harry.
«No, piccolo, ti prego, ascoltami… torna a casa…» singhiozzò il maggiore, stringendolo ancor più forte.
Gli occhi verdi del più piccolo si riempirono di lacrime.
«Tu… mi stai distruggendo Louis… Anzi, mi hai già distrutto…»
«Lo so.. ti prego, perdonami… ti amo, Harry…»
«Non ti credo Louis» disse Harry, alzando leggermente il tono della voce, alterata dal pianto «e non ti crederò mai più… io…non ci torno a casa con te…esci dalla mia vita Louis...» e fece per liberarsi dal suo abbraccio, ma Louis lo strinse ancora più forte e «NO!» urlò disperato.
«Harry…dammi una possibilità…una sola… ti prego…»
Harry allora si voltò, puntando i suoi occhioni verdi pieni di lacrime in quelli azzurri e altrettanto lacrimanti di Louis.
«L’hai già avuta una possibilità Lou…» e così dicendo, andò via, senza neanche avvisare Niall - ancora addormentato - , lasciando Louis distrutto dal dolore, ma con la consapevolezza di esserselo meritato.
Quando il maggiore riuscì a tornare a casa, l’auto di Harry non c’era.
E neanche i suoi vestiti e i suoi oggetti personali.
Era andato via, l’aveva lasciato, ed era tutta colpa sua, della sua infedeltà patologica, del suo carattere di merda. Se l’era meritato. Harry aveva ragione. Il suo piccolo meritava di meglio...
Si accasciò sul pavimento e pianse, pianse per ore, o giorni. Aveva completamente perso la cognizione del tempo. Si addormentava, si svegliava, piangeva.
«Sono un essere orribile e merito di morire», si diceva.

Nicholas era andato da Louis per ringraziarlo della bella serata e per restituirgli la giacca.
Ma quando la porta era stata aperta il sorriso gli era morto sulle labbra.
«Tomlinson…»
«Harry ci ha scoperti»
Nicholas spalancò gli occhi.
«Di nuovo?»
«Sì, Nicholas»
«Ma…era solo sesso! Glielo hai detto che era solo sesso?»
«L’ho tradito…sono un mostro…» singhiozzava Louis.
E allora, spontaneamente, Nicholas lo abbracciò con slancio, lasciandolo sfogare.

Harry aveva trovato, grazie a sua sorella, un appartamento poco lontano dal precedente, un monolocale molto carino. Ma non si sentiva a casa. «Casa è dov’è Louis». Già, Louis. Cercava di non pensarci, ma era difficile e anche se sapeva che avrebbe dovuto odiarlo non ci riusciva. Lo amava di un amore profondo e incondizionato. E Louis lo aveva tradito, è vero, e chi ama non tradisce. Ma forse tutto poteva essere attenuato dal fatto che avevano litigato, no? In fondo lui sapeva che Louis lo amava. Lo sentiva.
E così, solo due giorni dopo essere andato via, Harry fece qualcosa che qualunque persona sana di mente non avrebbe mai fatto: uscì da quell’appartamento spoglio per andare a casa. La sua vera casa. Con Louis.
Quando vide sul vialetto l’auto di Nicholas parcheggiata si fermò per un attimo.
Le gambe tremavano ma si impose di continuare a camminare, almeno fino alla porta.
E quando i suoi occhioni verdi si posarono sui due che si stavano abbracciando sulla soglia, la luce che li aveva sempre caratterizzati si spense definitivamente.
Così, senza fiatare, Harry Styles andò via.









*si nasconde*
SCUSAAAAAAATEEEEEE! Fa un po' più schifo del previsto, ma essendo una Slasher ci tenevo a scrivere qualcosa sui Larry (anche se non sono directioner adoro quei due).
Fatemi sapere il vostro parere, ci tengo!
Un baciooone
L.
  
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