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Autore: Katniss2507    21/08/2014    1 recensioni
Siete le persone giuste al momento sbagliato, Emma.
Avete quasi commesso qualcosa di imperdonabile, Emma. Un abominio. Qualcosa che non dovrà ripetersi mai più. Mai.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Carstairs, Julian Blackthorn
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti :)
Questa è la prima fanfiction che pubblico su questo sito, e ho deciso di incentrarla su due personaggi della saga Shadowhunters, Emma e Julian. In ''Città del Fuoco Celeste'' li abbiamo conosciuti ancora ragazzini, ma già pieni di possibilità; sono certa che Cassandra Clare farà un ottimo lavoro su questi due personaggi nei romanzi successivi. Ovviamente ogni recensione, critica o positiva che sia, sarà ben accetta. Sono soprattutto i consigli che ci aiutano a migliorare. Buona lettura!
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Siete le persone giuste al momento sbagliato, Emma.

Non puoi  fare a meno di ripeterti queste parole come un mantra, osservandolo allenarsi con una grazia fuori dal comune.
È Julian, è il tuo migliore amico, lo conosci da una vita, e sai bene che è sempre stato un tipo particolare. Forse proprio per questo motivo hai voluto che fosse il tuo parabatai.
 L’arma che impugna, una spada lucente dalla lama estremamente sottile, fende l’aria assecondando i movimenti precisi delle sue mani affusolate, mani da artista. Julian è uno Shadowhunter atipico. Troppo buono, troppo sensibile, troppo responsabile; eppure tu lo ammiri. Ammiri il suo personale modo di essere coraggioso, il modo in cui sorride, l’ardore con cui si occupa di te e dei suoi fratelli ogni giorno, ammiri la forza che si cela negli abissi più fragili e profondi della sua anima. Fin dall’infanzia, non ricordi un momento in cui lui non sia stato parte della tua vita. C’era quando hai iniziato a camminare, quando hai ricevuto la tua prima runa, non si è perso nessuno dei tuoi compleanni, e ti ha coperta raccontando frottole (proprio lui, che odia mentire) più volte di quanto ti piaccia ammettere. Forse l’hai amato proprio per queste ragioni.
È un buon combattente, come lo sei tu del resto. Sei Emma Carstairs, la miglior Shadowhunter dai tempi di Jace Herondale; hai nel sangue l’arte della guerra. Eppure stai affrontando una battaglia che, lo sai, non porterà a nulla di buono.
 
Siete le persone giuste al momento sbagliato, Emma.
 
Julian interrompe momentaneamente l’allenamento per asciugarsi il sudore dalla fronte. È alto, slanciato, di una bellezza sorprendentemente adulta per essere soltanto una ragazzino di sedici anni. La figura del suo corpo si staglia nitida contro la grande finestra; la luce crepuscolare inonda la sala di toni aranciati e proietta la sua ombra allungandola in maniera innaturale. In un primo momento sembra che non abbia fatto caso alla tua presenza, in effetti ti sei intrufolata nella sala degli allenamenti in maniera furtiva, come un' assassina in agguato, ma poi il suo sguardo verde-azzurro, lo sguardo dei Blackthorn, si posa su di te. Guardi gli occhi di Julian, e pensi che hanno lo stesso incredibile colore del mare che vedi dalla finestra di camera tua, la stessa camera che condividi con Livvy da quando Ty ha deciso di essere troppo grande per condividere la stanza con la sorella.
Julian ti lancia uno dei suoi soliti ampi sorrisi facendo roteare giocosamente la lama nella mano destra, con la stessa abilità di un giocoliere.
- Vieni ad allenarti,Em? - dice con tono allegro - oppure hai intenzione di continuare a fissarmi standotene in panciolle? Cioè, so di essere affascinante,faccio quest’effetto alle signore,ma sai comincio a sentirmi a disagio -
Julian ride, ride come un matto, come se avesse appena detto la cosa più divertente del mondo, ma poi ti fissa negli occhi un attimo di troppo, e vedi il suo sorriso vacillare. Nel suo sguardo balena un lampo di incertezza e le sue iridi chiare proiettano un pensiero molesto, qualcosa a cui tu stessa non riesci a smettere di pensare da giorni.

Siete le persone giuste al momento sbagliato, Emma.

Avete quasi commesso qualcosa di imperdonabile, Emma, un abominio. Qualcosa che non dovrà ripetersi mai più. Mai.
Chiudi gli occhi e ti sembra di rivedere il corridoio dell’Istituto,illuminato lievemente dai raggi della luna che penetrano dalle finestre. Ti sembra di sentire le voci dei piccoli Blackthorn e quella tonante dello zio Arthur provenire,sommesse, dalla sala da pranzo, mentre Julian ti accarezza delicatamente le spalle. Le sue labbra sono pericolosamente vicine alle tue, tanto che puoi quasi di percepirne la consistenza.
Julian ti ha quasi baciata,e il dramma è che tu gliel’avresti anche lasciato fare, se non si fosse fermato in tempo, col fiato corto e gli occhi increduli. Ti ha sussurrato un flebile ‘perdonami’, proprio lui, che con te non ha mai avuto bisogno di giustificarsi. Poi è andato via, evitando il tuo sguardo, lasciandoti confusa e con il battito del cuore sorprendentemente accelerato. È stato in quel momento che hai cominciato a capire.  
Sei spacciata.

Siete le persone giuste al momento sbagliato, Emma.

Riapri gli occhi di scatto, scuotendo la testa come se il solo gesto bastasse ad allontanare per sempre ricordi e desideri inaccettabili.
Lui è il tuo parabatai. Potrà essere il tuo migliore amico, potrà essere un fratello, il tuo compagno d’armi, l’altra metà di te, la migliore. Non sarà mai il tuo ragazzo.
La runa che vi lega indissolubilmente pesa come un macigno, fa male, e per un momento vorresti tornare indietro nel tempo e distruggere lo stilo che l’ha impressa in maniera permanente sulla vostra pelle. Allora hai agito di impulso, avevi paura di perderlo e hai cercato la via più semplice per tenerlo legato a te per sempre. Ora, paradossalmente, la tua stessa scelta ti si è ritorta contro. Sei consapevole che in un’altra vita le cose avrebbero potuto assumere una piega differente, ma di certo in questa le cose non devono e non possono cambiare.
Nemmeno se in segreto il cuore ti si spezza.
Nemmeno se ti vuole bene.
Nemmeno se te ne sei perdutamente innamorata.

Sei una Shadowhunter, Emma, e hai fatto la tua scelta.

Le regole non ti sono mai piaciute, sei arrivata ad infrangerne una delle più sacre, e per la prima volta ci sai male seriamente. Ma Julian ha sempre rispettato le regole, e non sarai certamente tu la causa del vostro allontanamento.
 Siete le persone giuste al momento sbagliato, Emma.
Con un sorriso che sa di scherno (o forse più di lacrime mascherate e ricacciate indietro) estrai Cortana dal fodero, adottando il solito tono saccente che rivolgi al tuo parabatai quando vuoi prenderlo in giro.

- Combatti come una donnetta, Julian Blackthorn! -

Ti avvicini a lui,lentamente, assumendo la posizione d’attacco con una precisione degna della migliore fra i combattenti. Jules incrocia la lama della sua spada alla tua, inclinando la testa di lato con fare innocente.

- Se per ‘’donnetta’’ intendi gente come Clary Fray e Izzy Lightwood, beh, mi lusinghi -

Ti scappa una risata ironica, proprio nel momento in cui iniziate a combattere sul serio. Senti il cuore  battere sempre più velocemente,un treno in corsa per l’inferno; ti aspetti quasi di vederlo uscire dalla gabbia toracica. Sai che, molto probabilmente, la fatica per l’allenamento c’entra ben poco.

 
  
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