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Autore: _Juddy_    21/08/2014    3 recensioni
- E’ così tristemente innaturale starmi accanto, Kidou-kun? Perché?-
Non riesco a rispondere. Apro e chiudo più volte la bocca senza riuscire a dire una parola. Una lacrima, una sola, risuona nel silenzio circostante e s’infrange a terra. Il mio cuore, inspiegabilmente, salta un battito.
- Ma sei solo un sogno....-
- E con ciò? A volte anche i sogni diventano realtà.-
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jude/Yuuto, Sorpresa
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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E’ incappucciato, non riesco a vederlo in faccia.
La mia vista è trasfigurata da lacrime che mi rigano il volto pallido e incrostato dalla sozzura dell’ambiente circostante.
Le mie gambe cedono e io cado miseramente a terra. Non provo nemmeno a rialzarmi, continuo a guardare di sottecchi il ragazzo che mi si avvicina sempre di più.
Intorno a noi c’è un silenzio strano, irreale. Constato con una certa paura che questo silenzio mi dice più di mille parole; nell’oscurità circostante brillano due occhi di un colore indefinibile che mi osservano curiosi.
- Chi sei?-
Faccio una fatica tremenda a mettere insieme queste due parole tanto che mi sembra di svenire, i miei sensi mi stanno lentamente abbandonando...
Il giovane si porta un dito sulle labbra, invitandomi al silenzio.
- Mi conoscerai molto presto, Kidou-kun...-
L’ultima cosa che riesco a sentire è una leggera carezza sulla guancia, poi più niente...
 
Mi sveglio.
La luna fa capolino dalla finestra della mia camera.
 
- Ci rivediamo, eh Kidou?-
Davanti a me c’è il ragazzo, la schiena comodamente poggiata a un tronco d’albero e gli occhi socchiusi. Il mio sguardo si incatena al suo, stavolta illuminato da un fascio di luce.
Non riesco a definire bene l’ambiente circostante e questo mi trasmette una certa inquietudine, lui pare accorgersene perché mi prende delicatamente una mano e lentamente si avvicina a me. Un tremito mi percorre da capo a piedi e, per effetto, indietreggio. Una smorfia di tristezza compare sul suo volto, gli occhi si velano di un sottile strato di lacrime.
- E’ così tristemente innaturale starmi accanto, Kidou-kun? Perché?-
Non riesco a rispondere. Apro e chiudo più volte la bocca senza riuscire a dire una parola. Una lacrima, una sola, risuona nel silenzio circostante e s’infrange a terra. Il mio cuore, inspiegabilmente, salta un battito.
- Ma sei solo un sogno....-
- E con ciò? A volte anche i sogni diventano realtà.-
Gli metto una mano sulla spalla, stavolta del tutto rassicurato, mentre rivolgo al mio nuovo amico un sorriso sincero.
- Già, hai ragione!-
 
Mi sveglio.
Le stelle illuminano l’oscurità notturna.
 
Ogni volta è lì ad aspettarmi. Come in un appuntamento.
Appena mi addormento compare nei miei sogni ed è in quei momenti che mi sento la persona più felice della Terra.
Con lui accanto non ho paura di niente.
- Perché non mi vuoi dire come ti chiami?-
Il mio amico scoppia a ridere, una risata che viene dal cuore, squillante e serena.
- Te l’ho già detto, Kidou-kun, mi conoscerai presto, molto presto.-
- Sì, ma...-
Non riesco a finire la frase perché accanto a lui è comparso un pallone da calcio e i miei occhi inspiegabilmente brillano di felicità.
Pochi minuti dopo siamo entrambi a giocare. E’ bravo, molto bravo, in quegli improvvisati colpi di tacco, dribbling, tiri in una porta invisibile con gridi di gioia e abbracci di esultanza.
Adesso siamo entrambi seduti a terra, la fronte imperlata di sudore e il fiato corto.  Il ragazzo mi prende per mano e le mie guance si colorano di un rosso peperone.
- Ti voglio bene, sai Kidou? Non mi era mai capitato di avere un amico come te. Tutte le persone sognano, certo, ma molte, quando mi vedono in qualche angolo di un loro sogno, mi ignorano o, peggio ancora, si svegliano... Promettimi che non te ne andrai mai... Continuerai a sognare, vero?-
Rimango un attimo in silenzio, perplesso. Perché quella domanda? Mica dipendeva da me, sognare o meno... Gli scompiglio delicatamente i capelli castani e sorrido.
- Te lo prometto!-
 
Mi sveglio.
E sento che qualcosa è cambiato.
 
E’ passato tanto tempo dalla prima volta che ho visto in un sogno quel ragazzo.
Sono seduto ai piedi di quel tronco d’albero che ha sempre accompagnato le nostre chiacchierate. Aspetto pazientemente che il mio amico si faccia vedere: forse mi sta facendo uno scherzo, forse si aspetta che vada io a cercarlo.
Provo ad alzarmi ma ricado stancamente seduto a terra.
- No, verrà lui...-
Passano le ore e il mio sonno si fa sempre più agitato. Inizio a preoccuparmi; come mai ancora non si vede? Dove sarà finito?
Sono cresciuto in questi mesi e inspiegabilmente non ho più voglia di sognare. In fondo, cosa sono i sogni? Desideri che non puoi realizzare, sprechi una vita nel vano tentativo di farli diventare realtà e... Niente, semplicemente non ci riesci. Sono cresciuto per credere a queste fandonie.
Comunque, non credo che il mio amico si offenderà per questo! Io continuo a volergli bene, anche se è solo frutto della mia immaginazione.
- Ah, è così?! Sarei solo un giocattolo per te? Qualcosa con cui passare il tempo durante le noiose ore notturne?!-
Mi alzo di scatto vedendo quel ragazzo sereno e sorridente ora con le lacrime agli occhi e la voce rotta dalla disperazione. Vorrei correre da lui, vorrei abbracciarlo e assicurargli che è tutta una finzione, che non è vero un bel niente di quello che ho pensato. Invece, per qualche strana ragione, mi volto e, con un ghigno beffardo stampato sul volto, dico:
- Sei perspicace...-
Forse perché sono semplicemente stanco di fingere.
 
Mi sveglio.
Seduto sul letto piango come non ho mai fatto.
 
- Quale sarebbe il tuo compito?-
- Beh, mi sembra abbastanza ovvio... Ho l’ordine di condurvi tutti alla Shin Teikoku Gauken.-
Le unghie conficcate nella carne mentre mi mordo il labbro superiore fino a farlo sanguinare. Le lacrime continuano a fermarsi alla base degli occhialini mentre osservo il ragazzo seduto accanto a me.
- Oh, ecco bisogna entrare in quel cancello...-
Si volta verso di me e sorride sprezzante. Prendendomi una mano tra le sue, mi bisbiglia in un orecchio:
- Fudou Akio.-
Singhiozzi irrefrenabili mi scuotono il petto mentre, sotto le occhiate allibite dei miei compagni di squadra, abbraccio il mio vecchio amico. Fudou con un gesto secco mi allontana.
- A volte i sogni diventano realtà, Kidou-kun...-


*Angolino dei sogni*
Se siete arrivati fin qua vi meritate proprio un applauso! *applude*
Niente, sconfortata per il suo computer rotto la sottoscritta sta usando quello di sua madre sotto le sue occhiate poco rassicuranti.
Questa era una shot che era pronta già da un po' di tempo e avevo intenzione di pubblicarla per qualche evento speciale (?) ma oggi, riguardandola, mi è venuta un'ispiegabile voglia di pubblicarla... ^^''
Non me la sono sentita di mettere Yaoi tra gli avvertimenti perchè parla più di amicizia che di amore, questa One-Shot.
Spero che vi sia piaciuta anche se non è facile indovinare l'identità dell'amico di Yuuto.... ^^''
In ogni caso ora devo andare per ordini di forza maggiore (leggere sopra per capire), 
Grazie a chiunque abbia avuto il coraggio di arrivare sin qui (?)
Kisses, 
Juddy 


 
  
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