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Autore: scintilla23    21/08/2014    4 recensioni
Quel corpo snello e minuto aveva tremato tra le sue braccia, incapace di contenere il dolore e la sofferenza che gli si richiedeva di portare.
Katniss non conosceva bene Annie, non conosceva la storia che legava quella ragazza a Finnick.
Forse un giorno avrebbe potuto chiedere ad Annie di spiegarle la loro storia, un giorno, quando ad Annie non sarebbe più pesato parlare di un amore perduto.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Annie Cresta, Bimbo Mellark, Finnick Odair, Katniss Everdeen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Annie si era completamente abbandonata tra le braccia di Katniss.
Seduta sul letto della ragazza nella stanza del distretto 13 Katniss l’aveva abbracciata come si abbraccia una sorella, una sorella che ormai lei non aveva più.
Annie con un gemito acuto e terribile le aveva sepolto il viso nell’incavo del collo.
Le lacrime avevano cominciato nuovamente a scorrere bagnando la maglietta di Katniss.
Quel corpo snello e minuto aveva tremato tra le sue braccia, incapace di contenere il dolore e la sofferenza che gli si richiedeva di portare.
Katniss non conosceva bene Annie, non conosceva la storia che legava quella ragazza a Finnick.
Forse un giorno avrebbe potuto chiedere ad Annie di spiegarle la loro storia, un giorno, quando ad Annie non sarebbe più pesato parlare di un amore perduto.
Quella ragazza così fragile aveva combattuto negli Hunger Games e aveva vinto.
Aveva vissuto le esperienze che aveva vissuto Katniss ma forse su di lei avevano avuto un effetto troppo pesante da sopportare troppo doloroso. Solamente Finnick riusciva a scacciare i demoni che la assillavano.
Lei non conosceva bene Annie e Annie non conosceva bene Katniss ma si era comunque abbandonata tra le sue braccia in cerca di consolazione, una consolazione che nessuno avrebbe mai più potuto darle.
E mentre la ragazza piangeva con una mano appoggiata alla spalla di Katniss e l’altra appoggiata sulla pancia, la ghiandaia imitatrice accarezzava la schiena della ragazza cercando di tranquillizzarla, cercando di dirle che sarebbe stata bene, che sarebbe tornato tutto a posto ma le parole le si fermavano in gola perché lei sapeva che per Annie le cose non sarebbero mai più tornate come prima.
Katniss continuava a ripensare al figlio  che Annie portava in grembo.
Il figlio di Annie e Finnick, il piccolo Odair.
Anche Annie pensava a suo figlio, un bambino che sarebbe cresciuto senza padre.
Ad un certo punto dell’infanzia, vedendo gli altri bambini pescare e giocare con i padri lui avrebbe chiesto perché lui non aveva un papà.
Allora la giovane donna avrebbe spiegato a suo figlio il coraggio che aveva dimostrato suo padre a combattere per salvare la loro vita e quelli di tutti.
Annie passò molto tempo abbracciata a Katniss, quando si sciolsero la ragazza di fuoco porse ad Annie il tridente di Finnick.
-L’abbiamo recuperato per te– disse con voce roca.
Annie prese tra le mani l’arma preferita di suo marito, l’arma che aveva seguito Finnick fino alla fine.
-Grazie– disse ancora in lacrime
 
Cinque anni dopo Annie si trovava nel soggiorno di casa.
Si alzò lentamente dal divano e si diresse vicino al caminetto acceso.
Il prezioso tridente di Finnick era appeso alla parete e una foto in una cornice dorata regnava sulla mensola.
Lei indossava un bellissimo vestito da sera di seta verde abbellito da piccoli diamanti, i capelli rossi erano legati in una complicata treccia abbellita da piccoli fiori bianchi, Finnick raggiante la teneva per i fianchi mentre danzavano armoniosamente circondati dagli sguardi felici di tutti che si estendevano come un alone di luce.
Annie con la mano sfiorò il volto di Finnick mentre un’altra lacrima le bagnava il viso.
-Stai bene mamma?-
Annie si girò verso suo figlio, seduto sul divano, asciugandosi una lacrima.
I capelli dorati e gli occhi verdi brillavano illuminati dai raggi del tramonto che entravano dalla finestra socchiusa.
L’odore familiare di mare riempiva la casa.
-Si tesoro, sto bene– disse sorridendo tristemente.
 
  
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