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Autore: anonymus_00    21/08/2014    1 recensioni
Premetto che questa storia è completamente diversa da qualsiasi altra che io abbia mai scritto: è un cocktail di comicità, battute, momenti romantici e dolci ma anche scene a raitings arancione scuro, senza contare scene di parodia eccetera eccetera. Insomma, se avete voglia di una storia che vi faccia ridere, o quantomeno, sorridere, questa fa per voi.
In breve: Zoe è una ragazza normalissima, è la sua coscienza che non è normale. Il primo giorno di liceo può presentare molte novità, ma soprattutto nuove strade da percorrere, il problema di Zoe è che queste strade le si presenteranno tutte contemporaneamente, quale sceglierà di seguire?
L'amico ritrovato, il ragazzo cotto di lei, le bad girls...preparatevi ad entrare nel mondo di Zoe
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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IL MONDO DI ZOE


CAPITOLO 1
MICA MALE COME INIZIO

 

Mi chiamo Zoe, oggi è il mio primo giorno di liceo e sono agitata come non mai. Questo non perchè andrò in una scuola nuova, certo, un po' è emozionante anche quello, però come vi sentireste voi se aveste scoperto che il vostro fidanzatino delle elementari, sparito dopo l'inizio delle medie, è in classe con voi?
Agitate eh? Vi capisco, a me sta succedendo.
Lui si chiama Andrew e alle elementari era fantastico, ora è l'esatto contrario ma per qualche strana ragione mi affascina ancora. Sarà quell'aria di bad boy? Non credo, a me piacciono i cosiddetti "bravi ragazzi", forse è perchè penso che in qualche modo sarò in grado di farlo tornare quello che era un tempo. Sapete no, le classiche cose che dicono le classiche ragazzine innamorate del classico figo della scuola: lo farò smettere di fumare, di bere, di drogarsi, di andare con qualsiasi ragazza gli capiti a tiro eccetera eccetera. E poi sapete come finiscono queste ragazzine? Le vedi un anno dopo che fumano, bevono, si drogano eccetera eccetera. Bello il mondo no?
Scendo dalla macchina e la prima cosa che faccio è sbirciare sopra le teste degli altri ragazzi alla ricerca di lui. Lo conosco così bene che sarei in grado di riconoscerlo anche dal modo di camminare. Non mi ci vuole molto ad individuarlo; è appoggiato alla colonna del cancello con la sua fidanzata del momento attaccata al braccioe un altro gruppo di squinzie che gli stanno attorno e non possono mancare gli altri ragazzi che si credono fighi. Attenzione: si credono fighi, ma, mi spiace dirlo, non lo sono affatto.
-Ehi Zoe!- una voce mi trascina via dallo stato di contemplazione nel quale sono caduta. E questo che vuole ora? Ho riconosciuto subito la voce, è Alex, un ragazzo che ho conosciuto durante l'open day. Il classico ragazzo per bene, simpatico, studioso e con gli occhiali, in pratica, uno sfigato. Ma chissà perchè sembra che io abbia una calamita per gente del genere e devo dire che non mi stanno nemmeno antipatici, forse sono un po' una sfigata anch'io? Naa, impossibile.
-Ciao Alex!- ricambio il saluto e lo raggiungo tra la folla. Ma quanta gente c'è qui!?
-Emozionata?- mi chiede lui non appena ci troviamo l'uno accanto all'altra.
-Non sai quanto- mormoro io, ma appena capisco che non mi ha sentita, dopo un sospiro di sollievo, esclamo: -Emozionata? Io? Quando mai-
Lui sorride e non aggiunge altro. Ad un tratto mi sento afferrare per mano e trascinare via. E' sempre Alex...ma che gli prende?
Ora ci troviamo in un posto più appartato...proprio dietro i cassonetti dell'immondizia. DAvvero meraviglioso, c'è proprio un'aroma che ricorda...oh insomma, che diavolo vuole?
-Senti- comincia lui con aria imbarazzata -devo dirti una cosa ma non so come fare-
Quando mi rendo conto che non ha intenzione di andare avanti gli rispondo serafica: -prova ad aprire la bocca e parlare...sai è facile, hai imparato quando avevi tre anni-
Un suo sguardo infastidito mi fa capire che forse questa volta non era il caso di fare del sarcasmo e ho paura che voglia fare davvero un discorso serio.
-Ti amo-
La sua voce è talmente bassa che credo di aver capito male.
-Come scusa?- esclamo. Ma un suo sguardo mortificato mi fa intuire che ho capito giusto.
-Ecco vedi...- comincio io. Odio questi momenti, e ora che diavolo dico? Ma perchè non suona la campanella? Insomma, mi servirebbe un aiutino.
-penso che...- "-penso che possiamo essere semplicemente amici- -best friend forever!- urlo alzando le braccia con le dita a V" avrei sempre sognato di farlo ma mi rendo conto che non sarebbe il massimo e così cerco di soffocare una risatina che mi sta nascendo dentro e riprendo il contegno.
Il suo viso è sempre più vicino al mio. mio caro spero che tu ti sia lavato i denti sta mattina, se no penso proprio che potrei tirarti uno schiaffio...oh, ma hai gli occhi azzurri, da quando?
Per quanto io me lo aspettassi, il bacio mi coglie impreparata (lo so che è un controsenso, ma questa storia in sé non ha senso, perciò un po' di comprensione e che cavolo!).
All'inizio è un bacio molto casto, ma quando mi rendo conto che mi piace dischiudo le labbra e sento la sua lingua farsi strada tra di esse, alla ricerca della mia, che non tarda a farsi trovare.
Quando sento le sue mani sulle tasche dietro dei miei pantaloni, senza giri di parole: sul mio sedere, mi scosto di scatto: -vediamo di non esagerare!- lo ammonisco io.
Lo vedo sorridere e...ma com'è che tutt'un tratto sei diventato carino? Sono sicura che prima non lo eri! Ammettilo, sei una winx e ti sei trasformato, avanti, voglio la musica e il balletto: "Mi trasformerò, fonte di energia...si si eccetera eccetera, ma che dico?""
E finamente ecco arrivare il: Driiiiin.
Sia lodato il Dio Campanella.
Senza dire niente mi avvio verso il cancello, dove ancora si attarda Andrew e la sua compagna, impegnata a fargli la pulizia interdentale con la lingua. Non ci vuole molto a capire che lui mi ha notata. Sento le guance avvampare ma mi volto, per non farglielo notare. Appena mi ritrovo davanti Alex mi viene in mente un'ideuzza per far rimanere in testa ad Andrew la mia presenza in questa scuola: in uno slancio, forse un po' troppo esagerato ma pazienza, è troppo tardi per rimediare, afferro Alex per la maglietta e lo attiro a me per fonderci in un bacio appassionato che lui sembra apprezzare decisamente tanto. Okey Alex lo ammetto, sei un baciatore niente male.

PV. Alex
Non capisco...non pensavo di piacere a Zoe e ancora non riesco a credere di essere riuscito a dichiarargli i miei sentimenti. Non appena gliel'ho detto sembrava volersi trovare in qualsiasi altro posto piuttosto che lì, ma non mi ha respinto e il bacio che le ho offerto è stato apprezzato e ricambiato, anche con slancio potrei dire. Ma poi non ha voluto le mie mani sopra di lei ed è tornata distante per un attimo. Chi la capisce è bravo.
Ecco ora la sua schiena davanti a me, a qualche passo di distanza, mentre raggiunge l'ingresso della scuola. Non so che fare, raggiungerla o no? Restare indietro e far finta che non sia successo niente? Cerco di spostare lo sguardo e mi ritrovo ad osservare due che si baciano decisamente appiccicati l'uno all'altro. Lui conosce Zoe, lo capisco non appena la guarda e il suo scambio di baci perde di entusiasmo. Sono perso a fare la radiografia del volto di questo tipo quando mi sento tirare per la camicia e un istante dopo sto baciando Zoe e questa volta le mie mani sulla sua schiena sembrano essere gradite e, approfittando di questo suo attimo di stranezza comincio a scendere fino alle natiche sode che mi fanno impazzire e lì comincio a massaggiargliele lentamente. Lei si avvicina ancor di più a me fino a far aderire i nostri corpi. Spero che questo momento non finisca mai, anche se sincermanete non capisco bene cosa sia successo, ma la seconda campanella ci fa separare e vedo Zoe correre in classe. Io non l'ho mai capita quella ragazza, sarà per questo che mi piace? Perchè p un mistero fatto persona?

PV. Zoe
So che il bacio tra me e Alex è rimasto ben impresso nella mente di Andrew e sono curiosa di sapere come risponderà, in fondo so che non si è dimenticato di quando eravamo alle elemenari, ho fatto parte del suo passato, non può cancellarmi come se niente fosse.
Riesco ad accaparrarmi un posto in fondo all'auditorium; prima di entrare in classe dobbiamo assistere alla presentazione della scuola e della giornata da parte della preside.
-Bene bene, chi abbiamo qui?- Eccola, la voce che aspettavo.
-Oh ciao Andrew! Anche tu qui? Eh vero...mi ero dimenticata di aver letto anche il tuo nome nelle liste delle classi- Vai così Zoe, voto recitazione: 10.
-Stai forse dicendo che ti sei dimenticata di me?- sento una nota i stizza nella sua voce che mi provoca un certo piacere e mi avvio a riirare il coltello nella piaga.
-Bh, non proprio dimenticato, però sai com'è, le elementari sono finite da un pezzo e tu facevi finta di non conoscermi ogni volta che mi incontravi per strada e, che dire...tre anni sono lunghi, potrei dire che ti ho sostituito- E ora, a completare l'opera, il sorriso più sincero che riesco a fare. Colpito e affondato.
Se gli hanno dato fastidio le mie parole non lo da a vedere e subito ribatte a tono:
-Sono felice per te, spero che lo sfigato ti faccia divertire...sai a cosa mi riferisco...- un sorriso malizioso gli affiora sulle labbra e capisco che non ha ancora finito con la razione di allusioni. Ma quanto è diventato stronzo in tre anni?!
-Sheela mi fa divertire abbondantemente, con lei non ci si annoia mai, è davvero brava.-
Questa volta non so come ribattere e scelgo la strada della diplomazia. 
-Oh, dici quella ragazza che ti stava usando come palo della lap dance fuori da scuola?- la mia è una diplomazia fatta di colpi bassi.
-Esatto, vedo che hai capito il tipo. Comunque ora mi starà aspettando, ci vediamo in classe, amica del cuore.-
Sono le sue ultime tre parole a scavare quel solco che le altre non erano riuscite a fare. Ha ragione, una volta era il mio amico del cuore, sapeva tutto di me, e io di lui, ci confidavamo l'un l'altro i nostri pensieri, i nostri sogni e le nostre paure. Non posso credere che quell'Andrew che conoscevo io si sia trasformato in questo demente...no, devono averlo clonato e messo il cervello di un certo Paolo Rodilosso (il nome mi è stato suggerito da una mia lettrice, non rispondo a nessuna lamentela...ogni riferimento a persone o cose realmente esistenti non è colpa mia, è colpa della realtà)
-Chi era quello?-
Alex è riuscito a raggiungermi e a trovare un sedile libero dietro al mio.
-Nessuno, solo un vecchio compagno di classe delle elementari che s è bevuto il cervello in un coctayl di birra e coca, e sai che non intendo coca cola.-

PV. Alex
-...e sai che non intendo coca cola-
Oggi Zoe è strana. Più strana del solito intendo, perchè per lei essere strana è la normalità. E' sempre stata abbastanza cattiva con le sue frecciatine ma il tono con cui ha detto questa era decisamente più cattivo del solito.
Sembra che tra lei e questo tipo ci sia stato qualcosa, qualcosa che il tempo non ha saputo curare.
Ho paura. Ho paura che lei mi stia usando solo per far ingelosire lui. Non è tanto questa prospettiva che mi spaventa, più che altro il fatto che la mia Zoe non sarebbe mai così stronza...eppure.

                                                           
   
 
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