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Autore: summer_time    21/08/2014    3 recensioni
...- Satch cosa hai trovato? - chiese a gran voce il biondino - Nulla di buono! Vieni con la valigetta del pronto soccorso, c' è una ragazza mezza morta!! - rispose l' interpellato - Come sarebbe a dire una ragazza?! E poi non raccogliamo cadaveri che galleggiano su un tronco così perché non abbiamo nulla da fare! - ribatté scocciato Marco - Insomma vuoi venire ad aiutarmi si o no? E poi è viva! - rispose prontamente Satch...
Prima fiction che scrivo, spero vivamente vi piaccia! Bacio
Summer_time
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Marco, Nuovo personaggio, Satch
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 35

Avevo costretto l’intera ciurma a mangiare mele. Non che m’importasse particolarmente che mangiassero frutta e verdura ma mi servivano urgentemente per i semi al loro interno: essi, infatti, contenevano piccolissime quantità di cianuro e perciò mi servivano in quantità industriale. Satch aveva fatto la sua parte con ricette di ogni tipo: torta di mele, succhi di mele, marmellata di mele, biscotti con le mele, ripieni di mele e chi più ne ha più ne metta. Alla fine, mi ero ritrovata dieci sacchi enormi con migliaia di semini al loro interno: per una settimana io, le infermiere e qualche volenteroso pirata, che volenteroso proprio non era, avevamo infilzato minuscoli aghi in ogni seme e risucchiato  il cianuro al loro interno, per poi riversarlo in un tubo che conduceva all’infermeria, dove Naiko stava preparando altre siringhe con all’interno dosi di tranquillanti, paralizzanti, inibitori e una particolare, per Marco, di stimolante. E a quanto pareva, il cianuro serviva in ognuna di queste.

Il problema era infilare quei maledetti aghi nel punto giusto: non dovevamo trapassare il seme o romperlo ma era maledettamente difficile. Ma continuavo perché sapevo che era importante, continuavo quasi con furia, tentando di non lamentarmi e sopportando quella sedia scomoda.

- E questo era l’ultimo –     Izo sospirò sollevato
- Finalmente! Non ne potevo più di trafficare con questi cosini neri!! -        Halta aveva espresso il pensiero di tutti noi
- Bene, io ora vado a vedere come se la cava Naiko. Ace l’ha vista prima e mi ha raccontato che sembrava una scienziata pazza nel suo laboratorio, il che è preoccupante! Ci si vede a cena –

Li lasciai e andai in infermeria per controllare la sanità mentale dell’infermiera: capelli arruffati, guanti bianchi, camice aperto, sguardo folle. Sì Ace aveva ragione, faceva un po’ paura! Quando richiamai la sua attenzione, mi sorrise e mi mostrò le fialette pronte all’uso: tutte riempite con un liquido trasparente e con solo un’etichetta a riconoscerle. Mi raccontò tutta contenta delle varie proprietà: il tranquillante agiva come un sonnifero, facendo perdere la memoria di quel specifico momento e regredendo lo stadio celebrale del soggetto a quello di un bambino di dieci anni; il paralizzante praticamente sconnetteva il sistema nervoso dal cervello e la persona sarebbe caduta come una pera, immobile; gli inibitori mantenevano lo stato di coscienza ma rendevano inutili i cinque sensi e creava delle illusioni. Insomma delle fiale molto pericolose.

Mi congratulai con lei e uscii dal suo laboratorio, stiracchiandomi lungo il tragitto verso la mia camera: volevo farmi un pisolino, sempre se quello scalmanato di mio fratello Ace me lo avrebbe lasciato fare. Ultimamente si divertiva ad allenarmi nei momenti più impensati, ci mancava solo trovarlo dentro il mio letto o sotto la doccia; rabbrividii al solo pensiero

- Sarah, bevi -      Satch mi porse un bicchiere con del liquido giallo
- Uhg che roba è? -        non ero schizzinosa, ma da quando stava aiutando Ace, aveva tentato qualche volta di rifilarmi piatti avvelenati o cucinati alla cavolo. Insomma fidarsi è bene, non fidarsi è meglio.
- Tranquilla, niente veleno o virus vari. Solo la mia dieta speciale: succo di limone concentrato, menta, ortica e mango. Una squisitezza vedrai! E sta sera un ottimo frullato di more, ribes e fragole, un budino di uva con una spruzzata di kiwi! –
- e tu come diamine hai fatto a…ah! Al diamine! Succo di ortica o meno, vediamo di berlo -      ingurgitai quella schifezza e per poco non mi strozzai: era una cosa schifosa, mi bruciava la gola e avevo la lingua impastata. La vista incominciava ad annebbiarsi e le gambe a tremare ma dopo qualche secondo le forze tornarono con la vista
- Accidenti!! Ci vedo che è una meraviglia! Wow, come diavolo hai fatto? –
- Te l’ho detto, dieta speciale! Dai muoviti, vai a letto, che hai delle occhiaie mostruose e ti serve riposo dopo questo succo –        lo disse ridendo ed io me ne andai tutta allegra, seguendo il suo consiglio
In camera chiusi la finestra e, con il mio pupazzo a seguito, m’infilai sotto le coperte e mi addormentai ascoltando le onde infrangersi sulla nave.
 
 




Aprii gli occhi di scatto ed evitai per un pelo una fiammata, lanciai uno sguardo alla finestra: dalla posizione del sole era, circa, ora di cena quindi avevo dormito sì e no tre ore. Ringraziai i miei decenni di allenamento. Una seconda fiammata mi passò vicino alla coscia e grazie a quella individuai la fonte: l’armadio?? Mi avvicinai a esso ma quando aprii le ante c’era solo una miscela infiammabile. La presi e la buttai dalla finestra sospirando pesantemente scartando al contempo un pugno

- La tua sagoma ti ha tradito Ace, hai il passo pesante, ti ho sentito subito. Dovresti lavorarci un po’ lo sai? Inoltre quella miscela era molto instabile, avrebbe potuto saltare in aria! –
- Oh Sarah perché non riesco mai a colpirti?? Uffa! Comunque è ora di cena –

Mangiai ogni portata che Satch mi aveva cucinato nel pomeriggio: alcune erano veramente disgustose, altre buonissime. Ogni volta che finivo una pietanza uno dei cinque sensi si migliorava, si amplificava, i muscoli si rassodavano e le ossa si compattavano ancora di più soprattutto all’esterno ma rimanevano leggere. Sentivo tutti questi cambiamenti: accidenti ma cosa aveva messo nel cibo??
- Non mi finirai mai di stupirmi, mi sento come ringiovanita, ed è tutto quello che dico! –
- Sai ho trovato un vecchio libro di erboristeria e ho deciso di provarlo. Quindi ha funzionato no? –
- Direi proprio di sì! Uh, a proposito, Jaws come va con la costruzione del sottomarino? –
- dovremmo finire tra qualche giorno la struttura interna, dobbiamo poi verniciarlo e abbiamo finito! –

Tutto ciò era ottimo. Volsi lo sguardo verso una finestra e guardai le stelle.
“Aspettami Marco, sto venendo a prenderti!”
 

ANGOLO AUTRICE

Come promesso ecco qui il capitolo. Ora.. non so quando aggiornerò spero il più presto perché ho la rete wifi un po’ pazzerella. Chiedo venia…allora il capitolo è un po’ così così ma è di transito. Spero vi piaccia lo stesso! Un bacio
 
Summer_time
 
  
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