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Autore: _Nancy_    21/08/2014    2 recensioni
Come si è sentita davvero Clary quando Jace l'ha lasciata sola sulla soglia della camera, con Simon e i suoi sentimenti?
“-Sai, quando la maggior parte delle ragazze dice di volere una grossa pietra, non intende proprio, letteralmente, una grossa pietra.-
-Molto divertente, mia sarcastica amica. Ma questa non è una pietra qualsiasi. Tutti i Cacciatori hanno una pietra runica di stregaluce: ti illuminerà in tutti i luoghi oscuri di questo mondo e di altri mondi.-”
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clarissa, Izzy Lightwood, Jace Lightwood, Simon Lewis
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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E' una delle mie prime fan fiction sulla coppia Jace/Clary, fa riferimento al primo capitolo della Saga: Città di Ossa.
Sono sincera, non conosco a fondo i personaggi ancora, ci devo mettere un po' prima di riuscire a scrivere pienamente e perfettamente su di loro.
Spero di farlo molto presto.
Vi auguro una buona serata, e vi lascio alla mia storia:



Di capelli rossi e lentiggini


E’ passata un’ora e mezza da quando Jace l’ha baciata, e da quando Simon le ha confessato il suo amore.
Deve ammetterlo, è proprio cieca. Come si fa a non accorgersi di un ragazzo come Simon? Come si fa a non notare il modo in cui la guarda? In modo in cui si sfida con Jace?
Ma, come aveva detto lui .. aspettava quella giusta a cui dare attenzioni, LEI.
Scuote la testa. Si sente stupida.
Seduta sul letto della camera ormai vuota, Simon è tornato a casa. E’ stato chiaro.
Il mondo le è crollato addosso? Abbastanza.
Ancora non sa nemmeno dov’è sua madre e se sta bene.
Ci mancava sola questa!
Si sdraia sul letto, osservando il soffitto colorato.
Nessuno è venuta a cercarla, Izzy sembra essersi dileguata da quella mattina. Avrà avuto da fare? Magari, sarà stata con Simon?
Chiude gli occhi, cadendo nei ricordi di quegli ultimi giorni trascorsi all’Istituto.
Di quel giorno in cui ha visto Jace uccidere un demone, di quando gli ha dato dello spietato assassino, di quando ha visto la runa che disegnava senza saperne il reale motivo, scoprendo di essere diversa da tutta quella massa di gente che la circondava, una Cacciatrice.
Sangue di Cacciatrice nelle vene, grazie a sua madre.
Un altro ricordo la travolge.
“-Sai, quando la maggior parte delle ragazze dice di volere una grossa pietra, non intende proprio, letteralmente, una grossa pietra.-
-Molto divertente, mia sarcastica amica. Ma questa non è una pietra qualsiasi. Tutti i Cacciatori hanno una pietra runica di stregaluce: ti illuminerà in tutti i luoghi oscuri di questo mondo e di altri mondi.-”
Ricorda perfettamente i suoi occhi dorati, belli da morire. Espressivi, un po’ tristi.
Ricorda di averlo visto irrigidirsi un attimo, di averlo visto avvicinarsi nel luogo giusto, e pure nel momento sbagliato.
Una mano le aveva sfiorato il fianco, i brividi erano corsi su di lei.
Ci aveva messo qualche secondo per focalizzare la situazione, l’atmosfera che si era creata.
Calda, accogliente, meravigliosa.
Infine, si erano ritrovati a doversene andare. Qualcuno aveva rovinato tutto, maledetto uccellaccio!
Stava quasi per scivolare, se non fosse stato per Jace. Che l’aveva trattenuta tra le braccia, e aveva indugiato. Non sapeva cosa gli stava passando per la testa, o meglio, lo sapeva, aveva paura ad andare avanti.
Poi, le labbra che si sono poggiate irruenti.
Se non fosse stata tra le braccia di Jace sarebbe caduta sicuramente.
Le gambe sembravano fatte di pasta frolla, la sua bocca pretendeva di più e le braccia si stringevano sul collo, le mani strette nei capelli biondi.
Bello da sentirsi male perfino a guardarlo di sfuggita.
Riapre gli occhi e si tira su a sedere.
Indietro non si torna, quello che è successo non si può cancellare.
Jace l’ha baciata, ha detto chiaro e tondo che nulla può ferirlo, compresa lei e i suoi sentimenti.
Chiuso in sé stesso, il suo difetto. Lei deve accettarlo.
Simon se ne è andato per colpa sua, per colpa di un malinteso.
“-In futuro, Clarissa potrebbe essere saggio far presente che c'è già un uomo nel tuo letto, per evitare queste situazioni incresciose.-
- Lo hai invitato a letto?-
- Che cosa ridicola, vero? Non ci saremmo stati tutti e tre.-
- Non l'ho invitato a letto. Ci stavamo solo baciando.-
- Solo baciando? Come fai in fretta a liquidare il nostro amore.-“
L’aveva liquida, lasciandola sola sulla soglia della camera.
Alza lo sguardo, nel punto in cui qualcuno ha bussato alla porta.
-Clary, la cena è pronta!-
Izzy.
-Arrivo.-
Tanto vale buttarsi nel cibo per non pensarci.
Non ingrasserà, sarà meglio non morire di fame.
L’ultimo pensiero che le passa per la mente corre a Jace, e anche a Simon, chissà dove saranno.
Lontano dai sentimenti?
 
  
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