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Autore: Follow The Sun    22/08/2014    2 recensioni
Praticamente una storia in cui non accade nulla di speciale, ma pur sempre frutto della mia immaginazione.
[DISPERATO BISOGNO DI CORREZIONE]
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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One direction and two possibilities. 
Capitolo 12.

Gli lanciai contro il vaso, ma per mia sfortuna, lo mancai, prendendo in pieno stomaco la mia Carmela.
Non mi ero neanche accorta che fosse entrata, povera me, ne avrei passate delle belle in quell'ospedale.

-signorina Blue!- urlò Carmela aggrappandosi alla spalla di Zayn.
-infermiera vuole una mano?- propose Zayn alla mia Carmela.
-si chiama Carmela- dissi io affondando nel letto.
-oh, scusa allora- si lamentò lui.

Tutti e due uscirono dalla stanza lasciandomi sola di nuovo, proprio, nessuno voleva saperne di restare con me.

E Louis che fine aveva fatto?

*toc-toc*

Forse era lui.

-avanti- dissi ad alta voce.
-posso?- chiese Harry.
-se ho detto "avanti" ci sarà un motivo- risposi scocciata.
Lui si avvicinò a me sedendosi sulla sedia di fianco al letto.
-che fine ha fatto il vaso che ha portato stamattina mia madre?- chiese indicando il tavolino di vetro alla mia sinistra.
-lo ho lanciato contro Zayn, ma per mia sfortuna, ho beccato solo Carmela- dissi incrociando le braccia al petto.
-povera Carmela, ti cura da tre ore e già la stai facendo disperare- disse scuotendo la testa.
-non è colpa mia, ha fatto tutto Zayn- 

Lui frugò in una delle borse che aveva con se', per poi tirarne fuori una busta più piccola.

-mangia, ma non dirlo a nessuno- disse facendomi l'occhiolino e porgendomi quella busta marrone.

-oh mio Dio, la pizza di Luigi!- esclamai tirando fuori il mio trancio di pizza.
La divorai in pochi minuti, era una delle pizze più buone che io abbia mai mangiato, lui sì che sapeva conquistarmi, e sì, parlo di Harry.
Sapeva tutto di me, qualsiasi piccola cosa, ogni difetto, ogni dettaglio, ogni cosa che per qualsiasi altra persona sarebbe stata inutile, ma per lui, per lui era come un segreto che doveva tenere nascosto per sempre, nascosto dalla gente, una cosa che sapevamo solo io e lui.


Liam's pov.

Dio, quella ragazza era così bella, così affascinante, così misteriosa.
Sapevo già che la famiglia Smith aveva un certo fascino, ma lei, lei era qualcosa di divino, di irreale.
Se ne stava lì, fuori dalla stanza di Sophie, parlava con sua sorella minore, una mia cara amica, avrebbe potuto farmela conoscere.

-Carol, lei è tua sorella?- domandai indicando la ragazza al suo fianco.
-sì, so che non la conosci, ma si è offerta gentilmente di accompagnarmi qui stamattina- disse picchiettando la spalla di quella che era sua sorella.
-ah, bene, piacere, Liam- dissi io porgendole la mano.
-Sophia, piacere mio- rispose sorridendo e stringendomi la mano.

La sua voce, penso mi abbia mandato in trance per alcuni secondi, forse ero stato un po' troppo affrettato, ma lei, cavoli, lei era perfetta.

Ed ora, vi starete chiedendo, "ma se sei così tanto amico di Carol, come fai a non conoscere sua sorella maggiore?"
Non la conoscevo, e che cavolo.

Mi fermai ancora un po' ad osservarla, erano passate ormai tre o quattro ore da quando Harry, aveva portato Sophie dentro alla camera di fronte a me, ed erano passati circa venti minuti da quando Zayn era uscito da quella porta con la infermiera personale della biondina.

-Liam, ma che fai?- mi richiamò Carol agitandomi la mano davanti al viso.
-eh?- mi risvegliai dalla mia trance guardandomi intorno con scatti veloci della testa.
-ti eri incantato a fissare mia sorella, idiota- disse ridendo per poi picchiettarmi la testa con la mano chiusa in un pugno.
-ah, scusami- dissi a Sophia.
Lei si strinse nella spalle sorridendo.

Ero di sicuro arrossito, non mi capitavano spesso situazioni simili.
Mi sentivo bollire nel cervello, non sapevo cosa pensare.
Insomma, avrei tanto voluto conoscerla, lo volevo con tutto me stesso.

-ragazzi, se volete, potete entrare- disse Harry spuntando dalla porta della camera di fronte a me.
-sì- dissi alzandomi dalla sedia.

Entrai nella stanza di quella che avrei potuto definire la mia migliore amica, anche se ora la vedevo più come una semplice amica.
Cioè, Niall ha dato di matto durante la scorsa notte passata in ospedale.


Flashback.


Mi sedetti sulla sedia di fianco a lui.
Alcune infermiere avevano appena finito di bendargli il taglio con alcune bende messe lì senza un senso preciso.
Niall si agitava, sudava freddo, la febbre non ce l'aveva, in più non faceva ne' caldo, ne' freddo, quindi non aveva nessun motivo per agitarsi tanto.
Ero l'unico, ormai, ad essere rimasto in quella stanza, erano tutti stranamente preoccupati per Sophie, che a differenza sua era meno grave.

Guardai l'orologio posto sulla parete dietro di me.
La una e trentaquattro minuti.
Per fortuna c'era anche una poltrona in quella stanza, avrei potuto mettermi comodo si di essa e dormire beatamente.
Tanto, si sa, Payne si addormenterebbe anche sopra un albero.

-S...So- sentii sussurrare dalle labbra di Niall.
Mi girai velocemente verso di lui, che, stranamente, si era calmato, aveva un sorriso dolce in volto, sembrava un angioletto.
Dovrei smetterla con questi commenti, o prima o poi mi prenderanno per gay.

-n...non dimenticarti- sussurrò il biondo  accarezzando il cuscino.
Mi avvicinai al suo volto notando che era stranamente più roseo del solito.
Aveva preso il sole o cosa?

Così, tanto per non annoiarmi, feci l'idiota.

-cosa non dovrei dimenticare?- sussurrai vicino al suo orecchio imitando la voce di Sophie.
Sarei scoppiato a ridere da un momento all'altro, ma forse non era luogo, o il momento adatto.

Mi ricordo ancora le sagge parole del Professor Oak nel mio nuovo gioco dei  Pokemon per Nintendo DS.

Liam! C'è un luogo e un momento per ogni cosa! Ma non ora.

Notai il corpo di Niall reagire alle mie parole.

-il...il bacio- disse tremolante.
Non sapevo che Niall parlasse nel sonno, ma quella cosa doveva turbarlo molto, se ci stava così male da parlarne pure mentre dormiva.

Però, ritornando alle sue parole e collegando alcuni fili tra di loro, quel bacio doveva voler dire qualcosa di importante per lui.
Quindi, Niall e Sophie, si erano baciati.
Magari era solo un innocuo bacio sulla guancia.

-okay- mi limitai a sussurrare ancora con voce femminile.
Lui cambiò posizione, mettendo la mia mano, precedentemente appoggiata al bordo del suo lettino, in mezzo alle sue sotto al cuscino ormai mezzo pieno della sua schifosa e umidissima bava.

-che schifo- dissi a bassa voce togliendo la mano dalla sua presa.

Mi alzai dalla sedia scricchiolante su cui ero seduto per poi stendermi pesantemente sulla poltrona viola posta in fondo alla stanza.

Alcune ore dopo mi risvegliai, trovando la stanza completamente vuota.


Fine Flashback.


Mi avvicinai al suo lettino salutandola con un gesto della mano.

-come va?- domandai sedendomi affianco a lei sul lettino dato che la sedia era già occupata da Carol che la stava torturando di domande inutili e fuori luogo.
-male- disse quasi come se si stesse liberando da una zavorra.
-beh, almeno sei stata onesta- dissi accennando ad una risata.
-già- 

-oh, Carol, hai rotto le palle- disse d'un tratto Sophia.
-che ho fatto?- si lamentò lei alzando le mani al cielo, o almeno, al soffitto.
-la stai tartassando di domande, lasciala respirare, povera ragazza- rispose sua sorella.
-sono preoccupata, sono la sua migliore amica, non posso interessarmi?- domandò alzando gli occhi al cielo.
-fai come ti pare- rispose Sophia buttandosi sulla poltrona gialla vicino alla finestra.

In effetti Sophia non era così fine come sembrava, però, ero lo stesso attratto da lei.
Sì, l'ho detto, ero attratto da lei , okay?
Non ero affatto come un tredicenne arrapato, avevo un cuore anche io.
Certo, ammetto che a sedici anni non si hanno così tante aspettative sull'amore vero e proprio, ma almeno, ci provavo.

-Liam, vai da Carmela a dirle che la ferita sulla caviglia si sta riaprendo- disse con tono serio Harry.
-va bene- risposi prendendo la giacca e avviandomi verso il corridoio.
-Sophia, perché non vai con lui?- domandò Carol.

Oh merda.

-non è necessario- dissi duramente uscendo dalla camera.
-vai- continuò Carol indicando sua sorella maggiore.
Quella si alzò sbuffando e venne verso di me.
-forza, andiamo- disse mettendomi una mano sulla spalla.

Ci intrufolammo in diversi corridoi prima di notare il ciuffo di Zayn spuntare da un mucchio di infermiere assatanate.

-quello deve essere Zayn- disse lei indicandolo.
-ah, lo conosci- mormorai avvicinandomi sempre di più al mucchio di persone.
-certo, come non potrei?!- domandò scuotendo la testa.

Rimasi un po' sorpreso dalla sua rivelazione.
Cioè, conosceva lui, ma non conosceva me, quella cosa non mi stava bene per niente!

-Zayn?- presi per mano il mio amico e lo trascinai via da quell'inferno.
-tutto bene?- chiese Sophia.
-non ce la facevo più, quelle donne mi stavano assalendo- disse sfinito.
-perché?- domandai aprendo una delle tante porte che conduceva al corridoio principale, che poi ci avrebbe condotto alla stanza di Sophie.
-non sono stato io a lanciare un vaso nello stomaco di quella povera donna!- disse alzando le mani.
Annuii anche se non ci avevo capito un bel niente ed entrai nella stanza di So.

Solo allora mi fermai mettendomi le mani nei capelli.
-Carmela!- dissi correndo verso il corridoio.
Mi ero dimenticato di avvisarla, ma bravo Liam.


Sophie's pov.

Vidi Liam correre via non appena mise un piede nella mia camera.
Che gli stava succedendo.

-oh, ma perché lo avete portato qui?- domandai indicando Mister Malik.
-non lo potevo far rimanere fuori da solo, poverino- mi rispose Sophia stritolando il collo del ragazzo di fianco a lei.
-allora buonanotte- dissi girandomi dall'altra parte e coprendomi il viso con il lenzuolo bianco.

Chiusi gli occhi per rimanere più tranquilla, ma più cercavo di dormire, più le persone nella stanza facevano rumore, sentivo Harry e Zayn parlare di Carmela, Carol e sua sorella, invece, erano più impegnate a litigare e discutere si cose assolutamente assurde come il colore della poltrona posta vicino alla finestra.
Liam era via da ormai dieci minuti, o magari due, non contavo i secondi, semmai avrei contato le pecore per addormentarmi.

D'un tratto, ridendo, tutti uscirono dalla stanza, lasciandomi sola, ma sentivo ancora dei passi nella stanza, probabilmente era Harry, ma non ci feci troppo caso, e mi lasciai trasportare nel mondo dei sogni.





Ciao.
No, cioè, lo so che mi odierete per il mio ritardo pazzesco, ma capitemi, ho tante idee per questa storia, devo solo trovare l'ispirazione e i fatti giusti per collegare i diversi colpi di scena che ancora non vi aspettate, sì, sono molto misteriosa.
So che magari il capitolo potrà sembrare un po' corto, ma il prossimo, lo giuro, sarà più lungo.
E che dire, primo punto di vista di Liam, yeeee.
Che poi, si scopre che il nostro piccolo Payne, è infatuato, si fa per dire, della nostra Sophia Smith, non chiedetemi come mi è venuto fuori, ma sto escogitando tutto ciò dal primo capitolo ;) ehehehe.

Poi boh, Liam fa un po' l'idiota con Niall, Niall è troppo dolce, morirò presto a causa sua.

Carmela, abbi pazienza ancora per un capitolo, ti prego.
Facciamo insieme un preghierina per lei.

E boh, riferimenti puramente casuali al mondo dei Pokemon.

Ora, piccola domanda..:

Volete che succeda qualcosa di particolare nel corso della storia, o che ne so, nel prossimo capitolo?
Illuminatemi con le vostre idee.

Vi ringrazio vivamente per le 4 recensioni nello scorso capitolo, davvero, non me lo sarei mai aspettato ❤️

Io mi dileguo,
scusate ancora se ho aggiornato in ritardo, spero di non farlo più.


A presto, 
-ValeLoka00


P.s.: per qualsiasi cosa, domande o cose simili, non esitate a chiedere ;)
  
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