È tutta colpa sua. Sua e di nessun'altro.
Se solo non fosse stato così curioso,se solo non avesse studiato quella creatura...
Nihal sarebbe ancora viva e avrebbero potuto vivere felici, in un futuro che apparteneva a loro.
Se solo non fosse stato così sciocco....
Delirava da giorni, si consumava lentamente, e non c'erano cure.Eppure Nihal non si era arresa. Ha continuato a cercare, fino ad arrivare a rapire un elfo. Sapeva benissimo i rischi che correva, però l'ha fatto lo stesso. Perché Sennar era la sua vita, non poteva morire.
Ma non fa più differenza.
-Nihal...- sussurra Sennar con le lacrime agli occhi. Adesso sono lì, tutt'e tre, al centro di una grande piazza, con una folla di elfi a guardarli.
Quanto sono egoisti gli elfi... Nihal non ha fatto altro che aiutarlo e adesso dovrà pagare con una vita, la vita che avrebbe dovuto salvare, la vita di Sennar. Il boia è davanti a lui che lo guarda con odio, il mago si china in avanti, non farà male, sarà come addormentarsi. Guarda un'ultima volta Nihal. Almeno lei potrà vivere felice, insieme a Tarik, loro figlio.
"Ti amo Nihal, ti voglio bene Tarik."
Sennar chiude gli occhi, aspettando la morte, sente la scure fendere l'aria, per poi cadere a terra.
-No- esclama Nihal, parandosi davanti al mago. È disperata, le lo si legge negli occhi. Gli si avvicina lentamente e lo bacia, un bacio disperato e pieno di passione, amore.
-È una vita quella che volete, prendete la mia. Sono stata io, non lui!- grida alla folla, alzando la scure in aria. Gli elfi lanciano un urlo di approvazione e la mezzelfa avvicina la scure al medaglione chiudendo gli occhi.
-No!-gli grida Sennar cercando di avvicinarsi a lei. Ma ha i polsi e le caviglie legate e cade per terra, con un tonfo. La ragazza alza la scure in aria, preparandosi per il colpo.
-Nihal!- le urla di nuovo il mago.
Ma lei non lo ascolta, abbassa la scure e... il medaglione si spezza, cadendo per terra, assieme alla mezzelfa.
Gli elfi alzano delle grida di gioia. Quanto sono egoisti, pensano solo a loro, non gli importa che hanno ucciso una persona, non gli importa se hanno rovinato una famiglia, se hanno condannato a morte la donna che ha salvato l'intero mondo emerso...
Uno degli elfi si fa avanti e lo slega, dicendo che adesso sono liberi, che adesso possono andarsene. Ma Sennar non si muove. Nihal è ancora lì, supina, per terra, gli occhi chiusi. Sembra quasi che dorme. Sennar si avvicina a lei, premendo sulla gamba rotta. Gli fa male, ma non gli importa, ora più niente importa. Era ancora così bella... Con quei capelli blu, le orecchie a punta... E quegli occhi viola, gli occhi di cui si era innamorato, che amava. Raccoglie il suo bastone da terra e si carica la mezzelfa in spalla. Cammina, con passo lento e insicuro. Cammina. Tarik lo segue, ad alcuni passi dietro di lui.
Sennar osserva ancora il viso della donna e lo bacia. Le sue labbra viole e fredde, ma sorridenti.
Avevano salvato il mondo e per cosa... Non si meritavano questo... Se solo esisteva un modo per tornare indietro... Cambierebbe tutto.
Non sarebbero mai dovuti partire. Mai.




Angolino autrice:
(piango) Ma io sono un essere spregevole...
Sono proprio una masochista... È il momento che odio di più nella storia. Mi sto ancora chiedendo come mi è venuta la brillante idea di scriverla. Scusate per eventuali errori ma lo scritta sul cellulare, apparecchio non molto affidabile
Baci
Marty