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Autore: JinxxedOutlawGirl    23/08/2014    1 recensioni
[My Satellite]
Per Christine,ragazza italo-tedesca che ama il suo lavoro e la buona musica (rock e metal),sta per arrivare una svolta che difficilmente si potrà scordare.
Lavorerà per una band americana e si innamorerà di uno dei componenti.
Attenzione!
Non è la solita storia d'amore tra la ragazza e il cantante o un qualsiasi musicista della band,è una storia dolce e "particolare" che vi consiglio di leggere.
Nella storia parlerò dei My Satellite,band americana di cui Sammi Doll tempo fa era la tastierista.
L'ho messa nella sezione "Altri" perchè purtroppo,al momento,non c'è ne una loro sezione ne una che riguarda Sammi Doll,provvederò a chiederne l'apertura all'amministrazione in caso qualcuno voglia scrivere su di lei.
Detto questo,spero che vi piaccia e gradirei ricevere recensioni,sono sempre gradite :)
xoxo JinxxedOutlawGirl.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Sammi's point of view

Mi ritrovavo stesa sul lettino della zona notte del nostro tourbus,intenta ad ascoltare un pò di musica e rilassandomi allo stesso tempo leggendo uno dei miei libri preferiti,un classico del genere horror.
Cercavo di distrarmi per non pensare ad altro,per non pensare a tutto ciò che ultimamente era successo.
Mancava una settimana,più precisamente due show alla fine del nostro tour.
Ed era passata poco più di una settimana da quando, io e Christine,avevamo discusso.
Anche se inizialmente tutto ciò che era prevalso fu rabbia e delusione,so di aver comunque sbagliato con lei.
Avevo alzato parecchio la voce e come se non bastasse,non le avevo dato modo e tempo di spiegarmi tutto per filo e per segno.
Se non fosse stato per il fatto che lei comunque ha un carattere tosto tanto quanto il mio, non avrebbe avuto nemmeno la forza di rispondermi e dirmi in parte quello che pensava.

In questa settimana che avevamo libera,ognuno si dedicava come al solito ai propri hobby ed interessi.

Christine era stata la maggior parte del tempo fuori con i ragazzi,che nel frattempo avevano avuto modo di chiederle scusa per quello che era accaduto.
L'unica che ancora non si era mossa per chiedere scusa, per come più che altro l'avevo trattata,ero io.
Mi alzai quindi dal lettino,aprii la mia valigia e scelsi accuratamente ciò che avrei dovuto indossare.
Presi un paio di shorts,una canotta nera con su scritto 'sweet death' e un paio di stivaletti corti fino alla caviglia e che assomigliavano tanto ad un paio di anfibi.

Controllai e mi assicurai che a nessuno dei ragazzi servisse il bagno,dopodiche vi entrai e mi spogliai,pronta per una doccia fresca e al tempo stesso rigenerante.
Dopo circa una mezz'oretta,uscii dalla doccia mi asciugai e mi vestii,truccandomi e sistemando con cura i miei lunghi capelli che in quel momento non avevano alcun colore definito.

Sapevo che la ragazza al momento era fuori con Ryan,però pensai lo stesso di mandarle un messaggio per avvertirla che avrei voluto e dovuto vederla.

Dovevo fare di tutto se non volevo perderla.



Perciò aprii la casella dei messaggi,scelsi il mittente e composi il seguente messaggio:

'Fra un paio di ore al parco divertimenti più famoso della città,Ryan lo conosce, fattici portare.
Sammi.
'

Speravo davvero con tutta me stessa che capisse e accettasse di vederci,anche se il mio solito modo di scrivere messaggi non dava nemmeno la minima facoltà di scelta.
Sospirai e poggiai il cellulare in un angolo dove non si potesse rovinare, finendo intanto di prepararmi.




Christine's point of view

Rimasi come pietrificata alla vista di quel messaggio, dopo una settimana si era decisa di parlarmi e anche se avrei avuto più ragioni io a fare la sostenuta, non riuscivo proprio ad avercela con lei.
Nel frattempo quella settimana ebbi modo intanto di chiarire con i ragazzi,che si scusarono di aver in qualche modo fatto da 'spia'.
Capivo bene che alla fine si conoscevano da più tempo fra loro,ma ciò non aveva giustificato la loro azione, decisi comunque di perdonarli.
Nello stesso momento che Ryan continuava logorroicamente a parlarmi di tutti gli evenimenti della sua vita,io mi spensi per un attimo, mi estraniai dal mondo e lui finalmente solo dopo un pò se ne accorse.


"Qualcosa che non va?" 

"Sammi mi ha appena scritto.." -risposi ancora incredula-

"Beh? Dai è una bella notizia,poi comunque avrebbe dovuto fare comunque lei il 'primo passo' visto che era comunque in torto nei tuoi confronti.."

"Si lo so,ma non me lo aspettavo..non da una dal carettere come il suo.."

"Testarda e orgogliosa? Si la conosciamo benissimo,ma quando vuole sa anche sciogliersi e chiedere scusa, comunque cosa ti ha scritto?" -chiese interessato-

"Mi ha scritto che vuole vedere fra un paio di ore al parco divertimenti più famoso della città e mi ha aggiunto di farmici portare da te,perchè tu lo conosci.."

"Ahh si,quello in centro città! Ti ci porto volentieri se questo serve a farvi chiarire.." -sorrise ed annuì energicamente-



Sorrisi appena ed annuì istintivamente.
Anche se quelle situazioni la maggior parte delle volte mi mettevano più ansia che altro,avrei dovuto prendere un respiro profondo e affrontare la situazione, se non avessi voluto allontanarmi da lei anche come amica.
Finimmo di fare il giro dei negozi e dopo un pomeriggio all'insegna dello shopping,fermammo un taxi per dirigerci verso il parco divertimenti dove avrei dovuto incontrare la bionda.


Appena arrivati,Ryan mi assicurò che avrebbe portato lui le buste con i miei acquisti sul bus e mi augurò buona fortuna per il mio incontro che si sperava potesse essere chiarificatore e riappacificatore al tempo stesso.
Notai con stupore che il parco dei divertimenti era immenso, io infatti a confronto mi sentivo la metà di una formica.
Nonostante la marea di gente che entrava ed usciva,riuscì ad addentrarmi all'interno,cercando con lo sguardo la bionda.
Non mi aveva detto dove ci saremmo precisamente ritrovate,ma non mi ci volle molto per trovarla.


Riuscì ad intravedere la ragazza,seduta su una panchina poco più lontana da dove, al momento, mi trovato io.
Feci pochissimi passi,quando il cellulare cominciò a squillarmi.
Era lei.


"Sono a pochi passi da te.." -risposi-

Lei si voltò e guardò in ogni angolo possibile e quando mi vide,chiuse il cellulare senza nemmeno rispondermi.
Sembrava serena e nervosa allo stesso tempo e mi auguravo che non me ne sarei tornata sul bus più a pezzi di quanto me ne tornai in hotel  quel pomeriggio di quando discutemmo.


Ci avvicinammo l'una all'altra e ci guardammo negli occhi per diversi minuti che parvero infiniti.
Riusciva ad essere davvero bella con qualsiasi cosa indossare e riusciva ad apparire tale ai miei occhi anche dopo aver litigato.
Si inumidì istintivamente le labbra e sospirò.


"Mi dispiace,non volevo essere così dura e tanto più non avrei voluto alzare la voce con te. Ma quando si scoprono certe cose che ti riguardano non puoi fare a meno di rimanere delusa. E' vero avrei dovuto darti più tempo di quanto tu ti sia presa per rispondere e dirmi ciò che pensi,però purtoppo ho un carattere talmente tremendo che non da scampo a nessuno. Per me non è facile scusarmi,ma con te lo faccio perchè dopo tutto questo tempo,sebbene minimo rispetto a quanto ci vuole per instaurare un'amicizia, non ti voglio perdere."

Continui a lasciarla parlare,ad ascoltarla e quasi alla fine abbassai lo sguardo.

Sentivo che ancora era delusa e che stava facendo un enorme sforzo a scusarsi,sebbene in quella circostanza aveva più torto lei, per come mi aveva trattata.
A me bastava e accettavo le sue scuse,perchè in quel momento mi ritrovavo in parte nella sua stessa situazione, non avrei voluto perderla per nessuna ragione al mondo.

A quel punto alzai lo sguardo e le sorrisi,guadagnandomi anche un sorriso da parte sua.



Era incredibilmente bella in tutte le espressioni che esternava.
Era bella se rideva o se era incazzata.
Era bella quando era applicata nel suo lavoro o rilassata durante una pausa.
Era bella quando scherzava e si impegnava a farla pagare ai ragazzi dopo gli scherzi subiti.
Era incredibilmente e stupendamente bellissima sotto qualsiasi aspetto.



"Avevo paura che fino alla fine del mio incarico, non mi avresti più parlata. Mi addormentavo col terrore che non mi avresti più guardata e che ti avrei persa. Non avrei voluto assolutamente discutere con te e se ne avessi avuto il coraggio te ne avrei parlato direttamente,ma non ero sicura, tu l'avresti potuta prendere bene ma se fosse stata qualcun'altra al posto tuo mi avrebbe mandata a quel paese in men che non si dica. Mi dispiace non avertelo detto direttamente,ma avevo paura."

"Quella che si deve scusare sono io. Soprattutto per come ti ho trattata,per averti fatta sentire uno schifo e per averti fatta piangere..."

"Maledizione Ryan,sempre il solito.." -borbottai-

"Non avercela con lui,perchè se non fosse stato anche per Ryan non saremmo qui a cercare di chiarire. Voglio dire,ci sarei comunque arrivata da sola,ma lui mi ha motivata e incitata a farlo,perciò per questa volta la passerà liscia..." -rise appena,ravvivandosi i capelli con un gesto naturale-

"E va bene, allora vuol dire che non tortuerò Ryan per questa volta.." -risi-

"Oh no dolcezza, questa notte nessuno dei ragazzi la passerà liscia,soprattutto lui.."



Scoppiammo entrambe a ridere e solo dopo esserci riprese,ci incamminammo sempre più all'interno del parco divertimenti, ritornando per qualche ora anche noi bambine.





Angolo dell'autrice: Hola guapiiii (?) *w*
Sono ritornata con un nuovo capitolo (direi tempo record (?) ) e l'ho scritto in un solo giorno perchè mi sentivo perticolarmente ispirata, anche se alla fin fine non è granchè.
Comunque sia spero vi piaccia e vorrei tanto sapere cosa ne pensate, ho sempre accettato qualsiasi tipo di recensione anche con critiche, moderate però ;)
E in aggiunta vorrei dirvi che questo è il penultimo capitolo,perciò ditemi cosa vorreste che magari succedesse nel prossimo e ultimo. 
Detto questo vi auguro buona lettura.

Alla prossima!


xoxo JinxxedOutlawGirl.

to my beautiful girl and only one love, KowaretaTamashii
   
 
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