Ehi, ti ricordi di me?
Ero quel bambino strano, con gli occhiali grossi e tondi che sedeva sempre in ultima fila alle elementari.
Quello silenzioso, quello che non sorrideva mai, quello che restava sempre solo.
Quello che passava le lezioni ad osservare i tuoi riccioli biondi e le tue spalle quasi troppo grandi per un bambino di sei anni.
Ed io desideravo tanto poter essere come te... forte, sorridente e benvoluto.
E invece ero un tipo gracilino con una zazzera di capelli neri e la pelle pallida, che ti fissava con occhi di ghiaccio.

Ehi, ti ricordi di me?
Ero quello che alle medie rispondeva sempre alle domande dei prof.
Quelli che tutti invidiavano e odiavano un po'.
Quello che solo tu difendevi, perchè eri sempre leale e giusto con chiunque incontrassi per la tua strada.
Sapevi apprezzare le buone doti di ognuno, guardando oltre i difetti e i pregiudizi.
E io ti ammiravo da lontano, e ti guardavo mentre ridevi spensierato con i tuoi amici.
E in quel momento ero io a invidiare loro.

Ehi, ti ricordi di me?
Quel ragazzo delle superiori magro e vestito sempre di nero, che faceva schifo a ginnastica ma brillava nelle altre materie.
Quello che non usciva mai, quello additato come "lo strano".
Ero nella classe affianco alla tua e ogni tanto mi lanciavi uno sguardo se ci incrociavamo in corridoio.
E quasi sempre sorridevi. Amavo quel sorriso, quegli occhi scuri che si posavano su di me senza evitarmi.
Ero sempre solo, ma quegli occhi mi facevano sentire vivo, vivo come non mai.
E tante volte ti aspettavo in corridoio senza far nulla, solo per ricevere quello sguardo luminoso e felice.

Ehi, ti ricordi di me?
Frequentavamo il corso di economia insieme.
Sono sempre stato bravo coi numeri, e devo ammettere che anche tu non eri male.
Certo, ero più bravo io, ma tutti chiedevano aiuto a te.
E se qualcuno si assentava era a te che chiedeva gli appunti.
Ho aspettato per mesi una febbre o un raffreddore che mi costringesse a rimanere al campus per poi chiederti aiuto, ma nulla.
E dire che sono di salute cagionevole.
Non ti ho mai parlato nemmeno quell'anno, ma sapevo riconoscere la tua voce tra mille.

Ehi, ti ricordi di me?
Sono Edward Jones.
Non ci siamo mai parlati, ma credo di averti amato.
Ho amato i tuoi ricci biondi, i tuoi occhi neri, le tue spalle larghe, la tua voce calda.
Ho amato guardarti in silenzio, pensarti di nascosto, sognarti in segreto.
E chissá, forse mi hai amato anche tu.
Eppure mi ritrovo a parlare con una tomba.
Perchè te ne sei andato?
Eri il mio sole e ora che ti sei spento vago alla deriva, nel buio piú totale.
Tu, Chris Walker, mi hai lasciato solo.
Era così necessario farti investire al posto di quella bambina?
Neanche la conoscevi.
Sei sempre stato troppo altruista, l'ho sempre pensato.
Morire a ventun'anni è impensabile...
Sai una cosa? Penso che Chris sia proprio un bel nome.
Mi piaceva pronunciarlo sotto le coperte, concedendomi un breve sorriso, uno dei pochi.
Eppure è da un mese che quando lo pronuncio sento gli occhi bruciare e le guance bagnarsi.
Ti ho amato, Chris Walker.
E mi piace pensare che mi abbia amato anche tu.
Che abbia amato quel povero sfigato che è Edward Jones.
Ma almeno... Ti ricordi di me?



ANGOLO AUTRICE
Ma come sono allegra oggi!
Amate Edward, poverino, si merita tutto l'affetto di questo mondo *^*
E allora vi chiederete: se amo tanto Ed perché non gli lascio in vita Chris?
La risposta è semplice! Amo far soffrire i miei personaggi! :')
Ok, ora potete linciarmi, me lo merito u.u
Bhè, essendo la mia prima slash e anche la prima storia sulla sezione Romantico mi piacerebbe sapere cosa ne pensate, anche perchè presto inizieró una long-fic slash proprio su questa sezione!
Allora... Sarei ben felice di ascoltare i vostri pareri, positivi o negativi che siano.
A presto! :D
-Fantasy25-