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Autore: Ulissae    18/09/2008    7 recensioni
Piccola song fic, la prima sui Cullen che pubblico, sulle note di Ferro. Spero siate clementi^^
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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asd ...E Fuori è Buio...


Ti ricorderò in ogni gesto più imperfetto
Ogni sogno perso e ritrovato in un cassetto
In quelle giornate che passavano in un' ora
E la tenerezza i tuoi capelli e le lenzuola

In questa casa dove il buio regna per un mese l'anno sono solo, senza te; senza la mia cantante che rendeva ogni attimo della mia esistenza fantastico ed indimenticabile.
E scoprendo in questa stanza nuova ogni piccolo particolare mi sento male.
RItrovandomi su di un letto inutile come me.
E ricordo i tuoi sorrisi nella notte, quando silenziosamente chiamavi il mio nome, ed io ti accarezzavo gentile credendo che niente ci avrebbe separato, ironico vedere che sono stato io stesso l'autore di questo scempio.
Nessuno saprà che ti ho amata più di me stesso, nessuno dovrà credere che io sia esistito. Nessuno.


E no, non piangere che non sopporto le tue lacrime
Non ci riuscirò mai
Perché se sei felice
Ogni sorriso è oro
E nella lontananza perdonandoti ti imploro
E parlerà di te


Prima di andarmene ti ho osservato, più silenzioso e invisibile del solito. Ti ho visto piangere, cercarmi dalla finestra, questa volta urlando, il mio nome, richiuderti nella tristezza delle tue emozioni e smettere di vivere.
Ed io soffrivo, più di quanto tu possa credere, i singhiozzi scuotevano il mio corpo morto maledicendo questa mia sorte che mi impediva di piangere il mio dolore.
E in un altro stato ti chiedevo mentalemnte perdono, sapendo che non mi avresti potuto ascoltare; nella solitudine della mia camera cercavo di dimenticare ma il tuo sorriso, il tuo imbarazzo, le tue mille espressioni ritornavano nella mia mente come frecce velenose che riuscivano a trapassare il ghiaccio del mio cuore per avvelenarlo e ucciderlo, di nuovo.
E sai di chi era la colpa?
Mia.


È solo che…
Che quando non ritorni ed è già tardi e fuori è buio
Non c'è una soluzione questa casa sa di te
E ascolterò i tuoi passi e ad ogni passo starò meglio
E ad ogni sguardo esterno perdo l'interesse


Mi ritornano in mente quelle serate in cui silenzioso e trepidante ti aspettavo come uno scolaro impaziente il tuo ritorno, ed ogni scricchiolio delle scale era la sinfonia più bella di questo mondo, perchè eri tu, tu che ritornavi, sana e salva, da me.
Lasciando la vecchia villa mi sono accorto che il tuo profumo eccheggia per le sue stanze come un nettare iniebriante e ancora una volta mi perdo nella consapevolezza di non poterti più vedere, per il tuo bene.
Ma piano, piano muoio anche io. Giorno dopo giorno il sole brilla sempre di meno, e qualunque colore perde lucentezza.
Le occhiate dei mie parenti non sono nient'altro che fumo, che appanna la mia vista e rende tutto ancor più meno chiaro.


E questo fa paura
Tanta paura
Paura di star bene
Di scegliere e sbagliare
Ma ciò che mi fa stare bene sei tu amore


Mi spavento per quello che mi sta succedendo, non pensavo di poter soffrire così di nuovo.
Le pene della spagnola sembrano la brezza fresca che l'estate porta la sera.
Il dolore della trasformazione nient'altro che un futile fastidio senza senso ne consistenza.
Perché adesso mi rendo conto che la mia più grande paura era quella di essere felice, uscire dal grigio dei miei giorni, scoprire un nuovo sentimento che da secoli dimenticavo ed ora ne sono stato sopraffatto. Perchè l'unica cosa che veramente mi rende vivo sei tu, ora più che mai, perchè anche la tristezza, il panico, il dolore, la frustrazione sono sensazioni che avevo scordato per lasciare spazio all'impassibilità.


Ho collezionato esperienze da giganti
Ho collezionato figuracce e figuranti
Ho passato tanti anni in una gabbia d' oro
Si forse bellissimo, ma sempre in gabbia ero
ora dipenderò sempre dalla tua allegria
Che dipenderà sempre solo dalla mia
Che parlerà di te
E parlerà di te


Ho vissuto anni per raccontare cosa non ero. Non ero felice, Non ero soddisfatto. Non ero immune alla gelosia che mi invadeva ogni volta che i miei fratelli si allontanavano ridendo. Io non ero.
Ma al tuo primo sguardo quando come un animale mi sono trattenuto dal saltarti addosso tutta la prigionia che io credevo fosse l'unica cosa possibile per rendermi felice è scomparsa ne ho iniziato un' altra molto più piacevole.
La tua prigionia, prigioniero dei tuoi sorrisi, del tuo profumo, del tuo corpo.
E come sempre nei miei pensieri esisti solo tu.


Che quando non ritorni ed è già tardi e fuori è buio
Non c'è una soluzione questa casa sa di te
E ascolterò i tuoi passi e ad ogni passo starò meglio
E ad ogni sguardo esterno perdo l'interesse
e tanto ti amo

Ed ora chi aspetterò alla penombra della luna? Chi proteggerò come l'aria di cui non ne ho bisogno ma che al contempo è per me indispensabile? Chi toglierà dalle mie narici il tuo odore di gioia che mi perseguita ogni notte?
Troppe domande alle quali non riceverò risposta.
Niente mi cambierà, niente intaccherà la mia solitudine, niente e nessuno sarà mai te. Te lo prometto, è l'unica cosa che ti posso assicurare.
Perchè sono cresciuto e posso dirti che Ti amo
.

che per quegli occhi dolci posso solo stare male
e quelle labbra prenderle e poi baciarle al sole
perché so quanto fa male la mancanza di un sorriso
quando allontanandoci sparisce dal tuo viso


Non posso chiudere gli occhi, neanche per un momento perchè il tuo sguardo mi segue, le tue lacrime bagnano i miei occhi, il nostro dolore ci sta uccidendo, E allora perchè lo faccio? Perchè mi ostino a dire che così andrà bene?
Mi fa male. Ogni giorno significa ritornare all'inferno e uscirne sconfitto, senza nulla a cui potermi appigliare per sentirmi meglio.
E ricordo la tua felicità quando mi vedevi e mi chiedo dove sarà finita, perchè tutti e due sappiamo che nessuno di noi può vivere senza l'altro.


e fa paura
tanta paura
paura di star bene
di scegliere e sbagliare
ma ciò che mi fa stare bene ora sei tu amore
e fuori è buio
ma ci sei tu amore


Rosalie si avvicina lenta alla finestra dalla quale osservo la neve scendere piano e rimango in silenzio.
Le sue parole sono tremanti, te l'ho sempre detto, lei ti voleva bene, confuse si rincorrono e non raggiungono una conclusione.
Mi giro verso di lei, per la prima volta dalla morte di Emmett la vedo in difficolà, con il mio sguardo esausto le chiedo di andarsene ma nei suoi pensieri chiaro e nitido si mostra un immagine, Alice parla di una morte. La tua morte. Non servono parole per far capire come mi sentii, non esistono.
Precipitandomi al telefono composi il tuo numero, e la voce di un uomo mi rispose brusca.
"Al funerale"
Se non fossi un vampiro sarei morto.


e fuori è buio...



Allora credo che questa song sia già stata usata come song fic io la ho pronta da 3 settimane ma in mancanza di tempo solo ora mi ritrovo a postare,  nel caso sia troppo simile, ditemelo e umilmente la toglierò.
Questo è il mio primo lavoro serio su un Cullen , in particolare su edward.Vi prego abbiate pietà di me.
Ambientato in new moon non so che altro dirvi se non...COMMENTATE!
Sono ben accette critice & comp.XD
   
 
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