Libri > Divergent
Ricorda la storia  |      
Autore: Ilovethenight    25/08/2014    3 recensioni
Ambientata 67 anni dopo l'epilogo... quindi SPOILER ALLEGIANT!!
Interamente un pov Tobias.
Dal testo: "Sono solo, in un letto d'ospedale a contare quanto tempo manca alla pace dei sensi. O perlomeno lo spero... Spero che ci sia qualcosa al di là di questa vita, spero ci sia lei."
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Christina, Four/Quattro (Tobias), Tris
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Veronica Roth; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro. 



Inizio a scrivere questa ff alle 3.30 di notte e a 2.30 ore da quando ho finito Allegiant. Inutile dire che sono distrutta. Non ho ancora capito come sia possibile che i libri mi facciano questo effetto. Io non sono affatto normale.
La saga di Divergent, Allegiant, in particolare, è stata come un pugno nello stomaco: ha fatto male, ma mi ha anche lasciata senza fiato.
Quindi perdonatemi se farà schifo, ma ho bisogno di sfogarmi... Anche se vi sembrerà, anzi lo ammetto, è un cliché, ma di quelli più scontati al mondo, solo che ne avevo bisogno e credo che ogni tanto, leggere dei cliché faccia bene, risollevi un po' il morale (o almeno spero.. XD)
Questa ff rispetta aimè la fine voluta dalla sadica e senza cuore, ma bravissima Veronica Roth... Perché, per quanto odi il fatto che Tris muoia, non so... È stato da Tris andare in quella stra maledetta camera e farsi ammazzare al posto di quel villano e codardo di suo fratello (o almeno io la penso così su Caleb). Lo trovo in linea con il suo personaggio... Ciò non giustifica il fatto che sia morta e con lei il suo futuro con Tobias.
È interamente un pov Tobias/Quattro...
Spero, nonostante tutto, che vi piaccia :) e vi chiedo un enorme favore: recensite!! Recensioni positive, neutre e negative(purché motivate :)), ma fatemi sapere cosa ne pensate XD
Vi lascio al capitolo, buona lettura! XD 


TU SEI LEI

 

Sono solo, in un letto d'ospedale a contare quanto tempo manca alla pace dei sensi. O perlomeno lo spero... Spero che ci sia qualcosa al di là di questa vita, spero ci sia lei.
Sono stato la bellezza di 67 anni senza i suoi occhi, senza i suoi capelli, senza il suo profumo, senza la sua cocciutaggine, senza la sua tenerezza, senza i suoi sorrisi, senza la sua determinazione, senza i suoi abbracci, senza i suoi baci, senza di lei.
Ma anche se è passato così tanto tempo i ricordi che ho su di lei sono i più vividi, anche se si sono attenuati con il tempo. Come sempre succede ai ricordi. Non so precisamente il motivo, forse non mi sono mai rassegnato veramente alla sua morte, ma l'ipotesi che mi sembra più giusta e, lo ammetto, mi piace di più è quella che tra noi c'è sempre stato un legame speciale, che, nonostante le litigate, le incomprensioni, la morte, ci unisce e questo ha permesso che non mi scordassi niente di lei, né il suo viso, né ogni istante che abbiamo passato insieme, bello o brutto.
Nonostante tutto, sono riuscito ad andare avanti con la mia vita, anche se non l'ho vissuta pienamente, di questo ne sono sicuro. È come se mi mancasse qualcosa, o meglio qualcuno. Tris. Lei morendo si è portata via una parte di me.
Ma sono orgoglioso di quello che ho costruito in questi anni, senza lei. Ho continuato a fare l'assistente di Johanna, finché lei non è andata in pensione e ho preso il suo posto. Ho contribuito a rendere Chicago un posto migliore, e di questo ne vado fiero.
Un'infermiera entra nella stanza per controllare i macchinari e mi rivolge un sorriso gentile:
"Allora, come andiamo oggi?"
"Bene, grazie" rispondo indifferente, senza neanche guardarla. Capisco dal suo respiro che ci è rimasta un po'male. Ma sinceramente non mi importa.
Fa quello che deve fare e poi se ne va, lasciandomi finalmente solo con i miei pensieri.
La porta si apre e lentamente entra Christina, gli anni sono passati anche per lei. Ma nonostante questo lei ha ritrovato la voglia di vivere. Si è persino sposata e ha due gemelli, un maschio e una femmina, i cui secondi nomi sono Will e Tris.
"Leggendario Quattro, come andiamo?" mi chiede sorridendo.  Lei è l'unica a chiamarmi ancora Quattro.
"Ti ho detto non so quante volte di non chiamarmi Quattro. Quattro non esiste più da molto tempo.." concludo.
"Come vuoi Quattro." E mi sorride beffarda. L'età non l'ha cambiata più di tanto "Non hai risposto alla mia domanda: come stai?"
Sospiro.
Lei mi capisce al volo. E si siede vicino a me, posando una mano sulla mia gamba:
"Dai che supererai anche questa" mi dice convinta, guardandomi negli occhi. Capisce dal mio sguardo che non è così questa volta. Le stringo una mano.
"I medici mi hanno dato pochi giorni di vita, il mio corpo sta cedendo, pezzo per pezzo, oggi è toccato ai reni, domani magari sarà la volta dei polmoni e poi il giorno dopo toccherà al cuore, e allora addio mondo.." Faccio una pausa, per riprendere fiato e vedo delle lacrime scendere sul suo viso. Con calma gliele raccolgo.
"Non piangere, tutti dobbiamo morire prima o poi...
Ma ti ho chiamata qui, oggi, per salutarti definitivamente. Voglio essere ricordato così, ancora lucido. E non tramortito dai farmaci.
Voglio essere ricordato per quello che sono stato.
Voglio essere ricordato com'ero: il leggendario Quattro.
Voglio essere ricordato come Tobias.
Voglio essere ricordato come sono davvero, non come un vecchietto di più di ottant'anni, morente, in un letto d'ospedale.
Soprattutto da te, che mi sei stata vicino dopo la Sua morte, la mia migliore e unica amica." concludo guardandola. Ora sta piangendo, ma ad un tratto un piccolo sorriso si fa strada sul suo viso.
"Tu sei consapevole che non ti lascerò morire da solo, vero!?" mi dice seria e divertita allo stesso tempo.
"Uffa. Sapevo che a te non posso mai chiedere nulla. Neanche in punto di morte... Il mio stupendo discorso, che preparavo da giorni, non ti ha fatto effetto!?"  sbuffo contrariato. Sempre la solita Christina. Non voglio veramente che mi veda in questo stato, ma da una parte sono contento di avere qualcuno vicino, mi fa sentire un po'meno solo.

~~~~~~~~~~~~


I giorni passano e io perdo sempre più la cognizione di tutto, sembra come se il filo che mi lega alla terra si stesse assottigliando e una forza oscura mi stesse trascinando verso l'ignoto.
Non so quanto tempo dopo sento il filo che si sta per spezzare, capisco che è arrivato il momento. Apro gli occhi, per quanto ci riesca.
"Christina?" la chiamo con voce debole. Da quel giorno è sempre rimasta al mio capezzale, non c'è stato verso di farle cambiare idea. Voleva essere con me gli ultimi giorni della mia vita, così ha detto.
"Sì, cosa ti serve Quattro?" mi chiede premurosa.
La guardo male, e dico per quella che so, sarà l'ultima volta, questa frase:
 "Non chiamarmi Quattro."
Mi fissa anche lei male e scoppiamo una leggera risata.
"È ora, sto per andarmene." dico strascicando le parole. Lei mi fissa incredula, addolorata e poi rassegnata.
"Grazie, di tutto. Hai fatto davvero molto per me."
Sento che il filo si sta spezzando. Chiudo gli occhi.
"Addio Tobias, addio. Ci rivedremo tra non molto. Fa' buon viaggio. E salutami Tris. Vivete la vita che qui non avete potuto  vivere. Addio." la sua voce è interrotta dai singhiozzi.
È l'ultima cosa che sento,insieme alle nostre mani intrecciate. Poi semplicemente mi addormento cadendo nell'oblio.


~~~~~~~~~~~~~~~


Frastornato apro gli occhi e subito un pensiero mi attraversa la mente: "Ma non ero morto!?" Eppure sono nella stessa posizione di prima, nella stessa stanza d'ospedale, Christina è sempre nella posizione in cui l'ho lasciata, scossa dai singhiozzi, le nostre mani sono ancora intrecciate... Un momento non sento la mano di Christina a contatto con la mia... Ma che diavolo succede!? Alzo la mano e questa si stacca da quella intrecciata con la mia amica, mi tiro immediatamente a sedere, notando con orrore che mi separo dal mio corpo disteso nel letto. Mi fisso le mani che mi sembrano diverse, ma famigliari, più giovani.
"Chris!? Hai visto, come hai detto tu, ho superato anche questa.. Sono ancora qui.." le dico rivolgendomi a lei, ma sembra non sentirmi, provo a chiamarla diverse volte, ma niente. Allora la prendo per le spalle e inizio a scuoterla, ma con mio stupore non riesco a toccarla: le mie mani le passano attraverso. Sono sconvolto.
Solo in questo momento mi accorgo che il suono dei macchinari a cui mi sono abituato è cambiato, non c'è più quel fastidioso, quanto rassicurante bip bip, sento solo un bip prolungato.
E capisco.
Sono morto.
Faccio un respiro profondo. È successo, ora che diavolo faccio!? Una strana sensazione, che non sono abituato a provare, si fa strada in me: il panico.
Chiudo gli occhi e cerco di riflettere, ma non ci riesco; quando li riapro vedo davanti a me una persona che conosco bene.
Quella figura.
Quel corpo.
Quei lineamenti.
Quelle labbra.
Quei capelli.
Quegli occhi.
Lei.
Beatrice.

Tris.

La mia Tris.
Vestita con la sua tenuta da intrepida mi sorride, appoggiata al muro e con le braccia incrociate.
La fisso a bocca aperta, non ci posso credere, non ci voglio credere. È uno scherzo, non posso averla proprio davanti ai miei occhi.
"Tobias, vuoi chiudere la bocca o vuoi mangiare una mosca!? Ti faccio presente che siamo morti e che non abbiamo la necessità di..."
Non le lascio finire la frase perché mi lancio letteralmente contro di lei per abbracciarla, e non succede come con Christina, ora sento il corpo di Tris contro il mio e la sento ricambiare il mio abbraccio.
L'ho riconosciuta appena ha aperto bocca, solo la mia Tris direbbe cose del genere e in quel modo...
"Mi sei mancato" sussurra contro la mia spalla.
"Anche tu" ci stringevamo con un tale impeto, una tale forza, che sembra vogliamo fonderci in un unico corpo per poi non separarci mai più. "Tutti questi anni senza di te.. Mi sembrava di impazzire... Non sono stato più lo stesso, una parte di me, la più importante te la sei portata via tu..." le confesso.
Lei si stacca solo per poggiare la fronte sulla mia: "Scusami, Tobias, scusami davvero, non volevo lasciarti, solo io.. Io non potevo..."
Le metto un dito sulle labbra per zittirla: "Tris, ho capito, l'ho capito perché l'hai fatto, ok? Non ti devi scusare, non saresti stata tu se non l'avessi fatto e io stupido, te l'ho permesso, non ci ho pensato..."
Stavolta è lei che mi zittisce, con un bacio.
Quando le mie labbra incontrano e si scontrano con le sue, prima passionalmente e con foga, quasi a recuperare il tempo perduto, e poi sempre più dolcemente, in una danza dolce e sensuale; mi sento a casa e completo. Il pezzo che mi ha portato via quando mi ha lasciato me lo sta restituendo con questo bacio.
Ci interrompiamo dopo molto tempo e ci guardiamo negli occhi, sorridendo.
"Sono venuta a prenderti" mi dice in un sussurro, "Sei sempre deciso a stare con me?" mi chiede leggermente imbarazzata e le sue guance si tingono  di un lieve rosso.
La mia Tris. Porto una mano sotto il mento per farle alzare la testa, che aveva abbassato, e la costringo a guardarmi negli occhi. "Ma che razza di domande fai?! Non ti ho aspettato 67 anni per nulla no!? Sappi che non ti libererai mai del sottoscritto, io ti vorrò stare accanto sempre e per sempre, sono stato chiaro!?"
A quelle parole lei si illumina e le vengono gli occhi lucidi e mi dice: "Allora fidati di me e chiudi gli occhi"
Le do un bacio in fronte e chiudo gli occhi, intrecciando e stringendo la sua mano.
"Certo che mi fido".
E mi sento sollevare da terra.
Sento come se mi stessi liberando da un guscio che però ho portato tutta la vita, mi sento più libero e felice.
"Beh ora puoi aprirli" mi dice, e anche se non la vedo ancora, intuisco che sta sorridendo.
La sensazione di libertà che ho provato prima, seppur per un momento, aleggia ancora dentro di me, lo stesso vale per la felicità. Solo che quest'ultima diventa ancora più forte quando vedo la meravigliosa donna che ho accanto a me.
Mi guardo intorno: sono pronto ad iniziare la vita, la mia vera vita, con lei.

 
 
AGOLINO DELLA COSIDDETTA AUTRICE
Allora come vi sembra?? So per certo che non ci potrà essere mai un finale del genere, soprattutto quando l’autrice è Veronica Roth… ma boh, ho voluto darmi e dare a tutte quelle buone anime che hanno avuto il coraggio di leggere questa ff, una falsa speranza ;D
Ora la smetto di blaterare XP
Un enorme grazie a Laura che ha sopportato i miei scleri su questa saga, che ha letto in anteprima questa ff e mi ha consigliata XD grazie davvero!
Grazie anche a tutti quelli che la leggeranno e (spero) la recensiranno XD
Dimenticavo, come avrete forse notato alcune frasi sono state prese in prestito da libri o serie tv (come per es. un’affermazione di Tobias è stata tratta da Allegiant e il “Sempre e per sempre” è il motto dei vampiri originali in “The Originals”) non ho messo le note perché non mi sembra il caso :)
Vi lascio, sperando che con questa storia vi abbia almeno strappato un sorriso :D
A presto!
ILoveTheNight

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Divergent / Vai alla pagina dell'autore: Ilovethenight