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Autore: german    25/08/2014    9 recensioni
"Se prendessi un caffè con Socrate, lo guarderei negli occhi e mentre giro lo zucchero gli direi..."
Un incipit favoloso che lascia libero spazio all'immaginazione.
Gustatevelo e mi raccomando recensite!!
Genere: Satirico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un caffè con Socrate ...

Squadro un po’ intontito il mio caffè, di un bruno impenetrabile, e attendo con impazienza che il grande maestro mi rivolga la parola.
Ho il forte desiderio di intavolare una bella discussione ma Socrate pare non accorgersene. Anche  lui è concentrato sul caffè: lo sorseggia impassibile e ne assapora l’aroma, il forte profumo che sveglia i sensi e anima la giornata.
Dopo attimi interminabili di silenzio, ecco del tutto inaspettate le prime parole: “Che bevanda sublime! L’aroma deciso, amaro, non ti ricorda qualcosa?”
Inizio a pensare e a pormi cento quesiti mentre il gran filosofo sorride compiaciuto.
“Il caffè è simile alla vita!”.
Ancora confuso, prego Socrate di spiegare meglio.
“Prova a riflettere, μαθητά (o allievo): non è la vita una realtà straordinaria, che però non cessa di riservare dolori e sconfitte? Proprio come questo caffè, buonissimo e al tempo stesso così amaro.”
Osservo con ammirazione il filosofo e noto i suoi occhi limpidi, intelligenti. Traspare improvvisamente nel suo sguardo un brillìo e subito si spegne.
“ Hai davvero ragione Socrate”- assente - “ anche se è
sgradevole, l’amaro è fondamentale perché fa parte del disegno della vita.”
“ Nella tua società... ” spiega cupo “ molte persone sono incapaci di accettare la sofferenza e tentano stoltamente di opporsi alla legge della natura.”
Medito sul pensiero di Socrate e noto con un velo di tristezza quanto sia valido.
 
Dopo aver bevuto un altro po’ di caffè, il maestro mi interroga: “dimmi, cos’è per te la filosofia?”
“La filosofia è dialogo, riflessione,Φιλία ὑπέρ σοφίας : amore della sapienza!”
“Esatto”- risponde compiaciuto Socrate - “interrogarsi e trovare
le risposte dà un senso all’esistenza; ricordati che una vita senza domande non è degna di essere vissuta!”.
Mi fermo ad osservare i suoi capelli candidi e la carnagione scura e le sue fattezze mi sembrano ad un tratto familiari.
“I quesiti nascono spontanei ma è difficile darsi delle risposte: io non sono come lei!” ribatto scoraggiato.
“Non ti preoccupare, tutti sono senza certezze; io so di non sapere!”.
Sorrido.
“È stata una bella discussione, ma ora si è fatto tardi” mormora.
Mentre Socrate si avvia, si afferma in me la consapevolezza che il ricordo di questa discussione non scomparirà mai e renderà il più scoraggiante degli ostacoli meno impervio, come lo zucchero rende meno amaro questo caffè, anche se ormai non è più visibile.
Ecco il significato di questo giorno per me.

 

 

 


 

 

 

 

 

   
 
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