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Autore: Vane483    25/08/2014    0 recensioni
Mini fanfic ispirata a "Leonardo Da Vinci...il mio mito...il mio amore" e continuo della one.shot "Il passato è identico al presente"
Asia decide di accettare un invito, l'invito di passare una settimana a casa di Lèon, il discendente di Leonardo identico a lui...il passato, i sensi di colpa, il dolore, la verità e l'amore...tutto contornato dalla romantica Parigi.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Leonardo da Vinci, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Amori attraverso il tempo-Leonardo Da Vinci'
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CIAO A TUTTE...Ci siamo...questo è l'ultimo capitolo...ci sarà anche un epilogo per chiudere in bellezza ma per quanto riguarda Asia per lei la storia finisce qui...Spero che a fine capitolo nessuno mi odi per la scelta che le ho fatto fare...spero capirete comunque vi lascio alla lettura e ci vediamo all'epilogo finale...Un bacio Vane



CAPITOLO 3 “ L & A”

 

Apro gli occhi, ho dormito malissimo, continuavo a sognarmi Asia che mi raccontava quella storia assurda, come può essere, una persona non può viaggiare nel tempo. Perchè mi ha detto una cosa simile, perchè non poteva semplicemente dirmi che non vuole stare con me.Voglio vederci chiaro in questa storia. Mi alzo e vado in salotto, lei non c'è, il letto è fatto e la sua valigia è sparita, mi avvicino all'isola della cucina e c'è un biglietto.

 

 

Lèon perdonami ma non potevo restare

grazie comunque di tutto,mi dispiace per ieri sera.

Spero tu finisca il libro e spero che realizzerai i tuoi sogni,

te lo meriti.

Sei un ragazzo fantastico davvero e sono sicura che troverai

una donna che saprà amarti come meriti.

Addio Lèon

Asia

 

Se n'è andata, non so perchè ma tutto dentro si contorce, una sensazione si vuoto mi pervade, mi sento quasi perso,appallottolo il foglio e lo getto chissà dove, mi manca già, non so perchè ma mi manca, mi volto e per terra vicino al divano letto vedo un altro foglio,lo raccolgo,è spiegazzato e visibilmente usurato dal tempo, lo apro. Un tonfo al cuore, siamo io e Asia,solo i nostri visi vicini, io la guardando,lei invece ha gli occhi chiusi, sembra quasi che stia dormendo; quando lo ha fatto?Perchè me lo ha lasciato?Perchè è ridotto così?Lo volto, non c'è scritto niente, solo una firma di lato “L.DaVinci” no, non è possibile, corro a prendere il libro che mi ha lascito e controllo la firma, è identica, davvero, non può essere, riguardo i volti, si è Asia non ci sono dubbi ma allora significa che quello non sono io ma Leonardo, riguardo anche il quadro della ragazza, perchè ora mi sembra di vedere Asia sotto la Tour Eiffel,prendo anche il disegno di Botticelli, la ragazza arriva perfettamente al petto di Leonardo, esattamente come Asia arriva al mio, lo guardo e vedo me e lei ieri sera davanti alla vetrata. Se non mi avesse mentito?Se mi avesse detto la verità?Prendo il telefono e provo a chiamarla...non risponde, riprovo...niente, ti prego Asia rispondimi, riprovo...nulla, non vuole rispondermi; lancio il telefono sul divano e corro in camera, mi vesto in fretta, devo andare all'aeroporto e fermarla; esco e prendo un taxi, Cristo, proprio in questi giorni dovevo avere la macchina dal meccanico?Spero non abbia già lasciato Parigi.

Arrivato all'aeroporto lascio i soldi senza prendermi il resto e mi catapulto quasi giù dal taxi, ti prego fai che non se ne sia andata; nonostante sia presto l'aeroporto p stra colmo di gente, come diavolo faccio a trovarla?Guardo il tabellone e vedo la partenza per Milano, forse prenderà quella; inizio a correre,devo trovarla, devo darle l'opportunità di spiegarsi.

 

 

E' già un ora che corro per l'aeroporto e di lei neanche l'ombra, nemmeno al check-in per Milano, è già partita dannazione, lo sapevo, dovevo ascoltarla sta notte, dovevo almeno provarci e invece me ne sono andata liquidandola con un “Buonanotte!”, prendo il telefono e riprovo a chiamarla...continua a non rispondermi, le mando un messaggio anche se dubito che risponderà a questo; devo rassegnarmi, sarà su un aereo, rincomincio a camminare verso le sedie dell'area d'aspetto, ho bisogno di sedermi. Mi siedo e fisso lo schermo del telefono, spero mi risponda al messaggio o che mi richiami, apro la galleria e guardo la nostra foto, lei sorride, uno dei pochi sorrisi che mi ha riservato, prima che la baciassi stava andando bene, perchè ho dovuto rovinare tutto?Guardo anche la sua foto, quella sotto la Tour Eiffel, è perfetta, se la sua storia è vera capisco perchè Leonardo si sia innamorato di lei, è unica al mondo; riprovo a chiamarla, sento una suoneria, mi volto ed eccola li, ha il telefono in mano e lo sta fissando, butto giù e vedo il suo viso rilassarsi, forse dovrei lasciarla andare, la guardo, è ancora fissa sullo schermo del telefono, no, non posso lasciarla, mi alzo e vado da lei “Asia!” lei alza lo sguardo “L...Lèon!” è visibilmente sorpresa di vedermi qui, beh anche io, sinceramente non pensavo di rivederla, il mio cuore ormai si era arreso al fatto che fosse partita “Cosa ci fai qui?” dalla tasca tiro fuori il disegno “Ho trovato questo!Probabilmente ti è caduto!” mi guarda negli occhi senza dirmi nulla “E' vero quello che mi hai detto sta notte?” annuisce con la testa “Questi siete davvero tu e Leonardo?” “Si!” lo dice in un sussurro quasi impercettibile “Come?” “Non lo so, è successo!” la voce è già spezzata da lacrime che presto scenderanno “E' per questo che ogni volta che ti parlavo di lui...” “Si!” “Sei anche la ragazza al vestito verde?” “Si!” “Ti va di raccontarmi tutto?” “Promettimi di credermi!” “Lo farò!” la prendo per mano e insieme usciamo dall' aeroporto. Nel taxi nemmeno una parola, solo le nostre mani intrecciate l'una all'altra.

 

Siamo finalmente a casa mia “Vuoi qualcosa da bere prima di...” “No grazie!” “Ok!” ci sediamo sul divano non aperto, sono nervoso ma sicuramente mai quanto lei, sta tremando, le prendo le mani per calmarla “Non sei obbligata!” “NO, voglio che tu sappia la verità, tutta quanta!” “Va bene!” fa un enorme sospiro “Dunque!”

 

 

ASIA POV

 

“Dunque!” mi sento male, non so se sono pronta ma se non mi sfogo finirò per impazzire “Ero al secondo anno li in accademia e dovevamo fare una presentazione su un artista che ci aveva colpiti maggiormente, io ho scelto Leonardo!” è difficile cazzo “Una sera ero nella mia stanza, stavo sfogliando un libro che avevo preso dalla biblioteca e ho trovato un foglio con una scritta all'incontrario, sotto c'era la sua firma, ho preso lo specchio e ho letto ad alta voce, era una strana cantilena, senza senso,non ci ho dato peso ma un certo punto mi sono sentita come se qualcosa mi tirasse e poi il buio, quando mi sono svegliata ero fuori, ero in un vicolo, non ricordavo di essere uscita, mi sono alzata e sono uscita da questo vicolo, ma c'era qualcosa di strano, le persone erano diverse, le case, Firenze era diversa!” “Eri nel '400?” “Pensavo fosse una festa rinascimentale o una cosa simile ma non me lo ricordavo e strano perchè non me ne perdo una di quelle cose, tutti mi guardavano in modo strano, ora capisco, ero in jeans e maglietta, mi sono imbattuta nel mercato, c'era pieno di gente e ad un certo punto ho sbattuto contro qualcuno!” “Chi era?” “Se ti guardi allo specchio lo indovini!” “Leonardo?” “Si, beh ovviamente non sapevo chi era, non avevo mai visto il suo volto da giovane!” “Che è successo dopo?” “Lui è andato a parlare con degli uomini, dopo ho scoperto essere Lorenzo De Medici e altre persone,me ne sono andata, pensavo fosse un sogno ma il giorno dopo ero ancora li, mi ha svegliata lui!” “Davvero?” “Si, mi ha svegliato e abbiamo avuto una conversazione molto strana, poi me ne sono andata e girando ho capito che non era la mia Firenze ma quella di Leonardo, al mercato avevo sentito che quel ragazzo che era con lui, Nico, lo aveva presentato al Magnifico come Leonardo di Ser Piero Da Vinci, così, ho capito dov'ero e con chi avevo parlato, stentavo a crederlo ma era così!” il cuore martella e fa male ad ogni parola ma non voglio pensarci, voglio dirgli tutto “E che hai fatto tu?” “Non sapevo come tornare a casa, la formula non la ricordavo, era troppo assurda per ricordarmela e dovevo sperare che Leonardo l'avesse già scritta!” “Il disegno quando te l'ha fatto?” “A Carnevale!” un tonfo al cuore, il ricordo è ancora nitido nella mente,la Colombina, Leonardo che mi vuole accompagnare a casa, le sue labbra sul dorso della mia mano, posso ancora sentirle “Tutto bene?” “Si è che...” “Che?” “Quella sera ci siamo conosciuti realmente!Durante il volo della Colombina, l'ho sorpreso mentre mi disegnava,sono corsa via ma è risaputo che disegnava in tempo di record quindi il disegno l'ha finito, mi ha seguita e ci siamo presentati ufficialmente!” “Dio!” “Avevo davanti a me l'artista che ammiro di più e l'uomo più bello che avessi mai visto!” guardo Lèon e ora sa benissimo che vale anche per lui “Voleva riaccompagnarmi ma ho rifiutato, non volevo fare casini, purtroppo il giorno dopo l'ho rivisto e ho visto il suo laboratorio!” “E com'era?” “Meraviglioso, incasinato ma meraviglioso, pieno di disegni e invenzioni strane!” “Wau, hai trovato subito quello che cercavi?” “No, mentre giravo il laboratorio ha provato ancora a disegnarmi, gli ho detto che non poteva e sono andata via, non potevo rischiare ma lui, esattamente come te è testardo!” “Io sarei testardo?” “Si, come un mulo!” ecco che arriva la parte più difficile da raccontare, quella che fa più male forse “La sera mi ha beccata mentre passavo in una via, non ti racconto la dinamica ma ci siamo baciati!” ecco che il cuore inizia a bruciare e a sanguinare , le lacrime stanno già spintonando per uscire ma non voglio farlo, devo resistere per una volta“Ah!” “Ho provato a resistergli ma non ci sono riuscita, abbiamo passato la notte insieme!” Lèon abbassa lo sguardo, inizio a sentirmi terribilmente male “Se non vuoi andare avanti...” “Il giorno dopo gli ho detto che non potevo più vederlo!” “Lo hai lasciato?” “Si ma mi serviva la formula per tornare a casa così, una notte mi sono intrufolata nel suo laboratorio mentre non c'era!” “L'hai trovata?” “No ma...lui ha trovato me!” “Siete stati insieme!” “Da quella notte stavamo insieme!” lo stomaco si contrae del tutto e il cuore, beh, quello è andato già da un po' “Lo amavi?” “Più della mia stessa vita!” “Che è successo dopo?” “Ho trovato la formula e credimi non sapevo che fare!” “Te ne sei andata!” “Non subito, Leonardo all'epoca stava costruendo per Lorenzo de Medici quello che oggi è il carro armato, era così entusiasta e felice che non riuscivo a lasciarlo ma la realtà è che non volevo lasciarlo!” “Ma allora come?” “Ho avuto una brutta esperienza con Lorenzo e lui ha fatto ricerche!” “Che esperienza?” “Piacevo ma Lorenzo e durante la festa per la spingarda ha tentato di...ma Leonardo l'ha fermato!” “Che figlio di puttana!” “Dopo quella sera ho pensato che tornare a casa fosse la scelta migliore ma amavo Leonardo e non ce la facevo!” “Che cosa ti ha fatto cambiare idea?” “Lucrezia Donati!” “Lucrezia Donati?” “Ho visto Lucrezia che baciava Leonardo!” “Da Vinci e Lucrezia Donati avevano una storia?” “Non lo so, so solo che oltre a lei Lorenzo ha messo una pulce nell'orecchio di Leonardo su chi io fossi e così ho raccontato la verità a Leonardo!” “Gli hai detto che venivi dal futuro?” “Si!” “E lui?” “Non mi ha creduto!” lo dico guardandolo negli occhi, come un accusa “Come ho fatto io!” “Si!” doppio male, doppia coltellata “Quando ha capito che gli avevo detto la verità era tardi, avevo già letto!” “L'hai lasciato sul serio!” “Si e credimi, è stata la decisione più difficile che abbia mai preso!” “Sei tornata alla tua Firenze?” “Si e me ne sono pentita subito, sento ancora il vuoto che ho provato!” “Non hai più provato a tornare la?” “No ma ha provato lui a venire qui!” “Cosa?” “E' stato qui solo per un giorno, il tempo di rivederci e dirci addio definitivamente!” “Non ci credo!” “Me lo sono ritrovato all'accademia ed è stato il giorno più bello della mia vita!” “Ora capisco perchè quando mi hai visto mi hai abbracciato mi hai detto SEI TORNATO!Pensavi fossi lui!” “Già!” “Capisco anche perchè non riuscivi a starmi vicino senza piangere!” “Mi dispiace ma tu, sei così uguale a lui e non solo fisicamente!” “Sul serio?” “Si!” “Dio, questa storia è...” “Assurda?Lo so e credimi avrei voluto evitartela!” “No...io...sono felice che tu me l'abbia raccontata, ora posso capire tante cose e finalmente conosco la vera storia!” “Già!” “Stai bene?” “Sinceramente non lo so!” indubbiamente mi sono liberata di un peso ma ripercorrere la mia storia con Leonardo è stato come condannarsi a morte da soli “Suppongo quindi che la ragazza a cui Leonardo scriveva sei tu!” “Si!” “Ecco perchè non le ha mai spedite, non poteva!” “Sarebbe stato per me impossibile riceverle!” “Il disegno che mi hai dato lo hai fatto tu vero?” “Si, uno dei tanto che gli ho fatto!” “Ti manca?” “Da morire!” è come se ogni giorno mancasse una parte di me “Asia mi dispiace!” lo guardo ha l'aria quasi afflitta “Per cosa?” “Quel giorno ad Amboise tu eri appena stata sulla tomba di Leonardo, stavi piangendo e io sono piombato nella tua vita con questa faccia identica alla sua dicendoti che ero suo discendente!” “Lèon non hai chiesto tu di essere così!” “Lo so ma ho insistito e...” “Non potevi saperlo, tu volevi solo conoscere la storia della tua famiglia, non hai fatto niente di male!” gli alzo il viso e lo costringo a guardarmi “Non incolparti per favore!” “Ma non ti ho creduta ieri sera!” “Nessuno lo avrebbe fatto!” “Io avrei dovuto, insomma sono uguale a lui, più strano di questo cosa c'è?” “La mia storia!” “A cui avrei dovuto credere!” “Nemmeno lui mi ha creduta!” “E per questo ti persa!” “Me ne sarei andata comunque!” mi guarda stranito “Vedi per quanto lo amassi non potevamo stare insieme, io non potevo restare la così come lui non poteva restare qui!” “In compenso ha lasciato me!” mi punta addosso i suoi bellissimi occhi verdi e il suo sguardo è lo stesso del Leonardo delle sera del nostro primo bacio “Lèon!” “Pensaci, ci deve essere un motivo se ci siamo incontrati!” “Un motivo c'è!” “E quale secondo te?” “Tu sei un discendente di Leonardo e io una ragazza che sa tutto di lui, è semplice!” “Asia guardami, sono identico a lui e stranamente trovo te che sei stata il suo amore segreto, anche mia madre, mi ha raccontato quella storia, voleva che la trovassi, voleva che ti trovassi!” “Addirittura!Lèon è stato un caso!” “Caso o no non voglio perderti come ha fatto lui!” Dio perchè mi fai questo?Perchè destino crudele me lo hai portato? 2Lo so che per te è difficile starmi vicino e perfino guardarmi in faccia ma non voglio commettere il suo stesso errore!” “Non poteva farci nulla!” “Ma io si e non voglio vederti andare via!” “Dio perchè devi essere così?” mi alzo e vado alla vetrata “Così come?” “Così dannatamente identico a lui!” “Mi devo fare una plastica facciale?E' questo che vuoi?” “Non intendevo quello!” “E allora cosa?” “Lui era perfetto in tutto, era testardo e insistente così come lo sei tu, perfetto,testardo e insistente...Lui mi faceva stare bene e per quanto mi faccia male ammetterlo anche tu mi fai stare bene!” “Davvero?” “Ieri sera alla Tour Eiffel, qui mentre mi mostravi il tuo romanzo, per la prima volta da quando l'ho perso stavo bene,non mi sentivo persa, per questo ho deciso di raccontarti tutto ma quando non mi hai creduta è stato come tornare indietro e il cuore mi si è sgretolato di nuovo, se mai era tornato intero!” mi si avvicina e mi cinge i fianchi “Non volevo ferirti, mi dispiace!” “Lo so!” “Perdonami!” “Se non ti avessi perdonato non sarei qui!” “Ti prego Asia non te ne andare!” “Lèon non...” “Non dirmi che non puoi!” lo guardo negli occhi, la mia selva oscura, tutto quello che voglio dalla vita è qui davanti a me e so che non è e non sarà mai Leonardo ma Lèon mi capisce e mi fa stare bene come solo Leonardo sapeva fare “Non sarà facile lo sai lui...” “Lui sarà sempre una parte di te lo so,so che lo ami ancora e che lo amerai per sempre e va bene così, non potrei mai chiederti di dimenticarlo!” “Lo vedi?” “Cosa?” “Che sei perfetto!” mi fa un sorriso “Forse dovrei tornare a Firenze!” “Perchè?” “Ho bisogno di tempo e devo sistemare il casino che ho in testa!” “Non puoi restare qui?” “Se ti sto vicino credo che i incasinerò ancora di più!” “Ok!” appoggia la sua fronte alla mia “Mi mancherai!” “Anche tu!”

 

 

DUE MESI DOPO...SETTEMBRE 2015

 

L'estate è ormai finita, le prime foglie iniziano a cadere e Firenze non è mai stata più bella, il contrasto del freddo grigio dei monumenti con il rosso e l'arancione delle foglie cadute, è uno spettacolo,sono quasi due mesi che non sento Lèon, prima di salutargli gli ho detto di non chiamarmi per un po' ma lui a buon discendente del più testardo ed invadente degli uomini mi chiama almeno una volta al giorno e io ogni volta non rispondo, mi scrive anche che gli manco e se devo essere sincera anche a me manca lui, più di quanto avessi immaginato,mi siedo sulla fontana del Poseidone, quanti ricordi, soprattutto quel vicolo a destra, mi vibra il telefono, lo guardo, Lèon mi ha mandato una foto, la apro è la nostra foto sotto la Tour Eiffel,ricordo di essere stata bene quella sera,era da tanto che non stavo così,il telefono inizia a squilla,è proprio testardo, questa volta rispondo “Lo sai vero che stai già spendendo una fortuna per questa chiamata?” “Non se sono in Italia!” la voce è vicina, non mi serve nemmeno il telefono forse, mi volto e lui è qui davanti a me, riattacco “Tu?” “Sorpresa!” “Come mi hai trovata?” “Francesca, la tua amica!” “E lei come?” “Ho trovato il tuo indirizzo,lei era in casa e mi ha detto dove potevi essere, vivete insieme?” “Si, da qualche settimana!” “Mi ha chiesto se fossi il tuo ex, perchè?” “Quando Leonardo è venuto qui lei l'ha visto e beh tu...” “Ok capisco!” “Ma non cambiare discorso, che ci fai qui?” “Volevo vederti! “Lèon!” “Lo so, ti servono i tuoi spazi e ti serve il tuo tempo per sistemare le idee ma...” “Ma...” scuote la testa “Vuoi che sia sincero con te?” “Si!” “Ok...tu con me sei sempre stata indisponente, antipatica e un po' scontrosa, so benissimo che quando ti chiamavo prima di invitarti a Parigi ti inventavi scuse per non parlarmi!” “Ora sai perchè ero così!” sono confusa, dove vuole arrivare “Ora lo so, ma prima no e nonostante tu fossi tutte queste cose con me io mi sono innamorato di te!” il cuore inizia a battermi all'impazzata, dopo Parigi ovviamente sapevo che prova qualcosa per me ma sentirglielo dire è diverso, nonostante gli stessi distante, nonostante lo trattassi male lui si è innamorato di me “E io di te!” si, sono innamorata di lui e credo che sia inutile nasconderlo ormai “Tu...di me?” non lo aveva ancora capito? “Si, nonostante tu sia testardo ed invadente!” senza dire altro colma la distanza tra noi e mi bacia stringendomi, un bacio a cui non posso fare a meno i rispondere, un bacio lungo, dolce.E qui davanti alla fontana dove ho detto addio all'amore della mia vita inizio un nuovo viaggio, un nuovo percorso, un nuovo capitolo di una storia.Dopo tanto sto bene, mi sento viva...Sto sorridendo.

  
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