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Autore: Haroldshands    25/08/2014    1 recensioni
Era da un po' che nello stato del Montana a Nord degli Stati Uniti succedevano cose strane: sospette sparizioni, numerosi ritrovamenti di cadaveri straziati...
ma si sa fino a che le disgrazie non ti toccano da vicino non ci rendiamo conto della pericolosità degli eventi e questo fu proprio quello che successe alla nostra protagonista.
*Tratto dalla storia*
-senti- mi disse Calum avvicinandosi a me, prendendo la mia mano e passandosela sul viso, sul collo, fino ad arrivare al petto -senti- ripeté stringendo forte la mia mano -io sono caldo, io sono vivo, io sono come te, con me saresti al sicuro, sempre, io non ho paura di abbracciarti, di baciarti, io non perdo il controllo, non lo perderei mai con te-
*
-tu mi hai dato la pace, in un'esistenza di sangue e violenza io con te ho trovato la pace. La trovo ogni volta che ti vedo sorridere, ogni volta che dopo aver fatto l'amore ti infili la mia maglia e ti addormenti sul mio petto, ogni volta che mi arrabbio e sento che potrei spaccare tutto e tu mi calmi, accarezzandomi e sussurrandomi che non hai paura. Quindi non provare più a dubitare del mio amore-
Genere: Mistero, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Glasgow, paese all'estremo nord degli Stati Uniti, sempre coperto da una fitta coltre di nubi e avente all'incirca 8000 anime ad abitarlo è sempre stata una cittadina fuori dal comune e fuori dal comune erano alcuni suoi abitanti.
Ma era ormai da un po' che tra le vie della cittadina si respirava tranquillità, serenità, sicurezza...
Una pace destinata a terminare molto presto.
Mrs. Tucher, la più odiata professoressa di storia dell'unico liceo della cittadina, intorno alle 7.30 di sera aspettando il marito di rientro dal lavore, stava preparando un crudele e alquanto impossibile test per una delle sue classi, fino a quando la sua barboncina Molly non iniziò ad abbaiare insistentemente in giardino. Mrs. Tucher inizialmente tentò di ignorarla, ma quando capì che la cagnetta non voleva saperne di smetterla, si diresse fuori per vedere cosa la turbava tanto; arrivata in giardino una folata di vento gelido la penetrò fino alle ossa, facendola rabbrividire e cercò di abituare l'occhio all'oscurità che l'avvolgeva, in un angolo Molly ancora abbaiava, ma più la professoressa si avvicinava più le pareva di scorgere un'ombra davanti alla sua cagnetta -chi è la?- chiese con voce tremante la donna, non ottenne risposta, ma la figura iniziò lentamente a muoversi verso di lei, che senza rendersene conto fece qualche passo indietro per mantenere le distanze -resti indietro, non si avvicini, non mi costringa a chiamare la polizia!- disse di nuovo tentando di sembrare minacciosa, la presenza davanti a lei scoppiò in una risata che di benevolo non aveva niente -non faresti neanche in tempo a prendere il telefono!- mrs. Tucher iniziò a tremare terrorizzata -cosa vuole?-  gridò -la prego non mi faccia del male...- continuò con voce strozzata dal pianto, la figura davanti a lei sbuffò e si avvicinò questa volta a passo spedito verso di lei -risparmiami queste scenette da film horror- commentò sprezzante -ho fame- la donna non fece neanche in tempo ad urlare perchè con velocità sovraumana quell'ombra si scagliò contro di lei.

-Tessa!- gridai non appena riconobbi la sua chioma riccia e nera tra gli studenti nel cortile della scuola -ehi..- provò a salutarmi lei appena la raggiunsi - non ho tempo per i saluti, è un disastro! sono finita! non so niente per il compito di storia, dovevo svegliarmi prima sta mattina per studiare ma non mi ha suonato la sveglia e...- mi fermai per riprendere fiato -come non sai niente Lena! se ti va male il primo compito sei condannata per tutto l'anno scolastico sai come è la Tucher!- mi gettò ancora più nello sconforto lei -lo so..- sussurrai flebilmente.
 La campanella suonò, segnando l'inizio di un'altra giornata infernale per gli studenti che iniziarono ad entrare -sono fottuta vero?- chiesi sconsolata a Tessa iniziando ad avviarmi verso l'entrata, lei non fece in tempo a rispondere perchè l'assordante sirena dell'auto della polizia ci distrasse -e ora che è successo?- disse invece guardandomi confusa -fate largo. Per favore è urgente, fateci passare- gridavano tre poliziotti, cercando di farsi largo tra la folla di studenti che stavano entrando nell'istituto -una rissa andata a finire male?- ipotizzai, guardando Tessa non sapendo cosa pensare della presenza improvvisa e irruenta della polizia -bhè non pensi che ce ne saremmo accorte? eravamo tutti fuori!- bocciò la mia idea lei, annui dandole ragione -e allora cosa è successo?- le chiesi preoccupata, lei scosse la testa, limitandosi ad un'alzata di spalle -ragazzi!- richiamò l'attenzione di tutti la vicepreside -perfavore siete pregati di raggiungere velocemente le vostre classi e di attendere lì i vostri professori- continuò con voce tremante, tutti noi la guardammo sorpresi di vederla in quello stato -mi raccomando ragazzi- concluse e sforzando un sorriso se ne andò. -è una cosa grave- commentò Tessa guardando tutti gli studenti entrare parlottando tra loro riguardo questo strano inizio giornata -si, penso proprio di si..- sussurrai e la presi a braccetto incamminandoci verso la nostra classe di storia dove pensavamo di trovare la professoressa Tucher alla cattedra e i nostri test già ad aspettarci sui banchi.
Trovammo invece i tre poliziotti frugare nei cassetti e nell'armadietto della prof. e la vicepreside in lacrime tra le braccia del direttore della scuola, i nostri compagni di corso erano seduti ognuno al proprio banco con gli sguardi persi nel vuoto -dove è la professoressa Tucher?- chiesi non sicura di volere davvero sapere la risposta, un poliziotto alzò lo sguardo verso di me -Mrs. Tcher è stata ritrovata ieri sera morta dal marito- Tessa ed io spalancammo gli occhi -cosa?- riusci a dire flebilmente lei -il suo corpo è stato ritrovato completamente straziato in giardino, si pensa possa trattarsi di un animale, è l'unica spiegazione logica. ci sono stati numerosi ritovamenti di cadaveri in quelle condizioni ultimamente nei dintorni- io cercai di assimilare le parole dette dal poliziotto, ma mi rimaneva alquanto difficile.
La professoressa Ingrid Tucher morta.
Non poteva essere possibile insomma come si dice "l'erba cattiva non muore mai" mrs. Tucher non poteva essere morta, si all'interno dell'istituto non c'era studente che potesse dire che era una brava insegnante, stava antipatica a tutti! ma nessuno le augurava una fine del genere, e fu un duro colpo per tutti, sopratutto per mrs. Dalton la vicepreside nonchè amica d'infanzia della Tucher che ancora piangeva disperata.
- a questo proposito ragazzi- intervenne un altro poliziotto -colgo l'occasione per avvisarvi: non addentratevi nei boschi, la sera cercate di uscire il meno possibile, ed evitate luoghi isolati. é da ormai un mese che seguiamo le tracce dell'artefice di queste uccisioni e siamo sulla pista giusta, ma fino a che non lo avremo preso bisogna stare attenti- avvertitoci di ciò i tre se ne andarono lasciando la classe tra mille dubbi, incertezze e paure. 





SPAZIO AUTRICE
hola gente, questa è la mia nuova fanfiction e sarei davvero molto felice di sapere cosa ne pensate, 
se è da buttare nel cestino perchè è brutta ditelo che non la continuo nemmeno, se invece vi piace 
bhè ditemelo lo stesso almeno posto il prossimo capitolo.
                                                                                                                                       Alice xoxo
  
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