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Autore: sawyx    26/08/2014    0 recensioni
[One Direction]
[One Direction][One Direction]Dal testo:
"Smettila di darmi del SIGNORE o del lei!" Gli aveva detto una mattina quando Harry l'aveva salutato con un 'buongiorno signore.'
Harry era rimasto stupito e aveva cercato di rispondere: "ma.."
"Niente ma! In quanto tuo superiore ti ordino di chiamarmi Louis." Aveva detto il maggiore cercando di trattenere il sorriso.
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri
Note: Cross-over | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Quella mattina Dani si svegliò prestissimo e corse in cucina improvvisando qualche passo di danza. Alle 7 la sveglia di Harry suonò e lui aprì gli occhi svogliatamente. Si guardò intorno, cercando la sorella ma non la trovò.

Scese dal letto e si trascinò in cucina dove trovò Dani seduta sul tavolo con la testa fra le mani e i lunghi capelli castani che le coprivano il viso. Tutt'intorno era un disastro. Il tavolo sporco, ciotole e piatti dappertutto. A Harry scappò un sorriso.

“buongiorno” disse avvicinandosi alla piccola. Dani mormorò quello che doveva essere un “giorno”.

“cosa è successo qui?” chiese Harry baciandole la testa.

“volevo prepararti la colazione” sussurrò lei arrabbiata.

Harry sorrise prendendola in braccio come quando era più piccola e disse: “grazie Dani. Ora vatti preparare che è tardi” la mise giù e lei corse in camera.

Harry si diede da fare per risistemare tutto per poi prepararsi ad andare al lavoro.

Erano mesi duri per lui. Aveva cambiato lavoro parecchie volte ed ora lavorava per i Tomlinson, la famiglia più ricca della città. Il suo capo, Robert Tomlinson, non lo sopportava e da qualche mese si parlava di un licenziamento. Harry pregava che non venisse mandato via. Aveva bisogno di quei soldi, anche se pochi. E sapeva che il suo superiore conosceva la sua situazione, ma non si poteva considerare un uomo buono e comprensivo.

Poco dopo Dani entrò in cucina per salutare il fratello.

“Dani, oggi lavoro. Non so se torno in tempo per andare a comprare qualcosa da mangiare. Prendi questi e compra qualcosa tu, ma mi raccomando nu...” disse porgendole qualche sterlina. Dani appoggiò un ginocchio sulla sedia e raggiunse la sua guancia lasciandoci un bacio.

“forse cosi stai un po' zitto!” rise la piccola. “si, Harry, non preoccuparti, lo so. Ora vado. Buon lavoro!” poi si diresse verso la porta con un sorriso.

***

“ora, bambini, descrivetemi i vostri genitori” disse la signorina Stewart alla classe.

Dani non sapeva cosa fare, si trovava sempre in difficoltà quando doveva parlare di “famiglia”. Rimase incantata dalle parole degli altri bambini sulle loro mamme. Lei aveva Harry, era vero, ma non era la stessa cosa. O almeno immaginava.

Quando fu il suo turno Dani arrossì leggermente. Teneva gli occhioni verdi puntati sul pavimento. Dopo qualche minuto di silenzio l'insegnante la spronò innervosita: “su Danielle, non abbiamo tutto il giorno!”

“ehm.. Io.. Io non ho la mamma e il papà” balbettò la piccola.

Tra la classe si alzò un “ooh” e lei si affrettò a rispondere abbozzando un sorriso: “ma io ho Harry, il mio fratellone. E gli voglio tanto bene.”

***

“buon giorno signore” salutò educatamente Harry.

Tomlinson lo squadrò per poi allontanarsi e urlargli: ”vai a lavorare e vedi di guadagnarti il tuo stipendio moccioso”.

Harry era ormai abituato ai suoi insulti.

Si diresse verso il giardino e iniziò a pulire l'enorme fontana incrostata. Perchè quello era il suo lavoro: tenere dietro all'enorme giardino dei Tomlinson. Ma ormai era diventato più di un giardiniere. Lo usavano per sfogarsi. Ma Harry era disposto a tutto.

Si era imposto di avere sempre il sorriso quando lavorava.

Ma nessuno sapeva quanto gli costava farlo. Nessuno conosceva tutto il dolore che si portava dentro. Nessuno sapeva quanto fosse duro portare il peso di due vite da solo. Nessuno si era mai interessato di chiedergli come stesse. Nessuno si era mai preoccupato di cosa quel sorriso nascondesse. Nessuno. Si sentiva cosi solo.

“ciao” sentì dire a una voce squillante dietro di lui.

Si voltò e salutò con un “ciao” il ragazzo alto e abbronzato che stava dietro di lui. Doveva essere qualcuno che lo aiutava col giardino, pensò Harry riprendendo a pulire.

“sono Louis. Louis Tomlinson” continuò il ragazzo con voce squillante.

Harry si voltò di scatto balbettando: “mi scusi! Io n-non sapevo..”

“tranquillo, come ti chiami?” lo interruppe Louis sfoggiando un sorriso meraviglioso.

“Harry Styles” rispose con fare interrogativo.

“oh be' Harry, ero solo venuto a dirti di non badare a mio padre. Ho sentito tutte le cose che ti ha detto e mi dispiace che ti tratti cosi male”

Harry abbassò lo sguardo cercando di non guardare le iridi blu oceano di Louis

“non ti preoccupare”

Louis sorrise.

***

Finalmente arrivò la sera ed Harry si diresse verso casa. Era distrutto e stava morendo di fame. Sperò che i soldi che aveva dato a Dani fossero bastati per comprare del cibo, non voleva rimanessero a digiuno per l'ennesima volta.

Entrò in casa. “Dani!” salutò il ragazzo.

Vide la sorella corrergli incontro ed abbracciarlo

“Harry!” gridò sorridendo.

“come è andata oggi?” le chiese

“mmm.. Abbastanza bene” evitò di dirgli della descrizione della famiglia “e tu?”

“mmm.. Bene” rispose imitandola.

Dani rise, trascinando poi il fratello in cucina, come se gli avesse letto nel pensiero.

“hai gia mangiato?” chiese il più grande sedendosi.

“si. Ehm.. Mi dispiace.. Non è tanto, ma è tutto quello che sono riuscita a prendere” si giustificò la piccola indicando il panino.

“non preoccuparti, va benissimo” rispose il riccio rassegnato.

Osservò il viso lentigginoso della piccola. Somigliava tantissimo a sua madre ma lei non poteva saperlo.

Conosceva cosi bene sua sorella che sapeva quando lei doveva dirgli qualcosa solo guardando le sue iridi verdi.

Dopo qualche minuto di silenzio, Dani allungò al moro un biglietto.

“cos'è?” chiese lui afferrandolo. Lei non rispose, ma aspettò un commento di Harry. Lesse velocemente. Era il biglietto da visita di una scuola di ballo.

Harry sapeva quanto lei amasse la danza, quanto sognasse di esibirsi nei teatri più importanti del mondo. Sapeva che avrebbe dato tutto pur di realizzare il suo sogno. Ma non potevano permetterselo. Era duro per Harry dirle continuamente “no” a tutto. Avrebbe voluto poterla sostenere.

“Dani, ascolta, non possiamo. E' troppo” le disse il più dolcemente possibile.

“si hai ragione” sorrise debolmente. Si alzò e andò a sedersi sul letto. Avrebbe dovuto immaginarselo. Ci era rimasta un po' male ma poi ripensò a tutti i sacrifici che Harry stava facendo solo per mandarla a scuola e capì che non era giusto reagire cosi al “non possiamo, è troppo” di suo fratello.

Si asciugò una lacrima appena sentì dei passi avvicinarsi a lei.

Percepì la pelle calda di Harry in contatto con la sua spalla.

“ehi” sussurrò il maggiore “non piangere, sorellina” disse abbracciandola. Le lasciò un tenero bacio sulla testa e sussurrò: “un giorno potrai diventare una ballerina ed esibirti in tutto il mondo. Ed io sarò lì a sostenerti” fece una breve pausa poi continuò: “presto tutto questo finirà te lo prometto”

“lo spero” rispose Dani chiudendo gli occhi.

Passarono qualche minuto in silenzio poi Harry iniziò a canticchiare: “Just close your eyes, the sun is going down, you'll be alright, no one can hurt you now, come morning light....”

La sua voce era profonda, incantevole.

Dani conosceva bene quella canzone: Harry gliela cantava sempre quando era più piccola per tranquillizzarla.

“you and I'll be safe and sound” cantarono contemporaneamente. La voce di Dani era profonda come quella del fratello, forse un po' più roca, ma davvero matura per una bambina di 10 anni appena.

“ti voglio bene” sussurrò la piccola.

“anch'io Dani te ne voglio” mormorò il ragazzo baciandole la fronte calda.

Dani si addormentò poco dopo, ancora abbracciata al fratello.




ANGOLO AUTRICI!
Alohaa! speriamo che questo capitolo vi sia piaciuto! ringraziamo le visite e aspettiamo di sapere cosa ne pensate!
al prossimo capitolo!
la coppia che scoppia xx

   
 
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