Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: tiamoharreh    26/08/2014    1 recensioni
“Zayn era tutto ciò che per cui si alzava la mattina, per cui affrontava il lavoro e per cui tornava a casa con la speranza di un giorno migliore, perché Zayn era in grado di dargliela. Quel ragazzo era in grado di esserci dove tutto il resto non c'era, dove il mondo cessava di esistere.”
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

You taste of strawberries

________________________________________________________________
Quel piccolo appartamento era l'ideale.
Perfetto per due teneri cuori la cui fiamma bruciava d'amore.
Per iniziare sarebbe stato il più adatto e anche se non era granché, era casa loro.
Erano riusciti a mettere via i soldi necessari per procedere nell'acquisto e ce l'avevano fatta. Finalmente era tutta loro. Si trovava in un nido nascosto di Birmingham dove nessuno avrebbe potuto interferire con la loro nuova vita.
Era il loro piccolo focolare e quelle parerti strette creavano intimità.
Tuttavia quell'appartamento che si affacciava sulla strada non sapeva di nuovo. Sapeva di cose belle, di speranze, di ambizioni e di felicità.
Come quella che stava passando allegramente nel volto di Zayn, accompagnata da un sussurrato canto che armonizzava nella sua gola.
Sarà sollevato di vedere cosa sto facendo quando tornerà a casa pensò, con fierezza in petto.
Mise l'ultima striscia di pasta dolce sulla marmellata e guardò soddisfatto la sua opera d'arte. Sorrise, come se avesse preparato la cosa più squisita del mondo e come se fosse l'unico in grado di comporla in modo così raffinato.
Sì infilò i suoi guanti preferiti. Liam glieli aveva regalati per il suo compleanno perché sapeva quanto Zayn amasse cucinare.
Non che si ingegnasse in piatti aristocratici, ma nel suo piccolo riusciva a dar sapore a qualsiasi cosa, o almeno per Liam era così. Per lui tutto sapeva di buono da quando aveva conosciuto Zayn.
Quei guanti gli facevano le mani più grosse di quanto non le avesse già, erano gialli come il colore delle pareti della cucina, e Zayn non poteva farne a meno. Erano i loro nuovi partners.
Aprì il forno e il caldo soffocante che ne fuoriuscì gli appannò la vista.
Tossì poiché rimase strozzato in quell'afa, e recuperando l'ossigeno accolse la teglia tra le sue mani e la fissò dentro il forno. Mise a 180 gradi la temperatura e abbandonò la cucina.
Si lasciò abbandonare sul divano, massacrato della giornata pesante a casa a pulire e a mettere in ordine. Era stanco, ma non lo sarebbe mai stato abbastanza per Liam. Sapeva che sarebbe tornato anche lui altrettanto sfinito dal lavoro, e niente meglio di una torta avrebbe potuto risollevargli il morale.

«Mmm! Che profumino!» Liam entrò in casa e fu travolto da quell'odore misto al biscotto e alla frutta. Cos'era?
Si tolse la giacca e l'appese all'appendiabiti. Sapeva che Zayn non tollerava il disordine, e portò rispetto alle fatiche del ragazzo.
Non udì risposta alla sua affermazione, così si affrettò per vedere dove fosse sparito.
Passò per la cucina e quell'odore così invitante si fece più fitto. Diede una sbirciata oltre il lavello per spiare cosa stesse combinando il moretto, poi fu distratto da un suono.
La tv nell'altra stanza era accesa. Intuì che Zayn fosse lì e si avvicinò.
Varcò la soglia e lo vide sul divano sdraiato. Sopra dei pantaloni comodi portava ancora la tutina rossa e bianca da cucina.
Sorrise nel vedere quanta tenerezza emanava quella scena.
Zayn dormiva rannicchiato sul divano. Era sommerso nel sonno. Sarà stanco, il mio piccolo! si accigliò Liam per scrutarlo meglio.
Abbassò di poco il volume della tv perché creava solo confusione e non voleva disturbare il sonno del ragazzo.
Si accovacciò accanto al divano, gambe piegate e in punta di piedi.
Voleva stare lì, a guardarlo mentre dormiva.
Il sole asciutto che a quell'ora non faceva male, coi suoi raggi si svelava ogni tanto quando il vento spostava le tende del salotto, e il viso del moro veniva illuminato.
Liam pensò a niente e pensò a tutto.
Amava così tanto quella creatura. Zayn era così piccolo e indifeso e sapeva che lui era sempre stato la sua forza. Sapeva che Zayn aveva bisogno di lui, e non avrebbe mai fatto in modo di fargli mancare qualcosa.
Lo amava in modo chiaro e profondo.
Liam non era mai stato abile con le parole perciò tutto quello che aveva da dare spesso lo dava a gesti mentre Zayn lo riempiva di frasi dolci, di regali, di gesti affettuosi che gli travolgevano il petto e il suo cuore faceva capolino qualsiasi cosa l'altro dicesse. Zayn lo faceva sentire speciale, e anche se era proprio il moro ad avere bisogno di lui, in realtà era più Liam che non poteva fare a meno dell'altro.
Zayn era tutto ciò che per cui si alzava la mattina, per cui affrontava il lavoro e per cui tornava a casa con la speranza di un giorno migliore, perché Zayn era in grado di dargliela. Quel ragazzo era in grado di esserci dove tutto il resto non c'era, dove il mondo cessava di esistere.
Attimo dopo attimo Liam sentiva di essersi perso ancora in quell'amore così disperso in mare aperto. Un mare pieno di sentimenti le cui onde incontrandosi suonavano il nome del ragazzo che dormiva davanti ai suoi occhi. Oh Zayn.
Si commosse, rendendosi conto di quanto tenesse a quel ragazzo. Di quanto aveva combattuto per averlo e di tutti i sacrifici che aveva fatto per accoglierlo nella sua vita, riuscendo a dare spazio a un luogo tutto loro: quell'appartamento.
Era arrivato nella sua vita quando meno se lo aspettava e in un batter d'occhio gli fece perdere la testa.
In quel momento mentre lo guardava dormire si ricordò quanto si rese ridicolo davanti a tutti pur di far colpo su di lui, o di tutte quelle figuracce fatte pur di piacergli, e anche di tutte quelle paranoie che lo assalivano per paura di non averlo mai.
Ma Zayn era diverso, aveva un'anima che nessun altro aveva. Sapeva comprendere, era sorprendentemente sensibile e come per miracolo si innamorò di Liam.
Fu il giorno più bello della sua vita.
«Perché piangi?» la voce increspata di sonno di Zayn lo distrassero dai suoi viaggi nel passato. Nonostante l'altro avesse gli occhi socchiusi, riuscì a sorprendere Liam in uno dei suoi rari momenti di debolezza.
«Lo vuoi davvero sapere?» rispose dopo poco l'altro. Forse era ora di ricambiare Zayn di tutto quell'amore che ogni giorno, ogni ora, ogni momento gli dava.
Quel giorno Liam sentiva di amarlo più del solito. Era sopraffatto da una scia di sentimenti forti e tutto quello che voleva era cullare il suo Piccolo Angelo. Sì, lo chiamava così.
Perciò Liam sorrise, e si morse il labbro inferiore in segno di imbarazzo.
Gli occhi scuri di Zayn filtravano attraverso le lunghe ciglia nere che gli decoravano il viso. Quell'iride così colorata fu la trappola per Liam, che in men che non si dica si tuffò sopra di lui e lo abbracciò forte, incastrando le mani tra le fessure del divano fino a far sfregare i loro petti l'uno contro l'altro e a far toccare i loro cuori.
Alla fine io e te siamo una cosa sola pensò Liam.
Zayn non fece domande, si sorprese di quell'attacco improvviso da parte del ragazzo ma non gli dispiacque. Ricambiò la stretta e avvinghiò le braccia attorno alla sua schiena per stringerselo al corpo ancora di più.
«Profumi di casa, Zayn. Della nostra casa. Profumi di te ed è in assoluto il mio odore preferito» disse Liam tutto a un tratto lasciando un piccolo bacio sulla gola dell'altro. A quest'ultimo vennero i brividi, una scossa piacevole gli percorse il punto più sensibile della spina dorsale. E poi ancora brividi.
Liam sentì fremere quel corpo fin troppo sottile ed esile sotto di sé e sorrise. Quel ghigno amorevole sfiorò la pelle olivastra e bollente di Zayn, che si sentì sciogliere a quella carezza.
Gli era mancato Liam. Odiava stare a casa da solo e passar le giornate senza di lui. Però fortunatamente lavorava e questo era l'importante.
Si promise che avrebbe cercato anche lui un lavoro, non lasciando tutta la responsabilità del mantenersi a lui. Voleva aiutarlo.
Se lo coccolava fra le braccia, gustandosi il giusto sapore del suo ritorno a casa. Si inebriò le narici del suo odore di uomo, passava le mani fra i suoi capelli e lo tranquillizzava, lo calmava e lo rilassava. Lo rassicurava del fatto che in quel momento era finalmente a casa, in santa pace, senza stress, senza pensieri. Solo con lui. Solo insieme. Insieme Sempre.
Liam continuava a baciare delicatamente la gola di Zayn fino a salire sulla mascella, sul mento, sulla guancia.
Quei baci erano l'essenza più infusa dell'amore. Così piccoli, rubati, leggeri, soffiati. Erano i baci che facevano tremare il cuore.
Finalmente le loro labbra si sfiorarono, a far desiderare qualcosa di più, ma Liam rispose con un sorriso e uno sguardo di ammirazione in ciò che stava guardando: l'espressione impaziente di Zayn.
Lo accontentò. E finalmente lo baciò, lasciando che lo assaporasse e che scoprisse la furbata che aveva fatto poco prima.
Infatti questo interruppe il momento. Era prevedibile.
«Perché sai di fragola?» la fronte di Zayn si aggrottò e il suo sguardo si fece curioso.
Liam si lasciò desiderare, e non rispose. Si morse ancora le labbra, divertito.
«Non me lo vuoi dire, eh?» quell'umore simpatico si aleggiò anche sulla bocca chiusa in una smorfia di apprezzamento di Zayn.
Liam rise silenziosamente e sollevò la testa, lasciando in bella vista il suo collo nudo e si godette l'espressione impassibile e stupefatta di Zayn.
Lo stava invitando a giocare.
«Allora è così che funziona? Bene.» lo sguardo del moro lasciò trasparire le sue intenzioni.
In un movimento repentino inarcò la schiena e si sollevò per infine rimanere seduto, con Liam sopra di lui con le gambe accavallate che aspettava ancora il suo compenso.
Zayn si avventò e lasciò velocemente dei baci soffici su tutta la gola di Liam, mentre un tocco un po' più dolce e delicato lo posò sulla voglia marrone che si trovava sul lato sinistro della gola del ragazzo.
Zayn baciò quella macchina scura con attenzione, come a volersene prendere cura, e quella lentezza nel poggiare le labbra fece venire i brividi a Liam. Ora capisco cosa prova quando lo faccio io a lui.
Ma Zayn interruppe quelle effusioni tenere iniziando a fare il solletico ai fianchi di Liam, gustandosi col massimo desiderio la risata del ragazzo, così acuta, allegra e contagiosa.
«No Zayn, ti prego basta!» urlava Liam mentre si dimenava sul divano cercando di liberarsi dalle mani dell'altro.
«Mi dirai perché sai di fragole?» lo ricattò divertito Zayn, con quel sorriso furbo che faceva sentire Liam piccolo piccolo.
«Sì, sì, te lo dirò! Ma ora ti prego, basta!» lo implorò.
Allora Zayn mollò la presa e si riportò il ragazzo in grembo, poggiandogli addosso uno sguardo curioso e impaziente, ma sempre divertito.
«Allora?»
«Mmm... è probabile che io abbia assaggiato una fetta di quella crostata invitante che si trovava in cucina.» ammise alla fine Liam, K.O. dopo quella sfiancante battaglia persa in partenza.
«E' probabile dici?» ripeté Zayn con un tono che sapeva che avrebbe fatto perdere la testa a Liam. Infatti questo avvampò e le sue guance si colorarono di rosso in un battibaleno. Annuì lentamente, quasi facendolo di nascosto.
Allora senza permesso Zayn spinse veloce la testa di Liam contro la sua e lo baciò di nuovo. Baciò le sue labbra e le assaporò a fondo.
Poi si staccò. Aveva la bocca tutta rossa dal troppo impegno che ci aveva messo per studiare quella di Liam accuratamente.
«Mmm... - si mordicchiò le labbra per scrutare ancora quel gusto – Sì. E' decisamente probabile, Liam.» disse sorridendo.

________________________________________________________________

                                               
 

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: tiamoharreh