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Autore: MaryMaria99    26/08/2014    0 recensioni
Ehi ciao! Non ti dico chi sono tanto più in la lo capirai da solo "Tesoro bello", si forse hai già capito chi sono, ti chiamavo spesso così per scherzare, come dimenticarlo.
[...]
La notte. Era lei che ci aveva fatti avvicinare.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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Ricordi di te...
 

Avviso: Questa ff non è mia, ma di una mia amica che durante il suo ultimo giorno di vacanza mentre tornava a casa la scritta pensando a lui, ha scritto questa lettera cartacea, nascondendola nel suo diario, senza mai inviargliela. 
Forse mi ucciderà sapendo che l'ho pubblicata, ma quando l'ho letta mi è venuti in mente, che magari un giorno, anche lui la leggerà e forse capirà quello che lei, non gli ha mai detto.



Ehi ciao! Non ti dico chi sono tanto più in la lo capirai da solo "Tesoro bello", si forse hai già capito chi sono, ti chiamavo spesso così per scherzare, come dimenticarlo.
Sai quando prima, qualche ora fa sono arrivata a casa tua....ho pensato a quando ci siamo visti la prima volta e poi ho sorriso divertita.
Noi ci conosciamo da sempre...quand'é che ci siamo visti la prima volta?
Probabilmente adesso penserai qualcosa del tipo "La testa non ti funziona bene", beh si, può darsi.
Ti ricordi quand'è che ho iniziato ad abbracciarti? Beh spero col cuore che ricordi quando, perché morirei se così non fosse.
Tutti dicevano che era perché ero stata una settimana a casa tua, ma io lo so, e spero anche tu che non era così.
La notte, era lei che ci aveva fatto avvicinare.
Quando stavamo da soli mi sdraiavo sul divano con le gambe sulle tue e tu mi accarzzavi i polpacci lentamente con la punta delle dita, mentre la notte, la notte salivi sul mio letto e mi baciavi le guancie, mi abbracciavi dolcemente.
E io la prima volta ero stupita, perché mi avevi chiesto "Posso salire?" Io risposi di si, ma non mi aspettavo di sentire le tua braccia stringemi, non sapevo che fare e incosapevolemente accconsentivo a tutto.
Ricordi quando venivo dietro di te e ti baciavo il collo? Tu rimanevi fermo e immobile, continuando a giocare a minecraft.
Ricordi quando guardammo Iron-man da soli nella sala di casa tua? 
Tua madre era fuori, tuo babbo era a lavoro e tuo fratello....beh lui era sempre fuori.
Eravamo da soli sul divano e anche se piccolo il gesto per me era stupendo. Mi avevi messo il braccio dietro la schiena e con le dita mi carezzavi il braccio.
Il mio ricordo preferito sai qual'è? Quello quando le nostre labbra si sono sfiorate, io non avendo mai baciato avevo paura e così ero andata indietro con la testa, ma tu mi avevi baciata comunque, sfiorando le tue labbra con le mie, mentre tenevi le braccia dietro la mia schiena.
Erano così morbide... .
Quei ricordi li custodisco con amore e malinconia, un po' come tutti gli altri.
Eppure, tesoro bello, quello che più di tutti vorrei eleminare è l'ultima notte che passai da te.
Eri salito, e io come una stupida, ti avevo mandato via, probabilemnte perché nella stanza accanto dormivano i miei, ospiti solo quella notte per il ferragosto che sarebbe avvenuto il giorno dopo.
Volevo morire, quando ti vedevo insstere perché non smettessi di baciarti il volto e il collo e di accarezzarti la pelle. Io ti sussurravo di no, che non volevo continuare. Che grosso errore che ho fatto! La sera dopo non mi hai rivolto la parola, quasi e non mi hai nemmeno salutato, io ti ho abbracciato e tu mi hai detto soltanto ciao.
Non hai idea di quante lacrime ho speso per il mio stupido modo di fare!
Ricordo con tristezza quando l'anno dopo venni in vacanza e c'eri anche tu, tutti i giorni ero da te, abitiamo accanto di casa.
Entravo in camera tua, e ti baciavo, ti baciavo fino a farti divetare rosse le guancie.
Un giorno indossai un pantalancino che mia mamma aveva appena preso, era blu a vita alta e se camminavo mi si vedeva il sedere...mi ricordo che mamma insisteva per farmelo mettere e diceva che non era vero.
Venni da te mi sedetti sul tuo letto e ti salutai con un bacio sulla guancia, poi mi alzai e dissi " mi si vede il sedere" non era un invito a guardarmelo, solo una costatazione, però tu l'hai guardato e io sono morta dal ridere.
Quella stessa giornata ti dissi che avevo voglia di coccole, tu ti sei sdraiato e mi hai fatto sdraiare al tuo fianco, ti baciai tutto, anche l'angolo della bocca. Ero nio che avevo voglia di coccole, eppure alla fine tu sei stato quello coccolato, ma a me va bene così.
Ricordo bene, quando mi leccai il labbro, dove mi era rimasta la tua saliva.
Quei ricordi erano belli, tu eri perfetto, ti lasciavi baciare fregandoti il giusto delle persone che potevano guardarci.
Ma quest'anno.
Quest'anno no, non mi è piaciuto affatto, il tuo sguardo non si è posato su di me una volta sola, il perché è semplice, quest'inverno mio babbo è diventato il tuo padrino.
"E' come un secondo babbo" mi hai detto, mi hai detto che non dovevo nemmeno pensarci a te, per questo non hai cagata mezza volta, almeno non come gli anni precedenti.
Ti baciavo, ma tu ti scansavi quasi, ti abbracciavo e tu non ricambiavi, ti toccavo e tu toglievi la mia mano dicendo "Soffro il solletico".
Ti sei comportato da amico tutto l'anno e la voglia di provare dinuovo quei ricordi è forte e potente, se si potesse tornare indietro nel tempo.
Probabilmente non sarei andata indietro con la testa e non ti avrei detto di no.
Ma di quest'anno ricordo con ardore, le risate fatte assieme, le passeggiate e quando tentavo di guardare con chi chattavi, perché sono ciacciona! 
Ricordo con cuore quella giornata al mare. Quanti voli ho fatto.
Eravamo a riva, l'acqua fino alle ginocchia, tu cercavi i sassi con la mascherina e io ti ero accanto, hai alzato lo sguardo, mi hai preso le ginocchia mentre ancora eri seduto in acqua e mi hai buttata in acqua.
Quando siamo stati nella stessa macchina con mia sorella e tuo fratello, per andare mangiare la pizza tutti assieme.
Quando la sera aspettammo la pizza tutti insieme e arrivò dopo tre ore, ti ero accanto ti sono sempre stata accanto.
E quella sera di ritorno, ho visto le stelle appoggiate alle tue gambe, stretti tutti e quattro nella macchina, schicciati, mi ero messa in avanti e poi mi sporsi verso il finestrino e guardai le stelle, pensavo a te, alle tue labbra, alle tue guance, al tuo sorriso buffo e goffo, pensavo a tutto di te.
A quanto hai miei occhi eri perfetto.
Le lacrime che adesso stanno bagnando questa lettera sono tutte per te, Tesoro Bello.
Sai, cos'altro ricordo con amore e malinconia, il giro sul trenino, quando abbiamo fatto il giro della città! Tu gridavi e io salutavo le persone, eravamo tutti assieme, ma io ero davanti a te e ti fissavo con la coda dell'occhio.
Aspetta, questo è successo solo ieri sera...che stupida, certo che ricordi, almeno questo!
Ed eccomi qua, ti sto abbracciando con tutto il bene che provo per te, ma tu mi stai mallapena toccando! Insomma, non so quando ti rivedrò, ti ho dato un bacio, ma tu come sempre sembravi infastidito. Forse sono pesante, ma fino ad'ora ti ho semplicemente baciato le guancie.
"Lo sai che ho un ossessione per le tue guancie morbide e vellutate come la pelle di un bambino".
Ed'eccoti che saluti tutti sorridente dal finestrino della macchina, dicendo semplicemente "Tanto poi noi ci rivediamo" E' vero, ma un solo secondo lontana da te, mi fa male. E la voglia di piagere mi assale.
E in più ogni giorno, ho la brutta sensazione, che morirò con il dubbio, il dubbio di non sapere il perché ti comportavi così con me, per farmi star male? O cosa?
Tanto è inutile, è inutile crcare da sola il motivo. Non lo troverò mai, foprse proprio perché non esiste un motivo preciso.
E se c'è, scommetto che nemmeno tu lo sai.
Però mi sento stupida sai? Questa lettera tu non la leggerai mai, resterà qui dentro al mio diario e la strongero tra le mie mani ogni volta che avrò la (s)fortuna di vederti.
Ma a me va bene così, tu mi vuoi bene e lo so, e mi accontento di questo.

Beh ciao.
   
 
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