“Benvenuti a Top Chef: la sfida!” annunciò la squillante voce di Molly, la bionda presentatrice del programma “Oggi avremo tra noi alcuni degli Chef migliori d’Europa e i loro celebri aiutanti ancora alle prime armi” non penso che qualcuno abbia capito quello che ha detto, ma non importa. Ora l’unica cosa che importa è avere lui qui, accanto a me. Sfruttai i minuti che Molly impiegò a presentare le altre squadre per guardarlo: gli occhi azzurri si guardavano attorno spaesati e si scompigliava i capelli imbarazzato, voltandosi ogni tanto per guardarmi e calmarsi un po’. Adoro l’effetto che ho su di lui, quasi calmante, e il sorriso che sfoggia subito dopo.
“Bene, l’ultima coppia è quella formata da Harry Styles e il calciatore Louis Tomlinson. Cosa cucinate?”
“Crepes dolci con fragole al cioccolato” risposi
“Interessante! Harry, concedimi una domanda: è vero che hai invitato Louis perché hai una cotta per lui da quando vi conoscete?” Stronza.
“Eh? No! È solo un mio vecchio amico” dal suo sguardo capii che non aveva creduto a niente, ma almeno se ne andò e cominciò la sfida.
“Allora Lou, tu pensi a sbattere le uova mentre io intanto preparo le fragole,ok?”
“Cos’è che devo fare con le uova?”
“Non ci credo che non sai sbattere delle uova” sapevo che non era proprio un genio in cucina ma pensavo che almeno riuscisse a sbattere delle fottute uova
“Ehm… no”
“Vieni, ti faccio vedere. Rompile e aprile nella ciotola, poi prendi una forchetta e fai questo movimento fino a che non è tutto ben amalgamato, ok?” gli presi la mano e lo guidai nei movimenti per un po’, poi lo lasciai lavorare da solo e mi dedicai alla mia parte.
“Bene Lou, adesso aggiungi zucchero, latte e farina”
“Ok Harry” versò il latte e prese il barattolo dello zucchero. Mi venne quasi un infarto quando vidi che ne mise metà nell’impasto.
“Lou che cazzo fai!” non riuscivo a capire neanche io se ero arrabbiato o divertito
“Metto lo zucchero! E ora hai detto che serve la farina no?” prese una manciata di farina dal sacco e me la tirò addosso, per poi fare la stessa cosa altre due volte.
“Lou!” urlai mentre prendevo anch’io della farina per ricambiare il gesto. Lui rise e mi guardò con quegli occhi che sembravano fatti di ghiaccio. La stessa cosa valeva per il suo cuore, e lo avevo imparato a mie spese. Avevo provato e provato ma non ero mai riuscito a renderlo mio, non avevo mai avuto la sensazione che mi appartenesse, tranne che in quel momento. In quel momento sentivo davvero la speranza di essere riuscito a sciogliere anche solo una piccola parte di quel cuore di ghiaccio, che conteneva tutto quello che desideravo.
Mi accorsi che il tempo stava passando velocemente e che avevamo gli occhi di tutti gli altri partecipanti addosso e, anche se non mi importava granchè di vincere, decisi di  iniziare a cucinare seriamente. L’ultima mezz’ora fu abbastanza calma, solo qualche scambio di battute, sguardi e mie imprecazioni per la sua stupidità culinaria.
Finimmo il piatto appena in tempo per la chiamata di Molly, che non riuscì a trattenere un sorriso quando ci vide salire sporchi di farina sulla gradinata.
Le crepes erano venute malissimo, tanto che ce le diedero da finire, così andammo in un ripostiglio per “gustarci” le nostre schifezze. Facevano proprio schifo.
“Harry, hai del cioccolato sulle labbra” mi disse Louis appena finimmo di mangiare.
“Mh, dove precisamente?”
“Qui” disse, e si avvicinò a me col viso per poi leccarmi il cioccolato via dalle labbra.
“Mi sei mancato così tanto” sussurrò appena, e io cedetti. Non ce la facevo più ad averlo davanti agli occhi e non poterlo toccare, non poter sentire il sapore delle sue labbra e i suoi sospiri sul mio collo. Lo baciai  con foga e lui ricambiò, poi si stacco un attimo, mi guardò negli occhi e mi baciò di nuovo con ancora più sentimento. Azzuro e Verde. Cielo e terra. Avevamo bisogno l’uno dell’altro come il cielo e la terra. Senza di lui io cos’ero? Chi vorrebbe svegliarsi senza un cielo da guardare, senza un cielo delle tre di mattina pieno di stelle che infondono speranza. Senza un tramonto e un’alba. Lui per me era tutto questo e molto di più.
Lui si alzò e io gli calai i pantaloni rimanendo in ginocchio, con la sua erezione davanti agli occhi. Passai le mie dita sull’orlo dei suo boxer e poi li tolsi e presi il suo membro tra le mani e poi in bocca, circondandolo con le labbra e leccandolo nel modo che a lui piace tanto.
“Harry” ansimò
“Urla il mio nome Lou, fai sapere a tutti che sei mio”
“Harry, Harry” urlò un’ultima volta prima di venire nella mia bocca.
Ci accasciammo a terra un attimo, lui ancora mezzo nudo, ad assaporare il momento per un po’.
“Harry, Louis, siete lì dentro? È ora delle premiazioni”
“Si, arriviamo” risposi mentre Lou si rivestiva. Uscimmo per raggiungere gli altri e mentre stavo per chiudendo la porta mi si avvicinò da dietro e mi sussurrò:
“Mi eri mancato” per poi avviarsi nella sala.
--------- SPAZIO AUTRICE --------
Hey! :)
Allora, innanzitutto vi ringrazio perchè se state leggendo questa nota vuol dire che avete letto la OS e spero davvero che vi sia piaciuta! E' il mio primo "testo" su EFP e conto di scriverne altri, penso soprattutto OS ma ho in mente una FF e ci tengo a dirvi che non saranno tutte Larry!
Sarei molto felice se lasciaste una recensione e niente,  baci! x