Pov Sofia: Ci sistemiamo con Lid, con in mano la bambolina di Nida per stabilire il contatto, seduta al centro e noi intorno che la tocchiamo con una mano sulle sue braccia. Hamal ha entrambe le mani sulle sue spalle, e ha già chiuso gli occhi. Li chiudiamo anche noi e iniziamo. Facciamo fluire l'energia verso di lei, finché non cade in trance. Ci resta per un quarto d'ora circa, poi si riscuote, ansante e spossata per lo sforzo. Karl si alza e le da un bicchiere d'acqua, e lo accetta grata. << Allora? Hai capito dov'è? >> le chiede Fabio ansioso. << Parlez-vous français? >> chiede con sguardo ovvio. << Francia. Sai che città quanto meno? >> le chiede Karl entrando in " modalità secchione " come la chiamiamo noi. << Parigi, c'entra la Senna. >> risponde sicura. << C'é un problema. Nessuno di noi parla francese. >> faccio notare. << Io parlo francese molto bene e conosco Parigi, ci sono già stata >> ci interrompe Hamal. << Fantastico! Hamal sei la nostra guida. >> esclamo io, ma Fabio ci interrompe. << Buoni buoni buoni. Chi ci assicura che non stia mentendo per un briciolo di avventura? >> é sospettoso, ma so dov'è il problema. << Fabio, ti posso parlare un secondo? Torniamo subito ragazzi >> li avverto mentre cercano il posto sul portatile di Hamal. << Certo Sofi. Vieni. >> e mi guida in una stanza da letto. << Era la tua camera? >> gli domando entrando. É grigia, con mobili neri e il letto di un bambino con scorpioni dipinti sui lati. << Già. Di che volevi parlare? >> << Tu non ti fidi di Hamal o hai qualche problema perché tuo padre potrebbe voler venire? >> detto ciò sospira profondamente. << Il fatto é che non c'è mai stato negli ultimi 17 e passa anni. Non mi é mai servito, e rivederlo me lo ha ricordato. Se non ci avesse abbandonati mia madre sarebbe ancora viva. E questa non gliela perdono. Inoltre Hamal é mia sorella ormai, e ho ucciso suo padre e fatto uccidere sua madre. >> rivela. Ma una voce ci interrompe << Io non c'ero Fabio, e se l'hai fatto avrai avuto i tuoi buoni motivi. Come hai detto tu sei mio fratello. Quindi piantala di piagnucolare, mio fratello non deve essere una mammoletta frignona! Per quello c'è Sofia! >> e scoppiano a ridere. << Ehy! A Parigi vi faccio dormire nella hall. Mentre mi rimorchio qualche francese. >> esclamo facendo un finto broncio. << Nah... Mi ami troppo... >> e prova a darmi un bacio a stampo cingendomi con un braccio la vita. Gli metto un dito sulle labbra. << Sei stato cattivo. Niente bacio. >> gli sussurro a un centimetro dalle labbra e gli bacio l'angolo della bocca. << Eddai! >> e mi fa gli occhioni da cucciolo. << No. >> tutta questa scenetta con Hamal che si spancia dalle risate. << Tu ridi, ma mi sa che stanotte mi caccia. >> l'avvisa serio. << Torniamo dai. >> e li precedo nella stanza di Hamal. << Sofia, quindi verrò? >> mi chiede Hamal davanti a tutti. << Ovviamente. Chiama Andràs. Comunichiamoglielo. >> e lo va a chiamare. << Ragazzi, avete trovato il posto? >> domando loro. << Oh sì. A quanto pare secondo la leggenda un drago abitava una caverna nei pressi della Senna. Che casualità >> dice Lid in tono ironico. << Inoltre il potere dell' Albero é dannoso per Nida ma non per Ofnir. Una grotta intrisa di quel potere basta per spossarla. >> esclama preoccupato Karl. << Ewan, Chloe, ho una brutta notizia per voi. Ai francesi gli inglesi non piacciono molto. >> gli dice Fabio. << Pazienza, sono i rischi del mestiere >> dice Ewan facendo spallucce. << Non sarebbe la prima volta che non piacciamo a qualcuno. >> fa notare Chloe. << Ragazzi che succede? >> chiede entrando Andràs. << Andràs, non farò giri di parole. Noi dobbiamo andare a Parigi, e ci serve che Hamal venga con noi. >> gli spiego la situazione. << Assolutamente no. >> << Papà vieni con me. Dobbiamo parlare. >> gli ordina Fabio. << Ok. >> Spariscono venti minuti, si sentono ogni tanto urla che non capiamo, ma restiamo in silenzio. Tornano e Fabio é visibilmente arrabbiato, mentre Andràs é avvilito. << Ok. Quando partirete? >> domanda guardandomi. << Dobbiamo sentire gli altri tre che sono con noi. É mio padre che paga tutto, ed é la madre di Ewan e Chloe che organizza i viaggi col marito, che era il mio maggiordomo, che fa i bagagli. Ma non credo che in questo viaggio verranno. >> gli spiego ed annuisce. << É ora di pranzo, non vorremmo disturbare oltre. Grazie di tutto, noi ci siamo già scambiati i numeri per organizzarci. >> ringrazia Chloe gentile come sempre. << Perché non rimanete a pranzo? >> chiede. << Non mi pare una buona idea >> dico guardando Fabio, e lui capisce al volo. << Certo certo, vorrete sicuramente tornare in hotel. Quanto starete fuori? >> ci domanda guidandoci verso l'ingresso. << Non più di due settimane. Metti vestiti comodi e leggeri in valigia. Possiamo chiamarti Amy? Hamal é più difficile se capisci che intendo. >> finisco rivolta ad Hamal. << Non ho problemi. >> e ci apre la porta. << Claude? >> chiede Fabio prima di andare scatenando la mia gelosia. Perché non mi aveva parlato di lei prima!? << É uscita >> risponde Andràs evasivo. Brava ragazza attaccata alla sua vita. << Bene. Papà, Amy, ci vediamo domani. Salutatemi Claude >> risponde spiccio Fabio. << Certo figl... Fabio >> gli dice bloccandosi, probabilmente ricordando il primo incontro. << Grazie di tutto. Ehm... Amy? Tieni acceso il cellulare, noi abbiamo parecchie visioni sognando e non é rara una riunione alle quattro del mattino. >> la avvisa Karl. << Va bene. Ciao ragazzi! >> e usciamo.
***
<< Quindi é a Parigi? Ofnir ha gusto, devo ammetterlo >> afferma il prof dopo che gli abbiamo raccontato tutto. << Già. >> e continuiamo a pranzare. Al dessert Gillian chiede quando vogliamo partire. << Dopodomani mattina é possibile? >> chiedo io. << Non so, chiamo l'aeroporto. >> e si allontana col cellulare. << Ottimo lavoro ragazzi >> si complimenta Thomas. << Grazie, ma ha fatto tutto Lidja. >> e Ewan sorride gioioso alla sua ragazza che arrossisce leggermente. << Abbiamo un volo prenotato per le undici. Oggi pomeriggio prenoto un appartamento. In hotel farebbero troppe domande. >> e si risiede. Mi arriva un messaggio da un numero sconosciuto: " Andràs ti vuole parlare. Vieni alle 16;30 qui a casa, non dirlo a nessuno, soprattutto a Fabio. Buon pranzo. Amy " Le rispondo con un veloce " ok " e tolgo il cellulare. << Chi era? Amy? >> domanda Lid. << No, era una ex-compagna della facoltà di lettere, mi ha chiesto una cosa. >> mento sorridendo. " Era Amy? " mi chiede Lidja nella mente. " Andràs " e le lancio uno sguardo eloquente. Capisce e non chiede più altro. << Torniamo in albergo a riposare? >> propone Chloe. << Certo, e stasera pigiama party tra ragazze! Gillian inclusa. Voi maschi fate come vi pare, la stanza di Fabio e Sofia é nostra. >> dice Lidja sadica, e colgo la palla al balzo. << Invitiamo anche Hamal, tanto posto c'è... La andiamo a prendere fra qualche ora e stiamo insieme per conoscerci meglio >> propongo innocentemente, e le ragazze approvano. Telefono ad Hamal cercando di farle capire che questa é la mia scusa per venire, e fortunatamente lo capisce. Convinco gli altri a lasciarmi la macchina per andare da sola, così che loro si possano preparare per fare shopping. I maschi non li vedremo neanche, ed é meglio così, ogni tanto stare tra donne ci fa piacere e ci fa bene. Tutte queste decisioni le abbiamo prese tornando in albergo. Andiamo ognuno nelle proprie camere per fare un pisolino, e Fabio crolla subito, facendomi sorridere mentre scelgo cosa mettere. Mi faccio una doccia, mi vesto con shorts di jeans, canotta bianca e sandali con zeppa alta. Mi applico un trucco leggero e mi metto a leggere un po' essendo ancora presto. Vado da Lidja e Ewan per prendere le chiavi della macchina a noleggio. Me le consegna Lid insieme a un paio di occhiali da sole perché ci stanno bene, a detta sua, e perché c'è molto sole essendo le quattro. Esco dal parcheggio e seguo le indicazioni del gps fino a Villa Szilard, e parcheggio nel vialetto. Busso alla porta e mi apre Andràs. << Ciao Sofia. Entra. Hamal si sta finendo di preparare. >> << Andràs volevi parlarmi. Sono qui. Avanti, cosa volevi dirmi? >>
ANGOLO AUTRICE:
S-Cosa voleva dirmi? Io-Sapessi... *risata malvagia* F-Ma lasci sempre la gente così, in sospeso? Dillo che ti diverti! Io-In effetti... Sono passati cinque giorni. Ho iniziato a scrivere solo stamattina e vi chiedo scusa, ma non mi andava proprio. Sto scrivendo altre quattro storie, e questa la sto leggermente lasciando da parte. Comunque sappiate che questa storia ha superato la metà, perciò... S-Non credo gli interessi sapere quanti altri capitoli durerà, anche perché non lo sai neanche te. Io-Giusta osservazione. Ni-Ma mi hai abbandonata? Io-No Nida, tranquilla... F-Fra quanto la salviamo? Io-Fra un po'. S-E come faremo? Io-Basta mi state stancando!!! Kiss kiss! S-Recensite. F-Ciao! Ni-Alla prossima!