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Autore: Pollotonto    26/08/2014    1 recensioni
Essere più che sembrare
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Esse Quam Videri




Mi trovo alla fermata dell’autobus, aspettando come sempre che quel dannatissimo mezzo passi. Faccio una smorfia al pensiero di dover correre per le scale per l’ennesima mattina. Sbuffo e sconfitta mi adagio sulla panchina della fermata che è tutt’altro che comoda. Mi si infreddolisce il sedere ogni mattina, ma quando arriva l’estate? 

Battendo il piede sul terreno a tempo con il brano che ho nelle orecchie guardo lo schermo del telefono come se facendo così l’autobus possa passare prima. Le sette e quarantacinque del 23 ottobre. “ é solo un altro giorno Aria “ penso tra me e me. Ho la consapevolezza di dover sempre dimostrare qualcosa a qualcuno. Io sono quella che studia sempre, quella che non fa mai niente di sbagliato, o almeno è quello che credono gli altri. Stanca di aspettare e non fare niente mi avvio a  piedi verso la scuola che, per fortuna non è molto lontana. Peccato che io sia troppo pigra per farmi tutta la strada a piedi. Camminando mi accendo una Camel Blue per smorzare la noia. Aspiro tutto il fumo possibile, lo faccio passare bene in tutto il mio corpo rilassandomi. La gente come al solito mi lancia occhiate che dicono tutto meno che “ brava stai fumando “ come se fumare ti possa rendere automaticamente una persona cattiva. Io credo di essere abbastanza normale. Che io sappia non ho mai ucciso nessuno, fino ad ora. Sono quasi arrivata all’entrata della scuola quindi a malincuore spengo la sigaretta, anche se ne avanzavano almeno tre tiri. Mangio una gomma per l’alito e messo su il solito sorriso finto che uso a scuola per far credere a tutti che quello sia il mio posto preferito. Mi sistemo bene la borsa a tracolla sulla spalla ed entro. Subito l’odore di muffa e polvere caratteristico delle scuole. Appena in tempo, perché la campanella suona proprio mentre salgo le scale. Subito la voce sexy di Luke Hemmings inonda l’intero edificio come un raggio di sole. L’ho visto poche volte girare per la scuola in quanto è costantemente impegnato alla radio. Ammetto che sentire la sua voce è una delle poche cose che mi piace davvero di questa scuola. Purtroppo non frequentiamo nessun corso in comune quindi lo vedo davvero poco. Arrivo di corsa in classe, giusto in tempo per sedermi tra Emily e Hanna. - Buongiorno Aria -

- Ciao Hanna - Non sono mai stata di molte parole però nonostante questo le mie amiche mi hanno sempre sopportato. Solo che non sapranno mai davvero tutto di me. Purtroppo parlare con gli altri per me è sempre stato difficile. Però mi è sempre piaciuto ascoltare per questo quella con cui mi trovo meglio è Hanna che, a differenza mia, non sta mai  zitta. 
- Come va con Calum? -Le chiedo io per evitare di ascoltare il professore- Bene, tuo fratello è così dolce - Risponde rivolgendosi ad Emily, lei alza gli occhi al cielo e con la sua solita delicatezza sbuffa - Mio fratello è un coglione - Rido perché in fondo è vero. Mi rimetto a fare finta di seguire la lezione pensando a tutt’altro. Mi giro verso il corridoio ed attraverso il vetro della porta vedo seduto al banco Luke. Sta parlando con Michael. “ oggi ha i capelli verdi, di bene in peggio insomma “ penso tra me e me. Sorrido al pensiero che a lui piaccia Spencer. Mi fa sorridere ancora di più che l’unica che non ci è arrivata è lei. Non capisco perché se Hanna e Calum stanno insieme e a Michael piace Spencer non stiamo più insieme a tutto il loro gruppo. Io Luke praticamente non lo conosco. Non posso dire che mi piaccia sul serio, diciamo che sono solo interessata a lui, possiamo definirla solo attrazione fisica. Il professore fa una domanda e io, sapendo di dover fingere alzo la mano e rispondo correttamente, per fargli capire che stavo attenta e che ho studiato. 
- Molto brava Signorina Montgomery, come sempre del resto - Sfoggio il mio finto sorriso e proseguo a non seguire la lezione. 

Finalmente la campanella suona e possiamo uscire per un attimo fuori dalle classi. Vedo Luke uscire ed andare direttamente nello studio di registrazione. Quel ragazzo non si ferma mai. Di nascosto esco dalla scuola e mi siedo come al solito su una panchina coperta da molti alberi accendendomi una sigaretta. Aspiro e mi guardo intorno, assicurandomi che non ci sia nessuno.  

- Aria Montgomery fuma, incredibile. Sai da te non me l’aspettavo - Sobbalzo sulla panchina per lo spavento e mi giro cercando di capire chi stava parlando. - Cazzo - mormoro, vedendo che era Michael. Si siede vicino a me e tira fuori il suo pacchetto di Marlboro Red. 
- Sapevo che non eri la solita brava ragazza, tu reciti si vede benissimo - lo guardo cercando di non soffermarmi troppo sui capelli verdi, ovviamente non ci riesco, ma andiamo sembra che gli abbiano vomitato in testa. Cercando di sorvolare tutti questi pensieri ridicoli rispondo
- A quanto pare gli altri non lo vedono, o almeno non quanto vedono che a te pace Spencer - Colpito e affondato, sei grande Aria. Sbuffa e mi guarda con aria infastidita, come se non sapesse che ormai è chiaro a tutti. 
- Non devi dirlo a nessuno chiaro? Sopratutto a lei
- Potrei non dirlo a nessuno ma rimane comunque il fatto che ti piace, devi fare qualcosa cazzo - Mi guarda stupito come se avessi detto qualcosa di assurdo - Hai detto cazzo Montgomery? - Sbuffo e gli do le spalle continuando a fumare, fingendo che lui non ci sia. Possibile che ogni giorno debba succedere qualcosa? - Comunque voglio chiederle di uscire - Mi giro sconvolta - Ce l’hai fatta finalmente, beh era ora - Inarcai le sopracciglia in un’ espressione che era tutto meno che modesta, consapevole che potevo aiutarlo più di chiunque altro in questa faccenda, perciò decido di proporgli uno scambio equo. - Ti do una mano se mi fai conoscere Luke - 
- Ehy ehy, senti questa, non sapevo che potessi provare sentimenti - Lo guardo scuotendo la testa - Non mi conosci Clifford - 
- Già, ma ammetto che sei interessanteMontgomery, molto più della maggior parte delle ragazze nella nostra scuola - Non sapevo di poter essere interessante dimostrandomi me stessa 
Ma allora perché ti piace Spencer? - Sorride e scuote la testa guardando il cielo 
- Lei è diversa a modo suo. Lei è veramente una brava ragazza e non lo nasconde, se ne frega di quello che possono pensare. Non gliene frega ninfe se può sembrare una secchiona, noiosa o depressa. é se stessa e da questo verso siamo molto simili, nessuno dei due si nasconde dietro una maschera. E poi beh, è dannatamente sexy - Si morde il labbro e per la prima volta lo vedo bello, non solo come lo strano punk che credevo che fosse. 
- Aria ci credi al vero amore? - Strana come domanda. Ci credo al vero amore? Dopo averci pensato per un po’ mi rendo conto che non ci riesco sul serio ad immaginarmi innamorata
- No, credo di no. Diciamo che però non sono esattamente la persona più adatta a cui chiederlo - Faccio una smorfia con le labbra. Mi giro nel momento esatto in cui inizia a parlare - Dobbiamo aggrapparci a quel che abbiamo perché non fa differenza se ce la facciamo o no, l'uno può contare sull'altro e questo è molto. Per amore avremo un’opportunità - Mi guarda fisso negli occhi rivelando una parte profonda e misteriosa di lui che penso in pochi conoscano - Bon Jovi, Living on a Prayer. Sai io un po’ ci credo, almeno ci provo - Rifletto su quelle parole, forse sono vere. Faccio fatica a crederci però. Ho come un blocco. Come se avessi un muro invalicabile intorno al cuore. Non che io non abbia sentimenti, ma sempre molto superficialmente. Non sono mai riuscita ad avere una storia seria, non tanto perché i ragazzi si accorgevano subito che non ero così poi eccezionale, ma perché ero io che cercavo di dimostrarmi il più ordinaria possibile. Per evitare di essere ferita credo. - Aria tutto a posto? - Mi guarda passandomi una mano davanti alla faccia ripetutamente - Si stavo solo pensando… - Abbasso lo sguardo. Non voglio che mi ponga altre domande, non sono poi così spigliata nelle conversazioni. - Eccola non è bellissima? - Mi volto e vedo Spencer venire verso di me preoccupata 
- Perché non c’eri alla lezione di biologia? E’ stata molto stimolante - Mi invento rapidamente una scusa per evitare di fare figuracce. Pensa Aria, Pensa… Trovato! - Stavo poco bene, prima ho vomitato. Ho pensato che fosse meglio sedermi fuori e prendere un po’ d’aria Michael ha visto  che stavo male e mi ha fatto compagnia - Lo guarda ed inarca un sopracciglio - Come se per lui saltare le lezioni sia un problema - Michael la guarda ridendo - Almeno io non uso termini come stimolante - Spencer sbuffa intuendo il doppio senso e ribatte - A quanto pare non sei abbastanza intelligente per coglierne il senso non sessuale - Ero divertita da quella conversazione anche perché almeno Michael ci stava parlando. E’ proprio lui a parlare ora - hai ragione, infatti l’unicacosa stimolante a cui riesco a pensare ora sei tu - Sorride. Spencer scuote la testa - Con me non funzionano questi giochetti Michael - Le piace è evidente. 
- A me sembra di si. Altrimenti te ne saresti già andata - Pessima mossa Michael. Gira i tacchi e se ne va. La conosco troppo bene per non sapere che sta sorridendo ora. Mi alzo e la raggiungo facendo a Michael il segno dell’okay. Lui sorride e mi fa l’occhiolino. Mi rivolgo a Spencer finalmente - Ti piace eh? - Mi guarda stupita scuotendo la testa velocemente - No per niente - 
- Stai mentendo. Dai Spencer ci conosciamo da troppo tempo. stai arricciando il naso - Alza gli occhi al cielo - Okay lo ammetto mi piace Michael Clifford. Solo che non penso che ci metteremo insieme - Perché deve essere così complicata? 

Mi avvicino al mio armadietto per prendere i soldi ed appena lo apro vedo cadere un biglietto ripiegato troppe volte per essere inserito senza problemi nella fessura dell’armadietto. Lo apro sorpresa. Leggo in silenzio - “Alle due in sala registrazioni, qualcuno ha mantenuto il patto M.” -  Sorrido lievemente. Non so se voglio andare ora che posso. Sarebbe ridicolo ma voglio davvero conoscerlo. Chissà se ha una voce sexy anche dal vivo. Ma che dico? E’ ovvio è la sua voce. Guardo l’ora. L’una. Sento risuonare la voce di Luke in tutta la scuola. - Buon pomeriggio ragazzi, oggi avremo un dibattito tra due studenti scelti a caso a proposito della letteratura inglese. Mi batto una mano sulla fronte. Letteratura inglese? Michael non era veramente riuscito a fare di meglio? 

- Gli studenti scelti sono Spencer Hastings e Aria Montgomery, ragazze ci vediamo dopo - beh  ovvio Michael non era riuscito ad essere completamente generoso. 
- Che culo ragazze potete saltare la lezione di trigonometria - Emily arriva in fretta e si siede sul tavolo dove pochi minuti fa avevamo deciso di mangiare il pranzo - Veramente preferisci parlare di letteratura inglese che dormire? - Sorridendo Emily annuisce - Non è bello dormire dovendo stare attenti, è anche più stancante che seguire la lezione, fidati. - La guardo sorridendo, cosa non farebbe quella ragazza per non fare niente, è così pigra. Infatti ha una anno più di noi. Beh con quel poco che fa era ovvio che sarebbe stata bocciata. A volte la invidio, non deve dimostrare mai niente a nessuno, può vivere la sua vita senza rendere conto a nessuno. 
- Sai che mio cugino arriverà tra qualche giorno? - In questo momento non può esserci cosa di cui mi interessi meno. Faccio comunque finta che mi interessi. - Veniva a scuola qua un paio di anni fa, non penso che te lo ricordi si chiama Ashton è riccio, biondo e stupido, fottutamente stupido - Rido quella ragazza mi fa divertire troppo. Arrivano Hanna e Calum, che ovviamente stanno litigando.- Ma è possibile che tu pensi che i Green Day siano meglio dei Queen? - Urla Hanna. Alzo gli occhi al cielo perché stanno litigando per una cosa stupida, ancora.
Si sono meglio. Amore i Queen sono vecchi mentre i Green Day sono più giovanili è impossibile negarlo - Rivolgo il mio sguardo ad Emily continuando a parlare di suo cugino - - E’ carino? - Mi guarda senza parole - E’ mio cugino. Come se mi chiedessi se mio fratello è carino. Non è carino, è mio fratello - Non ha tutti i torti - Beh se ragioni come per tuo fratello dev’essere davvero carino - Scuote la testa e si mette a mangiare come se non mi meritassi una risposta. Guardo di nuovo l’orologio. L’una e cinquantacinque. Do un piccolo colpo sul braccio a Spencer e le dico che è ora di andare. Ci alziamo e salutiamo tutti, avviandoci agitate alla sala registrazioni. Una volta arrivate ci troviamo davanti Luke e Michael che mangiano dei panini. Luke è veramente carino. Quando si accorgono che siamo arrivate si alzano e Luke si pulisce la bocca con la mano. Non so perché ma fatto da lui è un gesto carino. Sorrido. Si avvicina a me per presentarsi. E’ ancora più alto di quanto pensassi, okay io non sono così alta ma è bello che debba alzare gli occhi per guardarlo in faccia. Mi tende a mano e si presenta - Ciao sono Luke - Gli stringo la mano esageratamente grande - Aria, piacere - Mi guarda dall’alto in basso mi sento troppo vulnerabile così per evitare di arrossire corro subito a salutare Michael inciampando su tutto ciò che c’era di calpestabile a terra. Sono consapevole che fare così non porterà a nessun risultato utile quindi decido che da questo momento inizierò a provarci un po’, per capire com’è. Ci sediamo sulle comode poltrone della sala insonorizzata e ci mettiamo le cuffie blu. Mi siedo vicino a Luke ovviamente, cercando un argomento di conversazione. Ovviamente non ci riesco e inizia la diretta senza che io gli abbia detto niente. 
- Salve ragazzi oggi siamo qui con Aria e Spencer, salutate ragazze - Saluto al microfono sentendomi vergante stupida a parlare con un microfono. Guardo Spencer e mi sembra veramente a suo agio la con Michael. Si scambiano occhiate complici in continuazione. Penso proprio che le chiederà di uscire oggi. Io ovviamente con Luke ancora niente. Perché sono così timida? E perché quegli occhi sono così azzurri?
  
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