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Autore: Wannabeyours    27/08/2014    3 recensioni
"Non permetterò che un animale simile ti rovini la vita, Charlie.", grugnii Chad, senza mollare la presa dalla maglietta di Luke che a sua volta lo guardava con un sorrisetto al quanto divertito.
Non capivo i loro comportamenti, non capivo come la situazione si era scaldata fino ad arrivare a quel punto.
"Sei forse geloso del fatto che lei voglia più me che te, Fletcher?", continuò il biondo, mantenendo sempre sul viso quell'aria beffarda.
Sussultai per un secondo al suono delle sue parole, rimanendo quasi scioccata per la franchezza che aveva usato per dire una cosa simile.
Inclinai leggermente la testa verso quella di Chad ed osservai attentamente il suo viso tramutarsi in una smorfia terrificante, tanto da farmi accapponare la pelle, notai subito dopo le sue nocche spingere ferocemente sul petto di Luke, senza lasciare la presa dalla sua amata maglietta dei Nirvana, in quel momento pensai al peggio.
TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=q5DjomErWPQ&list=UUq5rpkaxUgoophO0qQCKdGg
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Luke Hemmings
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Nessuno ti guarda, giurai a me stessa, davvero.
Nessuno ti guarda.
Però, siccome non riuscivo a mentire bene nemmeno a me stessa, decisi di controllare.
Mentre aspettavo che uno dei quattro semafori della città diventasse verde, sbirciai alla mia destra.
Sul suo Suv, la signora Turner era voltata verso di me.
"Che sfrontata", mormorai fra me e me.
Scattò il verde e nella fretta di fuggire affondai il piede sull'acceleratore senza pensarci due volte.
Mentre il motore ringhiava come una pantera a caccia, l'auto schizzò in avanti così veloce che mi ritrovai incollata al sedile di pelle nera, con lo stomaco schiacciato sulla spina dorsale.
Ritrovarmi in quel posto dopo due bellissimi mesi passati a Cojimar con la mia famiglia era come piombare giù dal paradiso e ritrovarsi nell'inferno totale.
Parcheggiai il mio furgoncino poco vicino al cancello del College e subito dopo piombai fuori da esso, incamminandomi con aria disprezzante verso il cortile.
Subito dopo presi ad osservare attentamente gli studenti incamminarsi verso l'entrata della scuola, c'è chi era felice di rivedere i vecchi volti, chi si era già messo di impegno sui libri e chi come me aveva maledetto questo giorno già dall'inizio delle vacanze, e mi sentì quasi sollevata nel notare di non essere l'unica ad averlo fatto.
"Charlie", urlò fortunatamente una voce familiare alle mie spalle che mi fece distogliere l'attenzione da tutti i miei pensieri che lentamente stavano diventando oppressi.
"Chad, Chad Fletcher", esclamai girandomi subito dopo verso di lui, incurvando le labbra in un sorriso raggiante.
Chad era il mio migliore amico non che mio compagno di avventure, l'unica persona che sopportava i miei cambiamenti d'umore e purtroppo, uno fra i ragazzi più carini e voluti del College ma ormai mi ero già abituata alla sua alta reputazione, che molte volte era causa dei nostri litigi per via di alcuni suoi comportamenti da snob patentato.
"Vieni qui, cogliona", stese entrambe le braccia orizzontalmente, facendomi poi segno di tuffarmi fra di esse. Non me lo feci ripetere.
Chad non era un'amante degli abbracci e al dire il vero nemmeno io, e quasi mi stupii il suo gesto, ma probabilmente era dovuto al fatto che non ci eravamo sentiti per un bel pò di tempo.
"Mi hai lasciato solo per tre fottutissimi mesi, dovrei odiarti.", boffonchiò, avvolgendo entrambe le braccia attorno alla mia schiena, stringendomi tanto da farmi quasi soffocare."Ho dovuto passare l'estate con Britney. Non immagini che palle".
Britney era la sua 'amica di letto', o almeno lui la considerava tale, lei vedeva la loro relazione più seriamente e lui lo sapeva, ma non aveva mai avuto il coraggio di dirle la verità per paura di non avere più rapporti con lei.
"Mi dispiace, lo sai! La prossima volta ti porto in vacanza con me, te lo giuro!", si limitò a sorridere, e poi mi lasciò un leggero bacio sulla guancia, mollando definitivamente la presa su di me.
"Ci conto", stese l'intero braccio muscoloso e tatuato sulle mie spalle avvolgendomele completamente, iniziando subito dopo ad incamminarci verso l'entrata che lentamente si faceva sempre più affollata.
"Chi hai alla prima ora?", chiese, spezzando il leggero silenzio che si era creato fra di noi.
"Algebra, tu?".
"Latino, cazzo. Messi bene insomma".
Accennai una risata e subito dopo il suono della campanella spezzò definitivamente l'armonia che si era creata fra di noi, dovevo abituarmici.
"Merda, non so come farò a sopportare per altri 8 mesi la Chuckman", mormorò quasi con tono supplichevole e disprezzante.
"Ce la farai, io credo in te. Ora però vado, altrimenti la Parker mi ammazza, ci vediamo per Fisica", non ebbe nemmeno il tempo di ribattere che gli stampai un bacio sulla guancia e mi incamminai verso il corridoio affollato che presi ad osservare man mano che mi avvicinavo all'aula di algebra, e trovai al quanto palese il modo di fare di certe primine che per farsi accettare dai ragazzi più grandi si erano messe magliettine scollate con tanto di reggiseno imbottito, ma la cosa che mi faceva più accapponare la pelle, probabilmente, era il modo in cui i ragazzi abboccavano alle loro trappole e davano loro attenzioni non meritate.
Patetico.
Arrivai dopo pochi minuti davanti l'aula e notai subito il solito gruppetto della squadra di Basket piazzato nei banchi dell'ultima fila, come per nascondersi dai Prof.
Mi guardai per un secondo intorno e poi decisi di sedermi al secondo banco, posizionato in terza fila, isolata da tutti gli altri studenti presenti nell'aula.
"Charlie, oggi non c'è il tuo Chad a proteggerti?", esclamò con voce stridula Melody, la capo Cheerleader.
Feci spallucce non appena la sentii e mi sedetti al mio posto, ignorando la sua frase. Sapevo che era gelosa perchè a differenza sua, Chad ci teneva a me, e stranamente nessuno dei due aveva mai tentato di rovinare il bellissimo rapporto che si era creato nel corso del tempo. "Chiudi la bocca, Melody", esclamò Tyler subito dopo alle mie spalle.
Osservai divertita l'espressione di Melody che dopo essere stata ammonita da Tyler era diventata paonazza in viso, tanto da sembrare un pomodoro arrabbiato.
"Grazie Ty, ma non ne vale la pena".
"Non preoccuparti, è divertente".
Mi lasciai scappare una risata leggermente rumorosa, che sfortunatamente attirò l'attenzione della professoressa appena entrata in classe.
"Cosa c'è da ridere, signorina Cabello", Esclamò con tono fermo e antipatico
Rimasi in silenzio, sentendo alle mie spalle le insopportabili risate divertite di Melody e il suo gruppetto di oche, che si beffava di me.
"Prof, avevo fatto una battuta, si calmi", replicò Tyler con una scrollata di spalle.
Subito dopo spostai lo sguardo verso di lui, con l'angolo della bocca gli sorrisi con gratitudine e lui a sua volta mi fece un cenno con la testa, mantenendo quell'aria beffarda che faceva infuriare ogni nostro prof. "Signor Muller, vedo che il suo spirito da simpaticone non è ancora scomparso, vuole fare un giro in presidenza?".
Tyler si protese in avanti non appena la sentii, ma non fece nemmeno in tempo a rispondere alla sua domanda che subito dopo un ragazzo biondo, con uno stile quasi sul punk oserei dire, si addentrò all'interno della classe, silenziosamente.
"In perfetto orario direi, Signor Hemmings. Si prenda pure le sue comodità", borbottò la Parker, osservando il ragazzo dirigersi verso i banchi.
"Si certo, grazie", mugugnò con disinteresse, sedendosi poi sul banco accanto a quello di Courtney, che già lo stava squadrando dalla testa ai piedi, con interesse.
L'intera classe ormai aveva gli occhi puntati sul ragazzo nuovo.
Inclinai il viso verso destra, cercando di intravedere con la coda dell'occhio il biondo alle mie spalle e non appena notai il suo sguardo fermo premere ferocemente contro di me mi sentii quasi intimorita da lui.


|| OK RAGAZZE ASDFGHJ, SONO TORNATA CON UNA NUOVA FAN FICTION TADANNNNN.
NO OK, AHAHAH. SPERO DAVVERO CHE VI PIACCIA PERCHE' CI HO MESSO L'ANIMA PER PARTORIRE QUESTA STORIA (!).


   
 
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