Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: Neem_90    27/08/2014    1 recensioni
Nel regno la guerra dilaga, le casate si combattono a colpi di spada, tradimenti e magie. Ma stanno lottando per un mondo che presto conoscerà occhi gelidi e morti che camminano: l'inverno è arrivato...
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bran Stark, Daenerys Targaryen, Jon Snow, Melisandre di Asshai
Note: Otherverse | Avvertimenti: Contenuti forti
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Vide il grande drago bianco solcare il mare, lasciando una scia di vapore al suo passaggio. Era ancora incredulo, ricordò la vecchia Nan e di quando raccontava a lui e ai suoi fratelli storie di Estranei, metamorfi, giganti e draghi, a quel pensiero un sorriso gli illuminò il viso: era tutto vero, l'anziana balia era più saggia del maestro Luwin. "Tu non sai niente Jon Snow" -Ehi Jon, il Cavaliere delle Cipolle dice che siamo pronti a partire. La voce di Rickon lo richiamò al presente. Suo fratello era più alto di un'intera spanna, dall'ultima volta che lo aveva visto a Grande Inverno erano passati 4 anni, assomigliava sempre di più a Robb, con gli occhi chiari come il cielo e i riccioli ramati della loro madre. - Bene mio Lord, vado a prendere Bran e salpiamo!- Jon scompigliò i capelli al fratello che si divincolò e andò , borbottando, verso la scialuppa. " Odia essere chiamato Lord, è selvaggio come la piccola Arya". La sua sorellina, i suoi fratelli non l'avevano mai nominata da quando si erano ritrovati. Sapeva che la pensavano morta, ma in cuor suo sperava che fosse ancora viva e al sicuro. Era forse l'unica Stark che non aveva mai pensato a lui come ad un bastardo. Mentre questi pensieri attanagliavano la mente del Comandante dei Guardiani della notte, il sole stava lasciando spazio alle tenebre. Tornare al Forte Orientale di notte, in pieno inverno era un'impresa rischiosa, ma Lord Davos, prima del suo titolo, aveva viaggiato un'intera vita nascosto dalla tenebre. Inoltre Melisandre aveva invocato il Signore della Luce. "R'holl è un Dio buono" disse " ci concede vento a favore e mare placido" ora Jon sapeva che il Dio della luce non mentiva dopo quello che aveva visto, dopo.... "Tu non sai niente Jon Snow" Estate gli leccò la mano guantata, era ormai giunto alla tenda di Bran, da dentro arrivavano dolci risate e parole sussurrate. Si schiarì la voce e scostò di poco la tenda: - Bran, siamo pronti a partire- Da dentro rispose la voce di un ragazzo maturo, un po' troppo austera per la sua età: - Entra pure Jon, io è Meera stavamo preparando le bisacce- Jon entrò e vide Meera Reed chinata sulle borse di pelle: era una donna piccola, scattante e graziosa, aveva vent'anni, sette in più rispetto a suo fratello Bran, eppure il corpo minuto di lei e la saggezza di lui li facevano sembrare della medesima età. Nonostante tutti gli sforzi che i due facevano per sembrare semplici amici, Jon sapeva che sentimento nutrivano i due ragazzi l'uno per l'altra: Si vedeva da come Meera guardava Bran, non con compassione, ma con dolcezza e amore. Quello sguardo Jon lo aveva già visto, ma il viso dietro quegli occhi era sfumato e lontano. "Tu non sai niente Jon Snow" -Jon puoi chiamare Hodor? Jon? Ehi...- -Si scusa, vado subito...- - Jon stai bene?- La voce preoccupata del fratello lo intenerì: - Si Bran, ora che tu è Rickon siete accanto a me sto molto meglio- Si congedò con un inchino e andò a chiamare il gigante buono. Le navi erano pronte a salpare, lord Davos Seaworth era al comando di "Luce nelle tenebre", la grande chiatta che li avrebbe portati fino al Forte Orientale. Il mare era calmo e il vento era alto, il Signore della luce non si sbagliava. Sotto coperta Estate, Cagnaccio e Spettro ululavano e ringhiavano "il mare non gli piace" Pensò Snow. Con le braccia appoggiate al parapetto scrutava l'orizzonte " affiancando la costa per tutto il tragitto non dovremmo avere problemi" una mano gli sfiorò la spalla. Si voltò e vide la Donna rossa in un vestito color porpora, avvolta da un mantello pesante del medesimo colore, la pietra che aveva al collo scintillava nella fioca luce del tramonto. - Lord comandante, il dolore al torace si è alleviato?- - Si mia Signora....- - ...Ma senti un altro tipo di dolore, non è così Lord Snow?!- A quelle parole Jon si irrigidì, sapeva di essere visibilmente angosciato. - Non credo che questo... Dolore, possa essere guarito da te o dal Signore della Luce mia lady.- - È vero, ne' io ne' R'holl abbiamo questo potere. Ma il vuoto che senti è dovuto al suo potere. R'holl è l'unico vero Dio, e come tale è giusto. Ti ha ridato la vita, ma in cambio ha preso una parte di te. Non puoi tornare indietro Jon Snow...- - È solo che vorrei sapere cosa mi ha tolto, io... Io non ricordo- - Non angustiarti, riposa, hai vinto una grande battaglia, ma la guerra è lungi dall'essere finita. Ora hai ritrovato i tuoi fratelli, hai riconquistato il Castello Nero e hai conosciuto il tuo Dio. Goditi questa pace.- Melisandre gli concesse un tiepido sorriso, accennò un inchino e, a passi leggeri, tornò nella sua cabina. Jon si voltò nuovamente verso l'orizzonte "Goditi la pace" ma ,in cuor suo, sapeva che la pace lo aveva lasciato la prima volta che era morto.
   
 
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