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Autore: TheDarkBlue_Sky    27/08/2014    0 recensioni
Sento le sue braccia che mi stringono, sento il suo petto alzarsi e abbassarsi, allo stesso ritmo del mio.
E niente sembra più naturale che noi due, qui ora, come se ci fossimo sempre stati e come se ci staremo sempre.
Lentamente mi giro tra le sue braccia.
Le sue braccia che mi danno sempre conforto quando mi circondano nei momenti brutti per consolarmi, e in quelli belli per condividere la mia gioia.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Apro lentamente gli occhi.
Non riesco a ricordare cosa ho sognato, ma ora non ha importanza.
Sento le sue braccia che mi stringono, sento il suo petto alzarsi e abbassarsi, allo stesso ritmo del mio.
E niente sembra più naturale che noi due, qui ora, come se ci fossimo sempre stati e come se ci staremo sempre.
Lentamente mi giro tra le sue braccia.
Le sue braccia che mi danno sempre conforto quando mi circondano nei momenti  brutti per consolarmi, e in quelli belli per condividere la mia gioia.
Quelle braccia che sostengono e danno forza anche a chi non ne ha abbastanza per sé.

Mi ritrovo di fronte a lui.
Lo guardo attentamente, come se volessi scattare una fotografia, non voglio dimenticare nessun dettaglio di lui, nessuno.
I lineamenti un po’ spigolosi del suo viso, i suoi occhi, la piccola cicatrice sotto il mento, i capelli che lasciano la fronte scoperta e che si posano disordinati sul cuscino, la forma delle labbra, il loro sapore.
Ogni cosa di lui, ogni piccolo dettaglio, ogni imperfezione, mi permette di sentirlo vicino a me anche quando non c’è.

Alzo una mano verso il suo viso, cercando di non svegliarlo.
Sfioro con le dita la sua guancia, sento sui polpastrelli la sua pelle e solo questo contatto mi provoca dei piccoli brividi, nonostante la vicinanza dei nostri corpi in questo momento.
Sposto la mano più in alto, scostandogli un ciuffo di capelli caduto sulla sua fronte. E’ un gesto che mi fa pensare a quando ho fatto la stessa cosa, questa mattina al mare, quando il vento gli aveva mandato i capelli sul viso e io glieli avevo sistemati. Ricordo il suo dolce sorriso mentre lo facevo, e il mio di risposta. Lo stesso che sto facendo ora a questo ricordo, e a questo momento in cui lui non può sorridermi, ma in cui io immagino che lo faccia, perché niente mi rende più felice che un suo sorriso diretto a me.

Scendo con la mano, fino ad arrivare alle sue labbra. Labbra dalle quali vengono pronunciate parole speciali, non di quelle che chiunque potrebbe dire, no… Parlo di quelle che vengono direttamente dal cuore. E la lingua del cuore non tutti la sanno parlare, non come sa fare lui con me.
Sfioro il labbro inferiore con un dito, e ancora i brividi mi ripercorrono la schiena quando penso a queste sue labbra sulle mie, alla loro morbidezza e dolcezza, ai loro movimenti  lenti sulle mie, che a ogni bacio mi dicevano un “ti amo”.

Ripenso anche ai suoi occhi, ora chiusi. Alla loro intensità, alla loro tenerezza, vulnerabilità, fragilità e all’amore che un suo solo sguardo riusciva a contenere.

Avvicino le mie labbra alle sue lasciandogli un bacio leggero e delicato, poi mi appoggio con la testa sul suo petto, sempre attenta a non svegliarlo.
Sento i battiti del suo cuore, lenti e regolari, come se ripetessero qualcosa, qualcosa di importante.
Chiudo gli occhi lasciandomi cullare da quel suono, quando improvvisamente sento un sussurro.
Un lieve sussurro, come se venisse da lontano, ma ci metto poco a capire che non è così.
La sua voce la riconoscerei tra mille, anche un mormorio debole come questo. Talmente basso che non capisco cosa dice, so solo che non voglio che si svegli ora.
Sto ancora imprimendo nella mia mente ogni cosa di lui, se lo guardassi allo stesso modo mentre lui è sveglio, credo che non ci riuscirei. Distoglierei lo sguardo da lui dicendogli che quello che stavo facendo non aveva importanza. Perché per gli altri potrebbe essere stupido, ma non per me.
Ricordare tutto di lui è importante. Dei sogni non ti ricordi mai tutto, e io voglio convincermi che questa è la realtà.
Ricordando.

E improvvisamente mi è chiaro, quel sussurro, è il mio nome. 
 
  
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