Non so,
non so quali motivi mi hanno portato qua
a vivere di una cupa esistenza
che non mi gratifica, per niente.
Ogni giorno è ricorrente monotonia,
è una corsa contro il tempo
per scacciare l'ironia, della sorte
prima che su di me incomba la morte.
E sospiro, e mi chiedo, e rifletto
non mi spiego cosa c'è che non va.
Ogni giorno sembra l'ultimo 
eppure non mi muovo,
il tempo lo sacrifico
per qualcosa di noioso.
Ed è straziante, sai questo andare,
andare in un mondo di ciechi,
scivolare aggrappandosi negli specchi.
E sentire gli echi, bui e lontani,
della mia coscienza,
che mi consigliano di far qualcosa
ancora qualcosa, perchè ancora
non è troppo tardi.
Docce fredde e testa sul muro,
pensieri pessimistici,
riguardo al futuro.
Sognare ogni tanto, 
come facevo da bambino,
di poter fuggir lontano 
appena toccavo il cuscino.
Sogni in cui ero libero, 
senza conoscere la realtà
sogni di quando il mondo
sembrava ugualmente bello
e senza falsità.
Sogni in mondi utopistici 
con paesaggi flebili,
sogni in bianco e nero 
che si coloravano
e ci facevano viaggiare
più di qualsiasi esploratore.
In terre selvagge
a bordo di un destriero,
con sguardo fiero
tornare al proprio villaggio
pieni di virtù e di coraggio.
              ...





Angolo autore in rima: ( È il mio primo di sempre lol )
Ma siamo già a Settembre, 
riprende la vita di sempre
una poesia di getto questa
che spero faccia effetto
nonostante la mia testa
ormai non capisce
cosa sta scrivendo.