Storie originali > Avventura
Segui la storia  |      
Autore: Chaannah    27/08/2014    1 recensioni
Jane a soli 14 anni si trova costretta a crescere prima del dovuto: suo padre se ne va via di casa lasciando due figli giovani ed una moglie ai primi stadi di una crudele malattia. La ragazza ce la mette tutta ma giorno dopo giorno comincia ad essere avvolta da un malessere che cresce senza darle tregua.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Jane ha appena compiuto 16 anni e si è trasferita da pochi giorni nella casa al mare di suo padre,in Florida,con il fratellino Jamie.
Ultimamente non hanno un ottimo rapporto,litigano spesso e per qualsiasi cosa,e Jane si infuria tantissimo ogni volta che lui le fa qualche dispetto. E' un continuo sbattere porte e Jane minaccia di scappare via di casa. Le cose non sono sempre andate così. Prima che la madre si ammalasse,condividevano numerosi momenti assieme: lui le mostrava tutti i modellini di aeroplani che era tanto bravo a costruire e di cui era molto geloso,e lei inventava storie da raccontargli prima di andare a dormire; inoltre da piccoli avevano inventato un mondo immaginario nel quale si rifugiavano quando sentivano i genitori litigare,mondo che Jane decise di frantumare quando il padre prese la decisione di andarsene via di casa,senza lasciare troppe spiegazioni.
Jane entrava nella fantomatica era adolescenziale,Jamie non si era creato molti amici a scuola,e mamma Sabin,cominciava ad accusare malesseri che la tenevano bloccata a letto per intere giornate. In quelle occasioni,Jane doveva occuparsi della casa,prendersi cura del fratellino e assicurarsi che la mamma disponesse di tutto ciò di cui aveva bisogno. Con il tempo si senti' sovraccaricata di responsabilità che non dovrebbero essere proprie di una ragazzina di soli 14 anni,ma Sabin peggiorava sempre di più e così Jane fu costretta a diventare grande dall'oggi al domani.Tuttavia il papà le mandava i soldi per le medicine sebbene non si facesse mai vedere mai vedere; le capitò solo una volta,all'uscita da scuola,di vederlo sfrecciare ai 120 km/h in una decappottabile rossa al fianco di una nuova donna: decise che l'avrebbe odiata. Proprio non riusciva a capire: sua madre,la donna per cui lui aveva abbandonato gli studi e rinunciato ai divertimenti era uscita dalla sua vita senza un perchè, e quelle famiglia per la quale anni prima si sarebbe sacrificato,veniva ora evitata,lasciando che sopravvivesse in balia di una crudele sofferenza che minacciava di perdurare. Ormai non si parlavano neanche più e lei decise che era meglio così, i soldi le giovavano,certo,ma non avrebbe più voluto avere a che fare con lui.
Cominciò a saltare qualche lezione,sebbene non dicesse nulla alla madre,e leggeva su internet qualche annuncio lavorativo che le avesse occupato la mattinata e ricoperto le ore scolastiche. Non ne aveva parlato con nessuno,nemmeno con Jessica,la sua migliore amica,che conosceva dai tempi dell'asilo; sapeva che probabilmente lei avrebbe insistito per offrirle del denaro,ma Jane non voleva la pietà di nessuno,voleva risolvere i problemi che incombevano da sè e così avrebbe fatto,anche se sapeva che ciò le avrebbe comportato non pochi problemi e inoltre detestava mentire alla madre. Finalmente dopo un mese di colloqui,Jane venne assunta in una caffetteria a pochi passi da casa,il che era una fortuna,in questo modo avrebbe potuto muoversi a piedi. L'ambiente non le dispiaceva e il personale era carino con lei,soprattutto perchè era la più piccola: si occupava delle pulizie e ogni giorno doveva fare i conti con mattonelle molto vecchie e quasi impossibili da lavare. 
A casa i giorni passavano senza variazioni: Sabin non mostrava miglioramenti e Jamie aveva cominciato a prendere voti bassi a scuola. Gli insegnanti erano preoccupati, inoltre meravigliati di non trovarsi mai nessuno ai colloqui pomeridiani. Jane aveva cominciato a firmare avvisi e comunicazioni al posto della mamma che non aveva più neanche le forze per mangiare da sola,ed quasi ogni sera veniva assalita da profonde crisi isteriche che la ragazza non sempre riusciva a gestire, così che in quei casi chiedeva aiuto a Kira, la vicina di casa che provvedeva con sedativi che la facevano addormentare immediatamente.
Una sera Jane era stanca di tutto questo,e in preda a sentimenti contrastanati, uscì di casa senza lasciare avvisi. Una volta fuori cominciò a correre fortissimo tanto da sentire i polmoni bruciare,e fermandosi in prossimità di un ruscello scorse la sua figura riflessa nell'acqua e tutto ciò che riconobbe fu una Jane completamente mutata, cresciuta,con i capelli più lunghi e le occhiaie marcate a cause delle nottate trascorse a piangere,concedendosi qualche lusso, leggendo i suoi romanzi preferiti. Non si sentiva più la stessa,avrebbe voluto porre fine ai suoi tormenti gettandosi nell'acqua,sapeva sarebbe stato un atteggiamento vigliacco ma la vita cominciava a starle stretta e questa sarebbe stata la direzione più facile.

 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Avventura / Vai alla pagina dell'autore: Chaannah