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Autore: Clay1    27/08/2014    0 recensioni
Un nuovo potere si sprigiona in Giappone, un potere racchiuso in una pietra:
Quale sarà il suo potere? Chi arriverà per primo?
Botte da orbi, relazioni e rivelazioni, con la copartecipazione di alcune guest stars di street fighter.
Act1 con la presentazione dei personaggi di Asuka Kazama e Leo Kliesen ^^
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Un sole pallido è quello che si presenta sulla città di Tokyo. Un sole a tratti ricoperto da alcune nuvole basse e grigie che non sembrano promettere un tempo troppo buono, almeno per quel pomeriggio, almeno per quella zona della città. Qualche bambino gioca in lontananza, piccoli versi e rimproveri smorzati solo dal clacson di quelle auto che da sempre affollano le strade della Metropoli, fin troppo diversa dalla sua città natale, fin troppi chilometri dalla sua Germania sebbene il sushi non sia poi cosi male, anzi. Un sospiro è quello che viene proferito dalla bocca di Leo, uno sguardo impassibile che si trasforma ben presto in una maschera di divertimento nel vedere in lontananza Asuka intenta in quel particolare slalom tra i piccoli che continuano a rincorrersi da una parte all'altra. "Ehi ti sembra divertente?"  domanda accigliata Asuka, notandola in lontananza. Un piede va a pestare quello della lottatrice giapponese inducendola, per qualche attimo, a saltellare di dolore, portando cosi ad un sorriso ancora più divertito la tedesca che sbotta in una risata piuttosto roca udibile nell'aere circostante, seguita da un espressione sol un poco più seria accompagnata da una domanda "Come stai? " diretta Leo Kliesen ad Asuka Kazama che d'altro canto risponde con un sorriso non troppo sincero nell'avvicinarsi ormai alla posizione della prima.   "Ma si, tutto bene dai..I lavori per la ricostruzione del Dojo sono iniziati ormai da un pezzo, spero solo questa volta regga..", seccata dal fatto che non abbia ancora potuto prendersi la sua rinvicita nei confonti di quel pezzo di meringa di Feng Wei. Avrebbe preso volentieri a schiaffi quel criminale, avrebbe goduto nel trasformare la sua faccia in un mosaico viola di tumefazioni ma è una determinazione a denti stretti che scompare ben presto. Si abbassa lo sguardo senza alcun preavviso, con fare esasperato ora " Spero solo che Xiayou, quest'anno, non si porti appresso di nuovo quel panda", mani nei capelli nel ricordare il macello al suo rientro dalla spesa solo l'anno prima. "Devo allenarmi", diceva la cinesina tutta sorridente e la giapponese da ingenua le ha lasciato libertà assoluta per poi ritrovare il locale nello sfacio più totale, nel disastro più completo, una crisi di nervi che non ha ancora del tutto superato. Un pensiero che la sfiora solo un momento prima di rialzare lo sguardo con un sorriso sornione "E tu leo? Come mai da queste parti. Qualche bel giapponese eh? eh?", toccandola ritmicamente con un dito, punzecchiondola nella speranza di sentire la tanto attesa confessione. Arrossisce Leo ma non si scompone più di tanto, sono piuttosto le palpebre che si chiudono con un fare quasi risentito, imbarazzata "Non cambi mai. E finiscila, preferisco i biondi con gli occhi azzurri lo sai..", una frase che lascia perplessa la giapponese che si indica con l'indice "Vuoi dire che io non avrei speranze con te?"lasciando sol dopo qualche attimo che l'espressione avvilita si trasformi in un altro sorriso che porta con sè più di qualche risata di gusto. Anche la Kliesen ridacchia divertita dal fare dall'altra me è giusto un secondo che la diritta va ad afferrare  la valigetta, stavolta con fare più serio dando giusto un'occhiata intorno "Sai perchè sono qui vero?", domanda seria all'amica, lasciando che le sue iridi azzurre si riflettano in quelle marrone scuro dell'amica, che naturalmente ricambia lo sguardo salvo poi abbozzare un altro sorriso a trentadue denti e alzare le mani. Si chiude in pugno la mano di Leo, quasi esasperata "Cosa facevi mentre ti parlavo al telefono, Asuka?", tono interrogativo alla combattente della stirpe Kazama che d'altro canto le risponde con un sorriso ancora più ampio "Sai quelle televendite.. Hanno sostituito i commessi con dei modelli professionisti e cosi.. sai quelle batterie di pentole quanto mi ammaliano.." ovviamente ironica, con uno sguardo verso il cielo mentre un rivolo di bava si presentà in prossimità del labbro sinistro andando poi a ricomporsi immediatamente, formulando uno sguardo serio che le riesce a stento e portando la mano in prossimità della fronte quasi fosse un soldato "Ma ora sono seria e composta. Di pure", busto ritto e piedi uniti. Leo la osserva scettica, divertita dal fare dell'altra ma allo stesso tempo esausta, come se non ci fosse nulla da fare per correggerla, è cosi, tanto vale accettare. " E va bene. Osserva" con un filo di voce la bionda sgancia le serrature della valigetta aprendo i vani giusto quanto basta per far vedere all'altra il contenuto. Quel che si presenta agli occhi di Asuka altro non è che una pergamena arrotolata, una copia di quel che è custidito nel nascondiglio personale dell'Archeologa. "Una ricetta per dell'ottimo curry?" domanda la giapponese, inclinando un poco il capo, per poi subire uno scappellotto da Leo sul lato sinistro della testa "Ahi, mi hai fatto mal", non risce a concludere in tempo la frase che la Kliesen la interrompe " è una specie di iscrizione. L'ho trovata in una delle rovine giapponesi. Non importa quale.", scuotendo un poco la chioma "Si dice che sia una pietra in grado di imprigionare il potere demoniaco... E non solo questo". Seria ora Asuka osserva la tedesca "Jin Kazama..", sussurra in un filo di voce, rendendosi conto ora dell'importanza della questione e di quanto il giovane reggente della Michima sia ossessionato da quel gene che sembra continuamente e progressivamente divorarlo dall'interno. "E cosa vorresti che facessi per te?" replica di rimando mentre la bionda annuisce appena "Beh, è tuo parente no? Organizzami un appuntamento", un sorriso ambiguo di marca sull'espressione dell'Archeologa, mentre Asuka Kazama riflette sul da farsi osservandola attentamente " Vorresti incontrare mio cugino? Contenta te..", scrolla un attimo le spalle con fare quasi sconsolato, ritornando però in breve con il sorriso sornione sulla tedesca "Punti in alto tu eh? Non ti accontenti dei giapponesini comuni.. e brava la nostra europea.. palato fine, mmm" ritornando con quel solito indice a pizzicare sul braccio dell'archeologa che tenta di buttare le mani verso il collo dell'altra con la faccia stravolta dalla disperazione....
   
 
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