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Autore: sunflower80    27/08/2014    4 recensioni
Bella ha 16 anni e vive a Phoenix, dopo essersi lasciata con il suo fidanzato decide di trasferirsi a Forks. Lei e Edward si innamoreranno?
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Dal capitolo 3
Quella notte, a casa, ripensai alla bella serata. Qualcosa però mi diceva che piacevo ad Edward, mentre a me a non interessava, e l’ultima cosa che volevo era fare la fine che avevo fatto con Tommy.
Alla fine mi addormentai con l’immagine dei suoi occhi che mi fissavano.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Emmett/Rosalie
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film, Twilight
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Ciao a tutti, questa è la prima volta che scrivo...per cui siate clementi!! Spero che la storia vi piaccia, mi raccomando recensite, fatemi sapere se vi piace, se devo cambiare qualcosa, qualunque critica costruttiva è ben accetta! Cercherò di aggiornare regolarmente... e ora buona lettura! Ally



PROLOGO
 
                                                                       Phoenix luglio 2012
BELLA
 
Tommy parcheggiò davanti a casa mia e mi diede un bacio. “Buonanotte Bella” disse  “Buonanotte Tommy, ci vediamo domani” risposi io scendendo dal grosso SUV.
Lui ripartì ed io entrai in casa cercando di fare meno rumore possibile, mia madre dormiva e non volevo svegliarla. Facendo piano entrai nella mia stanza e mi buttai sul letto. Erano le 2 del mattino, ma non avevo affatto sonno…la mia mente era piena di pensieri e non sapevo cosa fare.
Bella ora ti metti in pigiama e vai a dormire, ecco cosa devi fare! Mi dissi tra me e me. Il giorno dopo mi dovevo alzare presto perché Tommy aveva organizzato una gita in montagna con i nostri amici.
Dopo essermi cambiata e aver puntato la sveglia per le 7, mi coricai e chiusi gli occhi, ma i pensieri mi assalirono di nuovo.
Come faccio a lasciarlo? Lui è davvero innamorato di me… Soffrirà troppo, e poi.. cosa gli dico? Ti ho sempre preso in giro? Non ti ho mai amato? Oddio come me ne esco da questa storia..
Alla fine mi addormentai, ma fu un sonno agitato e quando suonò la sveglia ero più stanca della sera precedente.
Mentre facevo colazione ripensai a come mi ero cacciata in quel casino. Ero al secondo anno di liceo, e le mie uniche due amiche si erano entrambe fidanzate, così spesso uscivano in coppia o a quattro, ed io rimanevo esclusa. Così nel secondo semestre, quando ebbi vicino di banco Tommy, a lezione d’inglese e lui mi chiese di diventare la sua ragazza dissi di sì. Era abbastanza carino, con quei riccioli biondi e i profondi occhi scuri, e poi era anche simpatico… mi sarei innamorata di lui, prima o poi, no?? Mi ero detta tra me e me. Ma non era andata proprio così.
Certo, essendo anch’io fidanzata, ora uscivamo a tutti e sei insieme ma, io di Tommy non mi ero mai innamorata… quando mi baciava non sentivo le farfalle allo stomaco, se mi diceva che non potevamo vederci non mi mancava, non mi batteva forte il cuore quando lui era vicino a me. Però lui di me era innamorato perso, lo si vedeva lontano un miglio ed io adesso non sapevo come venirne fuori.
Il suono del campanello mi fece trasalire interrompendo il flusso dei miei pensieri. Andai ad aprire, era Tommy pronto per partire.
“Vado a salutare mia madre che è ancora nel letto e arrivo” dissi
“Ok, ti aspetto qui Bella”
Salii le scale, entrai in camera di mia madre che si svegliò “Bella che ci fai alzata? È presto…” disse con voce assonnata. “Vado in montagna con Tommy e gli altri, non ti ricordi?”
“Ah, sì è vero… sono ancora addormentata… Divertiti e non arrivate troppo tardi ok?”
Gli diedi un bacio e dissi “Certo, sta tranquilla mamma… ciao” Scesi giù e partimmo.
La giornata era bella e tutti si divertivano, ma io ero distante e non riuscivo a divertirmi, tanto che a un certo punto, Tommy mi prese da parte e mi chiese “C’è qualcosa che non va? Sei così strana oggi…” ma io codarda “No, no sono solo stanca perché ho dormito poco stanotte” dissi senza guardarlo negli occhi. Lui accettò la mia scusa e la cosa si concluse così.
Qualche giorno dopo, eravamo io e lui, in camera sua a guardare un film e lui iniziò a baciarmi appassionatamente, le sue mani s’infilarono sotto la mia maglietta… a quel punto lo fermai… non potevo continuare così, dovevo dirgli la verità. Gli presi le mani e in un bisbiglio dissi “Io non posso…” lui rosso come un peperone cominciò dicendo “Scusa, scusa.. pensavo che… “ ma lo fermai “Non è colpa tua… Sono io, devo dirti una cosa… Io … ecco… non sono innamorata di te… cioè pensavo di esserlo ma non lo sono e non voglio andare avanti così!” dissi tutto d’un fiato.
Lui sbiancò, con voce flebile disse “Mi stai lasciando?” e io  “Sì”
“Cos’ho fatto di sbagliato? Io farò qualunque cosa… Non voglio perderti Bella…” Mi stringeva il cuore vederlo così per causa mia. “Non puoi far nulla… non hai sbagliato nulla… semplicemente il mio cuore non batte più forte per te, ti voglio bene come amico, ma non sono innamorata di te”
Leggevo sul suo viso e nei suoi occhi tanto dolore e dissi “E’ meglio che io vada a casa” e lo lasciai lì, correndo via.
Arrivata a casa, mi sentii finalmente meglio, sollevata. Certo, ora avrebbe sofferto un po’, ma poi gli sarebbe passata ed io finalmente potevo vivere la mia vita.
Il giorno successivo, a colazione ne parlai con mia madre, e lei mi disse “Sarà un periodo duro per te.. Quel ragazzo farà di tutto per riconquistarti” ed io un po’ sorpresa “Lo pensi davvero?”
“Certo Bella, è sempre stato un tipo molto deciso e se è te che vuole, farà di tutto perché torni con lui” prese la sua borsa e mi salutò “Io vado Bella, mi aspettano in ufficio. Questa sera Phil sarà qui a cena con noi, ti va di cucinare qualcosa? Lo sai che io in cucina sono un disastro…”
“Certo mamma, nessun problema”
Phil è il compagno di mia madre, è simpatico e andiamo abbastanza d’accordo.
Ripensai alle parole di mia madre su Tommy… Lei su queste cose non si sbaglia mai. Alcuni minuti dopo sentii suonare il cellulare ed era Tommy.
“Pronto?” dissi “Ciao Bella, sono Tommy, ti disturbo?”
“No, dimmi pure” dissi
“Ecco, io volevo chiederti se… potevamo rimanere amici” concluse
Feci un sospiro “Certo che possiamo rimanere amici, Tommy”
“Bene, sono contento Bella… E poi non si sa mai…Magari cambi idea sulla nostra storia…”
Alle sue parole mi salì un po’ di angoscia “Non credo di cambiare idea Tommy. Adesso devo andare, ciao “
“Certo, ci vediamo Bella” mi salutò
Dopo la telefonata, rimasi a pensare e mi passò davanti lo scenario del prossimo anno scolastico, in cui Tommy me lo ritrovavo ovunque e le mie amiche uscivano con i loro ragazzi e io rimanevo sola.
Il suono del telefono mi distolse dai miei pensieri. Era Charlie.
“Ciao papà” dissi “Ciao Bells, come stai?”
“Bene papà”
“Sei sicura Bella? Hai una voce così strana…”
“Sì, papà … Ho rotto con Tommy, ma sto bene”
“Quando mi vieni a trovare Bella? Di solito le vacanze estive le passi qua…” disse
“Hai ragione papà, quest’anno pensavo di passare le vacanze con Tommy, ma visto come sono andate le cose, ne parlo con mamma e ti faccio sapere”
“Ok, lo sai che mi manchi Bella”
“Anche tu mi manchi, papà”
“Ci sentiamo Bella, salutami Renée”
“Certo papà, ti faccio sapere al più presto”
Chiusa la chiamata con Charlie, un’idea si insinuò nella mia mente. Quella sera ne avrei parlato con mia madre.
Dopo aver fatto i compiti, iniziai a cucinare per la cena. Ad un tratto suonò il campanello, andai ad aprire ed era Tommy.
“Tommy! Che ci fai qui?” dissi con una punta di irritazione.
“Ecco, pensavo che potevamo fare i compiti insieme…”
“Non posso Tommy, devo preparare per stasera che viene Phil a cena… e poi la prossima volta chiama prima di presentarti qui, ok?”
“Si certo, scusa Bella… Facciamo per domani?” mi rispose senza perdersi d’animo.
“Non lo so…ok? Lasciami respirare Tommy!” dissi esasperata.
“Ok, allora ti chiamo domani… ciao Bella!” e finalmente se ne andò.
Richiusa la porta, emisi un sospiro “Sì, la mia idea è l’unica soluzione per cui possa vivere serenamente”
Erano le 8, e io avevo appena terminato di preparare la tavola, quando sentii la porta aprirsi.
“Ciao Bella, come stai?” mi disse Phil entrando in cucina.
“Bene, Phil, grazie… Mamma è arrivata con te?”
“Sì, sta arrivando”
Finita la cena, decisi di intavolare il discorso con mia madre…Certo Renée era molto sentimentale ma sono sicura che avrebbe capito.
“Sai mamma, oggi mi ha chiamato papà” iniziai.
“Davvero! Come sta?” chiese “Bene, mi chiedeva quando andavo a Forks a trovarlo… Sai che di solito in estate vado là..” continuai.
“Già, quest’anno le vacanze pensavi di restare qui per uscire con Tommy, ma adesso…”
“Senti mamma, io ho pensato una cosa, ma non vorrei che la prendessi male” cominciai.
“Stai tranquilla, cara… dimmi, cos’hai pensato?”
“Ecco, se io mi trasferissi a Forks, da papà?”
“Da papà? Ma sei sicura di quel che stai dicendo?” mi disse con un velo di tristezza.
“Sì, mamma… E’ tutto il giorno che ci penso… Qui con Tommy che mi perseguita…Mi ha già chiamato ed è anche passato di qua perché voleva fare i compiti insieme… Le mie amiche che non fanno altro che stare con i loro fidanzati… Ho bisogno di cambiare aria!”
“Bella, mi mancherai… Lo sai vero? Ma se pensi di essere felice a Forks, puoi andare!” disse mentre una lacrima solcava il suo volto.
L’abbracciai forte “Grazie mamma! Ti voglio bene!”
“Su, basta smancerie, se no piango come una fontana. Ne hai già parlato con Charlie?” chiese
“No, volevo prima parlarne con te” dissi
“Ok, allora lo chiamo e se lui è d’accordo, da domani iniziamo a preparare tutto” disse “Voglio che tu arrivi là per agosto, così potrai fare tutte le pratiche per la scuola”
“Va bene mamma… Allora chiamiamo Charlie?”
   
 
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