Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: Encha    27/08/2014    4 recensioni
Piccola raccolta di fic comiche, demenziali e nonsense nata dal paradossale incontro tra la voglia di scrivere qualcosa e la pigrizia estiva che impedisce di impegnarsi in qualcosa di serio.
I protagonisti saranno il più possibile disparati, la lunghezza delle storie variabile, gli aggiornamenti assolutamente irregolari, ma soprattutto i personaggi saranno tutti (o quasi) incredibilmente vivi -cosa che, associata alle opere di George Martin, dovrebbe già provocare un attacco di ilarità.
Ah, il titolo rappresenta chiaramente la mia incapacità nel dare un nome alle storie e... Be', spero di riuscire a scucirvi almeno un piccolo sorriso!
I I giorni da lupo sono finiti ~ Famiglia Stark
II L'unico vero dio ~ Donna Rossa vs. Capelli Bagnati
III Quattro suoni di corno ~ Guardiani della Notte
IV Letale quanto seducente ~ Joffrey/Sorpresa
V Insonnia ~ Daenerys Targaryen e Ser Barristan Selmy
VI Perdonami! ~ Renly/Loras AU
VII Uccelletti ~ Lord Varys
VIII Aspettando una Nuova Vita ~ Rapunzel!AU
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Un po' tutti
Note: Nonsense, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Stavano arrivando.

“Uno per il ritorno di un ranger...” enumerò Samwel Tarly, salendo di una buona ottava nel pronunciare la parola finale.

Il Lord Comandante, sulla cima della Barriera, osservava l’orda avvicinarsi sempre di più, inaspettata, instancabile, inarrestabile.

“...Due per i bruti...”

L’ultima “u” vibrò nell’aria per più tempo del dovuto.

Jon avrebbe dovuto ordinare a Sam di fare i fretta a suonare quel maledettissimo corno, perché ogni secondo perso per loro era un vantaggio per gli assalitori, ma la sua mente era troppo occupata a cercare disperatamente un modo per arrestare la loro avanzata.

“...Tre per gli E-estranei...” La voce del ragazzo della Collina del Corno, fino a poco prima metodica e cadenzata, si incrinò.

Dovette grattare con lo stiletto la patina di ghiaccio che s’era formata sull’indicazione dell’ultimo segnale per proseguire.

“...E quattro per...” Il suo faccione tondo di contrasse per lo stupore.

Fece scivolare lo sguardo più e più volte sulla scritta, domandandosi addirittura se avesse dimenticato come leggere correttamente.

“Coraggio, Sam” lo incalzò Lord Snow.

“...Quattro per le ragazze in bikini” completò in un sussurro.

E quattro richiami risuonarono per il Castel Nero.

“Deve essere già capitato un... Assalto del genere, se c’è un segnale apposito” asserì pratico Jon, mentre si calavano giù tramite l’argano.

Anche Edd Tollett era con loro, ma era rimasto stranamente in disparte a borbottare tra sé e sé.

“Oh, sì!” Sam si affrettò ad annuire energicamente. “Negli annali delle cripte ho letto che circa tre secoli fa sulla Barriera si abbatté la stessa... Ehm... Calamità, ma credevo fosse un falso documento, scritto solo per diffamare il Lord Comandate allora in carica, un certo Balthier il Casto...”

“Va avanti,come hanno affrontato questa... Situazione?”

“Oh, sì, giusto. Il Lord Comandante ha fatto forgiare delle cinture di castità per tutti i confratelli, gliele ha fatte indossare, poi ha appeso tutte le chiavi a dei chiodi conficcati sulla Barriera e per sicurezza vi ha gettato sopra dell’acqua. In questo modo non c’è stato modo di riprenderle finché la Barriera non ha lacrimato di nuovo, e allora il pericolo era passato” Spiegò, mentre la gabbia di ferro toccava il suolo con un sussulto.

“Dicono che nel ghiaccio vicino alla Torre di Hardin ci puoi vedere ancora le dita mozzate di quelli che hanno provato inutilmente ad arraffare le chiavi” aggiunse Edd l’Addolorato, ma il Lord Comandante s’era già precipitato verso i Guardiani della Notte ammassati attorno al cancello principale.

Jon aveva sperato che i confratelli fossero ignari di ciò che stava marciando verso di loro da Nord, ma dall’insolito buonumore generale capì che non era così.

“Fratelli” esordì, passando lo sguardo uno ad uno su quegli uomini che quasi saltellavano sul posto per la gioia.

“Certo ricorderete il nostro giuramento: io non avrò moglie, non possiederò terra, non sarò padre di figli” recitò. “Ebbene, oggi siamo chiamati a mettere alla prova il nostro onore”

“Siccome non c’è tempo per prendere altri provvedimenti” continuò, ammutolendo con uno sguardo truce chiunque sembrava stare per interromperlo. “Vi disporrete attorno ai tavoli della Sala Comune, dove verranno posti mucchi di cipolle che pelerete fino a quando questa emergenza non sarà passata. Se qualcuno proverà ad alzare gli occhi da quello che sta facendo, i due confratelli ai suoi lati dovranno riportarlo all’ordine con una sberla. Sono stato chiaro?”

A quel punto scoppiò il caos.

Sfilze di imprecazioni, proteste e maledizioni si accavallarono una sull’altra in una cacofonia di urla molto, molto contrariate.

“Solo i codardi si nascondono, gli uomini coraggiosi scendono in campo e affrontano il pericolo sguainando le spade!” contestò Pyp.

“Meglio così. Con la mia fortuna, in mezzo alla foga mi sarei ritrovato tra le mani di Grenn” commentò Edd l’Addolorato.

“E tu invece che farai, Lord Snow, andrai in missione diplomatica per trattare con l’aggressore?” lo schernì Ser Alliser Thorne.

Fu necessario che Spettro snudasse le zanne per mettere a tacere i confratelli.

Nell’innaturale silenzio che ne seguì, la domanda dell’ex maestro d’armi sembrò riecheggiare nell’aria.

“Io... Mi farò incatenare alle sbarre di ferro del passaggio sotto la Barriera per poter... Studiare il nemico” fu costretto a rispondere.

Inutile dire che quando la masnada di donne in bikini se ne fu andata, i Guardiani della Notte avevano pianto tutte le loro lacrime e molti avevano perso qualche dente. In più, il menù forzato a base di cipolle adottato nei mesi seguenti non contribuì di certo a migliorare né l’alito né l’umore generale.

 

 

 

 

 

Spelonca dell’autore: ... E cinque per una tempesta di lettori armati di torce e forconi che inseguono un povero autore che sperava di essere divertente (?)

Va bene, va bene. Questa fic è una sorta di “parodia” degli sproloqui dei Guardiani della Notte su questo o su quel nemico, le discussioni infinite su come combatterli e le citazioni di palate di Lord comandanti diversi e le loro gesta.

E’ presumibilmente ambientata dopo un’ipotetica fine della Guerra dei Cinque Re e il ritorno di Sam come maestro della Cittadella, ma diciamo che me la sono presa molto comoda su ll’ambientazione temporale.

“Basch il Casto” è ovviamente una mia invenzione, dato che non volevo appioppare questo infame ruolo ad uno dei comandanti citati nei libri. Il suo nome viene direttamente da Final Fantasy –XII, per la precisione -, saga di videogiuochi che adoro con tutto me stesso *w*

Non ho altro da aggiungere, spero come al solito di essere riuscito a strapparvi almeno un piccolo sorriso >.>

Sono bene gradite orde di... Recensioni, sì, recensioni! ^^”

   
 
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