27/08/2014
1 recensioniEra indifferente: l’importante era uccidere, sterminare, morire.
Nessuno conosceva il motivo di quella guerra, nessuno conosceva il nemico, nessuno conosceva il luogo dove presto i morti saranno caduti. La guerra imperversava e non accennava a concludersi.
Due alleati, due compagni, due … amanti. Per loro non c’era futuro, lo sapevano entrambi. Il loro amore era così grande, ma ostacolato da una guerra immorale e inutile.
Un colpo di pistola, un fendente, una lama intrisa di sangue. Il più giovane cadde rovinosamente a terra, seguito dall’altro. Entrambi erano feriti, entrambi erano a terra, ma solo il più giovane era in fin di vita. Il colpo di pistola l’aveva sfiorato, mentre l’altro era stato trafitto da una lama. Nessuno dei due sapeva se fosse un colpo nemico o alleato.
Non morire, non morire, non ancora … questi erano gli unici pensieri dell’ispanico, mentre l’italiano sputava sangue e convulsamente cercava di abbracciare il più grande.
Non voglio morire, non voglio morire, non ancora … questi erano gli unici pensieri del meridionale, mentre lo spagnolo piangeva e urlava la sua disperazione angosciante.
La morte non voleva abbandonarli, la sfortuna li aveva colti in fragrante e ora li voleva punire. Loro erano solo … guerrieri senza virtù né moralità.
Un velo avvolse l’italiano che baciando il suo amato se ne andò abbandonando il campo di battaglia.
Grida, disperazione, frustrazione, angoscia, vuoto.
L’ispanico stringeva il corpo esamine dell’amato, le lacrime scenda veno copiose sul suo volto, il sangue sgorgava dai due corpi inzuppando i vestiti e bruciando le membra, i sentimenti bruciavano negli occhi del sopravvissuto e non accennavano a svanire. Il sorriso sul viso del caduto mostrava la soddisfazione e la felicità celata dietro il suo amore.
La guerra continuava, il tempo e lo spazio non si fermavano, il sangue continuava a cadere sulla terra insieme alle lacrime e alla paura. L’amore perduto, l’inizio della vendetta, il vuoto lasciato da quei sentimenti scomparsi. La morte si allontanò e abbandonò il povero sopravvissuto che non desiderava altro se non seguire il suo amato, la luce lunare si affievolì e baciò per l’ultima volta il volto amato della vita persa. Il buio li avvolse, entrambi.
Passarono attimi, momenti, secondi, minuti …
Un grido disumano, un ringhio animalesco, un urlo di disperazione mischiato a paura e angoscia. La fine era arrivata e aveva preso con se l’unica vita che doveva celarsi ai suoi occhi.
L’ispanico lo sapeva, prima o poi sarebbe successo. Suo nonno glielo aveva detto molte volte e lui finalmente aveva compreso il suo significato.
“la morte arriverà e avrà i tuoi occhi”
… ormai era troppo tardi per i ripensamenti.