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Autore: Maiko_chan    27/08/2014    14 recensioni
[Estratto]
A volte si chiede se non sia solo colpa sua se tutti coloro che conosce, prima o poi, l’abbandonano. Come sabbia fra le dita, gli sfuggono e lui non può farci nulla – non ha il contenitore adatto.
Forse, se avesse capito prima quale fosse il forte sentimento che lo lega a Hinata, non si sarebbe ridotto in quel penoso stato di dormiveglia continuo. Forse, per loro, ci sarebbe stata una possibilità. Forse non sarebbero dovuti passare quattro anni prima di potersi rivedere.
Disteso sul letto, fissa con intensità il soffitto – è quasi sicuro che potrebbe scioglierlo per quanta rabbia e frustrazione esprimono i suoi occhi – e arriva a una conclusione: è davvero ciò che tutti gli dicono da quando ha memoria; un idiota – finalmente l’ha capito anche lui.

{NaruHina}
Quarta classificata al contest "Le stagioni del cuore" indetto da Sasuk8 & Manga & Lady Uchiha 23 - Guess Star: Meryl Watase - sul forum di Efp
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Iruka Umino, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Nik forum: Naruhinafra
Nik Efp: Maiko-chan
Titolo storia: Do you love me?
Rating: Verde
Coppia: NaruHina
Pacchetto: Primavera; Verde -> -> Rimpianto – Felicità
Canzone: Always – Bon Jovi
Genere: Sentimentale, Introspettivo, Fluff
Avvertimenti: AU

 


«Hina-chan, vuoi essere mia amica?»
La brezza soffia – calda e confortevole –, portando il profumo dei ciliegi in fiore dappertutto, in quella giornata primaverile. Il sole, mite e splendente, riscalda le anime dei passanti, mentre due bambini si dondolano sulle altalene.
Lei arrossisce appena, i corti capelli corvini le coprono gli occhi perlacei. Lui, sorridente e sbarazzino, le pone quella domanda dopo un solo giorno di giochi e divertimenti. Le sue iridi celesti la scrutano, speranzose.
La ragazzina annuisce; finalmente anche lei ha un amico.
«Waaa!, sono contentissimo!» e sorride abbagliandola. «Forza Hina-chan, andiamo ad arrampicarci su quell’albero!»
Schizza verso un enorme pesco, incoraggiandola a seguirlo.
«A-arrivo, Naruto-kun!»


Do you love me?
 

#1. Perdersi


La fine del liceo è sempre stata una delle mete più importanti per uno studente: è l’inizio di una nuova vita, un avvento di novità e la certezza che d’ora in poi si è indipendenti. È il momento in cui si decide chi si vuol diventare e quindi tutti si concentrano per cercare un buon ateneo o, per coloro che non sono mai stati degli alunni brillanti, trovarsi un lavoro. Ma il termine di un corso di studi è pur sempre un epilogo.

Naruto non è una persona che si accontenta facilmente; si era messo in testa di continuare gli studi dopo il liceo e, nonostante lo scetticismo che serpeggiava tra professori e conoscenti, si era diplomato con dei voti che gli permettevano di frequentare un’università. Certo, non avrebbe potuto iscriversi a una scuola prestigiosa, ma l'aver dimostrato a tutti di avercela fatta per lui è già un gran traguardo.

Camminando per le affollate strade di Osaka, Naruto sorride entusiasta ai passanti, spensierato. Neanche l'occhiata più disgustata potrebbe deprimerlo, non adesso, non quel giorno. Oggi, l’ha deciso, si godrà i festeggiamenti per aver superato l'esame di ammissione alla facoltà di scienze motorie e sportive. Chi l'avrebbe mai detto che lui, lo scapestrato baka, fosse sulla strada per diventare insegnante?

L’adrenalina fluisce veloce in lui e a ogni secondo che scorre cerca di non iniziare a urlare come un matto. Un passo – ma sì, devo solo aspettare un paio di minuti. Due passi – oggi è proprio una bella giornata. Tre passi – Luglio è più caldo del solito quest’anno. Quattro passi – che afa. Cinque passi – sarebbe la giornata perfetta per correre. Sei passi, l’illuminazione – ho passato l’esame… al diavolo tutti!

Inizia a correre tra la folla, urlando la sua felicità; oggi deve gioire, che gli altri si adeguino!

***
 
«Sono a casa!»

Chiude la porta con un tonfo, sorridendo. Gli duole un po’ la testa per la borsettata che una signora gli ha gentilmente dato, ma non ha scalfito il suo buonumore. Le luci sono spente quindi deduce che il padrino sia uscito. E dire che l’aveva avvisato che quel giorno avrebbero annunciato i risultati dell’esame! Borbotta improperi contro quel vecchio pervertito e si ripromette che al suo ritorno gli darà filo da torcere. Si può scordare la sua collaborazione per quel libro!

Si dirige verso la cucina, deciso a mangiarsi almeno tre ciotole di ramen istantaneo. Cerca a tastoni l’interruttore, chiedendosi per quale motivo il vecchio abbia chiuso le persiane. Accende la luce.

«Sorpresa!»

Spalanca la bocca, sconcertato: davanti a sé tutti i suoi amici gli urlano le loro felicitazioni insieme a Jiraiya, a sua cugina Karin, a suo zio Nagato e sua moglie Konan, a Itachi e a Tsunade-baachan. Nota persino Akamaru darsi da fare per attirare la sua attenzione. Sorride, stupito e commosso, mentre le guance si colorano di un tenue rosso carminio. Ridacchia, scompigliandosi i capelli biondi.

Un’enorme striscione colorato con su scritto “Congratulazioni Baka!” a caratteri cubitali è sorretto da un apatico Sasuke, un annoiato Shikamaru e un gelido Neji. Un trio molto allegro.

«Baka, chiudi quella caverna che ti ritrovi e ringrazia!» esordisce Sakura, tirandogli uno scappellotto sulla nuca.

«Eddai, Sakura-chan …» si lamenta lui, massaggiandosi la testa.

«Dobe, sei proprio ridicolo» lo sfotte il suo acerrimo nemico – il suo migliore amico.

«Vuoi fare a botte, teme?!»

«Finitela, tutti e due!» tuona Tsunade, mentre Jiraiya cerca di sbirciarle l’abbondante seno.

Il pomeriggio passa, tra scherzi e risate, ma l’Uzumaki non è ancora riuscito a raggiungere l’unica persona con cui vorrebbe davvero parlare. Un po’ perché è stata lei ad aiutarlo a studiare per l’esame, un po’ perché l’ha sempre considerata speciale. Eppure non riesce a scorgerla nemmeno quando tutti si apprestano ad andarsene. Ne è certo; lei c’era. Non sarebbe mai mancata. Chiude la porta e in casa rimangono solo lui e quel vecchio pervertito – completamente sbronzo, tra l’altro. Non si prende nemmeno la briga di spostarlo dal divano, sa che sarebbe un’impresa impossibile.

Sale le scale, barcollando a causa dell’alcool e della stanchezza accumulata da tutte le notti in bianco che ha passato negli ultimi due mesi per studiare. Un aroma inaspettato lo accoglie nella sua camera e Naruto si riscuote immediatamente; è il suo profumo.

Lo sguardo vaga per la stanza, ma non scorge nessuno. È stata lì, nella sua camera. Questo pensiero lo colpisce come un fulmine a ciel sereno e lui arrossisce, cercando un qualsiasi dettaglio che possa collegare a lei. Lo cerca, ma non lo vede. Sconfitto, si butta a peso morto sul letto, ma appena appoggia il capo sul cuscino ode un bizzarro rumore, come di carta stropicciata. Lo alza con il cuore in gola e la delicata fragranza di lavanda lo investe, mentre con gli occhi accarezza il biglietto arancione accuratamente ripiegato con su scritto “A Naruto-kun”. Con un grande sorriso sulle labbra si siede sul letto, rigirandosi fra le dita il piccolo pezzo di carta. Lo apre, leggendo l’unica frase lì scritta, con un’elegante calligrafia.

Sorride, addormentandosi appena tocca il soffice guanciale sue spalle.

***
 
Sbuffa, annoiato, seguendo alla bell'e meglio la lezione di anatomia: è un'ora teorica e lui le odia. Freme, dando in continuazione uno sguardo all’orologio che porta sul polso e assicurandosi che il tempo scorra normalmente. A lui, in quel momento, sembra che tutto vada a rallentatore. Si accascia sul banco, mentre il docente continua imperterrito a parlare e a parlare e a parlare. Gli occhi gli si chiudono da sé e lui non ha alcuna intenzione di opporre resistenza. Pregusta già la paradisiaca sensazione di leggerezza, appisolandosi appena.

«Uzumaki!»

L’ammonizione del professore lo richiama all’ordine e dopo una breve strigliata – aggiunta a minacce abbastanza consistenti alla sua media da indurlo a non addormentarsi ancora – si decide, rassegnato, a cercare almeno di rimanere sveglio.

La vibrazione del cellulare lo distrae e ringrazia in silenzio i Kami per quella benedizione – stava per assopirsi ancora. Lo estrae con calma – è avvezzo a non farsi scoprire, in tanti anni di pratica –, incurvando le labbra all'insù appena legge il mittente. Lei.

Risponde velocemente al messaggio, dando un'occhiata ricca di frustrazione alla finestra, appurando che il tempo sembra deciso a peggiorare. Per fortuna lei pensa sempre a tutto.

Si perde nello sproloquio dedito al movimento dei muscoli, ancora più ansioso.

Vuole uscire immediatamente, a costo di beccarsi l'acquazzone; odia la teoria.

***
 
Il cielo si fa sempre più cupo e una coltre d’oscurità scende su Osaka, ma Naruto non accenna a fermarsi; è diretto all’Ikebe, un bar vicino alla sua università. Non sarà un’innocua pioggerellina a farlo desistere e, con questa convinzione, non dà peso ai tuoni che squarciano l’aria. Stringendosi nel pesante capotto arancione, svolta a destra, perso nelle sue elucubrazioni.

Non è una persona pensierosa, ma, in certe occasioni, non può proprio non iniziare a ripercorrere con la mente gli strani comportamenti di amici e conoscenti e – anche se non è mai stato una cima – a farsi venire qualche dubbio. L’attenzione non è uno dei suoi punti forti, è un tipo distratto – e anche un po’ baka, ammettiamolo –, ma ha a cuore le persone a cui vuole bene.

This Romeo is bleeding
But you can't see his blood
It's nothing but some feelings
That this old dog kicked up


Lei lo sta evitando – sono trascorsi tre mesi prima che se ne accorgesse – e fa male. Per questo, appena ha letto il suo messaggio, non pensa ad altro che a raggiungerla.

Una sgradevole sensazione alla base dello stomaco lo porta ad accelerare il passo, imboccando una delle viuzze laterali della via principale. Si trova davanti all’Ikebe dove, quando ancora frequentava le medie, aveva lavorato per qualche anno. È un piccolo locale, molto intimo e accogliente, non si stupisce che lei abbia scelto proprio quel luogo. Cerca con lo sguardo la fanciulla, scorgendo alla fine – nascosta in uno dei posti più appartati e distanti, vicino alle vetrate del caffè – una fluente chioma corvina. Incurva le labbra in un sorriso gioioso; gli è mancata. Tantissimo.

A grandi falcate, la raggiunge, prendendo posto davanti a lei. La ragazza sobbalza e lui può godersi indisturbato il rossore che invade le sue gote diafane, incantato; per questo non smetterà mai di giocarle quel tipo di scherzetti. Lei alza lo sguardo, intimidita, ma consapevole che la persona che le sta davanti è lui – lo riconoscerebbe fra mille. Gli lancia una lunga occhiata e Naruto può specchiarsi in quei laghi argentati, immaginando d’immergervisi dentro – troverebbe la sua pace. Sorride, notando che le guance della fanciulla sono sempre più rosse.

«Scusa se ti ho fatto venire fin qui, Naruto-kun…»

Hinata distoglie in fretta lo sguardo, puntandolo le iridi sull’orlo del suo giacchino violetto. L’inverno è ormai alle porte e, in lei, la sensazione di gelo non fa altro che propagarsi. Socchiude gli occhi, conscia di ciò che di lì a poco dovrà rivelare.

Il biondo scuote con vigore il capo: per lui non sarà mai un problema doverla raggiungere – ma questo non glielo dice. Rincuorata dal comportamento del ragazzo, Hinata non può più tirarsi indietro. Glielo deve.

Inizia a girare nervosamente il cappuccino fumante che ha ordinato, riponendo con eleganza il cucchiaino sul bordo del piatto posto sotto la tazzina.

«I-io… Naruto-kun, v-vedi io…»

Si morde un labbro, nascondendo gli occhi con la lunga frangetta mora. Ha balbettato ed è da moltissimo tempo che non le succede più, nemmeno davanti a Naruto. Lui lo sa e questo non fa altro che metterlo in allarme: è successo qualcosa – se lo sente nello stinco. Ansioso, si sporge verso di lei, incatenando le sue iridi con le proprie. Ci tiene molto a lei; la ama.

«Cosa c’è, Hinata?» esclama, preoccupato «È successo qualcosa? Sai che con me puoi parlare di tutto.»

Le sorride come solo lui sa fare, cercando di rassicurarla. Lei gli è stata vicino nei momenti più bui e, anche se non potrà avere il suo cuore, non gli negherà mai il suo aiuto. Hinata lo guarda, sofferente, chiedendosi come farà senza di lui. Lo ama da morire, ma non se n’è mai accorto. E capisce che, nonostante tutto, non lo dimenticherà – è impresso a fuoco nel suo cuore.

«Mi hanno offerto una borsa di studio» esordisce, un velo di lacrime si forma sulle sue iridi.

Naruto, però, non sembra notarlo, iniziando a farle i complimenti, dimentico di tutta l’ansia accumulata.

«Hinata ma è strepitoso! Te lo meriti, sei…» fantastica, amore mio, meravigliosa «... formidabile! Dove andrai? A Tokyo? Oppure a Hokkaido? Sono lontane, certo, ma sono sicuro che riusciremo a organizzarci! Gireremo le città assieme e chiameremo anche tutti gli altri, sarà favol-»

«A Parigi, Naruto-kun.»

It's been raining since you left me
Now I'm drowning in the flood
You see I've always been a fighter
But without you I give up


Le lacrime fuoriescono potenti dagli occhi della fanciulla e Naruto rimane lì, con la bocca mezza aperta, troppo sconvolto per fare alcunché. Solo quando lei varca silenziosa l’uscita del bar si riscuote, correndole dietro.

Hinata è già scomparsa e la pioggia – dispettosa – gli bagna le membra, mentre il suo cuore si frantuma in mille pezzi.

***
 
Now I can't sing a love song
Like the way it's meant to be
Well, I guess I'm not that good anymore
But baby, that's just me


Naruto non ha mai avuto un’esistenza facile: ha sofferto per la prematura morte dei genitori in un incidente automobilistico, ha sopportato il dolore derivato da quella perdita e il senso di solitudine e di abbandono che l’ha sopraffatto negli anni a venire. Ha dovuto sudare per guadagnarsi la fiducia dei suoi amici, è stato liquidato più volte da Sakura – troppo presa dal suo Sas’ke-kun anche solo per dargli una possibilità – e con nessuna ragazza ha mai vissuto una love story come quelle dei film. Anzi, può anche ammettere a se stesso di non aver mai avuto una relazione seria, ma solo vaghi momenti d’intimità – di cui si è completamente dimenticato.

Adesso la sola con cui riesce a provare le forti emozioni dell’innamoramento è la sua amica d’infanzia che, tra l’altro, partirà per la Francia fra una settimana. Davvero perfetto; l'unica costante di tutta la sua vita lo sta per lasciare.

A volte si chiede se non sia solo colpa sua se tutti coloro che conosce, prima o poi, l’abbandonano. Come sabbia fra le dita, gli sfuggono e lui non può farci nulla – non ha il contenitore adatto.

Forse, se avesse capito prima quale fosse il forte sentimento che lo lega a Hinata, non si sarebbe ridotto in quel penoso stato di dormiveglia continuo. Forse, per loro, ci sarebbe stata una possibilità. Forse non sarebbero dovuti passare quattro anni prima di potersi rivedere.

Disteso sul letto, fissa con intensità il soffitto – è quasi sicuro che potrebbe scioglierlo, tanta è la rabbia e la frustrazione espressa dai suoi occhi – e arriva a una conclusione: è davvero ciò che tutti gli dicono da quando ha memoria; un idiota – finalmente l’ha capito anche lui.

And I will love you, baby
Always
And I'll be there forever and a day
Always
I'll be there till the stars don't shine
Till the heavens burst and
The words don't rhyme
And I know when I die, you’ll be on my mind


«Hinata...»

È un sussurro roco quello che gli esce dalle labbra, un rantolo addolorato e una muta promessa. Lei è davanti a lui, all’aeroporto, e l’unica cosa che riesce a dire è solo il suo nome, ripetendolo all’infinito.

Hinata lo osserva, le lacrime non accennano a fermarsi, e il suo corpo urla e strepita per potersi raggomitolare sul petto glabro del ragazzo. Rinuncerebbe al suo sogno se lui le dicesse qualcosa, qualsiasi cosa, per indurla a rimanere.

Gli altri se ne sono già andati, intuendo che avessero bisogno di un po’ di privacy. Poi la voce proveniente dagli altoparlanti annuncia il suo volo e lei sobbalza, tentando inutilmente di asciugarsi le gote. Afferra il manico del trolley, tremante e dilaniata dalla sofferenza.

Non è riuscita a dirglielo, eppure lo amerà per sempre. Anche trovandosi dall’altra parte del mondo.

«D-devo andare, Naruto-kun…» mormora, cercando gli occhi dell’altro.

Per una volta vorrebbe essere egoista, gridargli il suo amore e incatenarlo per l’eternità a sé, ma lei – prima di tutto – vuole la felicità dell’amato; anche a discapito della sua.

Naruto l’abbraccia di slancio, nascondendo il viso fra i suoi capelli, singhiozzando piano. Lei non l’ha mai visto piangere – neanche in quel periodo – e il suo cuore viene puntellato da una miriade d’aghi, trafiggendolo.

Non rendere tutto più difficile.

Lei si spegnerà a causa della sua mancanza, ma non le importa; l’organo che batte prepotente dentro di sé non cesserà le sue pulsazioni finché l’amore che prova per Naruto continuerà ad ardere. Hinata ne è consapevole; non scomparirà mai.

«Ti voglio bene.» Si stacca con delicatezza da lui, sorridendo appena, le iridi arrossate dal pianto. «Devo andare adesso.»

Posa un delicato bacio sulla fronte del ragazzo – gesto dettato da un improvviso coraggio e dalla certezza che, forse, quando lo rivedrà non potrà più farlo –, cogliendolo di sorpresa. Poi recupera il suo bagaglio e scompare tra la folla, lasciandolo lì, perso nel suo dolore.

And I’ll love you
Always


***
 
 
 
 
Salve a tutti! *^*
Finalmente riesco a pubblicare una delle storie scritte per i contest! xD Ma, capitemi, questo capitolo l’ho pubblicato dal cell… quindi fatemi gli applausi dato che ho scritto io tutto l’html u.u  
*schiva un cavolo*  
Okay, okay, non c’è bisogno di essere così permalosi ù-ù  
Ringrazio coloro che sono arrivati fin qua a sentire gli scleri di questa mentecatta – davvero, come avete fatto? – e spero che leggere questo primo capitolo non via abbia fatto troppo schifo =n= 
È una fic molto breve, formata da tre capitolo più o meno lunghi come questo, e il secondo verrà pubblicato la prossima settimana/dopo i risultati del contest – sono indecisa xD 
In bocca al lupo a tutte le partecipanti di questo bellissimo contest! <3 
Spero che qualche anima pia lasci una recensione, anche solo per dirmi che ci siete :D  
Alla prossima 
 
Un bacione! <3

 
Maiko-chan
   
 
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