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Autore: Jihi    27/08/2014    1 recensioni
Ego; dal latino ' Io '
Quanto la nostra, la tua vita, è condizionata dall'Egocentrismo?
Forse più di quanto tu creda.
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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EGO

Ho affrontato una seduta meditativa il quale tema era appunto l'Ego, ma ho bisogno di rifletterci meglio. 
Viviamo senza dubbio in un mondo dominato dall'Ego, il quale si trova al primo posto nelle menti di tutti, a parte per quei pochi Budda che affermano di aver raggiunto la pace e aver annullato il loro Ego (beati loro).
Ogni persona che va a comporre la società è Egocentrica, anche se a volte crede il contrario. L'Egocentrismo non si incontra solo in quei soggetti a cui piace "rubare la scena", lodandosi e facendosi notare, ma si riscontra anche in quegli atteggiamenti che possono passare quasi per "innocenti", quegli atteggiamenti che, una volta appresi, trattiamo a volte con rabbia e disprezzo o con apprensione: la paura del giudizio altrui, e la commiserazione di noi stessi. 
Queste manifestazioni di Egocentrismo vengono trattate la maggior parte delle volte con ingenua dolcezza, credendo che non siano nate dall' "Ego cattivo", ma bensì solamente da una cattiva autostima, che in questi casi, erroneamente a quanto si crede, non si risolve con qualche superficiale complimento. In realtà questo tipo di atteggiamento ha la stessa natura del precedente che invece viene attaccato e guardato con occhi disprezzanti. Il problema è che non si riesce a riconoscere queste due forme di manifestazione come uguali, quando sono due facce della stessa medaglia. 
Una persona che si lamenta di sé stessa non crede di essere Egocentrica, per il fatto che ritrova l'Egocentrismo in quelle persone che, con apparente enfasi, non fanno altro che attirare l'attenzione alzando la voce, parlando di sé e mostrarsi in modi e abbigliamenti esageratamente sfarzosi. Quindi a quella persona viene da pensare: "Egocentrico io? Che non faccio altro che sminuirmi? Non potrei mai mettermi al centro dell'attenzione, e quasi mi nascondo quando esco, come posso considerarmi Egocentrica con la bassa autostima che ho di me? Non lo sono di certo. " E invece anche tu lo sei in pieno. 
La tua autostima non si abbassa o si alza a caso, la sua posizione è data dalle reazioni che cogli dagli altri, da come decidi di interpretare la società da cui ti fai soffocare. La Paura che ti viene, l'Indecisione che ti prende, il Rifiuto ad accettarti, nascono da un bisogno di non apparire male agli occhi degli altri e dalla costante convinzione, che sia più forte o più leggera, che non sei abbastanza  e che non reggeresti il confronto con un altro a caso o con una determinata persona, dai quali ti lasci condizionare. Hai Paura di giudizi cattivi, hai paura di perdere, temi l'Inferiorità, senti tutti gli occhi puntati addosso e ogni bocca che parla o potrebbe parlare male di te.. e questo non è Egocentrismo? Cosa credi che interessi agli altri? Tu quando vai per strada hai solo paura di un cattivo giudizio ma quasi la totalità delle volte non ti metti a squadrare le persone e ad infamarle, pensi piuttosto a come stai tu, pensi se sei vestito abbastanza e ti chiedi come appari in quel momento agli occhi dello sconosciuto che ti è appena passato accanto, e poi pensi a quello successivo, e a quello dopo ancora. Ma perché qualcuno dovrebbe pensare a te in questo modo? Tutti questi pensieri che fai gli fanno anche gli altri, nonostante possa non sembrare è così. Perché ti ritieni tanto importante da essere giudicato in questo modo? E questo non sarebbe Egocentrismo?

In ogni caso, di quale tipo di Egocentrismo si voglia parlare, è effimero, e spreca un sacco di energie, che ti lascia con un senso di debito dentro. Pensaci, quando facciamo gli Egocentrici, cosa succede, come vi sentite e come state dopo esservi "esibiti"? Vuoti, in debito, a disagio. L'Ego è solo un'eccessiva esaltazione del sé, che ruba energia. Quindi perché ci ostiniamo a rimanergli attaccati? E in modo morboso anche. 

Mi sono chiesta perché i Buddisti stiano tanto a cercare l'annullamento del loro essere, non lo capivo. In un primo momento sono stata anche contraria a ciò, pensavo: "Ma noi abbiamo un corpo, l'Universo si è materializzato in forma umana attraverso questo corpo, perché quindi dovrei cercare un annullamento della mia anima adesso, quando sono un corpo dotato di percezione sensoriale, e ricercare uno stato spirituale che otterrò comunque più tardi, attraversato il travaglio della morte? Perché essere così precoce? Meglio godersi il corpo, e le sensazioni". Poi però, grazie ad un mio compagno di meditazione che è stato molto esauriente sull'argomento, ho capito. 
Il Budda ricerca questo vuoto, perché in questo Vuoto trova il Tutto. Quando diventi "vuoto" in quel senso, non hai perso te stesso, non hai perso niente, hai solo conosciuto il Cosmo di cui siamo composti, hai toccato l'Universo, ti sei ricongiunto e hai trovato il Tutto. E quando sei il Tutto, di cosa devi aver paura? Quando hai annullato il tuo Ego e ti sei conseguentemente congiunto al Cosmo, che cosa hai da temere? 
Quando capisci che in verità non esiste il confronto, che ogni commiserazione rivolta al sé, o che magari qualche sfoggio di troppo è inutile, fai la pace con tutto, perché prima di tutto, trovi la Pace in Te stesso. 

Ogni persona ha un suo modo per capirlo, che sia attraverso il silenzio, il pensiero, la Meditazione. Se hai letto questo articolo, forse anche tu hai qualcosa su cui riflettere, e se non è di troppo mi farebbe piacere conoscere le tue riflessioni. 
Ti auguro una buona riflessione, a presto :-) 
   
 
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