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Autore: Justalittlebeat    20/09/2008    7 recensioni
[Frerard] The black parade is dead! Le urla immergevano quel posto così magico. Le lacrime facevano di contorno alla situazione perfetta che si stava per creare. Le luci illuminavano timidamente i contorni nel palco mentre uno sfondo nero lasciava tutto all'immaginazione. Da lì a poco sarebbe iniziato il loro concerto...Quello che avrebbe messo fine a tutto,e con tutto si intendeva tutto. Frank camminava lentamente,solitario,nel lungo e stretto corridoio,in cui erano posti i loro camerini. Se ne stava lì ondeggiando nella sua veste da parata nera,che da lì a poco non avrebbe mai più indossato,girovagava in cerca di una meta mentre pensavo a Gerard e alla loro discussione avvenuta qualche giorno prima,o settimana,non se lo ricordava neanche più quando era avvenuta.
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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PER FAVORE COMMENTATE IN TANTI QUESTA STORIA E' IMPORTANTE PER ME QUINDI VORREI SENTIRE ANCHE I VOSTRI PUNTI DI VISTA PLEASE! UN BACIO

 WE ARE DEMOLITION LOVERS.

La vita è breve amore.. Perché non viverla insieme?

 

Cerca di distruggermi,uccidimi,fammi del male ma fai finire questo dolore.
Potessi trattenere il fiato prima di parlare,avessi le parole giuste quelle per poterti amare.
Abbiamo sbagliato tutto fin dal principio.
Il chitarrista pensava soltanto questo oramai da troppo,la sua vita era concentrata verso quel pensiero che piano, piano lo stava distruggendo. Il sangue gli scorreva lento nelle vene mentre con una mano si toccava i capelli castani morbidi sparsi sul caldo cuscino che a lui pareva freddo come un pezzo di ghiaccio.
Si voltò verso il corpo di sua moglie Jamia addormentata vicino a lui. Riuscì,malgrado il buio, a scorgere le sue labbra quelle che una volta per lui erano la fine del mondo e invece ora era tutto cambiato non era più come una volta ,per colpa sua. Per colpa del frontaman della sua band i My Chemical Romance.
Gerard Way era quello il suo nome,Frank Iero viveva solo per Gerard.
Frank si alzo lentamente andando verso il bagno per sciacquarsi il viso.
Si guardò passando la mano fredda sul suo viso rigato dalle lacrime, “perché Gee?” si domandò. “perche tutto è dovuto finire così?”Una lacrima gli attraversò il viso bianco come la neve di dicembre. Il chitarrista si spoglio lentamente per poi entrare dentro la doccia,non aveva senso il gesto appena compiuto almeno per me , invece per Frank entrare dentro la doccia era come ripulirsi da tutto,così almeno succedeva prima, ma quella sera non funzionò,niente quella sera sembrava fargli dimenticare il suo amato.
Gerard era sempre lì nella sua mente, bellissimo e irraggiungibile,con la sua solita sigaretta in mezzo alle labbra piccole e morbide che lui amava tanto,con quella giacca di pelle che sapeva di frutti freschi. Di arance ecco di cosa profumava. Oh Gerard... sospirò Frank fra un singhiozzo e l'altro.
Gerard lo stava facendo impazzire, Frank non riusciva più a vivere senza di lui,non ci riusciva . Gli mancavano i baci ,le carezze ,gli abbracci fare l'amore e anche solo i stupidi e inutili litigi che avvenivano per l'aver passato troppo poco tempo insieme. Ma Gerard lo aveva lasciato,LUI aveva detto basta a tutto.

Basta ai baci.

Basta alle carezze.

Basta agli incontri segreti.

Basta alla loro storia impossibile.
Il piccolo chitarrista fragile sorrise triste a quel pensiero,e il sapore delle sue labbra fece di nuovo capolinea nella sua memoria e i suoi occhi si impadronirono di nuovo della sua mente. Le lacrime continuavano a scendere senza nessuna voglia di smettere. Frank restò lì racchiuso in sé sotto la doccia con la testa fra le gambe a singhiozzare in silenzio. Era tutto davvero troppo per il suo cuore. Uscì ancora tremolante per la violenta e fredda doccia appena fatta si mise i boxer e una maglia e andò verso la cucina, voleva farla finita con tutto e con tutti. Arrivato in cucina  prese un coltello e osservò la lama tagliente e affilata. -Quanto potrebbe fare male?- si domandò - forse non quanto tutto quello che sto passando- sospirò per poi toccare con le mani la fredda lama. Aveva deciso ,voleva uccidersi,basta combattere,basta provare a dimenticare,basta far finta che non fosse successo niente. Quella forse non era la scelta più giusta,non era la scelta più forte da fare e lui lo sapeva bene,ma era stanco di vivere così. Sarebbe stato un’altra vittima di un amore non ricambiato. Un'altra vittima di un amore magnifico ma impossibile. Un 'altra vittima di quel spregevole sentimento che noi tutti chiamiamo puro e intenso amore.
“Frankie?”la voce roca di Jamia fece capolinea dalle scale. Frank guardò di nuovo la lama per poi scagliarla con violenza contro il piccolo petto.
Un grido di terrore, un uomo steso a terra ,il sangue che invadeva la fredda cucina,le luci di un ambulanza,ancora altre grida,lacrime, troppe lacrime scese dal viso di quella fragile donna che era la moglie e niente altro di quell'uomo che stava per morire.
I dottori lo caricarono sull'ambulanza per portare quel corpo nel primo ospedale. I dottori cercarono di far scorrere di nuovo il sangue caldo in quel corpo freddo e senza vita.
Frank restò li immobile lanciando piccoli gridolini di dolore.

“E’ vivo” strillo l’infermiere accanto a lui,Frank chiuse gli occhi.

Era vivo.. ma lui non voleva vivere senza il suo amato. Lui non ci riusciva. Lui voleva morire per far smettere quel dolore che ogni giorno si faceva sempre più lancinante e forte.

Un coltello non gli portò via la vita. Non riuscì neanche in quel intento e si maledisse per questo.

“E’ colpa tua!” gridò Jamia rivolta al viso di Gerard in lacrime .

Che cosa aveva fatto? Si guardò le mani come se lui avesse accoltellato Frankie.

Frank la ragione della sua vita.

Frank l’uomo che amava.

Frank l’uomo che stava per morire.

Perché lo aveva lasciato? Perché lo aveva fatto?

Jamia. Lynz. Il matrimonio.

Ecco le cause della loro rottura. Gerard era stanco di mentire a Lynz ma non aveva la forza di lasciarla.. e poi c’era Jamia.. la tenera Jamia non poteva farla soffrire,così sacrificò il loro amore,ma così facendo Frank tentò il suicidio.

Non sapeva cosa fare. Le lacrime scendevano come non mai e lui era fermo a guardare Jamia urlare contro di lui mentre piangeva disperata. Jamia era al corrente della loro storia era al corrente di quanto Frank soffrisse per la loro rottura, ma mai avrebbe immaginato che il suo amato avrebbe tentato di morire.

“Il signor Iero ora sta meglio, sta riposando se volete potete entrare ma uno alla volta.” Gerard guardò Jamia respirare profondamente,non voleva entrare,non c’è la faceva la povera Jam.

“Vado io”sussurro Gee con un filo di voce spezzata e fredda. Il dottore gli sorrise e lo guidò fino alla porta della sua camera. Gerard respiro a fondo. Entrò dentro la camera con passi lenti e pesanti. La visione che gli si presentò davanti gli occhi non fù la migliore che lui avesse mai visto. Frankie era su un letto bianco ,il suo viso era dello stesso colore dei lenzuoli e gli occhi erano cerchiati di viola, la sua espressione era rilassata come se stesse riposando proprio come faceva una volta fra le sue braccia, aveva il ventre fasciato e un ombra di sangue si scorgeva tra le bende. Gerard si avvicinò al corpo addormentato di Frank si sedette accanto a lui e gli prese la mano fredda come quella.. no non ci voleva neanche pensare anche se era fredda ugualmente.

“Frankie?”sussurro Gerard accarezzandogli le vene della mano. Frank mugugnò qualcosa di incomprensibile e strinse i denti. Il chitarrista aprì gli occhi e si ritrovò il cantante al suo fianco come sempre sognato. Frankie sgrano gli occhi e una lacrima gli solcò il viso.

“No ,no non piangere più” gli disse Gerard avvicinando il viso al suo.”Ora basta piangere” sussurro dolce nel suo orecchio. Il profumo del piccolo ragazzo steso sul lettino, entrò direttamente nel suo naso e lo mandò fuori di testa.

“Gerard non puoi venire così.. Gee mi hai fatto soffrire e ora non dirmi di piangere” balbettò Frank con voce fredda e distaccata.

Gerard gli accarezzo il viso e gli sorrise. “Allora piangi se stai meglio Frankie” il chitarrista lo guardò confuso e strinse i denti per il dolore che stava provando ,il dolore della ferita.

“Frank non sforzarti di parlare.. sennò ti senti male.”

“Quando mai te ne importato qualcosa Gee?”

“Sempre amore. Sempre.” Amore? Frank aveva sentito bene? Lo aveva chiamato Amore.. amore con la A maiuscola."e ora la cosa più giusta da fare Frank è amarsi..non mi importa di niente.. non voglio più che tu stia male.. io voglio solo te " "Non puoi venire qui e pensare di risolvere tutto così" risponse Frank guardandolo con eterna tristezza. "Lo so.. ho sbagliato." "Gee" sospirò Frankie Gerard si avvicinò al suo viso e posò le labbra sulle sue. Finalmente di nuovo le amate labbra pensò Frank. Il bacio fù lungo come quelli di una volta e pieno di passione quella di una volta.

“E ora cosa siamo amore mio?”domando Frank con le lacrime agli occhi pronte di nuovo a ricoprigli le guancie.

“ Noi siamo Amanti della demolizione.” Rispose Gerard posando le labbra di nuovo sulle sue.

Ti amo pensò Gerard.

Ti amo pensò Frank.

 

 

Continua….

 

E’ stato un attimo di ispirazione che mi ha portato a scrivere questa storia triste.. si lo so.. spero che non me ne vogliate..

Ringrazio chi ha commentato la mia prima one shot.

Vorrei aggiungere che questa storia non ha niente a che vedere con l’altra storia che sto scrivendo. Tutte le parole tutti i pensieri e le frasi fanno parte della mia mente e io non scrivo per scopi di lucro.

  
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